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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
ARENA - Dopo le intimidazioni subite, che hanno costretto Nazzareno Papallo a chiudere il suo chiosco nel comune di Arena, il sindaco del piccolo centro del vibonese, Antonio Schinella, ha dichiarato che presto ci sarebbe stata, con l'aiuto dell'amministrazione, la riapertura dell'attività.
La cerimonia di riapertura del chiosco, caduto sotto le mire della 'ndrangheta, è stata dunque ufficialmente annunciata dal primo cittadino e si terrà venerdì prossimo, alle ore 19.30, in piazza Generale Pagano ad Arena. La manifestazione, voluta dall'amministrazione comunale, rappresenta un segno evidente da parte di tutta la cittadinanza, che ha deciso di chiudere la porta in faccia a chi vuole affermare il proprio potere adottando atteggiamenti criminali all'interno della comunità.
Nel denunciare le intimidazioni subite da Papallo, il primo cittadino di Arena aveva dichiarato nei giorni scorsi: «Diciamo no alla criminalità, ma per farlo servono messaggi concreti». E il primo messaggio concreto era arrivato dalle fila del consiglio comunale, quando Sandro Pagano ha dichiarato di essere «costantemente in contatto con “Sos Impresa”, un’associazione nata a Palermo nel 1991 su iniziativa di un gruppo di commercianti, per difendere la libera iniziativa imprenditoriale, per opporsi al racket e resistere alla criminalità organizzata». Il secondo messaggio concreto arriverà di fatto venerdì, come giusto epilogo ad una questione adir poco annosa, con la riapertura dell'attività che era stata costretta a chiudere battenti.
Reggio Calabria, giugno 2012. Basta un euro per aiutare i comuni terremotati e la loro gente a ripartire. È quanto hanno fatto le oltre 50mila imprese della provincia di Reggio Calabriache hanno immediatamente aderito alla richiesta delle associazioni di categoria, in accordo con la decisione della giunta camerale, di stanziare oltre 50mila euro per le imprese emiliane.
L’iniziativa è la risposta della Camera di commercio reggina e del suo territorio all’appello di Unioncamere nazionale di raccogliere risorse per i sistemi economici colpiti dal terremoto.
«La nostra provincia vuole contribuire concretamente a sostenere i territori che stanno attraversando un momento di grave difficoltà, ha dichiarato Lucio Dattola, presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria. È un gesto importante soprattutto perché espressione di un territorio particolarmente colpito dall’attuale recessione economica e memore del devastante terremoto, con conseguente tsunami, che colpì agli inizi del secolo scorso l’area fra Reggio Calabria e Messina. Le nostre imprese sono consapevoli che per uscire dalle difficoltà bisogna essere uniti e solidali; servono gesti che, se mossi da principi di vera sussidiarietà, portano a risultati importanti».
Presidenza della Camera di Commercio di Reggio Calabria
E' l'ennesima grave intimidazione ai danni dell'imprenditore Antonio Pata, presidente della "Cooper Poro edile" di Rombiolo. Tre colpi di fucile, sparati durante la notte contro la sua abitazione, hanno trapassato gli infissi e si sono conficcati nelle scale interne. "Il racket ha alzato il tiro", ha dichiarato l'imprenditore, che da anni subisce attentati e danneggiamenti ai cantieri in cui lavora con la "Cooper Poro", società fondata più di trent'anni fa da operai e muratori di Rombiolo. Sull'episodio di stanotte indagano i carabinieri.
In risposta alle dichiarazioni rilasciate ieri da Agazio Loiero, relativamente alle presunte nuove assunzioni nella Sanità, i capigruppo di maggioranza in Consiglio regionale in una nota congiunta affermano: "Evidentemente l’ex Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ha la memoria corta ed ha già dimenticato come, in poco più di un anno, riuscì a battere ogni record autorizzando, nella sanità, oltre 2500 assunzioni. Stia tranquillo Loiero, le assunzioni di cui parla nella nota stampa indirizzata a Scopelliti, è bene precisare, sono previste dalla legge soprattutto per garantire i Lea e per le quali il Commissario Scopelliti e la struttura hanno già ampiamente fornito al Tavolo Massicci tutte le motivazioni. In particolare riguardano 236 unità a tempo determinato e 66 a tempo indeterminato. Nei dettagli, per quelle a tempo determinato, si tratta per la gran parte di provvedimenti obbligati per garantire i Lea (sostituzioni di personale per gravidanze, malattia ecc..). Le assunzioni a tempo indeterminato, 66 in totale, sono le seguenti: 10 per ottemperare a contenziosi di lavoro, 2 per reintegro in servizio comm. medica di verifica, altrettanti 2 per medicina penitenziaria ai sensi del Dpcm 1.4.2008, 1 per mobilità Afor, 14 per mobilità per compensazione, 1 trasferito ai sensi dell’art.1 c.5. legge 100/87 e dell’art. 17 l.266/99, 13 per mobilità regionale e 23 assunzioni obbligatorie di disabili ai sensi della legge 68/99. Assunzioni, tutte, è opportuno ribadirlo, che rivestono il carattere dell’obbligatorietà, pena sanzioni ai Direttori Generali. Non ci risulta che Loiero con le sue 2509 assunzioni abbia agito solo per garantire i Lea e, comunque, secondo criteri di indifferibilità. Nei dettagli, con Loiero ci furono 698 unità assunte nel 2009 di cui solo 291 dirigenti medici e sanitari. A questi si aggiunsero i 1753 precari. Nel primi mesi del 2010, in piena campagna elettorale, furono autorizzate altre 58 assunzioni di cui 45 dirigenti medici. In totale 2509 unità in poco più di un anno. Tutte a tempo indeterminato. Come si coniugano queste assunzioni con il dichiarato esubero di personale (circa 3000 unità!) evidenziato nel piano di rientro sottoscritto da Loiero? Dalla nota dell’ex Presidente, in ogni caso, si evincono alcuni elementi interessanti. Secondo quanto dichiarato la politica non può non sapere. Allora Loiero non poteva non sapere se le oltre 2509 assunzioni in poco più di un anno (e non 66 a tempo indeterminato e 238 a tempo determinato) sono state fatte ignorando l’esubero esistente ed utilizzando non si sa quali criteri per l’individuazione delle necessità. Ad esempio, nell’azienda ospedaliera di Reggio Calabria, dove alcune assunzioni fanno nascere dubbi relativamente alla scelta di potenziare dei reparti rispetto ad altri. Un’ultima considerazione. Ma Loiero si è accorto che il Tavolo Massicci ha deliberato lo sblocco di 220 milioni di premialità e ci ha autorizzato ad avviare le procedure per la copertura del debito ante 2005, con la sottoscrizione dell’accesso al mutuo? Come mai non ha commentato tutto ciò? Questo, ricordiamo a Loiero è solo il frutto del nostro lavoro, attento e scrupoloso, che ci ha fatto apprezzare, rispettare e rendere credibili agli occhi degli ispettori ministeriali al Tavolo Massicci".
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