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Lunedì, 06 Luglio 2020 10:01

Vibo, Lo Bianco lascia il posto di consigliere e accusa pesantemente la politica

Scritto da Redazione
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Alfredo Lo Bianco, coinvolto nella maxi operazione “Rinascit-Scott” del 19 dicembre con l’accusa di corruzione elettorale politico-mafiosa, ha deciso di gettare la spugna, dimettendosi dalla carica di consigliere comunale di Vibo Valentia. Ad annunciarlo è stato lo stesso Lo Bianco, tramite una nota stampa in cui chiama in causa il sindaco, Maria Limardo perché, a giudizio dell’ormai ex consigliere, «le questioni di opportunità valgono per entrambi. Pur essendo soltanto indagato e pur essendosi fortemente ridimensionata la mia posizione processuale - ha scritto Lo Bianco - comunico di aver rassegnato le mie dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Infatti, mi è stata revocata la misura cautelare dei domiciliari e, dalle risultanze processuali, emerge che il collaboratore di giustizia Arena ha dichiarato che lo scrivente nulla ha a che vedere con i contesti criminali. Ciò nonostante ritengo di assumere questa posizione per dimostrare che, pur avendo avuto riconosciuto il mio diritto ad essere reintegrato in Consiglio comunale, rinuncio alla mia carica perché ho ben chiaro che in alcuni momenti è necessario fare passi indietro per evitare che il proprio nome possa continuare ad essere infangato da falsi perbenisti e moralizzatori dell’ultima ora».

L’esponente del Pd punta il dito, in particolare, nei confronti del primo cittadino «che - afferma ancora Lo Bianco - nell’ultimo Consiglio comunale mi ha rivolto un documento diffamatorio ed ingiusto, al quale dico che le parole pronunciate valgono anche per lei e la sua amministrazione. Da quanto emerso sulla stampa, infatti, ispiratori di liste che hanno determinato la sua vittoria hanno da anni frequentazioni e rapporti con pezzi della criminalità organizzata, consiglieri comunali hanno diretti congiunti arrestati per associazione a delinquere di stampo mafioso, altri consiglieri sono stati intercettati mentre discutevano di questioni comunali con soggetti sottoposti ad arresto ed altri ancora, addirittura capigruppo, intercettati mentre discutevano di dinamiche criminali o ancora altri consiglieri e membri di strutture regionali di consiglieri regionali che supportano questa maggioranza e fortemente discussi». Per queste ragioni, Lo Bianco in chiusura invita il sindaco a «dimettersi, come ho fatto io, perché le questioni di opportunità valgono per entrambi e soprattutto perché la sua Amministrazione, sin dalla campagna elettorale, si è solo contraddistinta per ombre e sospetti relativi alla zona grigia. Mi auguro che la Città in futuro possa puntare su gente onesta e competente».