mini incontroabcParte la campagna di raccolta firme per la Proposta di Legge Regionale di Iniziativa Popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua”.
Appuntamento per l’iniziativa di lancio sabato 19 gennaio alle 9:30, con un seminario presso l’auditorium del Liceo Classico “Telesio” a Cosenza. Le prime firme saranno apposte simbolicamente dai genitori di Bruno Arcuri. Interverranno Corrado Oddi (Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua), docenti Unical tra cui Vito Teti, amministratori ed attivisti per i beni comuni. Finale nel segno dell’arte con lo spettacolo teatrale “Scarpidhati”.
780mila calabresi, oltre la metà degli aventi diritto al voto, si sono espressi chiaramente solo un anno fa contro la privatizzazione del servizio idrico, sostenendo i quesiti referendari promossi dal Comitato “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”. La politica però è rimasta sorda e mostra di non voler dare seguito alla manifesta volontà popolare.
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mini iniziativaacquapubblicaNegli ultimi anni anche in Calabria, come nel resto d’Italia, si è diffusa la consapevolezza sociale dei rischi connessi alla mercificazione del bene comune acqua, e dimostrazione ne è la vittoria dei Sì ai referendum del giugno 2011: 780mila calabresi, oltre la metà degli aventi diritto al voto, si sono espressi chiaramente contro la privatizzazione del servizio idrico, sostenendo i quesiti referendari promossi dal Comitato “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”. Ma la politica è sorda e non vuole saperne di dare seguito alla manifesta volontà popolare.
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mini rubinettoRiceviamo e pubblichiamo:

Un disastro senza fine! Per riparare i danni, compiuti dall’amministrazione comunale più inadeguata che la storia di Serra ricordi, non basterà un intero lustro. L’elenco dei guasti è lungo, forse interminabile. Si potrebbe cominciare con la responsabilità di aver fatto arrivare, per la prima volta nella millenaria storia cittadina, una commissione di accesso agli atti, per finire all’aver avallato, con l’indifferenza ed il complice silenzio, la sostanziale chiusura dell’ospedale. A ciò si aggiunga, la mancata soluzione del problema connesso con la potabilità dell’acqua. Una vera e propria emergenza, in cui l’amministrazione comunale ha palesato tutti i suoi limiti. Prova ne è la vergogna derivante dall’ordinanza n. 28, con la quale è stata disposto: il divieto “all’uso dell’acqua potabile” per i cittadini serviti dal serbatoio “di acqua denominato “Guido””, la chiusura delle fontane pubbliche “ubicate in località Santa Maria ed in piazza Monsignor Barillari”, nonché l’apposizione di cartelli indicanti la non potabilità dell’acqua alle fontane ubicate nelle località “Scorciatina” e “Guido”. Un provvedimento  analogo ad altri, se non fosse, per un dettaglio tutt’altro che irrilevante. L’ordinanza in questione è stata emanata il 3 ottobre 2012 e non è mai stata ritirata. In altri termini, da oltre tre mesi, i cittadini, le cui case sono approvvigionate tramite il serbatoio di località “Guido”, sono privi di acqua potabile. Viene quindi da chiedersi, come sia possibile che un’ordinanza di non potabilità possa durare così tanto, senza che nessuno intervenga. Chi dovrebbe chiarire la situazione tace. Nelle quindici settimane intercorse dalla pubblicazione dell’ordinanza, il sindaco e la sua maggioranza, non hanno mai sentito l’esigenza d’informare i cittadini, di chiarire cosa stia succedendo, di fare luce sui colpevoli ritardi nella soluzione del problema. Non è più possibile andare avanti così, i cittadini, sempre più inermi, non possono essere trattati alla stregua di sudditi di una repubblica delle banane. In una situazione del genere, in molti si chiedono, con quale coraggio si possa imporre ai serresi di pagare il servizio idrico in cambio acqua putrida. Tocca fare chiarezza,  non è più possibile, infatti, che i cittadini inizino le loro giornate con il dilemma se l’acqua sia potabile o meno. Non è possibile che le persone anziane siano costrette a consumare acqua non potabile perché non hanno la possibilità di acquistare o semplicemente trasportare dal supermercato a casa acqua minerale. E’ indecoroso, che i cittadini non conoscano le cause e le conseguenze per la salute, degli agenti inquinanti che rendono, sistematicamente, l’acqua non potabile. Nonostante lo scorso 6 agosto, chi scrive, abbia presentato un’interrogazione per ricevere ragguagli sulla situazione generale dell’acqua, allo stato non  è pervenuta nessuna risposta. Forse, troppo intenti a disputarsi uno scranno da assessore sul quale dormire all’ombra di uno stipendio pagato dai serresi, la maggioranza non ha il tempo per occuparsi dei problemi dei cittadini. Qualora non fosse  la lotta per “l’investitura” ad impedire alla maggioranza di trovare il tempo necessario per risolvere il problema dell’acqua, potrebbe esserci dell’altro. Forse, il sindaco e la sua giunta, supportati dai consiglieri, stanno vagando nella foresta alla ricerca dei boscaioli mandati a cercare le sorgenti (così come promesso dal sindaco in campagna elettorale) necessarie a staccare Serra da Sorical, forse non riescono a completare il conteggio di quel milione di euro derivante dalla rinegoziazione dei mutui (così come asserito dal sindaco nella trasmissione del maggio 2012 a telejonio) con il quale risolvere definitivamente il problema, forse stanno cercando un porta valori per trasportare i trecentomila euro di fondi regionali ( di cui il sindaco,  a settembre, aveva assicurato l’imminente arrivo, salvo non prevederli in bilancio) da impiegare per ripulire i serbatoi. In attesa di assistere all’ennesima promessa da marinaio, condannati vivere una situazione da commedia dell’assurdo, i serresi, come il grande De Filippo, pensano che “ha da passà a nuttata”. Speriamo passi presto.  

Mirko Tassone

Consigliere comunale “Al lavoro per il Cambiamento”

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Lunedì, 24 Dicembre 2012 16:34

Il Canzonato/4

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di Francesco Tiron Petrarca

VII

Di gola asciutta et proclamando infamie

vanno in paese li altri di virtù sbiadita

ove dal Corso che sia di salita

mostran natura di buon costume

et poi scendendo la via del fiume

al ciel imprecan l’humana vita

che ad ogni passante l’un l’altro l’addita

com’è il rancoroso al suo fioco lume…

Qual giustezza di Destra, qual di Sinistra!

Povera et nuda vai, Politica

chi ti usa, col sol guadagno ha intesa

pochi Compagni avrai per la via critica

tant’è sicuro in più che chi amministra

scorda la magnanima tua impresa.

VIII

A piè dei monti, ove la brutta nomea resta

s’imprime in memoria meglio che pria:

l’Acqua, che Colui con Sorical a noi c’invia

spesso di sommo fetor c’appesta

mai più capaci di bere da questa

acqua mortal, che pur l’animal desìa,

anco per le fonti di Santa Maria

ch’al nostro andar fosse molesta.

Nel misero stato ove noi semo

niuno si prodiga a darsene pena

piuttosto impegnati a dispensar veleno

per tenere dritta in poltrona la schiena

i quali con forza fino all’estremo

rimangon legati da dura catena. 

 

(Rembrandt, La ronda di notte)

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Domenica, 23 Dicembre 2012 12:35

'Vizzarro' di Sharo Gambino diventa anche ebook

mini vizzarro_copertinaSbarca in formato elettronico uno dei capolavori del compianto scrittore calabrese Sharo Gambino. “Vizzarro”, edito da Rubbettino, è ora disponibile, oltre che in formato cartaceo, anche in ebook al prezzo di 7,99 euro. L’operazione commerciale della casa editrice calabrese ha quindi permesso al libro di Gambino di raggiungere gli scaffali elettronici di numerose librerie on-line, rendendo maggiormente disponibile al pubblico uno dei maggiori scritti letterari sul periodo del brigantaggio. Francesco Moscato, il protagonista, detto Ciccio, è un giovane di umilissime origini, nato nella parte più povera e miserabile dell’entroterra calabrese. Cresce forte e robusto, adatto alla fatica dei campi, e subito si mostra insofferente del suo destino. Destino che lo accomuna a tanti altri calabresi che allora vivevano una vita grama perché «tutto era baronale sulla terra - scrive Gambino - e bisognava pagare una tassa sulle sorgenti d'acqua ed una sull'acqua piovana». Gambino, prende per mano il lettore e lo conduce via via attraverso una serie di eventi che raccontano la storia del suo paesano (lo scrittore, serrese d’adozione, era originario di Vazzano, in provincia di Vibo Valentia)  che «non fu un emulo di Robin Hood, né un Angiolillo (Angelo Duca), né un Vardarelli. Non rubò mai al ricco per donare al povero». Fu, invece, un brigante, un figlio di un popolo sempre sofferente e subalterno che in un primo momento si mise al servizio dei baroni e poi dei Borbone; entrambi se ne servirono per poi scaricarlo definitivamente quando incominciò a dare fastidio o non serviva più. L’introduzione all’opera è di Enzo Ciconte.

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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mini acqua_serraSerra San Bruno si scopre un'altra volta arida, prosciugata all'improvviso del suo bene più prezioso. Quasi da due giorni senz'acqua, i serresi si ritrovano esasperati dai disagi che sono costretti ad affrontare. Dall'amministrazione comunale il buio totale: nessuna informazione ufficiale, nessun avviso ai cittadini, solo qualche parola confusa, condita da timide rassicurazioni poco credibili anche alle orecchie di chi le pronuncia. Al solito, quando si tratta di acqua, nessuno ha idea di cosa fare, di come risolvere il problema. Un paese allo sbaraglio, in balìa degli umori velenosi dell'Alaco, dell'inefficienza di Sorical e dell'ignavia dell'amministrazione Rosi.

L'anno scorso ci trovammo all'improvviso a secco sotto un metro di neve.

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mini sorical_2Dopo l’ordinanza di non potabilità, in vigore ormai da più di un mese a Simbario, il calvario dell’acqua Sorical nei paesi delle Serre Calabre prosegue. Questa volta è il turno di Fabrizia dove il 30 novembre scorso il sindaco Antonio Minniti ha emesso, sulla base della nota prot. 1013 I.P. del Dipartimento Prevenzione dell’Asp di Vibo Valentia, un’ordinanza di non potabilità in cui si segnala “che a seguito di analisi batteriologiche effettuate sul campione di acqua prelevato presso l’entrata Sorical, i parametri non rientrano nei limiti previsti dal Dlgs. 31/2001”. Di conseguenza si dispone, “in attesa dell’esito di nuovi prelievi, il divieto per l’utilizzo per scopi potabili dell’acqua proveniente dal serbatoio comunale”. La stessa ordinanza in cui il sindaco informa la cittadinanza dell’avvio “di tutte le indagini necessarie ad individuare le cause che hanno determinato la non potabilità dell’acqua”, è stata trasmessa al Custode giudiziario Ingegner Marco Merante, a cui al momento è affidata la gestione dell’impianto di potabilizzazione dell’Alaco, alla stessa Sorical, all’Asp, al Comando di Polizia Municipale, alla stazione dei carabiniere ed al laboratorio EsiLab che cura l’autocontrollo per conto del Comune di Fabrizia.

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Domenica, 02 Dicembre 2012 14:28

Acqua di Rosi

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Martedì, 27 Novembre 2012 14:48

Non datecela a bere!


mini incontro_Non_datecela_a_bereVIBO MARINA - C’è un capitolo di un film che torna sempre di moda, quasi come se fosse divenuto un cult. E la visione è ogni volta diversa da quella precedente, scoprendo a poco a poco quei particolari che erano passati inosservati. A Vibo Marina, per esempio, i ragazzi del “Facciamo Rumore” hanno scoperto la totale disinformazione della cittadinanza sulla saga dell’acqua sporca. La maggior parte dei presenti, per  esempio, era convinta che l’acqua era sporca solo per via della rete colabrodo del Comune e che le analisi dell’Asl erano attendibili solo perché erano loro stesse ad emanarle. E mentre per alcuni, vedi magistratura e associazioni  varie, la pellicola è quasi consumata, per  altri invece si tratta di una prima visione assoluta.

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mini schiuma'Acquaraggia' è il titolo dell'inchiesta sul 'caso Alaco' che è andata in onda mercoledì notte su Raitre e sarà in replica lunedì 12 novembre alle 23 su Raistoria. Si tratta di un documentario - realizzato da Giulia Zanfino, Sergio Pelaia e Sergio Gambino, con la collaborazione di Salvatore Albanese, Salvatore Costa ed Emilio Grimaldi, e con fotografia, riprese e montaggio di Mauro Nigro - che ripercorre la storia controversa dell'invaso dell'Alaco, recentemente posto sotto sequestro dalla Procura di Vibo, che da sei anni fornisce acqua "potabile" sporca e maleodorante a circa 400mila calabresi. L'inchiesta andrà in onda nella trasmissione "Crash - Contatto, impatto, convivenza" (Rai Educational), un programma di Valeria Coiante e Marco Malvestio, Andrea Zanini, Paolo Zagari.

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