mini locandina-page-001SERRA SAN BRUNO - Un giorno in cui poter visitare i musei in Italia in modo speciale con tutta la famiglia. Il 12 ottobre prossimo, in occasione di F@Mu 2014 | Il Filo di Arianna, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, su tutto il territorio del Paese musei, fondazioni ed esposizioni temporanee si apriranno alle famiglie con attività didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate apposta per l'occasione. Anche quest'anno il Museo della Certosa aderisce alla Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo con un'iniziativa rivolta in modo particolare ai bambini e alle loro famiglie. L'evento quest'anno ha ricevuto inoltre il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), del Ministero dell'Economia, dell'ICOM, dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio mondiale Unesco, e della RAI. Quest’anno la F@Mu propone un tema conduttore, da cui i musei potranno trarre ispirazione per l’organizzazione delle proprie attività didattiche: IL FILO DI ARIANNA, che diventando il simbolo intorno a cui far ruotare tutte le attività della Giornata unirà idealmente tutti i musei aderenti, le famiglie partecipanti, e veicolerà l’incontro delle diverse culture, favorendo l’instaurarsi di relazioni tra adulti e bambini anche di diverse etnie. Tutte le iniziative si trovano sul sito web www.famigliealmuseo.it che è consultabile dalle famiglie per avere informazioni sui diversi programmi dei Musei aderenti. La modalità di adesione è libera per ogni struttura museale: alcuni musei proporranno la gratuità, altri organizzeranno laboratori e attività speciali apposta per le famiglie. Questa edizione della Giornata sarà l'occasione di presentare alle famiglie il Manifesto per un Museo a Misura di Bambino ideato con Artkids, da anni impegnato in progetti educativi e nella realizzazione di prodotti editoriali che aiutino i bambini a incontrare l'arte e i grandi artisti. Il Museo della Certosa propone quest'anno un'iniziativa legata alla mostra ancora in corso di dipinti degli artisti calabresi Carmelo Zimatore e Diego Grillo. Davanti alle opere di questi artisti i bambini e i loro genitori saranno impegnati in un laboratorio dal titolo "Fermo immagine. Scene di una vita stra-ordinaria" laboratorio per bambini e ragazzi sulla vita di san Bruno. La visione diretta dei dipinti permettera ai giovani visitatori di conoscere gli episodi più importanti della vita del santo e saranno lo spunto per riflettere sugli eventi importanti della vita di ciascuno di loro, quali il giorno della nascita, il primo giorno di scuola, la Comunione ma anche un viaggio o un pranzo con gli amici. Successivamente ci sarà la possibilità di mettere in scena questi momenti importanti e , riproducendo la metodologia di lavoro dei pittori Zimatore e Grillo, immortalarlo in immagini fotografiche per poi riprodurli in disegni e dipinti, creando opere personali ed originalissime. Un laboratorio, quindi, nel quale ad un momento di riflessione storico ed artistica se ne affianca uno più operativo e creativo che lascia spazio alla individualità e alla fantasia di ciascun piccolo visitare. L'ingresso ai laboratori è gratuito e l'occasione per passare una mattinata diversa in famiglia.

Museo della Certosa
096370608 e 3317798429
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mini Hans_Richter_-_Dreams_that_money_can_buy_still_1947Riceviamo e pubblichiamo:

 

A partire da sabato 30 giugno 2012, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un’importante mostra retrospettiva – la prima su territorio nazionale – dedicata ad Hans Richter (Berlino, 1888 – Locarno, 1976). Artista poliedrico enormemente affascinato dalle infinite possibilità espressive fornite dal mezzo cinematografico, di cui fu uno dei massimi sperimentatori, Richter fu tra i padri fondatori del Dadaismo, nonché uno dei suoi maggiori esponenti.

Dopo un primo periodo espressionista, in cui dipinti e disegni risentono della forte influenza del movimento Der Blaue Reiter, Richter si trasferisce a Zurigo, dove, nel 1917, dà vita, con Tristan Tzara e Hugo Ball, al movimento Dada e, due anni più tardi, fonda, assieme ad Hans Arp e Marcel Janco, il Group des Artistes Radicaux. Contemporaneamente, comincia a sperimentare con i Rotoli dipinti, di derivazione cinese, nel tentativo di rendere al meglio l’idea di movimento, trasportando la figura oltre i limiti del quadro tradizionale. Il passaggio dietro la macchina da presa, avvenuto a partire dal 1917, è per lui una scelta obbligata. Nascono così i primi cortometraggi, tra cui, fondamentali sono quelli della serie astratta Rhythmus (1921 – 1925). Nel 1940, Richter si trasferisce a New York, dove realizza due lungometraggi, entrambi presenti in mostra: Dreams That Money Can Buy (1947) e 8 x 8: A Chess Sonata in Eight Movements (1957), nati dalla collaborazione con Max Ernst, Jean Cocteau, Fernand Léger, Alexander Calder e Marcel Duchamp.

La mostra, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale De Arte e promossa dall’associazione Oesum Led Icima, raccoglie una settantina di opere di Richter, tra oli, collage, carboncini, disegni, serigrafie, acqueforti, lettere e cartoline Dada, a testimonianza dell’estro e della poliedricità dell’artista, oltre a ventotto importanti sperimentazioni cinematografiche dadaiste (tra cui alcuni cortometraggi di Marcel Duchamp, Fernand Léger e Man Ray), coprendone così l’intera carriera artistica e mettendo in risalto la continuità tra pittura e cinema, anch’esso inteso da Richter alla stregua di una vera e propria arte visiva. «Considero il cinema come una parte dell’arte moderna, soprattutto come un’arte visibile – scriveva il grande artista –. Ho sperimentato, per così dire a mie spese, che certi impegni della pittura possono essere realizzati solamente nei film. Il film è lo sblocco di alcune delle strade indicate dalla pittura che non hanno trovato un completamento nelle arti figurative. Qui si presentano i grandi compiti per il futuro. Arte moderna e film moderno si completano».

A partire dal 15 settembre 2012, alla mostra verrà affiancata un’esposizione di lavori dei sette giovani artisti vincitori del concorso Young at Art (Walter Carnì, Giuseppe Lo Schiavo, Armando Sdao, Valentina Trifoglio, Giuseppe Vecchio Barbieri e il duo MILC, formato da Michele Tarzia e Vincenzo Vecchio), che reinterpreteranno, ognuno attraverso il proprio peculiare stile, le suggestioni provate confrontandosi con l’opera di Hans Richter, dando vita a un’interessante riflessione sull’eredità del Dadaismo nell’arte contemporanea, declinata attraverso l’intero spettro delle sue modalità espressive: pittura, scultura, body art, grafica vettoriale, fotografia e video-arte.

foto: Hans Richter - Dreams that money can buy (still), 1947

 

Hans Richter

Dada fino all’ultimo respiro

Luogo: MACA (Museo Arte Contemporanea Acri)

            Piazza Falcone, 1  – 87041, Acri (Cs)                      

Curatore della mostra: Marisa Vescovo

Curatore esterno del MACA: Boris Brollo

Vernissage: 30 giugno 2012, ore 18:00

Periodo: dal 30 giugno al 7 ottobre 2012

Orario: martedì alla domenica, 9-13 e 16-20; lunedì chiuso

Info: Ufficio stampa tel. 0119422568

maca@museovigliaturo.it www.museovigliaturo.it

www.facebook.com/MACA.Silvio.Vigliaturo

Twitter: @macaacri

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Mercoledì, 13 Giugno 2012 12:10

Ad Acri una mostra dedicata ad Hans Richter

Hans Richter - Dream 1940 olio su cartone telato cm 51x405

Riceviamo e pubblichiamo

A partire da sabato 30 giugno 2012, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospiterà un’importante mostra retrospettiva – la prima su territorio nazionale – dedicata ad Hans Richter (Berlino, 1888 – Locarno, 1976). Artista poliedrico enormemente affascinato dalle infinite possibilità espressive fornite dal mezzo cinematografico, di cui fu uno dei massimi sperimentatori, Richter fu tra i padri fondatori del Dadaismo, nonché uno dei suoi maggiori esponenti.
Dopo un primo periodo espressionista, in cui dipinti e disegni risentono della forte influenza del movimento Der Blaue Reiter, Richter si trasferisce a Zurigo, dove, nel 1917, dà vita, con Tristan Tzara e Hugo Ball, al movimento Dada e, due anni più tardi, fonda, assieme ad Hans Arp e Marcel Janco, il Group des Artistes Radicaux. Contemporaneamente, comincia a sperimentare con i Rotoli dipinti, di derivazione cinese, nel tentativo di rendere al meglio l’idea di movimento, trasportando la figura oltre i limiti del quadro tradizionale. Il passaggio dietro la macchina da presa, avvenuto a partire dal 1917, è per lui una scelta obbligata. Nascono così i primi cortometraggi, tra cui, fondamentali sono quelli della serie astratta Rhythmus (1921 – 1925). Nel 1940, Richter si trasferisce a New York, dove realizza due lungometraggi, entrambi presenti in mostra: Dreams That Money Can Buy (1947) e 8 x 8: A Chess Sonata in Eight Movements (1957), nato dalla collaborazione con Max Ernst, Jean Cocteau, Fernand Léger, Alexander Calder e Marcel Duchamp.
La mostra, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale De Arte e promossa dall’associazione Oesum Led Icima, raccoglie una settantina di opere di Richter, tra oli, collage, carboncini, disegni, serigrafie, acqueforti, lettere e cartoline Dada, a testimonianza dell’estro e della poliedricità dell’artista, oltre a ventotto importanti sperimentazioni cinematografiche, coprendone così l’intera carriera artistica e mettendo in risalto la continuità tra pittura e cinema, anch’esso inteso da Richter alla stregua di una vera e propria arte visiva. «Considero il cinema come una parte dell’arte moderna, soprattutto come un’arte visibile – scriveva il grande artista –. Ho sperimentato, per così dire a mie spese, che certi impegni della pittura possono essere realizzati solamente nei film. Il film è lo sblocco di alcune delle strade indicate dalla pittura che non hanno trovato un completamento nelle arti figurative. Qui si presentano i grandi compiti per il futuro. Arte moderna e film moderno si completano».

A partire dal 15 settembre 2012, alla mostra verrà affiancata un’esposizione di lavori dei sette giovani artisti vincitori del concorso Young at Art (Walter Carnì, Giuseppe Lo Schiavo, Armando Sdao, Valentina Trifoglio, Giuseppe Vecchio Barbieri e il duo MILC, formato da Michele Tarzia e Vincenzo Vecchio), che reinterpreteranno, ognuno attraverso il proprio peculiare stile, le suggestioni provate confrontandosi con l’opera di Hans Richter, dando vita a un’interessante riflessione sull’eredità del Dadaismo nell’arte contemporanea, declinata attraverso l’intero spettro delle sue modalità espressive: pittura, scultura, body art, grafica vettoriale, fotografia e video-arte.

Maca (Museo Arte Contemporanea Acri)

 

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