Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
MONGIANA – Questa volta non ci sarà il solito percorso di montagna che porta al lavoro, fatto di terra umida o polvere, questa volta ad accogliere Nazzareno Nadile, l’operaio 42enne morto a causa di un incidente sul lavoro, ci sarà un sentiero fiorito che porta al ristoro dalla fatica, dove riposa chi ha vissuto con la coscienza pura. I funerali del boscaiolo si sono celebrati ieri pomeriggio nella chiesa di Mongiana dedicata alla Beata Vergine delle Grazie. Il corteo quasi ammutolito, ha seguito il feretro che dalla casa è giunto in chiesa tra la commozione di parenti, amici e colleghi di lavoro, che da sempre hanno condiviso con lo sventurato lavoratore, numerose ore di lavoro e di fatica per garantire a se stessi e alla propria famiglia un'esistenza libera e dignitosa. Nazzanero Nadile da alcuni giorni si trovava ricoverato in gravissime condizioni presso il reparto di rianimazione dell’ospedale Pugliese di Catanzaro, dov’era giunto, a bordo di un elicottero del 118, in seguito alle conseguenze di un incidente sul lavoro che lo avevano costretto a lottare tra la vita e la morte, come spesso accade alla persone meno fortunate, non ce l’ha fatta. Le condizioni negli ultimi giorni si erano aggravate al tal punto che i sanitari stessi avevano lasciato ai familiari ben poche speranze circa la ripresa del giovane. La prognosi per tutto il periodo del ricovero era stata riservata fino a quando per il giovane non c’è stato più nulla da fare. E’ deceduto dopo le gravi ferite riportate in quella che avrebbe dovuto essere una delle tante mattinate di lavoro e che invece si è trasformata in una tragedia. Ora non è rimasto altro che un ultimo saluto a quel giovane che, dopo le estenuanti ore di lavoro, con la dolcezza che solo il cuore di un figlio può avere, era solito occuparsi della madre invalida a cui ogni sera rimboccava le coperte adagiandola amorevolmente nel letto. Quel letto dove lui era nato e che ora non lo rivedrà più.
Daniele De Francesco, ventottenne serrese doc, trasferitosi a Firenze da diversi anni - dove ha studiato Design nella facoltà di Architettura e lavora da freelance industrial designer - ha trionfato nella quarta edizione del concorso “Design your Ciak” promosso dalla Diarpell srl, la nota azienda toscana leader nella produzione di agende, album fotografici, organizer, diari, quaderni, rubriche, classificatori, portabiglietti e personal book. In particolare la Diarpell si è nel tempo imposta ai vertici della distribuzione mondiale grazie all’ormai affermata linea a marchio “Ciak”, diventata uno status symbol nel mondo del block notes tascabile da collezione. E proprio il concorso in cui ha trionfato Daniele De Francesco, prende ogni anno in analisi le migliori “proposte di idee” riguardanti la presentazione di un progetto personalizzato del taccuino.
Il designer serrese è stato incoronato protagonista indiscusso dell’edizione 2013, premiato oltre che dalla giuria ufficiale - che ha definito la sua proposta, il “Ciak Bird”, “un prodotto semplice ma unico, minimale ma originale” - anche dalla giuria popolare. De Francesco infatti ha conquistato anche il primato nella speciale classifica Web, in cui a scegliere il miglior taccuino in gara è stato il popolo di internet.
La proposta di Daniele, rivelatasi quindi vincente sia per la giuria popolare che per quella ufficiale, è caratterizzata dalla chiusura ad elastico orizzontale a forma tubolare in costa di copertina, da un rivestimento morbido in simil pelle nero o grigio, disponibile in tre diverse versioni. Ora il suo progetto verrà realizzato e commercializzato in serie limata dalla stessa azienda promotrice del concorso e come riconoscimento al merito il nome e una biografia dell’autore verranno riportate all’interno del taccuino.
Una vittoria che quindi porta maggiore lustro alla carriera professionale di Daniele De Francesco, già ricca di molte soddisfazioni. Infatti, il giovane designer serrese, nonostante la giovane età vanta un ricco curriculum: laureato a pieni voti in Design presso l’Università degli Studi di Firenze, si è specializzato nella progettazione di oggetti e di interni. Si è già reso autore di collaborazioni di livello, in particolare con le “Officine di architettura” di Marco Paolieri ed è stato impegnato nella ristrutturazione del Cinema comunale “Alfieri”, teatro minore fiorentino riaperto di recente, e di altre importanti opere. Alle fine del 2012 De Francesco aveva già conquistato un altro riconoscimento: una menzione d’onore nel concorso di design a “Ferri Corti” patrocinato dalla Confartigianato e dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia.
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