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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo: Cala il sipario sulla quindicesima stagione teatrale dell’Associazione “Tempo nuovo” con Alessandro Benvenuti interprete, autore e regista dello spettacolo “Zio Birillo”, in scena sabato 5 maggio, alle ore 21, presso il teatro “Impero” di Chiaravalle. Una stagione intensa che ha richiesto di affrontare tante sfide. La prima quella di proseguire il cammino intrapreso senza lo storico presidente Franco Candiloro, prematuramente scomparso. Ma tanti sono stati comunque i meritati successi che i membri di “Tempo nuovo”, con la guida di Mauro Bittoni, hanno saputo inanellare. L’altra sfida: una nuova e più grande struttura, il teatro “Impero”, con gli impegni che ha comportato, nella quale portare in scena le rappresentazioni.
La cittadina è sembrata essere pervasa da un rinnovato entusiasmo e soddisfatto per la partecipazione del pubblico, per la risonanza che il cartellone di “Tempo nuovo” ha suscitato, si è dichiarato il presidente Bittoni,
La stagione, che ha visto calcare il palcoscenico del teatro “Impero” tra gli altri da attori del calibro di Paola Gassman, Pietro Longhi, Pamela Villoresi, Pippo Franco e ha ospitato spettacoli di grande suggestione come quello proposto dall’Evolution Dance Theater, volge dunque al termine ma l’attività del sodalizio prosegue ed entro fine maggio sia il laboratorio teatro dei ragazzi, che il laboratorio teatrale dei bambini concluderanno il percorso formativo con i consueti spettacoli.
Ed ecco qualche nota sull’ultimo appuntamento in cartellone.
Per costruire questo lavoro, Benvenuti ha scelto la formula del confronto con il pubblico, adesso “Zio Birillo”, lo spettacolo teatrale in forma di concerto è arrivato alla sua forma definitiva. Un racconto che si articola in quindici canzoni scritte, musicate e cantate dall’attore e regista toscano, accompagnato dalla sua band per fissare, nel tempo, un percorso di appartenenza, alla sua terra e alle sue origini. Ovvero a San Francesco, la piccola frazione del comune di Pelago in provincia di Firenze, dove è nato. Ma è anche un percorso di crescita verso una maturità artistica piena di sfaccettature che “oggi – spiega Benvenuti – mi permetterà con serenità di ricordare a me stesso di essere stato in un lontano passato un perfetto Zio Birillo”.
Da un po’ di tempo oltre a scrivere per il teatro, recitare e dirigere, Alessandro Benvenuti ha riportato alla luce il suo primo amore, quella vena cantautoriale che da sempre in lui si agita. In questo spettacolo che fa ridere e fa pensare, propone brani scritti da lui, versi messi in musica che grondano di autobiografia. Racconta storie che dal paese dove è nato, arrivano a raccontare l’Italia intera. Lo fa nei panni di “Zio Birillo”, il suo soprannome da ragazzo.
Per info sull’attività di “Tempo nuovo” si può chiamare al numero 0967/92186, visitare il sito www.teatrotemponuovo.it, consultare il profilo facebook o scrivere all’indirizzo associazionetempoQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Qui di seguito pubblichiamo un commento di Alessandro De Padova, addetto stampa del Serra C/5, riguardante il comportamento del comitato regionale della Lega nazionale dilettanti in merito a degli episodi controversi che si sarebbero verificati in alcune recenti partite del campionato di serie C1 in corso.
"E qui comando io…", diceva Gigliola Cinquetti in una delle sue più celebri canzoni. A qualcuno di voi, giustamente, verrebbe da chiedersi: dove vorresti arrivare? Semplice. Per capirlo, però, bisogna partire dall’inizio. O meglio: bisogna fare un breve excursus storico sugli avvenimenti delle ultime giornate. Lo scorso mese di ottobre, durante il match tra i bianco blu del presidente Claudio Pisani ed i cosentini dell’ Odissea 2000, il massimo dirigente del Serra si sarebbe reso protagonista di un fatto spiacevole, entrando "abusivamente nel terreno di gioco e raggiunti alcuni dei giocatori della società ospitata, rivolgeva loro espressioni offensive"; pronunciando delle parole "minacciose" ed "offensive" ai direttori di gara; afferrando per i capelli il giocatore dell’Odissea 2000, Rocha, colpendolo violentemente con un pugno, così da costringerlo ad abbandonare il terreno di giuoco per alcuni minuti. A fine gara, inoltre, "il patron della società Serra C/5 rientrava ancora in campo per aggredire nuovamente il suddetto giocatore, non riuscendovi per l’intervento fattivo del capitano del Serra C/5, tuttavia riusciva a raggiungere, invece, la persona dell’arbitro sig. Francesco Petrone, rivolgendogli espressioni ancor più gravemente offensive e minacciose, per poi venire definitivamente allontanato dal medesimo capitano della squadra ospitante". Comportamenti che hanno indotto il giudice sportivo ad infliggere alla società l’ammenda di 600 euro di multa, penalizzare la squadra di un punto e inibire Pisani a svolgere ogni attività sino al 2013. Fin qui non sembra esserci nulla di male, direte voi. Se non che sabato scorso, a Locri, andava in scena il match salvezza tra gli amaranto di mister Alia ed i vibonesi del collega Gerardo Pisani. Gara a tratti nervosa, vista l’importanza del match. Ad un certo punto, però – nel corso di un battibecco tra giocatori – due tifosi del Lokron sarebbero entrati nel rettangolo di gioco (il che dovrebbe essere assolutamente vietato, e se gli pseudo tifosi sono riusciti a fare il loro ingresso in campo, vuol dire che la struttura non è dotata di adeguate protezioni); ed ancora, due giocatori del Serra (Angelo Carrera e Simone Capone) avrebbero ricevuto degli sputi da alcuni sostenitori amaranto. Ora, verrebbe da chiedersi: per quale motivo il giudice sportivo non ha preso alcun provvedimento nei confronti della società ospitante? Forse l’arbitro ha dimenticato di scrivere sul referto quanto accaduto a Locri? Quesiti, questi, che andrebbero inoltrati al presidente della LND Calabria, Saverio Mirarchi (foto), il quale forse non sa che il Serra è stato ingiustamente penalizzato anche negli anni passati per fatti che non ha commesso. Con questo, non vogliamo giustificare il comportamento del presidente Pisani, per carità. Chiediamo soltanto che tutte le società siano poste sullo stesso piano, senza alcuna distinzione. Nel concludere, vorrei augurare buone feste al presidente Mirarchi, con l’auspicio che il 2012 sia un anno di riflessione per tutti.
Alessandro De Padova
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