Giovedì, 30 Settembre 2021 20:11

Tassone chiude la campagna elettorale a Serra: «Il Pd sarà il primo partito e Oliverio non raggiungerà il quorum»

Scritto da Redazione
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È sicuro non solo del fatto che, al termine dello spoglio delle schede per le Regionali, il centrosinistra «vincerà» le elezioni, ma anche che il Pd «sarà il primo partito in Calabria». L’ex sindaco di Serra San Bruno e attuale consigliere regionale Luigi Tassone ha incontrato oggi in piazza i propri sostenitori. Accanto a lui l’ex assessore e presidente del consiglio comunale di Serra Vincenzo Damiani, il segretario provinciale del Partito democratico Enzo Insardà e il componente della Segreteria nazionale Nicola Oddati.

Tassone, durante il proprio intervento, ha evidenziato come la sua non sia una candidatura «confinata a Serra, ma va oltre. Certo - ha confidato - dal mio paese mi aspetto una grande risposta. Ho scelto di scendere in campo nel Pd, convinto di poter fare ancora bene per questo territorio perché fino a ora ho sempre avuto una capacità di ascolto e confronto con tutti voi». Tassone si è poi soffermato sulle singole problematiche, a partire dal lavoro, per il quale «occorre pensare a un piano straordinario confrontandosi con tutti i soggetti, intervenendo negli enti locali e nella Pubblica amministrazione». Sulla sanità, invece, «non basta dire stop al commissariamento. Sì, è vero, il commissariamento deve finire al più presto, ma qui mancano i servizi essenziali. Negli anni la nostra zona è stata depauperata per via di scelte sbagliate, ed è per questo che la battaglia per la difesa del nostro ospedale va condotta con serietà». Per quel che riguarda il turismo, a giudizio di Tassone «bisogna iniziare a pensare a un nuovo modo di fare turismo collegando il territorio, e non solo con il completamento della Trasversale delle Serre ma anche creando dei percorsi enogastronomici». Da Tassone qualche frecciata agli avversari, a partire dall’attuale presidente facente funzioni Nino Spirlì, «persona rispettabilissima ma troppo impegnata a fare selfie e a dirci cosa mangia a tavola», per poi passare a Mario Oliverio, il quale «non raggiungerà il quorum. Ogni altro voto - ha rimarcato - è perso, per cui non disperdiamo i consensi e facciamo la scelta giusta».

Prima ancora ci sono stati gli interventi di Enzo Insardà che, a proposito di Tassone, ha parlato di un rappresentante politico «coerente in grado di attuare un vero rinnovamento», mentre «votare gli Spirlì di turno lascia il tempo che trova». Parole di elogio nei confronti di Tassone sono arrivate anche da Damiani, secondo il quale «Luigi ha ben amministrato, è stato disponibile come sindaco e come consigliere regionale, e siamo sicuri che continuerà a esserlo a partire da lunedì quando verrà rieletto. Sarà lui la voce della montagna in consiglio regionale perché noi, a differenza di altri, siamo sempre tra la gente». In chiusura, Nicola Oddati ha affermato che «sarebbe incomprensibile non sostenere Luigi, perché votare lui è come se si sostenesse l’intera comunità serrese mentre votare Oliverio vuol dire appoggiare indirettamente la destra». Critiche dal componente della Segreteria nazionale del Pd al duo Occhiuto-Spirlì che «non regge, non attrae e non può fare bene a questa regione».

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