rifiuti vibo12VIBO VALENTIA - Arriva perentorio l'ennesimo diktat del prefetto Giovanni Bruno nei confronti del primo cittadino Nicola D'Agostino: «La città – ha detto il capo dell'ufficio territoriale del governo – entro domenica dev'essere pulita. Altrimenti si passa alla commissione d'accesso». Queste le parole del prefetto rivolte al primo cittadino del capoluogo di provincia.

Bruno punta l'indice anche contro altri due ulteriori incresciosi fatti che hanno riguardato la città di Vibo: il primo riguarda il mancato funzionamento della macchina amministrativa, dato il provvedimento della dirigente Teti, che nel pomeriggio di ieri ha decretato la chiusura degli uffici «per motivi di ordine pubblico legati all'emergenza rifiuti». Il secondo riguarda i sindacati, coinvolti nei giorni scorsi a trovare una soluzione condivisa sull'emergenza.

Gli ultimatum da parte del prefetto arrivano in un momento delicatissimo anche per gli ex dipendenti Eurocoop, che ancora aspettano di essere reintegrati al lavoro nella Progettambiente, nuova società chiamata a gestire la raccolta dei rifiuti.

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polizia 113 1Nell'ambito di una serie di controlli territoriali disposti dal questore di Vibo Valentia, nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato di polizia di Serra San Bruno - temporaneamente guidati dal Commissario Marco De Bartolis - e coadiuvati dai colleghi del reparto prevenzione crimine di Vibo, hanno tratto in arresto C.N., 30enne di Gerocarne. L’uomo è stato fermato in quanto colpevole di aver evaso il regime dei domiciliari a cui era obbligato.

Secondo quanto ravvisato dagli inquirenti, C.N. si sarebbe allontanato dal proprio domicilio per recarsi da parenti e amici. L'attività degli agenti di polizia ha consentito, dunque, di accertare il fatto e di esercitare l'azione repressiva nei suoi confronti. Finito in manette, nella giornata di ieri è arrivato il giudizio per direttissima, in seguito al quale sono stati nuovamente disposti gli arresti domiciliari.

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cinghiale in branco 2In seguito alle numerose segnalazioni e alle proteste sollevate negli ultimi mesi da molti contadini, la Provincia di Vibo Valentia, per ridurre i danni provocati dai nutriti branchi di cinghiali alle colture sparse su gran parte del territorio, ha ordinato l'abbattimento di ben 3mila esemplari. Inizialmente era stato addirittura auspicato l’intervento dell’esercito, ma adesso – accantonata la “suggestiva” ipotesi – ad attuare il piano di abbattimento dei cinghiali saranno 88 “selecontrollori”, formati proprio dall’ente provinciale, e che avranno il compito di effettuare battute di selezione ed interventi di controllo venatorio numerico della specie invadente.

A conclusione di un apposito corso formativo, le 88 “doppiette”, già dalla prossima settimana, saranno dunque chiamate ad eliminare 3mila cinghiali in 60 giorni di tempo. La zona da battere rientra nei limiti territoriali afferenti al Parco regionale delle Serre Calabre e di altri centri del Vibonese.

Proprio la proliferazione eccessiva che, soprattutto negli ultimi anni, ha visto protagonisti i cinghiali stanziati nelle montagne del comprensorio, ha rappresentato una gradita sorpresa per i numerosi amanti dell’attività venatoria, ma allo stesso tempo ha portato corposi danni alle colture. I problemi maggiori si sarebbero riscontrati a danno degli appezzamenti agricoli di Serra San Bruno, Nardodipace, Mongiana, Simbario, Vallelonga, Soriano, Sorianello, Gerocarne, Monterosso, Maierato, Pizzo e Zaccanopoli.

I selecontrollori, attraverso prelievi selettivi mirati, avranno quindi il compito di attuare interventi utili a ridurre il numero spropositato di ungulati selvatici presenti sul territorio, in maniera da arginare tutte quelle problematiche che derivano da una smisurata densità di esemplari, per garantire l’incolumità pubblica e limitare i danni alle colture, in aree spesso soggette ad uso antropico.

È stato il prefetto Giovanni Bruno a canalizzare le numerose proteste dei contadini, che per lungo tempo hanno sopportato grosse perdite connesse alle sempre più ricorrenti invasioni di cinghiali e alla relativa distruzione degli insediamenti agricoli. Un provvedimento che pare ormai irreversibile e che è frutto, in particolare, di una cattiva gestione preventiva, che avrebbe potuto, in tempi dovuti, porre freno alla riproduzione dei cinghiali. La mancanza di adeguate operazioni cautelative sarebbe, tuttavia, connessa anche al fatto che, dal gennaio 2010, la Regione Calabria non avrebbe più corrisposto, agli organismi provinciali competenti, alcun sussidio economico per il controllo demografico delle specie selvagge. Ciò, nonostante, annualmente il censimento effettuato dai tecnici del settore abbia documentato un considerevole incremento del numero di cinghiali, stimati sul territorio provinciale in circa 7mila esemplari.

 

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spadolas friendsLa tre giorni dello Spadola Loves Folks, divenuta negli ultimi anni un appuntamento imprescindibile per molti tra turisti e residenti, che avrebbe dovuto raggiungere la sua quarta edizione, è stata però quest’anno definitivamente depennata dal calendario degli eventi spadolesi a causa dell’esigue disponibilità delle casse comunali. Allora, per ovviare all’altrimenti inevitabile appiattimento sociale e soprattutto per consegnare ancora una volta il giusto lustro alla celebrazione civile in onore del protettore San Nicola di Bari, a Spadola, a prendere in mano le redini della festa è stato un gruppo di giovani del luogo, gli Spadola's Friends. I ragazzi - una quindicina di “spadolesi doc” - hanno deciso di promuovere un calendario di eventi di tutto rispetto, ciò nonostante abbiano trovato ad ostacolare il loro percorso non poche difficoltà, soprattutto di matrice economica, visto che non hanno potuto giovare di alcun finanziamento istituzionale.

Grazie alla pronta disponibilità ed ai contributi elargiti da aziende ed attività commerciali stanziate sul territorio, ma soprattutto attraverso una raccolta fondi finanziata dall’obolo volontario dei cittadini che hanno acquistato i tagliandi per partecipare ad una riffa, il gruppo di giovani organizzatori è comunque riuscito ad offrire per questo weekend il giusto risalto ai festeggiamenti, arrivando a promuovere un programma di spessore.

Il fitto calendario di eventi, infatti, ha già avuto avvio, lo scorso giovedì 24 luglio, con l’accensione dei caratteristici fuochi di paglia “Puricinedhjia” per l’inizio del novenario. Si riprenderà domani, giovedì 31 luglio, dalle ore 20.00, con lo stand gastronomico curata dalla “Trattoria da Rosa” e allietato dal karaoke di Roberto Garieri. Per tutta la giornata successiva, il gruppo dei volontari della Protezione Civile “Cives e Prociv Augustus di Vibo Valentia”, terrà l’attività di “istruzione per le tecniche di primo soccorso”, oltreché i giochi interattivi per bambini e simulazioni teorico-pratiche per adulti, mentre in serata, dalle ore 21.00, il dott. Tassone Domenicantonio delizierà i presenti con una serata di musica folk. A seguire, il tradizionale ballo di la “Vaccaredhjia”. Sabato 2 agosto, dalle 22.00, in piazza, il concerto “Altri Mondi tour” dei Sabatum Quartet. Domenica 3 agosto, la chiusura degli eventi, con i giochi popolari, dalle ore 16.30, seguiti alle 21.00 da una serata musicale.

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mini ida_francescoI Carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca e guidati dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone, hanno tratto in arresto Francesco Idà, 35enne residente a Gerocarne, per il reato di evasione. I militari, durante un servizio perlustrativo effettuato nella mattinata odierna, hanno sorpreso e bloccato Idà all’interno di un’azienda casearia, situata nelle vicinanze della propria abitazione. Il 35enne era già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati inerenti gli stupefacenti. L'autorità giudiziaria ha disposto, nuovamente, nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima. 

 

 

 

                                                                      

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mini istruzioneContinuano i pre-test per l’accesso al Tirocinio Formativo Attivo, previsto dal decreto ministeriale 249 del 10 settembre 2010 e necessario per abilitarsi all'insegnamento nella scuola secondaria. Le domande online, scadute il 16 giugno, hanno registrato un’altissima percentuale di iscritti, a dimostrazione del fatto che i giovani laureati sono speranzosi di poter presto ricoprire il ruolo di insegnante in una scuola pubblica. Il numero degli iscritti e aspiranti insegnanti è di circa 147mila, che se le daranno a suon di penna per accaparrarsi uno dei 22.500 posti a disposizione. Il dato calabrese si attesta sui 7387 iscritti con un’età media di 33,62 anni. Secondo quanto riportato sul portale orizzontescuola «l'età media dei candidati è, infatti, 33,6 anni, contro i 35,4 della precedente selezione del 2012. Il 68,7% degli iscritti è una donna». Sono 6600 invece i posti assegnati per il sostegno e aperti per i docenti già abilitati. Al pre-test sono previsti 60 quesiti a risposta multipla da completare in 2 ore. Di conseguenza al superamento (cioè 42 risposte su 60) si dovrà sostenere una ulteriore prova scritta e una orale. A novembre, partiranno i corsi di abilitazione da sostenere ognuno all’interno della propria università.

 

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mini martinoceravoloSORIANO CALABRO – Sono passati quasi due anni dal quel tragico 25 ottobre 2012, quando ignoti – sulla strada che collega Pizzoni a Soriano – spararono all'impazzata su un'auto, all'interno della quale viaggiava anche Filippo Ceravolo, che aveva deciso di recarsi a Pizzoni per trovare la ragazza. L'obiettivo dei sicari, però, non era il 19enne ma chi viaggiava assieme a lui, ovverosia il 27enne Domenico Tassone. Una scelta fatale, dunque, quella di Filippo che, nel fare ritorno a casa, ha chiesto un passaggio alla persona sbagliata. Il vero obiettivo dell'agguato era, appunto, Tassone ma il destino ha voluto che a cadere sotto i colpi dei sicari fosse proprio Filippo Ceravolo.

A due anni di distanza il padre Martino chiede ancora una volta che sia fatta giustizia, ma le risposte da parte degli organi preposti stentano ad arrivare. “Mio figlio non era un delinquente – ha detto Martino Ceravolo -. Non ha mai avuto problemi con la giustizia, mai una denuncia. Proviene da una famiglia che ha sempre lavorato onestamente per guadagnarsi da vivere. Filippo deve essere riconosciuto vittima di mafia perchè lo è, visto che la sua vita è stata stroncata innocentemente. Ma cosa deve fare ancora una famiglia per avere giustizia? Non abbiamo risposte per quanto riguarda gli assassini. Non sappiamo chi ha sparato. Chiedo soltanto se sia giusto tutto quello che stiamo subendo”.

Visto lo stato di “inerzia”, dunque, per la giornata di domani Martino Ceravolo ha organizzato una protesta simbolica, che si terrà alle 8 e 30 davanti alla Prefettura di Vibo Valentia: “Chiedo a tutta la gente onesta di starci vicino in questa battaglia”, è l'accorato appello del padre di Filippo.

 

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carabieniri notteUn tentativo di agguato mafioso in piena regola, quello che si è registrato questa notte tra Sorianello e Soriano, nel cuore delle pre Serre vibonesi. A riportare le ferite maggiori un giovane di 20 anni, Valerio Loielo, figlio di Pino Loielo considerato uno degli esponenti al vertice della criminalità di Gerocarne, ucciso nel 2002 assieme al fratello Vincenzo proprio in seguito ad un agguato, e fratello di Rinaldo arrestato nell'ottobre 2013 perché trovato in possesso di un potente ordigno che - secondo gli inquirenti - gli sarebbe stato fornito dal boss Pantaleone “Scarpuni” Mancuso.

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stadio la querciaDoccia fredda, anzi gelata, per i tanti appassionati di calcio e, soprattutto, per le società sportive di Serra San Bruno. Ormai giunti alle porte della stagione calcistica 2014/2015, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato qualche giorno fa il parere negativo espresso dal Fiduciario della FGIC Calabria, impegnato a valutare le condizioni di agibilità e sicurezza dell’impianto sportivo comunale “La Quercia”, storico ed unico campo sportivo cittadino, divenuto purtroppo nel tempo vittima dell’incuria e dell'indolenza degli enti locali competenti.

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incendio spazzatura g.matteottiÈ stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco per sedare l’incendio di un consistente cumulo di rifiuti ammassato in uno slargo adiacente a via Giacomo Matteotti, nel cuore del centro abitato di Serra San Bruno. Le fiamme, divampate poco dopo le 22 di ieri sera, hanno interessato diverse buste di immondizia accumulate in fondo alla piazza, adibita a parcheggio comunale, sita a pochi metri di distanza dallo storico quartiere “Zaccanu” dove, tra le altre cose, c’è anche l’edificio che fu l’abitazione del celebre “poeta scalpellino” mastro Bruno Pelaggi.

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