È ormai scontata invece la candidatura di Giuseppe Masciari, testimone di giustizia, ex imprenditore edile serrese, attualmente sotto programma speciale di protezione, che sempre per il PD dovrebbe però concorrere in Piemonte, forte della nomina diretta di Pierluigi Bersani e dell’appoggio di numerose associazioni e fondazioni anti-mafia.
In orbita centro-destra, anche se non ancora ufficialmente, iniziano a scaldare i motori, senza passare da alcun pit-stop preliminare, il socialista Nicola Carnovale espressione diretta del Movimento dei Riformisti Italiani guidato da Stefania Craxi, e Nazzareno Salerno attuale Consigliere regionale PDL, smanioso di tenere il passo del dirimpettaio Censore, ma la cui potenziale candidatura potrebbe però risentire dei dissidi maturati di recente con il Senatore Francesco Bevilacqua, parlamentare da 17 anni, ed è quindi al momento da considerarsi tutt’altro che scontata. Il salvagente potrebbe arrivare da una candidatura in un’ipotetica lista satellite del PDL, forgiata direttamente dal Presidente Giuseppe Scopelliti, che potrebbe essere il capolista.
Molto più arduo il cammino verso Montecitorio per Vincenzo Albanese, attuale Coordinatore del Comprensorio delle Serre MPA-AD, potrebbe scendere in campo indossando i colori del nuovo partito Centro Democratico, nato dal sodalizio fra Loiero-Tabacci-Donati ed il cui varo è previsto per il prossimo gennaio. Si tratterebbe comunque per Albanese di una semplice candidatura di servizio, in una posizione indubbiamente ineleggibile.
Insomma non è la solita favola natalizia. È un miracolo di provincia, anzi di paese, dove tutto è lecito. Perfino sognare.