Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
«Se toccano me non ho problemi, posso anche resistere ai proiettili. Ma non devono toccare la mia famiglia». Queste le parole di Domenico Lucano sindaco di Riace, dopo che il figlio Roberto è stato aggredito qualche giorno fa da un uomo che rivendicava il comando su una strada pubblica. Il reato di Roberto? Passeggiare in compagnia del suo cane. Un'aggressione subita senza un plausibile motivo, cosa che secondo Lucano avalla maggiormente la presenza di un'autorità mafiosa.
Intimidazioni, odio razziale, aggressioni, tutto questo nei confronti di un sindaco voglioso di cambiare le cose, senza estremismi o abusi di potere, ma solo con il buon senso e la pretesa di amministrare bene.
Non basta creare circoli economico-culturali virtuosi per avere il consenso di tutti, anzi, è molto più semplice amministrare male e rifugiarsi dietro la retorica dello scarica barile che mettersi d'impegno per fare bene. L'attività amministrativa di Domenico Lucano a Riace, per esempio, ha del virtuoso, dell'innovativo, si fonda semplicemente su principi fondamentali quali il rispetto dell'essere umano. Eppure, ci vuole tanto coraggio ad agire nel giusto. Col sindaco Lucano finalmente, i migranti approdati sulla costa ionica hanno trovato in Riace un porto amico, dove poter vivere senza delinquere per raccattarsi un tozzo di pane. Il modello portato avanti dal sindaco di Riace è anche una spranga per i disumani CPT e una mano tesa all'integrazione. Come fa notare Lucano, un migrante che vive a Riace in attesa d'essere identificato costa allo Stato 20 euro piuttosto dei 60 euro che ne derivano dalla permanenza nei centri temporanei.
Corsi di riqualificazione professionale tenuti direttamente dai riacesi, ripresa delle case abbandonate del centro storico, integrazione e rilancio economico di una cittadina destinata a diventare un non luogo... In cambio di continue intimidazioni e bastoni tra le ruote. Ora il caso di Roberto Lucano che subisce un aggressione senza alcun motivo. Ma, come dire, quello che va di moda oggi d'altronde è il modello Reggio non il modello Riace!
Un anno. Tanto è trascorso da quel 25 ottobre 2012, quando per un errore, uno sbaglio fatale, Filippo Ceravolo ha perso la vita in un agguato nella strada che collega Pizzoni a Soriano Calabro. Da quel giorno, papà Martino e mamma Anna non riescono a darsi pace. Vogliono che sia fatta giustizia ma soprattutto pretendono che agli assassini di Filippo sia data la punizione che meritano. Non si può morire così. Soprattutto perchè stiamo parlando di giovani. Se, però, molti di essi hanno avuto qualche precedente o problemi con la giustizia, Filippo rispetto a loro rappresenta un'eccezione. Ha pagato soltanto il fatto di trovarsi nel posto sbagliato, con la persona sbagliata. In Calabria succede spesso. Così come capita frequentemente che i media nazionali non danno giusta rilevanza ad un problema che non riguarda solo la Calabria ed i calabresi. Perchè ha ragione un'amica di Filippo, intervenuta nel corso della giornata in sua memoria, organizzata dal Movimento Spontaneo Sorianese, in collaborazione con Libera: «La Calabria non è il ricco Nord, dove anche un semplice furto farebbe scalpore», ha affermato.
Bisogna chiedere informazioni a qualcuno che si reca al cimitero a visitare la tomba di un congiunto. Oppure affidarsi alle mappe di google. Se non si è vibonesi e si desidera – per curiosità, interesse turistico o per ragioni di studio – vedere di persona le antiche fortificazioni di età greca che proteggevano la subcolonia locrese di Hipponion, bisogna informarsi per tempo e dettagliatamente. Una volta giunti sul posto indicato, poi, c'è da indovinare l'ingresso al sito. Proprio così, perchè sul cancello arrugginito semichiuso non c'è alcuna indicazione circa il luogo a cui si accede. Superato il timore di invadere una proprietà privata, e tenendosi bene a distanza dai fili che fuoriescono da una cassetta elettrica completamente divelta, si capisce quindi che le famose mura greche sono lì, a testimonianza dei fasti di una città che, oggi, sembra aver smarrito se stessa a tal punto da non fare neanche più caso al degrado in cui versano i suoi luoghi simbolicamente più importanti.
Sembra essere stato fruttuoso l’incontro tenutosi nei giorni scorsi a Roma tra l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade e L’Incabit Srl, impresa edile di Bisignano. Nell’ambito dello stesso colloquio, le due parti hanno maturato importanti accordi, utili alla ripresa dei lavori di due cantieri aperti sul territorio calabrese: quelli in corrispondenza del bivio del santuario di San Francesco di Paola (al km 316,7 della strada statale 18 Tirrena inferiore in Provincia di Cosenza) e, soprattutto, quelli inerenti al cantiere stradale dello svincolo di Gagliato (in Provincia di Catanzaro) sulla Trasversale delle Serre. L’Anas – dopo serrati e numerosi colloqui con i vertici dell’Incabit - ha così evitato che i due contratti d’appalto venissero stralciati, cosa che avrebbe ulteriormente rimandato la data di consegna dei lavori già in forte ritardo rispetto a quanto previsto nel cronoprogramma originario. In particolare nel caso della Trasversale delle Serre, nell’ambito dello stesso incontro, si è stabilito che, verosimilmente, i lavori in questione possano essere completati per il prossimo 30 novembre 2013.
Per il Soriano doveva essere la partita d'esordio. Quella dove, magari, si comincia a fare un po' di dimestichezza con un campionato sicuramente nuovo per l'undici di mister Bruni. E invece i vibonesi hanno vinto e convinto a Villa San Giovanni, nella prima di campionato contro la Villese. Il risultato finale già parla da sé: 4 a 1 e primi tre punti portati comodamente a casa dai ragazzi del presidente Mangiardi, che sono scesi in campo con la consapevolezza di essere una matricola nel campionato di Promozione, ma allo stesso tempo con la determinazione e la convinzione che serve per affrontare questo genere di incontri. Il match, se dovessimo tener conto del tabellino, si conclude già al termine della prima frazione, quando i rossoblu vanno a riposo in vantaggio per quattro a zero, grazie alla marcatura iniziale di Morelli, al 15', con un tiro dalla distanza che non lascia scampo al portiere reggino; passano dieci minuti ed il Soriano aumenta il vantaggio grazie al bomber Nesci, che si ripeterà al 35'. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, Macrillò porta a quattro il vantaggio della compagine vibonese. Nella ripresa, inutile il gol della bandiera per la Villese da parte di Centofanti. Nonostante il successo, il Soriano dovrà rimanere con i piedi per terra, perchè il campionato è ancora lungo, così come la strada per la salvezza.
Una passeggiata serale al termine di una torrida giornata d’agosto. Probabilmente un’idea venuta in mente a molti, a Mandatoriccio, piccolo comune del basso Jonio cosentino di 1200 anime. Nessuno, però, poteva pensare di imbattersi nel ritrovamento fatto da alcuni passanti. Un feto di circa otto centimetri e dal peso di appena 15 grammi, abbandonato sul selciato di una stradina del centro storico. Immediata la segnalazione ai carabinieri, che, intervenuti sul luogo, hanno effettuato i primi rilievi e prelevato il feto. Trasportato presso l’obitorio dell’ospedale di Rossano, è stato sottoposto ad un primo esame esterno e, nelle scorse ore, all'autopsia effettuata dal perito incaricato dalla locale procura.
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