Venerdì, 24 Agosto 2012 16:34

Tombola! Rimborsi elettorali: Loiero spende zero ed incassa 300 mila euro.

Scritto da Salvatore Albanese
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loierompaAltro che mattone, super-enalotto o titoli di Stato. Il miglior investimento oggi, nei giorni neri della crisi mondiale, si rivela quello della fondazione di un partito ad personam che riceva in seguito i tanto agognati rimborsi elettorali. L'allegra gestione dei risarcimenti per le spese sostenute dai partiti è una consuetudine che non riguarda solo i grandi simboli ma anche le liste regionali che hanno partecipato alle elezioni del 28 e 29 marzo 2010.

 Infatti dopo lo scandalo emerso nel febbraio scorso per la lista ‘Scopelliti Presidente’, che spese 51.000 euro e ne incassò un milione di rimborso, venti volte in più, ora per la Corte dei Conti è il turno di “Autonomia e Diritti - Loiero Presidente”, la lista inventata, rappresentata e sostenuta dal presidente uscente, Agazio Loiero, che solo per l’anno in corso, il 2012, incasserà rimborsi per 141.940,65 euro, e che per il 2010, anno delle regionali, ha beneficiato di un surplus economico imbarazzante. Infatti il raffronto fra le uscite e le entrate rappresentate dai rimborsi elettorali, secondo i dati pubblicati da ‘Il Tempo’, per la compagine elettorale di Autonomia e Diritti, oggi fusasi con l’MPA, è di ben 289.456 euro in entrata a fronte di zero spese sostenute. Somma che, in percentuale, pone il movimento loierano sul podio dei rimborsi d’oro, per ‘potenzialità di rendita di un partito’.  Quello dei bilanci torbidi è quasi un vizio di famiglia per gli autonomisti dell’MPA. Tanto che oltre lo stretto, anche il dimissionario presidente Raffaele Lombardo, risulta fortemente in ‘attivo’ nel bilancio dei rimborsi elettorali degli ultimi 4 anni, nel corso dei quali ha ricevuto finanziamenti oltre che da investitori privati come il presidente del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini, o il costruttore edile Francesco Bellavista Caltagirone, anche dalla dirimpettaia Lega Nord. Infatti, sempre secondo i bilanci dell’MPA siciliana, dal 2009 sono partiti verso l’isola più a sud d’Italia finanziamenti per 1,4 milioni di euro, stanziati direttamente dalla compagine guidata da Umberto Bossi. Stesso bilancio controverso per l’MPA campana guidata da Caldoro, che ha raccolto per l’elezioni regionali del 2010 per ogni euro speso, ben 60 di rimborso elettorale.  Questi sono i miracoli destinati alla casta. Mentre gli italiani muoiono di fame, i giovani sono sempre più condannati alla precarietà, gli imprenditori falliscono e si sparano in testa. Un pugno allo stomaco per chi vive di stenti e difficoltà. Uno sperpero disgustoso su cui, guarda caso, non sono previsti ne tagli ne manovre.  

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    Dopo il successo dell’anno scorso, che ha visto i volontari del WWF impegnati nell’opera di sensibilizzazione alla conservazione del nostro patrimonio naturalistico nella suggestiva cornice del vivaio forestale “Rosarella” di Serra San Bruno, l’associazione ambientalista invita tutti ad un nuovo appuntamento con la biodiversità e il contrasto alle minacce che incombono su di essa. Attivisti, soci, simpatizzanti e cittadini, domenica prossima, dalle 10,30, saranno ospiti delle splendide strutture di Villa Vittoria a Mongiana, messe a disposizione dal Comando Provinciale del Corpo Forestale che ha risposto con entusiasmo alla proposta del WWF Calabria.

    La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.

    Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.

    Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.

    Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.

    Per arrestare la folle corsa verso la distruzione del pianeta (l’unico che abbiamo!), il WWF chiede il sostegno di tutti: sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi maggiormente sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione, oltre a diffondere le informazioni e sottoscrivere la petizione per chiedere sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche.


    WWF Calabria


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