mini map_loc_t5Mentre su tutti i Tg nazionali rimbalzano le immagini delle tendopoli emiliane messe sotto torchio dalle continue scosse sismiche, anche la terra calabrese sembra non volersi dare pace. Il Pollino continua a tremare e questa volta ha alzato davvero la voce. Dopo quelle di lunedì, altre 2 scosse sono state registrate durante la notte successiva. Una alle 00.51 e la seconda alle 6.04, entrambe di magnitudo 2.8. Salgono così ad 8 le scosse registrate negli ultimi 3 giorni. Quella con magnitudo più alta (4.3) è stata registrata proprio lunedì verso le 3.06 del mattino. Le scosse hanno avuto l'epicentro in prossimità dei comuni di Morano Calabro e San Basile e sono state avvertite anche a Castrovillari e Saracena sino in Lucania a Rotonda, Viggianello e San Severino. Secondo le prime verifiche non sono stati segnalati danni a persone o cose, anche se sembra ci siano delle crepe nella chiesa Collegiata di Santa Maria Maddalena ubicata proprio a Morano.

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mini autobotteSERRA SAN BRUNO - Sono ore concitate. Il week-end del sindaco Rosi è turbato dal trillo del cellulare. Dall’altro capo del telefono EsiLab, un laboratorio privato che allarma: dai prelievi del 21 maggio, eseguiti in 4 punti diversi del paese, emerge qualcosa di anomalo. Prontamente il sindaco emana l’ordinanza di non potabilità. Fra l’altro proprio la EsiLab l’8, il 20 ed il 28 marzo scorso, contraddittoriamente a quanto accade oggi, aveva sancito che l’acqua SoRiCal fosse potabile, bevibile e cristallina (come tutt’ora riportato nella sezione “Analisi delle Acque” nel portale online del comune). Un’ordinanza che arriva in maniera tardiva ma allo stesso tempo frettolosa. Senza attendere un riscontro cartaceo

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mini il_sindaco_di_Serra_San_Bruno_Bruno_RosiSERRA SAN BRUNO – Dopo dieci giorni dallo scoppio della "bomba Alaco" con l'operazione "Acqua sporca" condotta dalla procura, dai Nas e dal Cfs, il sindaco Bruno Rosi emana l'ordinanza di non potabilità dell'acqua sul territorio comunale. Dopo aver ricevuto la comunicazione telefonica da parte della Esi Lab, incaricata di effettuare le analisi dell’acqua, circa «la possibilità che i risultati delle analisi effettuate sui campioni di acqua prelevati, in data 21 maggio, nei punti di prelievo di piazza San Giovanni, piazza monsignor Barillari, via Monte Calvario angolo via Volta, potrebbero non rientrare nei limiti previsti dal decreto legislativo n. 31/01». Considerato che «l’acqua proveniente dal serbatoio Sorical  viene erogata in quasi tutto il territorio comunale» e vista «l’urgente e non procrastinabile necessità di intervenire a tutela della salute pubblica fino a quando non sarà accertata la conformità dell’acqua erogata alle vigenti disposizioni di legge», il sindaco di Serra San Bruno ha emesso una ordinanza  «con decorrenza immediata» per vietare «l’uso dell’acqua potabile ai fini del consumo umano

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mini rubinettoScoppia la “Bomba Alaco” e le grandi manovre dei venditori di depuratori domestici hanno il via. Tanto che la redazione de Il Vizzarro e il profilo facebook di Ulucci Ali’ sono tempestati di messaggi di cittadini che vogliono saperne di più. Il sistema è sempre lo stesso. Il primo contatto avviene telefonicamente. Telefonata in cui vi diranno che siete davvero fortunati, perché siete stati selezionati per un’offerta di 100 potabilizzatori. E’ una tecnica vecchia come il mondo, “creazione dell’urgenza”, di scuola padovana. Al potenziale cliente viene proposta la visita di un rappresentante che effettuerà gratuitamente l'analisi dell'acqua di casa. Il risultato è scontato: l’acqua del rubinetto è avvelenata. E fin qui ci siamo. Seguirà una lunga paternale sulle qualità miracolose dell’apparecchio potabilizzante in offerta. Alla fine il promoter vi proporrà  un contratto che comprende la manutenzione pluriennale per una cifra che sfiora i 3000 euro.

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mini Sentiero_FrassatiSERRA SAN BRUNO - La vicenda, singolare ed emblematica, è stata raccontata da Francesca Onda sulla Gazzetta del Sud di oggi. Una comitiva di turisti inglesi, in visita nei giorni scorsi nella cittadina bruniana, è rimasta "intrappolata" nel fango lungo il sentiero "Frassati", un percorso naturalistico che attraversa le Serre e che collega, in un suo tratto, la millenaria certosa con il santuario di Santa Maria del Bosco. "Il fatto è accaduto nella giornata di venerdì. Alcuni curiosi - si legge nell'articolo di Francesca Onda sulla Gazzetta - si sono recati sul posto, notando una trentina di persone in età matura che arrancavano maldestramente tra i ciottoli del sentiero, cercando di superare un tratto di strada trasformato in autentico lago di fango.

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mini cani_randagiSERRA SAN BRUNO – Diverse volte la stampa locale ha tentato di accendere i riflettori sull’allarme randagismo a Serra. Ora però questo fenomeno, già preoccupante di suo, ha assunto risvolti inquietanti. E’ di ieri, infatti, la segnalazione di alcuni cani randagi trovati morti, avvelenati, per strada. Era già successo nei mesi scorsi, ma in questi giorni questa barbarie si sta ripetendo ancora una volta per le strade cittadine e ciò sta scatenando l’indignazione di moltissimi serresi costretti ad assistere a questo macabro spettacolo. La denuncia, come succede ormai sempre più spesso, questa volta è partita da Facebook, poiché alcuni cittadini hanno “postato" ciò che avevano visto in serata, ovvero quattro cani agonizzanti per terra, alcuni già morti, nei pressi del distributore di benzina che si trova sulla ex statale che conduce a Mongiana.

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mini elezioni-amministrative-2012-alleanze-politicheLa commissione elettorale circoscrizionale, organo incaricato di decidere sull’ammissibilità delle liste in corsa per le elezioni amministrative, ha escluso, dalla competizione del 6 e 7 maggio prossimo, una delle liste presentate a Dasa, Liberi per Dasà”. Il motivo della clamorosa esclusione pare essere la mancanza del numero di documento d'identità dei candidati nei moduli di sottoscrizione della candidatura che gli stessi hanno firmato. Il capolista Francesco Cosentino ha immediatamente annunciato il ricorso al TAR. L'iter previsto dalla legge per la procedura straordinaria in caso di ricorso è che il Tribunale amministrativo debba pronunciarsi entro 3 giorni dalla presentazione del ricorso, che dev'essere, intanto, notificato alla Prefettura di Vibo Valentia.

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mini adriano_tassoneIl consiglio del 26 marzo va in scena alle 10 di mattina, in fascia protetta vietata ai cittadini, che a quell’ora sono intenti a lavorare per sbarcare il lunario. L’anomalia più grande è che proprio alcuni componenti dell’attuale maggioranza in passato avevano aspramente criticato l'ex sindaco Lo Iacono che, durante la sua gestione, aveva deciso di svolgere i consigli prima dell'ora di pranzo. A scanso di ogni equivoco De Raffele promette: “E' solo un eccezione, torneremo presto ai consigli serali!”. Speriamo sia così.
Inizia il dibattito. Per il sindaco Rosi due notizie: una buona ed una cattiva. La buona è che Zaffino, il consigliere sconfessato, non è in sala (assente per motivi di lavoro). La cattiva è che il PdL si ritrova privo della guida spirituale di Salerno. Si salvi chi può. 
Unico punto all’ordine del giorno la nomina del revisore dei conti. Ma per ben due ore ci si pronuncia su tutto eccetto che sulla designazione in questione: acqua, piscina, ospedale, rifiuti, Prefetto e legalità. La maggioranza è in balia della mareggiata, priva del suo timoniere. Lo Iacono agita le onde: “La cittadinanza è all’oscuro di ogni vostra decisione! Dovreste rendere pubblica, con strumenti amministrativi, ogni vostra azione! Perché la piscina è chiusa da tre mesi? Perché nessuna risposta alle interrogazioni su acqua e rifiuti nonostante il regolamento comunale vi obblighi a rispondere entro e non oltre 30 giorni? Perché ancora non si fa chiarezza sul nodo Zaffino? Fa ancora parte della maggioranza o no?”
Nella diatriba spunta la questione sanità. Tassone (Pdl, maggioranza) precisa: “Complimenti per la civiltà delle iniziative intraprese a difesa dell’ospedale, ma noi non possiamo scendere in piazza… noi abbiamo un ruolo. Siamo consiglieri 
comunali e apparteniamo a partiti politici…”. Già, come si fa ad andare contro il partito? Quindi se Scopelliti ordinasse un eccidio di massa dei cittadini delle Serre, l’assessore sarebbe il primo ad imbracciare il fucile.
Finalmente si vota. La minoranza si astiene e continuerà a farlo finché non sarà fatta chiarezza sull’attuale quadro politico (e non solo): “Rimaniamo in attesa di conoscere le verità di Zaffino”. Il revisore dei conti sarà il dottor Malfarà.  

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mini giuseppe-barbaraSPADOLA – Ad una manciata di giorni dalla presentazione ufficiale delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, la situazione appare, ancora, nebulosa, precaria, impossibile da decifrare. Le uniche certezze, come segnalato nei giorni scorsi, sono rappresentate dalla ricandidatura, alla carica di primo cittadino, di Giuseppe Barbara (foto) e dalla frammentazione di quello che è stato lo zoccolo duro di Michela Tassone. Se in casa di “Identità spadolese”, la lista che sostiene l’attuale maggioranza, le cose sembrano procedere nel migliore dei modi, così non sembra sul versante dei potenziali antagonisti, dove, allo stato, si registra una situazione di stallo che rischia di regalare una facile vittoria al gruppo capitanato da Giuseppe Barbara.

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mini brognaturo_municipioBROGNATURO- A pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, iniziano a prendere forma gli schieramenti che si contenderanno la guida del borgo in riva all' Ancinale per i prossimi cinque anni. Nelle ultime ore, l'opera dei tessitori e' stata piu' intensa che mai, tanto da aver dato forma ad una tela, alla vigilia, del tutto inimmaginabile. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi che parlavano di tre liste in lizza, il quadro ha subito un processo di semplificazione in ragione del quale, a contendersi l'eredità del sindaco uscente, Cosmo Tassone; saranno, il suo vice, Pino Iennarella e Maria Carmela Mangiardi. Proprio quest'ultima candidatura costituisce la novità di maggior rilievo, in quanto, la giovane professionista rappresenta la sintesi di due schieramenti che inizialmente sembravano destinati a schierarsi su fronti contrapposti.

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