mini incontroabcParte la campagna di raccolta firme per la Proposta di Legge Regionale di Iniziativa Popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua”.
Appuntamento per l’iniziativa di lancio sabato 19 gennaio alle 9:30, con un seminario presso l’auditorium del Liceo Classico “Telesio” a Cosenza. Le prime firme saranno apposte simbolicamente dai genitori di Bruno Arcuri. Interverranno Corrado Oddi (Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua), docenti Unical tra cui Vito Teti, amministratori ed attivisti per i beni comuni. Finale nel segno dell’arte con lo spettacolo teatrale “Scarpidhati”.
780mila calabresi, oltre la metà degli aventi diritto al voto, si sono espressi chiaramente solo un anno fa contro la privatizzazione del servizio idrico, sostenendo i quesiti referendari promossi dal Comitato “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”. La politica però è rimasta sorda e mostra di non voler dare seguito alla manifesta volontà popolare.
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mini municipio_serraRiceviamo e pubblichiamo:

L’inerzia dell’attuale amministrazione, alla fine, è venuta alla luce. I diciotto mesi, del sindaco e della sua maggioranza, passati a sonnecchiare sono emersi, tutti, in sol colpo. Nell’imbarazzato ed imbarazzante silenzio dell’ultimo consiglio comunale si è compreso l’incommensurabile disagio di una compagine che non riesce a governare neppure l’ordinario.  Nel corso della discussione sull’approvazione del conto consuntivo, nonostante le perplessità e le osservazioni della minoranza, nessuno ha accennato una risposta. Quasi i consiglieri di maggioranza fossero rimasti a casa a dormire, nessuno si è alzato per replicare, per spiegare un’operato che non c’é. Nessuna spiegazione neppure sul tema caldo dei tanti, troppi, debiti fuori bilancio, alcuni dei quali, con un colpo di creatività amministrativa sanati con una semplice transazione, una delle quali, di poco meno di 5 mila euro destinata, pare, a pagare, un tavolo. Ancor più grave, poi, la situazione emersa nel corso della discussione sul bilancio di previsione. Più che una discussione, un monologo dei consiglieri comunali di minoranza cui, la maggioranza, ha risposto con la solita scrollata di spalle e qualche balbettante e poco convincente spiegazione. Tuttavia, nel corso della seduta, convocata per l’ennesima volta di mattina, con lo scopo di preservarsi dalle poco edificanti figure rimediate nel corso degli ultimi consigli, è emerso in maniera inequivocabile che non c’è da stare allegri. Serra sembra aver imboccato la via del declino senza che la maggioranza se ne curi o, peggio ancora, se ne avveda. Basta leggere il ragionieristico bilancio, fatto solamente per tenere in equilibrio le entrate con le uscite, per averne la certezza. Un bilancio in cui emerge la mole di bugie raccontate in campagna elettorale e non solo. Lo scorso anno  la maggioranza aveva assunto l’impegno di ridurre, a partire dal 2012, la tassa sulla raccolta dei rifiuti, al contrario, la tassa è rimasta invariata ed i cittadini continueranno a pagare il 43% in più rispetto al 2010. Una delle tante promesse non mantenute, ma non l’unica. Nel bilancio, ad esempio, non c’è traccia di quel milione di euro, promesso dal sindaco per rendere il comune indipendente da Sorical. Come se non bastasse, non c’è traccia, neppure, dei 300 mila euro di fondi regionali promessi recentemente per riattivare le sorgenti comunali. Un intervento assente anche dallo stringato e sempre uguale a se stesso piano triennale delle opere pubbliche. In attesa che si concretizzi l’ennesima promessa che i soldi arriveranno “ a breve”, rimaniamo ancorati alla speranza che la faccenda non finisca come l’impegno assunto, in campagna elettorale, dal sindaco di rinunciare al proprio stipendio per costituire un ufficio di staff. Allo stato, è evidente, non si ha notizia né dell’una né dell’altra cosa. Così come non si ha notizia dei soldi destinati a garantire gli investimenti dei giovani che, era stato promesso in campagna elettorale, potranno avviare un’attività avendo il comune come garante. Poi si va a leggere il bilancio ed alla voce sviluppo economico si trova zero euro impegnato. Così come non si trova nessun intervento a favore dei lavoratori Lsu e Lpu per i quali, sempre  in campagna elettorale, nonostante la normativa lo vietasse, il sindaco aveva promesso di costituire una società municipalizzate con la quale stabilizzare tutti. Che dire poi sull’impegno a favore del turismo religioso che avrebbe dovuto fare di Serra una piccola Lourdes? Anche su questo punto le risorse impegnate sono piuttosto scarse, appena 10 mila euro. Ben venga il finanziamento per la realizzazione della “Casa del pellegrino” presso il centro polifunzionale. Ma viene da chiedersi se non sarebbe stato più opportuno, nell’ambito dei Pisl, presentare un progetto diverso, ovvero un progetto finalizzato ad attrarre turisti, piuttosto che a far dormire visitatori che non ci sono. La “Casa del pellegrino”  rischia di diventare, prima di nascere, quello che già è, una cattedrale nel deserto, nella migliore delle ipotesi destinata ad entrare in concorrenza con le strutture alberghiere private che, allo stato, non hanno certo il problema del tutto esaurito. A ciò si aggiunga che, nel settore, il Comune dispone, già, delle case del “Paese Albergo”. Come se non bastasse, chi ha buona memoria, ricorda, come dai palchi elettorali, il sindaco promettesse di fare del centro polifunzionale il “secondo ospedale”. Ora, dopo aver assistito inerme alla cancellazione del primo, recita il “de profundis” anche a quello che, nelle sue promesse, avrebbe dovuto essere il secondo. Inoltre, memori delle abbondanti nevicare dello scorso anno e del rischio sismico che incombe sulla nostra regione, sarebbe stato normale prevedere uno stanziamento nel capitolo di bilancio destinato agli interventi di protezione civile. Al contrario, anche in questo ambito nulla è stato previsto, con l’ovvia conseguenza che, in caso di neve, si dovrà ricorre a dispendiosi interventi di somma urgenza con conseguente riconoscimento di debiti fuori bilancio. La difficile congiuntura economia non può essere un valido alibi per diversi ordini di motivi. Innanzitutto molti dei tagli ai bilanci comunali erano stati ampiamente annunciati con il D.L. 78/2010, tanto che, già in campagna elettorale, avevamo diffidato l’allora candidato a sindaco del Pdl dall’assumere impegni che non avrebbe potuto onorare. Non  è un caso che nel corso dell’ultima tornata elettorale avevamo ripetuto in diverse occasioni la necessità di formulare un bilancio accompagnato da proposte sostenibili. A ciò si aggiunga che l’attuale amministrazione nella sua ignavia ha aggravato ulteriormente la situazione economica del comune, per esempio, annullando la raccolta differenziata, con la conseguenza, di far spendere 520 mila euro, negli ultimi due esercizi, per scaricare i rifiuti in discarica. Soldi che, con tutta evidenza, potevano essere impiegati per provvedimenti ben più urgenti. Così come si sarebbe potuti investire i soldi impiegati per la manutenzione della rete stradale, per realizzare interventi con i quali alleggerire la dipendenza da Sorical, producendo, al contempo, un risparmio sull’esosa bolletta pagata ogni anno per comprare acqua putrida. Non si comprende, infine, la necessità e l’urgenza di avviare i lavori per il rifacimento dei viali cimiteriali. Un lavoro dispendioso, esteticamente discutibile, realizzato senza un progetto e senza una comunicazione alla sovrintendenza ai beni architettonici e paesaggistici. Un lavoro per il quale non ci sono impegni di spesa se non una semplice determinazione dalla quale risultano acquisti di alcuni materiali presso una ditta di Cittanova.

Mirko Tassone
Consigliere comunale "Al Lavoro per il cambiamento"

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Domenica, 19 Agosto 2012 14:44

Serra, Tassone: "L'ospedale è stato chiuso"

 

mini ospedale_serra

SERRA SAN BRUNO - "L’ospedale di Serra non c’è più». La sintesi di quanto accaduto nonostante «l’inguaribile ottimismo dei pidiellini serresi", secondo il consigliere comunale di minoranza della lista “Al lavoro per il cambiamento” Mirko Tassone è proprio questa e la conferma la si trova nel "decreto n. 101, del 5 luglio scorso", quando il presidente della giunta Regionale, nella sua qualità di commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, ha preso atto della deliberazione del 13 giugno con la quale la commissione straordinaria dell’Asp provinciale ha ridisegnato la mappa dei posti letto nel vibonese. "A ciò – ribadisce il consigliere di opposizione - si aggiunga che, con lo stesso decreto, è stato dato mandato alla commissione straordinaria per integrare l’atto aziendale in coerenza con il decreto n. 106/2011, ovvero il provvedimento con il quale è stato disposto l’avvio del processo di riordino della rete ospedaliera". In altri termini, si tratta di un provvedimento che "ratifica il definitivo smantellamento e la sostanziale chiusura del presidio ospedaliero serrese. A Serra, infatti, sono stati assegnati solamente 25 posti letto, di cui, 18 per la medicina e 7 per day hospital. Rimarrà, quindi, aperta una semplice postazione di medicina generale e null’altro". Ora più che mai, secondo Tassone viene da chiedersi che fine abbia fatto “L’Ospedale del futuro” sbandierato in campagna elettorale. "Viene, ad esempio, da chiedersi – rincara il consigliere della minoranza - che fine abbiano fatto il “primario di chirurgia” promesso e mai arrivato e gli “almeno 2 posti di semiterapia intensiva”. Sarebbe interessante capire dove siano andati a finire i progetti di rilancio dell’ospedale sbandierati dal sindaco e dall’attuale maggioranza durante la campagna elettorale. In una situazione in cui stanno, ormai, emergendo le tante bugie propinate ai serresi, quel che più inquieta è l’immobilismo, in questo come in tutti gli altri campi della vita amministrativa, del sindaco e della sua maggioranza". Di fronte al ridimensionamento ed alla sostanziale chiusura dell’unico presidio sanitario del territorio, "qualunque amministrazione degna di questi nome avrebbe alzato le barricate. Tanto più, che l’ospedale rappresenta, anche, il principale motore economico del circondario. Non comprendere che la chiusura dell’ospedale rappresenterà il declino di un intera area geografica significa dare prova di superficialità ed inadeguatezza". Insieme a Tassone "in molti, oggi si chiedono che fine abbia fatto la “sinergia comune-regione” declamata in campagna elettorale. Ancora di più, sono coloro i quali si domandano se il “dovere morale” di cui parlava il sindaco e la sua maggioranza sia rappresentato dal clientelismo e dalle parentepoli dei giorni scorsi. Ma forse, - conclude - troppo occupati, a “piazzare” qualche cugino o qualche cognato, tra il Parco delle Serre ed il Comune, gli attuali amministratori non si sono accorti di aver trascinato Serra in un baratro dal quale sarà impossibile risalire".    

(articolo pubblicato su "Il Quotidiano della Calabria")

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mini municipio serraRiceviamo e pubblichiamo:

Certamente, se si vuole essere seri, non si può giudicare un’amministrazione comunale ad un anno dal suo insediamento, ma quanto fatto vedere fino ad oggi dalla maggioranza pidiellina non lascia presagire nulla di buono per il futuro. A distanza di un anno i cittadini serresi sono in attesa delle tante promesse fatte durante la campagna elettorale: cento posti di lavoro al parco, mutui per le giovani coppie, ospedale del futuro, ecc…Ma, al di là, di questa fantomatiche promesse l’azione dell’amministrazione si è caratterizzata per un netto ritorno al passato. In questo paese, da tempo, era stata avviata una raccolta differenziata “porta a porta” ed erano stati rimossi i cassonetti dalle vie cittadine, certo essa poteva essere migliorata, meglio strutturata, ma tutto poteva essere fatto tranne che eliminarla quasi totalmente. Perché questo passo indietro che ha portato anche all’aumento della tarsu del 43%? Non sarebbe stato opportuno proseguire con un progetto di raccolta differenziata seria, che avrebbe avuto una duplice funzione e cioè quella di tutelare l’ambiente e riuscire, magari, ad abbassare la tariffa della tarsu anziché aumentarla?

Forse, anche questo rientra in uno dei tanti doveri morali di quest’amministrazione, così come recitava uno spot utilizzato in campagna elettorale dal Pdl. Oltre a questo, non è stato possibile capire, pur presentando come gruppo consiliare del pd un’interrogazione a firma del consigliere Rosanna Federico, il motivo che ha portato alla chiusura della piscina comunale nel pieno della sua stagione (Gennaio-Maggio). Non si è fatto così un danno ai tanti cittadini serresi, e non solo, che per anni hanno aspettato l’apertura di una struttura, che oltre alla sua funzione sociale, rappresenta un centro di eccellenza per il nostro territorio? Anche questo sarà stato un dovere morale!

Che fine hanno fatto gli eventi culturali che negli anni passati hanno dato lustro alla nostra cittadina in Calabria ed anche al di fuori dei confini regionali? Il Sindaco e la sua maggioranza, non ritengono l’attività culturale elemento fondamentale dell’agire amministrativo? Ad oggi non ci è dato sapere che posizione ha assunto l’amministrazione Rosi in ordine alla mozione sull’IMU presentata dal partito democratico e per questo auspichiamo che la nostra proposta di applicare le tariffe minime e di aumentare al massimo le detrazioni venga accolta. Se questo dovrà continuare ad essere l’agire amministrativo per i prossimi anni, allora, per il bene della nostra amata cittadina il Sindaco Rosi e la sua maggioranza targata pdl farebbero bene a rassegnare le dimissioni.

Luigi Tassone (Partito democratico Serra San Bruno)                                                                                                                                                                

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mini manifesto_mirko_su_zaffinoDi seguito il testo del manifesto affisso stanotte per le vie di Serra San Bruno:

“La verità la so io la sai tu e tutta la maggioranza”

Vorrebbero saperla anche i cittadini

Egr. sig. sindaco,

Le rivolgiamo la presente, con il rispetto dovuto all’istituzione che rappresenta, al fine di consentirLe di fare pubblicamente chiarezza su quello che, per tutti, è, ormai, diventato il “caso Zaffino”. Dopo le parole pronunciate dal suo ex assessore, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, riteniamo Lei debba intervenire. I cittadini hanno il diritto di sapere. Alla luce dei pettegolezzi, delle dicerie e delle illazioni Lei non può continuare ulteriormente a far finta di niente; tanto più che l’assordante silenzio con il quale, Lei e la sua maggioranza, state cercando di coprire l’intera vicenda rischia di assumere i tratti tipici dell’omertà.

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mini minoranza_serraRiceviamo e pubblichiamo: 

Ci riteniamo ampiamente soddisfatti dall’esito del colloquio avuto con S.E. il prefetto in merito all’ormai famigerato “caso Zaffino”. Gli elementi emersi nel corso dell’incontro, durato oltre un’ora, rappresentano la garanzia che desideravamo ricevere prima di  procedere alla revoca della nostra autosospensione. Possiamo, pertanto, ritornare in consiglio con la consapevolezza di non essere soli a combattere l’indispensabile battaglia per la legalità. Del resto, la tempestività con la quale siamo stati convocati in prefettura ed il tempo dedicato, nonostante gli innumerevoli impegni, da S.E. il prefetto, rappresentano la prova provata dell’allarme destato dal “caso Zaffino”.

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mini logo-coordinamento-acquaAssegnata al Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua la menzione speciale del premio “Personaggio Ambiente 2011”. Di seguito la nota del Forum.

Il Comitato Tecnico del premio Personaggio Ambiente 2011 ha assegnato oggi una menzione speciale al Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua “per la spinta che ha portato allo straordinario successoper il referendum sull’acqua pubblica svoltosi a giugno”.
Ringraziando il Comitato Tecnico per il riconoscimento, il Forum Italiano dei movimenti per l'acqua dedica il premio a tre compagni di strada scomparsi durante la campagna referendaria: GiuseppeD'Emidio del Comitato Ambiente Amiata; Bruno Arcuri e Ciccio Svelo del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica.
Nonostante la straordinaria vittoria di giugno è in corso un vero e proprio disconoscimento del voto referendario ignorato da gran parte dei mass media. Per questo il Forum Italiano dei Movimentiper l'Acqua sta lanciando,in tutta Italia, la campagna di obbedienza civile per il rispetto del votoreferendario. Potremo esultare veramente solo quando i referendum avranno trovato piena attuazione equando il servizio idrico sarà davvero pubblico e partecipato.
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mini mastro_bruno-cimiteroRiceviamo e pubblichiamo:

Chissà cosa avrebbe scritto! Ma forse neppure nella sua facondia avrebbe trovato le parole giuste per descrivere l’immobilismo o meglio l’assenza dell’amministrazione comunale. E si, perché, forse, neppure mastro Bruno Pelaggi sarebbe riuscito a descrivere “cu nu suniettu” lo stato comatoso in cui versa l’attuale maggioranza. Il buio cosmico dal quale sembrano essere avvolti gli inquilini di palazzo Tucci, trova ulteriore conferma nell’assenza di qualunque iniziativa tesa a celebrare il centenario del più grande poeta serrese. Non fosse stato per l’associazione culturale il “Brigante” l’evento sarebbe passato nel più assoluto silenzio. Certo, l’inerzia dell’amministrazione non sorprende nessuno, tanto più che a certificarne l’immobilismo è stato lo stesso sindaco che, nel cercare di dare una motivazione plausibile per mascherare il vero motivo della revoca della delega all’assessore Bruno Zaffino, ha parlano “di necessità di rilancio dell’azione amministrativa”. Un’azione che con tutta evidenza morde il freno in ogni ambito. Non fa eccezione il settore culturale, un settore, come peraltro tutti gli altri, in cui gli impegni assunti in campagna elettorale vengono quotidianamente disattesi. Ci saremmo aspettati, infatti, che in vista del centenario della morte di Mastro Bruno Pelaggi, l’amministrazione comunale si sarebbe attivata per celebrare degnamente l’evento. Ci saremmo aspettati che, sfruttando al meglio la famosa “sinergia comune-regione”, tanto professata in campagna elettorale, quanto disattesa nella quotidianità, cogliendo l’occasione del centenario pelaggiano, l’amministrazione avesse presentato un apposito progetto, all’assessorato regionale al ramo, per valorizzare e promuovere il patrimonio letterario locale. Sicuramente, non ci aspettavamo, maggiore serietà e rispetto degli impegni assunti in campagna elettorale, da parte di una compagine amministrativa che ha fatto delle promesse da marinaio una delle caratteristiche distintive. Per quanto riguarda la cultura, infatti, il programma sottoposto agli elettori dall’attuale maggioranza, a pagina sette, evidenziava la necessità di valorizzare “argomenti e problematiche specifiche del territorio e del patrimonio culturale locale”. Un patrimonio, oggi, mortificato dall’ignavia di chi avrebbe il dovere di tutelarlo e valorizzarlo. Un patrimonio al quale appartiene a pieno titolo mastro Bruno che, con i suoi versi, ha cantato il disagio, quanto mai attuale, di una terra in cui, ancora oggi, “cu pota si la scappa a novajorca”. Una “novajorca” che si trova in tutti in quei luoghi in cui tanti serresi, oggi come ieri, sono costretti ad emigrare per cercare un’opportunità. Una situazione che non dovrebbe lasciare indifferente la politica; o meglio una politica meno parolaia ed inconcludente come quella che, nel proprio programma elettorale definiva “cultura e turismo un binomio essenziale”. Un binomio che, con tutta evidenza, ha fatto la stessa fine di un altro binomio, quello comune –regione. Peccato che a non scappare a “novajorca” siano quanti dovrebbero andarci, “currijati cuomu cani/ cu frischi, cu lignati, cu bastuni, cu pitrati cu gruossi mazzacani”'. 

Mirko Tassone (consigliere comunale del gruppo "Al lavoro per il Cambiamento")

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mini panda_rubataSERRA SAN BRUNO - Un episodio certamente strano, che però potrebbe essere solo il frutto di una bravata di qualcuno che ha pensato bene di crearsi così un'alternativa (illegale) alla noia paesana. Nella tarda serata di ieri, una Fiat Panda intestata ad una donna serrese, T.G., è stata rubata nei pressi del piazzale antistante al campo di calcetto situato su via Giacomo Matteotti. I proprietari dell'auto hanno subito denunciato il furto ai carabinieri della locale Stazione, non immaginando di certo che il "caso" si sarebbe risolto nel giro di poche ore. La Fiat Panda rubata, infatti, è stata ritrovata stamattina davanti all'entrata di un casolare di campagna a Spadola, in località Pendini, di proprietà del consigliere comunale Mirko Tassone. Ad avvertire i carabinieri è stato proprio il padre di Tassone, che stamattina recatosi sul posto si è subito accorto della presenza dell'auto.

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