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Dieci persone - accusate a vario titolo di associazione a delinquere, spaccio di sostanze stupefacenti e di aver preso parte alla faida dei boschi che, da anni, sta insanguinando le Serre vibonesi e parte del Catanzarese - sono state arrestate dalla squadra mobile di Catanzaro, a seguito di un' inchiesta della DDA del capoluogo calabrese. I provvedimenti, in particolare, riguarderebbero alcune persone ritenute appartenenti alla cosca denominata 'Ariola', attiva nei comuni del Vibonese, e con canali di approvvigionamento dello stupefacente in Olanda ed Albania.
Secondo la Procura della Repubblica di Catanzaro sarebbero ben 72 le ‘false lauree’ conseguite alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria dal 2004 al 2011. Finiti nel registro degli indagati, assieme a 72 tra laureati e laurendi, anche un tutor accademico e due impiegati amministrativi, a cui a vario titolo vengono contestati i reati di falso ed introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo.
Un fenomeno di diffusa illegalità che rispecchia un'abitudine consolidata da parte di certi individui secondo la quale il rispetto delle regole riguardi gli altri ma non se stessi". Sono state queste le parole pronunciate dal Capo della Procura di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, nell'odierna conferenza stampa tenutasi per illustrare i dettagli della maxi-operazione, "Resort", condotta dagli uomini della Guardia di Finanza che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di ben 63 persone.
Ancora una truffa ai danni dello Stato. La Procura della Repubbilca di Vibo Valentia ha iscritto 218 persone, per lo più falsi braccianti agricoli e responsabili di patronato, nel registro degli indagati per una truffa ai danni dell'Inps quantificata in 2,4 milioni di euro. I carabinieri hanno scoperto come in provincia di Vibo Valentia, stando a quanto risulta dalla situzione degli indagati, fiumi, torrenti, boschi ed addirittura cave fossero state adibite alla coltivazione di ortaggi e frutta. Tutti gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell'Inps.
VIBO VALENTIA - Ci sarebbe un'evasione fiscale da 9 milioni di euro dietro la vendita di gasolio a prezzo agevolato scoperta oggi dalla Guardia di Finanza. L'inchiesta della Procura di Vibo Valentia ha portato al sequestro di un'azienda e di alcuni depositi di carburante a Catanzaro, mentre sono state iscritte nel registro degi indagati 15 persone con l'accusa di truffa. I finanzieri hanno infatti scoperto che l'azienda vendeva il gasolio a costo agevolato a chi non aveva titolo a comprarlo.
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