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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
MONGIANA – Grave incidente sul lavoro nella mattinata di ieri, quando un giovane operaio del paese delle Reali Ferriere, Antonio Cavallaro di 21 anni, è rimasto gravemente ferito al volto da una fune di ferro che si sarebbe accidentalmente spezzata nel corso di operazioni di traino di alcuni tronchi. Il ventunenne, subito soccorso da altri operai che lavoravano con lui, è stato immediatamente trasportato presso l’ospedale civile di Serra San Bruno, dove i sanitari lo hanno stabilizzato per essere successivamente ricoverato presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro. Più in particolare, secondo quanto si è potuto apprendere, i medici del nosocomio serrese avrebbero riscontrato al giovane operaio un trauma cranico e un trauma maxillo-facciale, richiedendo peraltro l’immediato intervento dell’elisoccorso vista la gravità delle ferite. Elisoccorso però non sarebbe riuscito a decollare a causa del forte vento, a quel punto il ventunenne è stato trasferito presso il policlinico con un’ambulanza scortata dai Carabinieri della compagnia di Serra San Bruno. Nella serata di ieri, intanto è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico, il ventunenne sarebbe in gravi condizioni e quindi in prognosi riservata. L’intera comunità mongianese è rimasta sconvolta dall’accaduto, il giovane infatti noto in tutto il paese è considerato un ragazzo per bene, un lavoratore che purtroppo, come spesso accade nei lavori particolarmente pericolosi, è rimasto ferito nell’adempimento del suo dovere quotidiano, quello di assicurare a se stesso e alla propria famiglia un tozzo di pane.
(articolo pubblicato su Il Quotidiano dela Calabria)
L’eleganza del pianista, l’abilità di un croupier, il ritmo del disc jockey. Le mani agili e sicure di Domenico Scrivo danzano tra cubetti di ghiaccio e rum bianco. A colpi di shaker, il giovane barman serrese, campione regionale 2012, si è fatto largo fino alle finali nazionali dell’AIBES, l’unica associazione di barman legalmente riconosciuta in tutta Italia.
L’evento, a cui hanno preso parte oltre 1000 soci, si è tenuto a Sorrento nel magnifico scenario offerto, oltre che dalle bellezze paesaggistiche della cittadina napoletana, anche dall’ambiente raffinato e sobrio del “Grand Hotel Vesuvio” dove, dal 5 all’8 novembre, nell’ambito della 63° kermesse nazionale dell’Associazione Barman e Sostenitori, si sono sfidati i migliori chef barman e barlady italiani, i talenti emergenti (premio Angelo Zola riservato ai professionisti di età inferiore ai 28 anni) ed altri appassionati del beverage. I 134 concorrenti provenienti dalle diverse sezioni regionali si sono cimentati nella preparazione di gustosissimi e fantasiosi drinks, animati dal desiderio di impossessarsi del titolo di Campione Nazionale 2012. Il tutto sotto l’occhio vigile di un’attenta giuria tecnico-degustativa, composta da cariche associative e da giornalisti esperti del settore, chiamata ad incoronare il drink migliore per composizione, gusto ed equilibrio.
Il giovane barman serrese già nei mesi scorsi aveva brillantemente superato le selezioni calabresi imponendosi come Campione Regionale 2012: il visto che gli ha permesso di approdare a Sorrento per la finalissima nazionale, dove i 4 giorni di gare, convegni ed assemblee, hanno reso la cittadina della costiera campana capitale italiana del bere buono, moderato e consapevole. Domenico Scrivo ha dato lustro alla nostra regione concorrendo per la categoria aspiranti barman “tema Cocktail Frozen”, mancando per un soffio il podio, classificandosi alla quarta posizione a solo 6 punti di distacco dal vincitore. “Si tratta comunque di un’esperienza unica e da ripetere già nel 2013. – racconta Domenico – Sono più che soddisfatto per aver preso parte per la prima volta al concorso Nazionale e per aver onorato la nostra amata Calabria con la quarta posizione”. Quindi un risultato positivo, che lascia spazio a presagi più che ottimistici per il Concorso Nazionale AIBES 2013, che il prossimo anno Domenico affronterà con un pizzico di esperienza in più e soprattutto con la piena consapevolezza di possedere tutte le carte in regola per ottenere il biglietto utile a sfidare poi il resto del mondo nel IBA Training Centre Europe.
FABRIZIA - Pare soffrisse di crisi depressive. Circostanza, questa, che avrebbe portato a tentare il suicidio S.P., 24enne, titolare di un bar nel piccolo centro delle Serre vibonesi. Fortunatamente, però, i sanitari del 188 dello Jazzolino di Vibo Valentia sono giunti tempestivamente sul posto prestando i primi soccorsi, ma date le precarie condizioni di salute del giovane - che avrebbe riportato una perforazione del polmone - i medici hanno ritenuto necessario il trasferimento in elisoccorso al Policlinico di Germaneto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone che hanno cercato di ricostruire la dinamica dei fatti. Inizialmente, S.P. ha riferito ai militari di essersi ferito accidentalmente. Molto probabilmente, però, il giovane soffriva di crisi depressive.
SERRA SAN BRUNO – Ha vissuto gran parte della propria infanzia in una struttura di accoglienza, a causa della perdita di entrambi i genitori. Negli ultimi tempi, poi, ha cercato di farsi una famiglia, così da raggiungere quella serenità che gli è mancata da bambino. Purtroppo, però, le sofferenze hanno sopraffatto la voglia di reagire ai tanti problemi ed Alexander Derevianco, trentaquattrenne di origine ucraina, ha deciso di impiccarsi nella propria abitazione, sita uno stabile di viale Alfonso Scrivo. Il giovane proveniente dall' Est Europra, è giunto in Italia dieci anni fa in compagnia della moglie, Luibov, dalla quale ha avuto due bambini. Una volta approdato nella cittadina bruniana, si è subito impegnato alla ricerca di un lavoro che potesse garantire un certo tenore di vita ai propri figli. Negli ultimi tempi, però, a causa anche di alcuni litigi con la moglie – complice la precaria situazione lavorativa – Alesander aveva deciso che fosse arrivato il momento di ritornare nel paese di origine.
Riceviamo e pubblichiamo:
ARENA - «Che dire: l’inaccettabile condizione di degrado e di totale abbandono del cimitero comunale finora è stata sotto gli occhi di tutti. Noi, come amministrazione comunale ma soprattutto, in qualità di cittadini di Arena, non potevamo più permettere che un luogo verso cui va portato concretamente rispetto per la sua solenne sacralità potesse continuare ad essere preda di erbacce e rifiuti vari. Credo, dunque, che quanto avvenuto quest’oggi (ieri mattina, ndr) rappresenti uno schiaffo all’indifferenza, al menefreghismo e, soprattutto, all’incuria».
Pensieri e parole del giovane vicesindaco di Arena, Adriano Ienco, a margine di un’iniziativa che non ha precedenti nel piccolo e grazioso centro dell’entroterra vibonese. Ma cosa è avvenuto ieri mattina? E’ presto detto. Una ventina di volontari guidati dallo stesso Adriano Ienco, coadiuvati dal dipendente comunale Domenico Carnovale e supportati da un paio di Lavoratori socialmente utili, per oltre cinque ore, sfidando il caldo e il primo sole primaverile, hanno proceduto alla pulizia ed al riassetto ambientale del cimitero comunale.
Gli intrepidi volontari, dunque, armati di decespugliatori, rastrelli, pale e sacchi di plastica si sono dati appuntamento alle 7:00 del mattino per terminare i “lavori” nel primo pomeriggio, dando, così, al Cimitero comunale di Arena nuova luce e decoro.
«In queste prime settimane di amministrazione - ha sottolineato Ienco - molte sono state le lagnanze e le segnalazioni di cittadini stanchi di vedere il luogo dove riposano i propri cari ridotto ad una discarica. Perciò, convinti che il degrado, i rifiuti, la sporcizia e le erbacce che a lungo hanno ornato il nostro cimitero rappresentassero una inaccettabile offesa per gli arenesi viventi e per quelli defunti, come Comune abbiamo deciso di intervenire tempestivamente, coinvolgendo amici e cittadini che hanno risposto positivamente al nostro invito. Perciò, ci tengo a ringraziare tutti coloro che si sono dati da fare con grande entusiasmo per dare lustro e decoro al nostro cimitero», ha infine sottolineato il giovane vicesindaco.
«Si tratta di piccoli ma grandi, grandissimi gesti che inorgogliscono chi è stato investito dell’onere e dell’onore di rappresentare questa comunità», ha aggiunto, in nome e per conto dell’intera amministrazione comunale, il primo cittadino Antonino Schinella. «Questa iniziativa, cui ne seguiranno tante altre - ha proseguito il sindaco di Arena - ha un duplice scopo: da un lato punta a ripulire le nostre aree e, dall’altro, mira alla socializzazione e alla sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente e degli spazi comuni».
Socializzazione, sensibilizzazione e decoro urbano, insomma. Un mix di intenti che sarà perseguito con nuove e simili iniziative che l’amministrazione comunale di Arena sta già predisponendo, consapevole che la partecipazione in tal senso sia destinata ad aumentare sensibilmente.
Appuntamento alla prossima settimana, dunque, con un’altra “mattinata ecologica”.
SERRA SAN BRUNO – Pasquale Andreacchi, Bruno Vinci, Michele Scrivo, Pasquale Primerano: quattro serresi caduti per mano criminale, quattro innocenti. I loro nomi, ieri, insieme a quelli di altre 900 vittime delle mafie, hanno scandito il cammino del corteo che ieri ha attraversato la cittadina bruniana. Vittime di mani violente e spregiudicate: qualcuno ucciso per errore, forse per uno scambio di persona, qualcuno perché, eroicamente, ha difeso i suoi cari dalla protervia della mafia, qualcun altro, come Pasquale, strappato alla famiglia ad appena 18 anni e massacrato, barbaramente, senza che si sappia neanche il perché. Proprio l’assurdità di questa vicenda disumana ha indotto i referenti vibonesi di Libera a scegliere Serra San Bruno come luogo simbolo della memoria delle vittime innocenti.
E Pasquale era innocente, era poco più di un bambino quando, la sera dell’11 ottobre 2009, si allontanò da casa. Non sarebbe mai più tornato. Pasquale è stato sequestrato, picchiato selvaggiamente, ucciso con un colpo di pistola in mezzo agli occhi.Il Vizzarro.it - quotidiano online
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