Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO- Ad essere colpito stavolta da atti di vandalismo è stato il campo di calcio “la Quercia”. Infatti non appena finita la stagione calcistica, con la risalita in seconda categoria di una delle due squadre locali e la permanenza nella prima categoria dell'altra, alcuni vandali si sono da subito messi in azione rompendo la catena che chiudeva un ingresso secondario, facendo così irruzione nel campo e negli spogliatoi, dove si sono dedicati allo sfondamento di porte, rompimento di vetri, sradicamento di piastrelle, ribaltamento di panchine e scaffali, insomma un vero e proprio raid vandalico che ha colpito tutto quanto si sono trovati difronte. Fatto aggravato ancora di più se si pensa che per tutta la stagione calcistica non solo non si sono verificati mai tali atti, ma l'impianto era gestito in maniera impeccabile dalle società. Non è la prima volta comunque che si registrano questi riprovevoli accadimenti nella cittadina della certosa, infatti ad essere oggetto di forme di vandalismo sono stati dapprima la piscina comunale, poi la palestra interscolastica(più volte), l'anfiteatro e l'ex ristorante kursaal (di proprietà della Regione Calabria). Un grave atto questo che va a colpire ancora una volta chi vuole mediante attività sportiva svolgere anche attività sociale e pone seri dubbi sulla cultura della legalità e del rispetto della cosa pubblica, che devono essere presenti in una comunità come quella serrese, ma che purtroppo per varie cause sono in alcuni casi assenti.
(articolo pubblicato su Calabria Ora)
SERRA SAN BRUNO - Nasce la Casa della Cultura ''Sharo Gambino'', dalla volonta' della famiglia Gambino di mettere a disposizione della collettivita' il patrimonio ereditato dallo scrittore calabrese e di proseguire il suo percorso di quotidiana diffusione della cultura e dei valori di legalita' e giustizia sociale. Facendo tesoro dell'enorme lavoro di ricerca, documentazione e divulgazione portato avanti da Gambino nell'arco della sua esistenza, l'idea della Casa della Cultura sta prendendo forma con la creazione di un'associazione per lo sviluppo della cultura e del territorio. Tra gli scopi della Casa della Cultura, che non ha finalita' di lucro ne' politiche, c'e' la costituzione di un osservatorio permanente che si occupi di cultura, legalita', servizi sociali, ambiente, turismo, lavoro.
Dovranno rispondere a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso, rapina, estorsione, usura, porto e detenzione di arma, intestazione fittizia di beni con l'aggravante della mafiosità. Si tratta di sette soggetti, cinque dei quali già detenuti nella casa circondariale di Palmi, ritenuti membri di spicco della cosca Bellocco di San Ferdinando. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Reggio, sono state eseguite dai carabinieri della compagnia di Gioia Tauro. I sette soggetti, Giulio, Berto, Antonio, Domenico, Carmelo, Giuseppe Bellocco, il 40enne Giuseppe Cotroneo e la 66enne Aurora Spanò, sono finiti in manette dopo mesi di indagini coordinate dalla Dda reggina, intraprese nel 2012. Nell’ambito dello stesso filone d’inchiesta denominato “Tramonto”, che aveva portato all’esecuzione dei primi 5 fermi lo scorso 6 marzo, l’operazione portata a termine dall’Arma ha contribuito a tracciare il quadro delle attività criminose messe in atto da una delle ‘ndrine più influenti della piana, attiva soprattutto nel narcotraffico, nelle estorsioni e nel controllo capillare delle attività commerciali e imprenditoriali nella Piana di Gioia Tauro. Legati a doppio filo ai Pesce di Rosarno, i Bellocco sono alleati dei potenti clan dei Piromalli e dei Molè. Nell’ambito della stessa indagine, i militari hanno posto sotto sequestro un bar di San Ferdinando riconducibile alle disponibilità della cosca.
Riceviamo e pubblichiamo:
Nei giorni scorsi, durante una seduta del Consiglio comunale a San Giorgio Morgeto (RC), è stato presentato un progetto per la “costruzione di un'infrastruttura volta a ottimizzare le fasi di adduzione e distribuzione dell'acqua potabile nel territorio comunale mediante applicazione di tecnologie di gestione remotizzata di telecontrollo e tele lettura, attività di ricerca e riparazione perdite idriche e servizi integrati post-contatore”. Il progetto prevede la sostituzione dei vecchi contatori domestici, nonché il monitoraggio della rete idrica, con la rilevazione delle perdite e degli allacci abusivi, tutto senza rischi e costi per l’amministrazione comunale grazie al meccanismo del project financing.
Una vera fortuna per San Giorgio Morgeto quindi, secondo i proponenti del progetto, ossia la catanese Compunet srl, una società operante nel campo della telematica e nel trattamento dati (ma di cui non siamo riusciti a trovare un sito internet), e la Holley Intl, divisione italiana di una multinazionale cinese con sede legale a Roma e sede operativa a Taurianova.
Un pericolo per l’acqua pubblica e per i cittadini di San Giorgio Morgeto, secondo la nostra opinione.
Il project financing prevede che un’opera, in questo caso il nuovo sistema di lettura dei consumi idrici e il monitoraggio della rete, venga progettata e realizzata da un privato, che poi trarrà i suoi profitti dalla gestione dell’opera stessa: si tratta quindi di una vera e propria privatizzazione del servizio idrico, contro la volontà popolare e contro i referendum del 2011.
Oltre alla fatturazione trimestrale ai cittadini, e la “gestione dei rapporti con l'utenza limitatamente alle attività di controllo della morosità (attacco/stacco)”, quello che ci preoccupa, e che rappresenterebbe l’ennesima mucca da mungere, è la riparazione delle perdite, che diventerebbe esclusivo appannaggio del proponente del progetto: un vero business se si considerano le condizioni medie delle reti idriche dei comuni calabresi.
Crediamo che un’amministrazione comunale come quella di San Giorgio Morgeto, che a settembre dello scorso anno aderiva all’unanimità alla nostra campagna contro le tariffe Sorical, debba prestare la stessa attenzione e dimostrare la stessa sensibilità nei confronti di questa nostra preoccupazione. Riteniamo comunque necessario informare la cittadinanza di San Giorgio Morgeto delle conseguenze che possono scaturire da un’eventuale approvazione di questo progetto: per questo, e anche per promuovere la legge di iniziativa popolare “ABC Calabria”, saremo in piazza il prossimo 17 marzo. Riteniamo allo stesso tempo fondamentale che tutti i cittadini, e i loro rappresentanti istituzionali, prestino attenzione a proposte di questo tipo, per evitare che nel silenzio si possano compiere scelte che danneggerebbero solo la popolazione.
Coordinamento calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”
Riceviamo e pubblichiamo
SAN NICOLA DA CRISSA – Si svolgerà oggi pomeriggio presso il palasport di Viale Toronto con inizio alle ore 15:30 la cerimonia di gemellaggio tra l’Asd San Nicola da Crissa e il Real Vibo affiliato alla scuola calcio Milan diretto da Carlo Lico. Per l’occasione sarà presente il responsabile della scuola calcio rossonera Davide Corti, che oltre ad assistere alla gara amichevole tra le due formazioni vibonesi, si cimenterà in prima persona per fare svolgere allenamenti appropriati ai piccoli calciatori in erba. 'E’ un progetto triennale – ha commentato Carlo Lico – che mira a coinvolgere tutto il territorio vibonese. Insieme alla società del presidente Carnovale, abbiamo deciso di istaurare un gemellaggio affinché anche i ragazzi dell’entroterra possano avere la possibilità di mettersi in mostra. Sappiamo tutti quant’è difficile spiccare il volo verso società di serie A, ma bisogna provarci. Noi qualche anno fa abbiamo deciso di investire su questi ragazzi, dandole l’opportunità di fare parte di un grande progetto. Venerdì saremo con gli amici di San Nicola per passare una giornata di festa e sano sport. Ci sarà anche Davide Corti, sempre presente e vicino alla nostra realtà calcistic'. Il gemellaggio è stato accolto con soddisfazione dalla società sannicolese. 'Se una società affermata sul settore giovanile come il Real Vibo ha deciso d’intraprendere un discorso di collaborazione con noi è segno che in questi anni si è lavorato bene'. Sono state queste le prime parole del presidente Vito Carnovale. 'La mia società con grandi sacrifici sta portando avanti un progetto che anno dopo anno si rende sempre più ambizioso. Oggi siamo onorati di ospitare Davide Corti, il dirigente di una delle società più titolate al mondo e mi auguro che anche i nostri ragazzi un giorno possano calcare campi da gioco importanti. Colgo l’occasione per ringraziare Carlo Lico per la disponibilità e per averci scelto come società gemellata'. Una vetrina importante, insomma ma non solo dal punto di vista sportivo, perché la presenza di Davide Corti ha un richiamo anche per il territorio comunale. 'Devo fare i complimenti alla società di San Nicola – ha esordito il sindaco Giuseppe Condello – perché da qualche anno si prodiga anche verso i più piccoli. La presenza del dirigente rossonero è di buon auspicio, perché mai prima d’ora le grandi società calcistiche avevano avuto un occhio di riguardo per questi piccoli centri. Un grazie anche a Carlo Lico per avere deciso di fare svolgere questa giornata nel nostro impianto e speriamo che da qui a qualche anno possiamo vedere qualche giovane vibonese nei campionati professionistici'. La collaborazione tra le due società non finirà qui, perché sono in programma un’altra serie d’iniziative, come la visita del responsabile del settore medico di Milan Lab e di altri tecnici provenienti da Milanello. Nelle attività “Milan Junior” non manca mai l’aspetto ludico, fondamentale per il coinvolgimento attivo e l’adattamento dei bambini: l’Intesa Sanpaolo Ac Milan Cup, il prestigioso torneo di calcio giovanile internazionale organizzato dall’Ac Milan, e gli inviti allo Stadio San Siro per seguire le partite di campionato della prima squadra sono solo alcune delle numerose attività riservate ai ragazzi.
Sono Giovanni Emanuele, 24 anni, e Giacinto de Marco, 23, entrambi di Soriano, gli arrestati nell'ambito dell'operazione "Calibro 12" condotta stamattina all'alba dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia. Emanuele, scampato a un tentato omicidio l'1 aprile scorso, è accusato di aver condotto una trattativa con De Marco per la vendita di cinque fucili di vario tipo. Le indagini coordinate dalla Procura vibonese, dopo mesi di attività sul territorio, e in particolare dopo l'escalation di violenza culminata con l'omicidio del 19enne Filippo Ceravolo, innocente, hanno portato anche ad una serie di perquisizioni mirate a scovare le armi della cruenta faida di 'ndrangheta in atto tra Soriano, Gerocarne e Sorianello.
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