Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
FABRIZIA - In un silenzio assordante, interrotto soltanto dalle urla di dolore della madre e dal suono delle campane, la salma di Alessandro Greco è giunta nella chiesa Matrice di Fabrizia, dove per l'ultima volta i familiari, i parenti, gli amici ed anche semplici conoscenti, hanno voluto salutare un giovane che, tra mille difficoltà e dopo tanti sacrifici, aveva deciso di emigrare in Svizzera. Nessuno, però, si sarebbe mai aspettato che oggi, a soli 25 anni, Alessandro tornasse nel suo paese, nella sua Fabrizia, chiuso in una bara. Oggi Sandro è uscito per l'ultima volta dalla sua casa.
FABRIZIA - Alessandro Greco non ce la faceva a restare con le mani in mano nell’attesa del tanto ambito posto di lavoro. Date le difficoltà di realizzarsi nel suo paese (Fabrizia), col coraggio e la determinazione degli emigrati di un tempo, qualche anno fa, ha sistemato la sua valigia e si è trasferito in Svizzera, a Sinarch, per cercare di vivere una vita dignitosa. Purtroppo però, a causa di un incidente, il giovane che aveva compiuto da poco 25 anni, ha perso la vita proprio sul posto di lavoro.
Nell'ambito di una serie di controlli territoriali disposti dal questore di Vibo Valentia, nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato di polizia di Serra San Bruno - temporaneamente guidati dal Commissario Marco De Bartolis - e coadiuvati dai colleghi del reparto prevenzione crimine di Vibo, hanno tratto in arresto C.N., 30enne di Gerocarne. L’uomo è stato fermato in quanto colpevole di aver evaso il regime dei domiciliari a cui era obbligato.
Secondo quanto ravvisato dagli inquirenti, C.N. si sarebbe allontanato dal proprio domicilio per recarsi da parenti e amici. L'attività degli agenti di polizia ha consentito, dunque, di accertare il fatto e di esercitare l'azione repressiva nei suoi confronti. Finito in manette, nella giornata di ieri è arrivato il giudizio per direttissima, in seguito al quale sono stati nuovamente disposti gli arresti domiciliari.
Giuseppe Crupi, 57enne di Dinami, già noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto nella notte scorsa con l’accusa di tentato omicidio del compaesano Vincenzo Logà, commerciante 26enne. Quest’ultimo – secondo gli inquirenti – la scorsa notte, verso le 2.30, assieme ad un gruppo di amici coetanei, si era recato all’abitazione di Crupi con l’intenzione di deriderlo, scagliando, tra l’altro, dei mattoni verso l’uscio della stessa casa, danneggiandone il portone. Crupi, infuriato per gli scherni subiti, una volta sceso per strada, si sarebbe scagliato contro Logà colpendolo al torace e al fianco destro, provocandogli lesioni all’apparato cardiovascolare con un coltello di 27 centimetri di lunghezza nascosto nella tasca del cappotto. La vittima è stata dapprima trasportata presso il pronto soccorso dello Iazzolino di Vibo ed in seguito trasferita al Sant’Anna Hospital di Catanzaro, dove si trova al momento in prognosi riservata.
Già in precedenza i Carabinieri avevano avanzato un divieto di detenzione di armi e munizioni nei confronti di Crupi, in seguito alle accuse di lesioni personali e violenza sessuale, eseguendo il ritiro – presso la sua abitazione - di due fucili da caccia e due pistole, detenuti dall’uomo che adesso per quest’ultima aggressione è stato sottoposto, in attesa di giudizio per direttissima, agli arresti domiciliari.
La “strina” in Calabria ha origini remote. Una tradizione per molti perduta da tempo. È infatti ormai da diversi anni che non si sentono più, durante l’ultimo giorno dell’anno, i canti e i suoni festosi che annunciavano la gradita visita della “strina”. Un rito ben distante dalla moderna e consumistica mania di scambiarsi i regali durante le feste natalizie e che nella tradizione calabrese era legato alla consuetudine del “musicista” povero e meno abbiente, che in cambio di un robusto bicchiere di vino rosso, di qualche oliva o di una manciata di acciughe salate, faceva spola tra le case di amici, parenti o semplici conoscenti per augurare a loro e alle loro famiglie l’auspicio di un nuovo anno pieno di felicità e piaceri.
Nella ricorrenza del quarto anniversario dalla scomparsa di Pasquale Andreacchi, il giovane amante dei cavalli di cui si sono perse le tracce la sera dell' 11 ottobre 2009, i familiari hanno deciso di ricordarlo con una messa celebrata nella Chiesa dell' Assunta di Spinetto. La funzione è stata officiata dal vice presidente di 'Libera', don Marcello Cozzi.
Pasquale scompare la sera dell' 11 ottobre 2009. Dopo essersi ritirato dal maneggio in compagnia del padre Salvatore, intorno alle 19 esce per comprare le sigarettem senza però rincasare. La mattina seguente, la madre, Maria Rosa, non vedendo Pasquale a letto, inizia con il tam-tam di telefonate a parenti e amici per capire se qualcuno lo avesse visto, senza avere notizie.
SERRA SAN BRUNO - "Grazie di cuore". Si chiudono con queste parole di Domenico Pozzovivo, corridore dell' ag2r, team francese che parteciperà al Giro d'Italia 2013, i tre giorni che lo hanno visto protagonista nelle Serre grazie all'impegno dell'Asd “amici del ciclo", di Ciclamatoricalabria e dell'hotel Lacina con il patrocinio del Comune di Serra San Bruno, della Regione Calabria e dal Parco Regionale delle Serre Calabre. Evento voluto fortemente dagli organizzatori per promuovere il territorio montano delle Serre ricco di bellezze naturali, storiche e culturali, volendo ricordare a tutti l'importanza di uno sport, il ciclismo, che è l' unico a passare tra la gente. Inizia così l'avvicinamento al Giro con la quarta tappa che il 7 maggio arriverà a Serra San Bruno. La tre giorni con Pozzovivo ha preso il via venerdì scorso con l’arrivo del ciclista, accompagnato da Fabio Provera, che ha ricevuto il benvenuto con una cena offerta dall’hotel Lacina alla quale hanno preso parte le amministrazioni locali.
Nella mattinata di sabato ha incontrato i ragazzi delle scuole superiori e medie di Serra, parlando di ciclismo a 360 gradi e rispondendo alle loro domande. La mattinata si è conclusa con la visita della città di Serra San bruno, che ha molto stupito per la bellezza del luogo. Nel pomeriggio, presso la sala dell'hotel Lacina, si è svolta una conferenza stampa presieduta da Luigi Giordano (presidente degli amici del ciclo), a cui hanno preso parte Pasquale Citrigno (responsabile del settore amatoriale in Calabria) che ha ricordato l' importanza di questo sport in Calabria, Antonio Brando, che ha tenuto una lezione di biomeccanica, e dallo stesso Pozzovivo che ha risposto alle domande dei giornalisti e del pubblico, il tutto coordinato da Fabio Provera.
Domenica in mattinata, accompagnato dagli amici del ciclo, il famoso ciclista ha voluto provare gli ultimi chilometri della quarta tappa del giro d’Italia con arrivo a Serra San Bruno; la tappa più lunga del giro. Ultimi chilometri piuttosto impegnativi perchè tutti in salita: si passa dallo svincolo autostradale delle Serre per salire verso Serra da Soriano, scollinando sul "gpm croce ferrata" per poi scendere fino al paese della certosa. Ottime le impressioni del corridore su questi ultimi chilometri: "Impegnativi – ha commentato Pozzovivo – ma belli anche grazie al paesaggio che li circonda". L' arrivederci ora è al 7 maggio, quando la carovana del Giro arriverà a Serra, sperando che il primo al traguardo serrese sia proprio Domenico…magari vestito di rosa.
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