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Mercoledì, 13 Marzo 2013 16:05

Terremoto Lsu-Lpu: la Regione Calabria bocciata dalla Corte Costituzionale

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mini precari_4Potrebbe scatenare un vero terremoto sociale la comunicazione inviata poche ore fa dal Dipartimento Lavoro della Regione Calabria a tutti gli enti "utilizzatori" di Lsu-Lpu (Comuni, Province, Comunità montane, Asp, cooperative sociali). Per effetto della sentenza n.18/2013 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo l'art.55, comma 1, della legge regionale 47/2011 (che modificava il termine per la stabilizzazione spostandolo dal dicembre 2011 al 2014), questi enti non hanno più il presupposto giuridico per mantenere in servizio i lavoratori precari che, stando così le cose, non potranno neanche ricevere le spettanze riguardanti il 2013. Il Dipartimento Bilancio, infatti, ha rimandato indietro, non impegnata, la proposta di decreto di impegno fondi per sussidi e integrazioni LSU-LPU annualità 2013.

"Per effetto di quanto sopra, per altro - si legge nella nota del Dipartimento Lavoro firmata dai dirigenti Calvetta, Oliverio e Di Gesù - non sussistono allo stato le condizioni giuridiche affinchè la Regione Calabria possa liquidare agli enti utilizzatori le risorse finanziarie stanziate nel bilancio regionale 2013 per i sussidi, le ore integrative e gli ANF ai soggetti LSU/LPU facenti parte del cosiddetto bacino regionale".

Dal Dipartimento Lavoro aggiungono che si sta provvedendo "alla redazione di una norma transitoria, da sottoporre ad esame e approvazione nella prossima seduta del Consiglio regionale del 25 marzo, che riconduca, nell'immediato, alla legittima continuazione i rapporti di utilizzazione, eventualmente anche sotto altro titolo normativo, e il relativo utilizzo delle risorse già stanziate nel bilancio 2013 per gli LSU/LPU". Inoltre il Dipartimento aggiunge che proprio oggi sono state liquidate le spettanze residue dell'annualità 2012.

Di certo non mancheranno le reazioni di lavoratori e sindacati alla notizia. Intanto gli uffici della Regione starebbero cercando una sorta di escamotage legislativo per continuare il rapporto di lavoro sotto altra forma e mettere una pezza alla clamorosa bocciatura della Corte Costituzionale, ma la sorte di tutte queste persone - già precari e senza diritti da oltre 15 anni - da oggi è ancora più incerta.

18:40 - "La USB, vista la nota del 08 marzo 2013 della regione Calabria a firma del dott. Calvetta, dirigente generale dell'Assessorato al lavoro e indirizzata a tutti gli enti utilizzatori dei lavoratori lsu/lpu della regione Calabria che ad ogni buon fine si allega, si DICHIARA il prosieguo dello stato di AGITAZIONE PERMANENTE già proclamato da questa O.S., fino alla RISOLUZIONE definitiva che può essere solo la STABILIZZAZIONE DI TUTTI I LAVORATORI PRECARI, dichiarando altresì il BLOCCO DI TUTTE LE ATTIVITA' che gli stessi lavoratori svolgono a servizio degli Enti".

Confederazione Regionale USB Calabria
Lamezia Terme – mercoledì, 13 marzo 2013

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