mini foto_1_ai_cancelli_della_MultiserviziRiceviamo e pubblichiamo:

Salviamo la Multiservizi. No alla privatizzazione! Questa la frase che si legge sui due striscioni affissi la sera del 27 giugno dal Comitato Lametino Acqua Pubblica per manifestare il proprio disappunto sulla privatizzazione della Lamezia Multiservizi S.p.A. e sull’incertezza relativa al futuro del settore idrico nella città di Lamezia Terme.

Ad un anno dalla vittoria referendaria che ha sancito l'indiscutibile volere popolare per la difesa dell'acqua bene comune, e dopo oltre cinque anni di battaglie del comitato Lametino per l’Acqua Pubblica, assistiamo ancora alle continue dichiarazioni del sindaco che, alla prova dei fatti, risultano essere vuote di contenuti e di impegni vincolanti.

L’esito referendario va rispettato!

Abbiamo atteso fin troppo tempo ed ora è giunto il momento di avere risposte concrete ed immediate.
Bisogna fermare la privatizzazione della Lamezia Multiservizi e chiediamo, come atto concreto, la creazione di una azienda speciale di diritto pubblico che preveda forme dirette di partecipazione dei lavoratori e dei cittadini.
Proponiamo un tavolo tecnico tra Comune e Comitato Lametino per l’Acqua Pubblica - aperto ai cittadini che intendo parteciparvi - per formalizzare, nel più breve tempo possibile, lo statuto della nuova Azienda Speciale e farlo approvare in Consiglio Comunale.

La soluzione ai problemi della Multiservizi esiste, tutto dipende dalla volontà politica del sindaco.

Per sensibilizzare e informare la popolazione il Comitato annuncia altre iniziative nei prossimi giorni.

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mini manifestazione16aQuesta mattina alle ore 11.00 su convocazione di S.E. il Prefetto Michele Di Bari, si è tenuto nella sala riunioni della Prefettura di Vibo Valentia, un incontro a cui hanno preso parte una delegazione del comitato “Pro Serre” ed il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi, tra l’altro capofila della conferenza dei primi cittadini del distretto sanitario. L’incontro durato quasi un’ora e mezza ha rappresentato l’occasione concreta per ribadire, a scanso ormai di qualsiasi ultimo equivoco, come il territorio dell’entroterra vibonese sia ormai nei piani istituzionali, politici, sanitari e non solo, abbandonato a se stesso. La prova del nove arriva proprio dalla voce del Prefetto che nell’ambito dell’incontro di questa mattina ha comunicato ufficialmente la ferma intenzione del Presidente Scopelliti, Commissario ad Acta della sanità calabrese, di non voler ricevere il comitato in un ipotetico tavolo in cui evidenziare quella che è la drammatica situazione di crisi sanitaria

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mini lamezia_comitato_acquaRiceviamo e pubblichiamo:

E’ stata positiva la presenza di pubblico all’iniziativa di domenica scorsa con la partecipazione degli esponenti del Forum italiano dei movimenti per l’acqua Marco Bersani (Attac Italia) e Corrado Oddi (FP CGIL Nazionale), anche se ci amareggia constatare - per l’ennesima volta - l’assenza del Sindaco Gianni Speranza, nonostante il nostro invito gli sia pervenuto circa un mese fa.

La presenza in assemblea del neo Assessore Gianni Gallo, proprio in virtù della sua recente nomina, non ha soddisfatto le nostre aspettative sui possibili impegni che l’Amministrazione Speranza intende assumere in merito alla ripubblicizzazione del servizio idrico.

Ci è parsa positiva l’apertura del Presidente della Multiservizi Fernando Miletta su alcune questioni come lo scorporo del settore idrico dalle attività della Lamezia multiservizi.

Convinti che ci siano le condizioni per un percorso comune vogliamo ribadire con fermezza alcune richieste “minime” avanzate in assemblea e per le quali chiediamo risposta immediata al Sindaco Speranza:

  1. calendarizzazione dei lavori della commissione per la modifica dello statuto comunale con l’introduzione della definizione di servizio idrico integrato come “servizio pubblico essenziale di interesse generale”;
  2. convocazione immediata di un consiglio comunale aperto per la discussione della Delibera di Iniziativa Popolare promossa circa due anni fa dal Comitato Lametino Acqua Pubblica e mai approvata;
  3. apertura immediata di un tavolo tecnico tra l’Amministrazione Comunale e il Comitato Lametino aperto a tutti i cittadini interessati, per formalizzare lo scorporo del settore idrico dalle attività della Lamezia Multiservizi e per la contemporanea creazione di una Azienda Speciale di diritto pubblico;
  4. approvazione di una delibera di indirizzo alla Regione Calabria con la richiesta di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato regionale.

Siamo altresì convinti che in tale percorso possano essere inseriti il ciclo dei  rifiuti e i trasporti che, al pari dell’acqua, sono bene comuni sui quali il mercato non può speculare.

Il Comitato Lametino Acqua Pubblica ed il Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua continueranno con caparbietà a battersi, senza rinunciare alla collaborazione necessaria, per la riuscita di questo processo di ripubblicizzazione. 

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mini sequestro_alaco_2Di seguito il comunicato stampa diffuso dal Comitato civico Pro-Serre dopo la conferenza stampa tenutasi oggi pomeriggio nei locali dell'associazione "Il Brigante" con i responsabili del Coordinamento regionale acqua pubblica "Bruno Arcuri": L' inchiesta odierna della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, che ha proceduto al sequestro dell'impianto di potabilizzazione dell'Alaco, rappresenta una battaglia vinta per il Comitato Civico Pro - Serre e, in particolar modo, per tutti i cittadini che da tempo avevano ravvisato profonde anomalie in quell’acqua putrida e puzzolente che sgorga ogni giorno dai nostri rubinetti. Finalmente l’Alaco, come chiedevamo da mesi, è stato posto sotto sequestro.

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mini manifestazione26aSERRA SAN BRUNO – Dopo l’imponente manifestazione dello sciopero generale promosso dal Comitato civico Pro-Serre ed accolto dai sindacati, dalle associazioni e dai commercianti serresi al fine di richiamare l’attenzione sul problema del forte ridimensionamento dell’ospedale cittadino, il sodalizio civico del comprensorio delle Serre riparte da dove era rimasto. All’assemblea promossa dal Comitato in piazza monumento c’era una folta platea di cittadini di si sono susseguiti gli interventi dei membri del comitato e di quanti hanno ritenuto opportuno fornire testimonianze dirette sull’importante funzione svolta dal presidio ospedaliero “San Bruno”. Cittadini, pazienti che grazie all’essenziale opera sanitaria di medici e paramendici del nosocomio serrese ora possono raccontare la propria storia ma che senza la provvidenziale assistenza ospedaliera non avrebbero avuto questa possibilità, gente comune che crede che il baluardo della sanità pubblica nel comprensorio montano non debba essere smantellato. Ad introdurre i lavori è stato Davide Schiavello, il quale si  soffermato sulla riunione tenutasi di recente con il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, ringraziando inoltre il capo dell’Ufficio Territoriale del Governo per la «sensibilità dimostrata al problema della sanità nel comprensorio delle Serre». Salvatore Albanese, presidente del gruppo, ha espresso forti perplessità circa le dichiarazioni rilasciate durante una intervista televisiva dall’ex presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, circa la centralità del locale nosocomio; critiche anche nei confronti del consigliere regionale del Partito Democratico Bruno Censore e alla volta del’assessore comunale del Pdl Adriano Tassone. Sergio Gambino,  dal canto suo, si è soffermato sulla crisi che attanaglia le classi più deboli del Paese, sottolineando come «nel caso in cui il commissario ad acta,  Giuseppe Scopelliti, non ci dovesse ricevere, intraprenderemo ogni azione utile in difesa del nostro ospedale». Paolo Reitano, invece, ha elencato le azioni legali da adottare per la tutela del locale presidio ospedaliero tra le quali rientrerebbe anche «una petizione popolare indirizzata al presidente della Repubblica ed ai presidenti di Camera e Senato». Il Comitato Pro – Serre, in chiusura, ha fatto sapere che «non è da escludere l’istituzione di un’assemblea permanente  per informare costantemente i cittadini sulle misure che verranno intraprese nelle prossime settimane».

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mini manifestazione_24_marzo_2Una delegazione del Comitato civico Pro-Serre, dopo aver occupato per due giorni il Municipio di Serra San Bruno, è stata ricevuta stamattina da S.E. il Prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari. Il lungo e costruttivo colloquio in Prefettura ha riguardato la condizione attuale dei servizi sanitari pubblici sul territorio e in particolare la situazione dell’ospedale “San Bruno”. S.E. il Prefetto, a cui va il nostro sentito ringraziamento per la grande sensibilità dimostrata, ha preso l’impegno di farsi promotore di un incontro tra il Comitato e il commissario ad acta Scopelliti, dicendosi disponibile anche a prendere parte a tale incontro.

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mini assemblea_comitatoIl Comitato Civico Pro-Serre ha vinto una battaglia, ma la guerra in difesa dell’ospedale di Serra San Bruno continua, nella convinzione sempre più forte che solo i cittadini, ormai, possono difendere i propri diritti e possono difendere se stessi dalla malapolitica che ha emarginato e mortificato il nostro territorio. Il Comitato stasera metterà fine all’occupazione del Municipio perché S.E. il Prefetto ha accettato di incontrare, domani mattina alle 10, una nostra delegazione.

Quella di ieri è stata una giornata storica per il comprensorio delle Serre. Almeno 4mila persone hanno risposto all’appello del Comitato, scendendo in piazza per chiedere dignità per un popolo a cui è stato tolto il diritto alla salute

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mini manifestazione_24_marzoSERRA SAN BRUNO - Gli attivisti del Comitato Pro-Serre stanno ancora portando avanti l'occupazione del palazzo municipale. Accampati con mezzi di fortuna, una ventina di militanti hanno trascorso la nottata nell'atrio del Municipio, occupato ieri pomeriggio al culmine dell'imponente manifestazione che ieri mattina ha attraversato la cittadina bruniana. Le ragioni della protesta, com'è noto, riguardano il pesante ridimensionamento inflitto con i tagli della sanità all'ospedale "San Bruno", ridotto ai minimi storici con solo 20 posti letto di medicina. Da ieri sera la casa comunale è un viavai di gente che va a dare sostegno agli occupanti. In un clima di collaborazione con i serresi e con le forze dell'ordine, gli attivisti hanno incassato la solidarietà di tanti concittadini molto sensibili alla questione ospedale.

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mini 2012-03-24_21.00.35SERRA SAN BRUNO - Continua la pacifica occupazione, da parte del comitato civico Pro-Serre, dei locali della casa comunale della cittadina bruniana e con essa continuano a rimanere invariate anche le condizioni che gli occupanti pongono affinché il presidio sia sciolto, tenendo duro ai vani, e forse anche un po' sterili, tentativi da parte dell'amministrazione comunale per trovare un compromesso; ma andiamo con ordine.

Oggi intorno alle 13.00 un gruppo di manifestanti, come atto culmine dell'imponente manifestazione svoltasi durante la mattinata, ha occupato il municipio di Serra San Bruno; le richieste sono chiare: ospedale generale per Serra, senza se e senza ma, con conseguente modifica dei decreti 18/2010 e 106/2011 del commissario ad acta alla Sanità, Giuseppe Scopelliti;

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 mini serra_san_bruno_24_marzo_2012Al culmine della straordinaria manifestazione svoltasi stamattina a Serra San Bruno il Comitato civico Pro-Serre, in lotta per la difesa dell’ospedale “San Bruno”, ha occupato il municipio della cittadina montana come estremo atto di protesta contro i tagli della sanità che hanno messo in ginocchio un territorio già di per sé svantaggiato ed emarginato. Il Comitato continuerà la sua occupazione ad oltranza, finché il commissario ad acta Scopelliti non prenderà in considerazione le richieste del popolo serrese, ormai stanco della politica delle promesse e degli annunci.

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