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Francesco Meddis, 50 anni, dipendente Sacal, è stato ferito gravemente in un agguato avvenuto stamattina a Stefanaconi. Appena uscito di casa, Meddis è stato colpito all'addome e al petto da diversi colpi di pistola. Le condizioni dell'uomo, trasportato all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia, sono state giudicate gravi. I carabinieri hanno avviato le indagini sull'ennesimo fatto di sangue verificatosi nel Vibonese negli ultimi mesi. Sempre a Stefenaconi, piccolo centro alle porte di Vibo, il 21 marzo scorso è stato gambizzato un 38enne, mentre il 20 febbraio è stato ucciso un imprenditore 33enne.
Domenica di sangue nel Vibonese. Ieri sera, intorno alle 21,30, il 23enne Giovanni Emanuele è stato gravemente ferito in un agguato nei pressi di Savini, frazione di Sorianello. Mentre era a bordo della sua auto, Emanuele, già noto alle forze dell'ordine e parente del presunto boss Bruno, è stato raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco al torace e alla testa. Sul posto, allertati da alcuni automobilisti, sono giunti gli uomini del commissariato di P.S. di Serra San Bruno guidati dal dirigente Domenico Avallone. Il 23enne è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia, dov'è giunto in fin di vita. Le sue condizioni restano molto critiche. Allo stesso orario si è verificato un altro fatto di sangue a Triparni, dove un 50enne con precedenti, Mario Longo, di Vibo Marina, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre era a bordo della sua auto. Anche se i due fatti di sangue non sono collegati tra loro, le modalità sembrano in tutto e per tutto riconducibili ad agguati di 'ndrangheta.
Agguato stamattina a Gioia Tauro: un 51 enne già noto alle forze dell'ordine, Giuseppe Priolo, è stato ucciso intorno alle 7 nei pressi di piazza Trieste, in centro, mentre scendeva dalla sua auto per entrare in un negozio di tabacchi. Qualcuno si è avvicinato all'uomo e gli ha sparato contro un colpo di fucile caricato a pallettoni, l'uomo ha cercato di rifugiarsi nel negozio ma è stato raggiunto da una seconda fucilata. Giuseppe Priolo era lo zio di Vincenzo Priolo, ucciso sempre a Gioia Tauro l'8 luglio scorso. Per l'omicidio di Vincenzo Priolo la Procura della Repubblica di Palmi ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di un giovane che si è reso irreperebile e che viene tuttora ricercato. Vincenzo Priolo, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, fu ucciso ins eguito ad una rissa per la quale furono arrestate quattro persone. L'omicidio di Vincenzo Priolo fece scalpore perchè la vittima era cognato di Gioacchino Piromalli. Ora le forze dell'ordine sono al lavoro per capire se ci sia un collegamento tra i due omicidi.
Giuseppe Matina, imprenditore agricolo di 33 anni, è stato ucciso stasera a Stefanaconi. Il fatto è avvenuto intorno alle 18 di fronte all'abitazione della vittima, in contrada "Breve". Matina è stato freddato nel cortile di casa sua da due killer armati di pistola, ed è morto sul colpo. Sul luogo dell'omicidio sono intervenuti carabinieri e polizia: gli inquirenti ipotizzano che il delitto sia maturato nell'ambito della criminalità organizzata. Matina era già scampato ad un agguato nel dicembre scorso, mentre era alla guida della sua automobile. L'imprenditore in passato era stato indagato per associazione mafiosa, ma non aveva mai subito alcuna condanna. Il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, ha informato dell'omicidio il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli. (foto repertorio)
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