mini 300px-NardodipaceNARDODIPACE – Una dipendente del Comune di Nardodipace, Loredana Tassone, avrebbe subito degli atti discriminatori sul posto di lavoro a seguito della propria candidatura nelle liste UGL per il rinnovo della RSU. A denunciarlo è Domenico Russo, segretario provinciale del sindacato, che in una nota rileva come “recentemente e senza alcun provvedimento formale” la candidata Ugl sia stata “verbalmente destinata dal responsabile del servizio amministrativo comunale, Salvatore Martino, presso un nuovo ufficio privo delle necessarie strumentazioni informatiche”.

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mini vvconferenza_stampa1SERRA SAN BRUNO – Il movimento politico “Al lavoro per il cambiamento” , che alle scorse amministrative scese in campo autonomamente con candidato a sindaco Mirko Tassone, consigliere comunale di opposizione, non ha esaurito la sua attività con la conclusione della campagna elettorale, ma si è strutturato al suo interno e continua a seguire con attenzione le dinamiche politiche e sociali della cittadina bruniana.  Per fare il punto della situazione il movimento ha convocato una conferenza stampa in cui sono stati resi i noti i ruoli organizzativi: Michele Grenci coordinatore, Anacleto Federico vice coordinatore, Giuseppe Manno segretario, Angelo Carrera cassiere. All’incontro con i cronisti hanno partecipato diversi simpatizzanti e militanti del gruppo che, alle elezioni del maggio 2011, con una lista civica autonoma ha eletto un proprio rappresentante in seno all’assise cittadina. Ad aprire gli interventi, dopo aver letto un messaggio di Bruno Salerno, è stato proprio il neo coordinatore, Grenci, che riferendosi all’operato dell’esecutivo targato Pdl, ha parlato di “promesse non mantenute”, chiedendo nel contempo al primo cittadino di “rendere note le reali motivazioni che lo avrebbero portato ad estromettere dalla giunta l’ormai ex assessore Zaffino”. Antonio Andreacchi, invece, ha ribadito che “il movimento politico ‘Al lavoro per il cambiamento’ c’è, è ben radicato sul territorio e continuerà a battersi per la tutela e la salvaguardia dei nostri diritti”. Secondo Raffaele Masciari “le difficoltà alle quali siamo costretti a far fronte sono sotto gli occhi di tutti. Nel corso degli ultimi anni, stiamo assistendo ad un depauperamento nel campo della sanità, con il declassamento del nostro presidio ospedaliero; in quello della giustizia, con la probabile soppressione dell’ufficio del giudice di Pace e non è detto che, da qui a breve, non venga soppresso anche il Commissariato di Polizia”. Angelo Vavalà ha elencato gli “impegni disattesi” dal sindaco Bruno Rosi, soffermandosi in particolare sulla promessa dei “cento posti di lavoro al Parco delle Serre”, sulla “rimodulazione del progetto relativo alle case albergo” e sul “problema inerente le attività della piscina”. In conclusione, l’intervento del consigliere comunale Tassone: “Il nostro – ha affermato – non è un intento polemico nei confronti dell’amministrazione comunale. Il desiderio che ci anima da un anno a questa parte è un’ altro: siamo partiti dall’analisi di quelle che sono le reali problematiche del nostro territorio (emigrazione, attività commerciali che sono costretti a chiudere, sanità e giustizia), cercando di dare una soluzione pratica alla risoluzione delle negatività che ci circondano”. Un accenno anche ai recenti provvedimenti adottati dall’esecutivo comunale: “Con la delibera datata mercoledì 11 gennaio - ha spiegato  - il Comune ha rinunciato ai giudizi pendenti con la Sorical in cambio di trenta denari. Intanto dell’acqua non si sa nulla. Nella seduta del 29 settembre scorso – ha aggiunto Tassone – l’amministrazione comunale aveva promesso che entro il 1 gennaio sarebbe partita la raccolta differenziata. Sono trascorsi due mesi ed il problema persiste”. Tassone ha poi posto il problema del rispetto del ruolo della minoranza all’interno del Consiglio, con interrogazioni che rimangono senza risposta da tempo. “Fino a poco tempo fa – ha detto ancora Tassone – la maggioranza in Consiglio diceva che la giunta era di alto profilo e che era il prodotto delle migliori forze della compagine che ha vinto le elezioni, subito dopo hanno escluso Bruno Zaffino dicendo che bisognava rilanciare l’azione amministrativa. O non era vera la prima affermazione o non è vera la motivazione data alla sostituzione di Zaffino. Secondo noi un po’ tutt’e due”. Riguardo alla gestione dell’emergenza neve, quindi, Tassone ha rilevato che “chi denuncia le criticità esercita un diritto democratico, mentre irresponsabile piuttosto è chi convoca una conferenza stampa per auto incensarsi in piena emergenza”. Anche sulle politiche culturali, l’amministrazione comunale, secondo il consigliere di ‘Al lavoro per il cambiamento’, “ha fatto cadere nel vuoto la venuta del Papa, che si è esaurita in momento sicuramente grande ma per il quale non è stato predisposto alcun progetto di valorizzazione. Stesso discorso per il Centenario di mastro Bruno Pelaggi”. Ultime considerazioni sulla Fondazione Pisani – “giusto revocare i beni, ma doveva essere nominato il  nuovo presidente e non si è saputo più nulla, e poi che fine ha fatto il ‘caso Lo Iacono’?” – e sulla raccolta differenziata: “Nella seduta del 29 settembrela maggioranza aveva annunciato in Consiglio che dal 1 gennaio sarebbe partita la differenziata. Ad oggi non se ne sa nulla, la differenziata a Serra è ad un misero 8% ed entro la fine dell’anno secondo la legge dovrebbe arrivare al 60%. Su queste cose vogliamo confrontarci – ha concluso Tassone – perché queste non sono polemiche sterili ma fatti concreti”.

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Lunedì, 06 Febbraio 2012 09:28

Pizzo, incendiata l'auto di una vigilessa

mini auto_in_fiammeUn attentato incendiario che ha provocato ingenti danni all'automobile di una vigilessa, S.M., di 40 anni. L'episodio e' avvenuto a Pizzo. La vettura (una Fiat Stilo), parcheggiata nei pressi dell'abitazione della vigilessa, e' stata cosparsa di liquido infiammabile e incendiata. Indagano i carabinieri, secondo i quali l'intimidazione potrebbe anche essere collegata ad una vendetta per l'attivita' lavorativa svolta da S.M..

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mini lamezia_stazioneUn giovane di 31 anni, P.E.I., di Soriano, è stato denunciato dalla Polizia municipale di Lamezia Terme per favoreggiamento della prostituzione. Gli agenti in servizio presso la stazione ferroviaria, in particolare, hanno notato più di una volta il giovane che aspettava alcune donne che, una volta arrivate, salivano nella sua auto e si recavano sul litorale lametino. Secondo quanto avrebbe scoperto la polizia locale, il 31enne sorianese sarebbe andato in trasferta a Lamezia Terme per favorire la prostituzione di donne che operavano in alcune località costiere. Appositi servizi di appostamento e pedinamento infatti, proprio ieri hanno consentito di fermare in flagranza di reato il 31enne con a bordo due presunte prostitute. Il giovane le ha attese prima alla stazione ferroviaria, le ha fatte salire nella sia auto, le ha aspettate dinanzi ad un supermercato da dove sono uscite con un'abbondante spesa, e avrebbe dovuto accompagnarle presso una abitazione presumibilmente sita a Falerna, che doveva essere destinata a casa di piacere. Un'attività che non è sfuggita al nucleo di polizia giudiziaria della Polizia municipale che, nonostante una repentina inversione di marcia del conducente avvenuta nei pressi di un posto di controllo istituito per identificare i soggetti, è stato comunque fermato e sottoposto ai controlli rituali. Alla fine degli accertamenti sono stati sequestrati sei telefonini in uso ai protagonisti della vicenda utilizzati prevalentemente per i contatti con i clienti.

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mini palazzo campanellaIl consiglio regionale della Calabria riunitosi ieri ha approvato a maggioranza il nuovo Piano casa. Totalmente contraria, e unanime, la posizione della minoranza di centrosinistra. Con la nuova legge urbanistica sulla casa è stata modificata la precedente normativa regionale poichè è stato esteso il campo di applicazione della legge anche agli edifici non residenziali. Con il nuovo Piano Casa, la maggioranza di centrodestra a Palazzo Campanella punta a dare una scossa all’economia regionale attraverso l'abolizione di alcune restrizioni in ambito edilizio. Secondo l'opposizione, invece, le nuove norme favorirebbero la speculazione selvaggia. Le modifiche approvate in Consiglio mantengono invariati al 20% gli indici di incremento volumetrico per gli edifici a uso residenziale, al 35% per gli interventi di demolizione e ricostruzione e includono il recupero di seminterrati a fini commerciali. Il Piano, illustrato in aula dal presidente della IV Commissione (Assetto del territorio) Alfonso Dattolo (Udc), introduce inoltre nuove regole sulla sicurezza antisismica, la salvaguardia idrogeologica e per il miglioramento energetico. "La legge - ha affermato Dattolo - è una completa guida all'esecuzione delle opere, definisce la tipologia degli interventi ammissibili in funzione dell'entità dei medesimi e promuove precisi indirizzi in materia di risparmio di energia. È previsto l’obbligo di esibizione dei contratti per gli incarichi professionali, del Durc delle aziende, nonché le osservanze in materia sismica e idrogeologica. Le attività edilizie promosse - ha continuato il consigliere Udc - sono ben lontane dal concetto di cementificazione selvaggia, bensì possono appieno definirsi come attività di riqualificazione del patrimonio esistente, con una qualità frutto di una regolamentazione precisa e completa in termini estetici, urbanistici, di salvaguardia e sicurezza". Soddisfazione e' stata espressa dall'assessore ai Lavori pubblici, Pino Gentile (Pdl). ''Si tratta di uno strumento - ha dichiarato Gentile - che contribuira' a stimolare un rilancio dell'economia mediante norme in grado di dare impulso all'attivita' edilizia, attraverso la rigenerazione e/o sostituzione del patrimonio edilizio esistente''.

Contrario, come il resto dell'opposizione, il Pd, che ha manifestato la volontà di investire della questione il governo Monti alla luce di un provvedimento "pericoloso" e non in grado di far ripartire l'economia calabrese. "Porteremo le nostre perplessità in consiglio dei ministri - ha dichiarato il capogruppo democrat Sandr Principe - La Calabria finora non è riuscita a pensare a uno sviluppo che si basasse sui suoi punti forti, lasciandosi influenzare da ipotesi di sviluppo pensate da altri. Bisogna invece riqualificare le città, i centri storici, i beni culturali: queste sono le politiche che aiutano la crescita. Con questa norma invece la regione diventa produttrice di degrado". Sulla stessa linea anche Mario Franchino, Bruno Censore e Carlo Guccione, che hanno parlato di "assalto al territorio", di "rischio  idrogeologico e di "speculazione selvaggia". Voto contrario anche di Agazio Loiero (Mpa), che ha sottolineato come la nuova legge "permette un eccesso di volumetria in una regione dal forte dissesto idrogeologico e deroghe ai regolamenti comunali e regionali". Secondo Idv il provvedimento sarebbe "una resa culturale alle ragioni del cemento".

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Sabato, 28 Gennaio 2012 19:36

Serra, interesse per le attività dell'Aics

mini aicsRiceviamo e pubblichiamo:
SERRA SAN BRUNO – Si registra grande partecipazione ed entusiasmo attorno ai progetti dell’Aics, ideati dal presidente del circolo zonale Francesco De Caria e portati avanti dall’istruttore sportivo Bruno De Caria, già noto all’attività socio-sportiva locale. Particolare interesse ha suscitato il progetto “Gioco-sport calcio a 5” che si svolge presso la palestra interscolastica, con 2 lezioni a settimana, con una partecipazione di ben 25 bambini di età compresa fra i 6 e i 10 anni. In questo caso, le finalità sono legate allo sviluppo armonico del bambino e fanno riferimento ai principi della polivalenza (le attività motorie devono avere carattere orientato allo sviluppo di capacità ed abilità la cui trasferibilità, valenza e validità sia molteplice) e della multilateralità (il nesso è con gli aspetti didattici, cioè i contenuti, i mezzi e la loro organizzazione). Successo anche per il progetto “A scuola di calcio a 5”, rivolto alle classi superiori e che offre insegnamento a 15 ragazzi. In generale, l’Aics si propone di intensificare le sue attività e di raggiungere rilevanti scopi: contribuire alla formazione motoria, da realizzarsi in ambiente sano, controllato da istruttori esperti; favorire e valorizzare la voglia di giocare dei ragazzi; educare il giovane a rispondere tecnicamente in modo efficace alle varie situazioni di gioco; formare ragazzi che possano successivamente dimostrare livelli adeguati alle qualità sportive apprese e inserirsi eventualmente nelle numerose società che formano il pianeta sportivo giovanile; arricchire il patrimonio motorio dei bambini affinché possa essere riutilizzato anche in altre discipline sportive; contribuire alla formazione di una personalità in cui l’insuccesso e la sconfitta non determinano sfiducia ma stimolano il desiderio di riprovare e di valutare laddove si è sbagliato; dare la possibilità di ricevere gratificazioni in quello che si fa, dosando opportunamente le difficoltà sia in allenamento che durante gli eventi agonistici, evitando esasperazioni o richieste di migliori prestazioni. Come spiega il presidente De Caria le attività sportive svolte “permettono di ampliare in modo naturale il patrimonio motorio del bambino, di favorire la conoscenza della propria corporeità, di sviluppare e di perfezionare gli schemi del movimento. Inoltre – aggiunge - a livello cognitivo, viene sollecitata la capacità di analizzare una quantità notevole di stimoli, di elaborarli e di produrre una risposta di comportamento adeguata alla particolare situazione di gioco”. Nello specifico, “lo sviluppo motorio viene perseguito in un ambiente sano, dove le attività sportive costituiranno un mezzo efficace per la formazione globale del bambino rivendicando, quindi, la centralità del bambino stesso, con le sue necessità, capacità ed aspettative. Gli apprendimenti dovranno essere il naturale risultato di attività tecnico-calcistiche svolte in forma ludica e giocosa che sfruttano l’innata voglia di giocare dei nostri ragazzi, arricchendone, quindi, il patrimonio motorio. Grande cura ed attenzione – precisa De Caria - verrà rivolta allo sviluppo della sfera sociale, alla formazione di una personalità e di un autonomia attraverso la giusta considerazione del confronto con gli altri, intesi come un momento di verifica. Si darà a tutti – conclude il presidente dell’Aics - la possibilità di ricevere gratificazioni in quello che fanno”.
Biagio La Rizza
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mini workshop_suapUn unico procedimento per tutti i passaggi burocratici propedeutici all’esercizio di attività produttive e prestazione di servizi, un unico soggetto pubblico che sia l’interlocutore al quale gli imprenditori devono rivolgersi per nulla osta, autorizzazioni, licenze e quant’altro serve per avviare e portare avanti un’impresa. Facile a dirsi, molto più difficile a farsi, visto che ormai sono circa 10 anni che la legislazione italiana prevede l’attivazione in tutti i Comuni dello Sportello unico per le attività produttive (Suap), che rimane spesso una chimera inafferrabile anche a causa dell’atteggiamento ostruzionistico e conservatore di alcuni rami della pubblica amministrazione che preferiscono mantenere intatto il proprio ruolo, gestendo l’arbitrarietà che questo comporta. Una situazione non più sostenibile, soprattutto nel contesto attuale che richiede maggiore efficienza e competitività da parte dei territori. Sulla base di queste premesse, la Regione ha avviato un progetto, finanziato con fondi Por, che coinvolge Province, Comuni, Camere di Commercio, associazioni di categoria e tutti i soggetti pubblici con poteri autorizzativi nei vari settori produttivi. Lo scopo è quello di uniformare sull’intero territorio regionale la gestione dei Suap, in una logica di ampliamento e miglioramento dei servizi offerti alle imprese, riducendo drasticamente i tempi di risposta della Pubblica amministrazione e creando condizioni più favorevoli all’insediamento di nuove imprese.
Nell’ambito di questa iniziativa, la Provincia di Vibo Valentia ha organizzato un workshop aperto alla partecipazione di tutti soggetti pubblici coinvolti a livello territoriale, che si tenuto questa mattina nella sala consiliare dell’Ente (foto). A introdurre i lavori - coordinati da Assunta Columbro, dell’ufficio provinciale Attività produttive - sono stati il presidente Francesco De Nisi e il sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino. «L’ostacolo principale al pieno funzionamento degli sportelli unici è una mentalità desueta che bisogna cambiare - ha sottolineato De Nisi -. Non è possibile pensare di incentivare lo sviluppo se le imprese devono fare i conti con i tempi lunghi delle procedure amministrative con l’arbitrarietà di alcune decisioni. Gli iter autorizzativi devono essere spersonalizzati e univoci, devono assicurare pari opportunità a tutte le iniziative imprenditoriali, senza preferenze o atteggiamenti di favore. Soltanto così riusciremo a superare questo gap che ancora caratterizza l’Italia rispetto ad altri paesi europei, assicurando in concreto la trasparenza della pubblica amministrazione». Concetti rimarcati dal primo cittadino della città capoluogo, che ha rivendicato la piena operatività del Suap di Vibo Valentia già dal 2010.
Tra i relatori - oltre all’amministratore delegato di Vibo Sviluppo, Pasquale Barbuto - anche il vicario del prefetto, Stefania Caracciolo, che ha sottolineato il ruolo della Prefettura, che ha potere sostitutivo nei confronti dei Comuni che dovessero eludere gli obblighi di istituzione del Suap. «La nostra, però, non sarà un’azione coercitiva - ha precisato - ma di accompagnamento e di incentivazione. Aiuteremo le amministrazioni comunali a mettersi al passo con questo programma e soltanto in caso di totale inadempienza si procederà al commissariamento del settore».
L’incontro è poi entrato nella fase operativa, con i tecnici Francesco Venneri(dirigente regionale del dipartimento attività produttive), Delfina Spiga(direttore del servizio promozione sviluppo industriale della Regione Sardegna) e Ivan Vacatello (referente progetto Suap della Regione Sardegna) che hanno illustrato nel dettaglio le fasi del programma, basato anche sulle best practices italiane. Fulcro del progetto è il nuovo sistema telematico regionale, che consentirà di mettere in rete tutti gli enti e le istituzioni coinvolte, dando organicità operativa agli sportelli locali e integrando la fruizione dei servizi amministrativi con informazioni di marketing, al fine di aumentare l’appeal imprenditoriale dei vari territori.
Ufficio stampa della Provincia di Vibo Valentia 
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mini scopelliti-arenaIl prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, nell'ambito dei poteri conferitigli dal Ministro dell'Interno, ha nominato una commissione incaricata di accertare la sussistenza di eventuali tentativi di infiltrazione della criminalita' organizzata nell'Amministrazione comunale di Reggio Calabria. La commissione e' composta da Valerio Valenti, viceprefetto vicario di Venezia, da Teresa Pace, dirigente dell'Amministrazione civile del Ministero dell'Interno, e da Michele Donega, ufficiale della Guardia di Finanza. L'attivita' di accertamento si legge in una nota stampa della prefettura - avra' la durata di tre mesi prorogabili in caso di necessita' di ulteriori tre mesi. Lo stesso prefetto Varratta ha chiarito, in una nota, che alla base dell'invio della Commissione d'accesso ci sono l'inchieste sulla Multiservizi, società partecipata del comune

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mini 62459623E’ successo a Dasà, in località Bracciara, dove i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno (VV), nel corso di un servizio perlustrativo, hanno «rinvenuto resti di ossa umane, frammenti di materiale ligneo e materiale marmoreo riportante iscrizioni parziali di nomi e cognomi di persone defunte» appartenenti ai coniugi Caprino Antonio nato a Dasa’ il 17.03.1899 e Misiti Maria Bambina nata a Dasa’ il 04.09.1902, ivi deceduti rispettivamente in data 31.12.1974 e 09.11.1988.

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Lunedì, 02 Gennaio 2012 15:03

AVIS centra l'obiettivo 2011

mini avis L' Avis, per bocca del presidente Raffaele Rullo, comunica di aver raggiunto e superato l'obiettivo prefissato per la raccolta sangue nell' anno 2011 con numero di sacche raccolte 507. Lo stesso presidente ringrazia tutti i donatori che con grande entusiasmo hanno contribuito donando il bene più prezioso per il raggiungimento dell'obiettivo prefissato, gesto di alta nobiltà e altruismo verso coloro che hanno bisogno. Un ringraziamento particolare a tutto il direttivo che si è prodigato con dedizione al lavoro necessario per portare avanti le attività dell' Avis. Tanti auguri a tutti di un felice e sereno anno nuovo.

 

Buon Natale dal presidente nazionale Avis

Cari avisini,

con questo messaggio desidero portare a tutti Voi l'augurio di buon anno.Il nostro Paese sta vivendo un momento delicato dal punto di vista economico e finanziario e anche la nostra Associazione ne è coinvolta. D'altro canto, AVIS rappresenta una delle principali organizzazioni di volontariato in grado di cogliere e rispondere con tempestività alle richieste di aiuto, generando così una tendenza  a guardare al futuro con ottimismo.Il 2012 rappresenta un anno molto importante per AVIS, poiché ricorre l' 85° anniversario di fondazione. Nel corso di questo lungo cammino di solidarietà iniziato nel 1927, la nostra Associazione ha superato sfide importanti e ha affrontato momenti difficili della storia italiana, dando una concreta risposta ai bisogni della popolazione. Un punto ancora essenziale, oggi come allora, è quello di garantire l'autosufficienza di emocomponenti: un obiettivo strategico per il nostro Paese che ci vede costantemente impegnati non solo per garantire la quantità necessaria di sangue e derivati, ma anche la qualità e la sicurezza.Ciò che guida tutto il nostro operato sul territorio nazionale, infatti, è la volontà di costruire un percorso di qualità che sia sempre più qualificante. In questa ottica si colloca la promozione della donazione periodica, volontaria, anonima, non retribuita e associata soprattutto tra le nuove generazioni, per diffondere in maniera capillare la cultura della generosità, del volontariato e di uno stile di vita sano ed equilibrato, che stimoli un atteggiamento positivo verso la quotidianità e il futuro. Questo percorso si estrinseca anche nella chiamata puntuale dei nostri donatori - come meccanismo di fidelizzazione e programmazione - e nell'attività di raccolta, quando quest'ultima è gestita direttamente da AVIS. A tale proposito, colgo l'occasione per ricordare che saremo coinvolti a partire dai prossimi mesi nella fase di accreditamento di tutte le unità di raccolta associative in base ai requisiti minimi approvati lo scorso anno dalla Conferenza Stato-Regioni. Su questo tema stiamo lavorando molto e potremo contare su un gruppo di facilitatori che saranno a disposizione di tutte le nostre unità di raccolta al fine di agevolare l'iter previsto dalla legge.Inoltre, il 2012 precede l'anno del rinnovo delle cariche associative: per questo motivo, noi abbiamo la necessità di avere un numero sempre maggiore di dirigenti formati e adeguatamente pronti a rispondere alle esigenze della società. Pertanto, stiamo pensando di avviare due grossi progetti: la realizzazione di un codice etico-comportamentale e la definizione di un percorso formativo finalizzato ad accrescere la consapevolezza del ruolo ricoperto dai nostri dirigenti.  Come potete vedere, le sfide per il futuro non ci mancheranno. Quindi, l'invito che faccio a tutti gli avisini è quello di cooperare insieme affinché questi traguardi siano sempre più qualificanti per tutti noi. Il sistema trasfusionale italiano è all'avanguardia nel mondo proprio grazie alla forza che AVIS ha sempre messo in campo, come dimostra anche il riconoscimento ottenuto a livello internazionale attraverso i vari progetti di cooperazione che stiamo mettendo in atto.In conclusione, l'augurio sincero che Vi formulo a nome di tutta l'AVIS Nazionale è quello di un felice 2012 da trascorrere in serenità.

Vincenzo Saturni, Presidente di AVIS Nazionale

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