rifiuti vibo12VIBO VALENTIA - Arriva perentorio l'ennesimo diktat del prefetto Giovanni Bruno nei confronti del primo cittadino Nicola D'Agostino: «La città – ha detto il capo dell'ufficio territoriale del governo – entro domenica dev'essere pulita. Altrimenti si passa alla commissione d'accesso». Queste le parole del prefetto rivolte al primo cittadino del capoluogo di provincia.

Bruno punta l'indice anche contro altri due ulteriori incresciosi fatti che hanno riguardato la città di Vibo: il primo riguarda il mancato funzionamento della macchina amministrativa, dato il provvedimento della dirigente Teti, che nel pomeriggio di ieri ha decretato la chiusura degli uffici «per motivi di ordine pubblico legati all'emergenza rifiuti». Il secondo riguarda i sindacati, coinvolti nei giorni scorsi a trovare una soluzione condivisa sull'emergenza.

Gli ultimatum da parte del prefetto arrivano in un momento delicatissimo anche per gli ex dipendenti Eurocoop, che ancora aspettano di essere reintegrati al lavoro nella Progettambiente, nuova società chiamata a gestire la raccolta dei rifiuti.

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mini Gall-Campese-CravA gennaio la prima sezione penale della Corte di Cassazione aveva annullato, con rinvio alla Corte d'assise d'appello di Catanzaro, la sentenza di condanna a 18 anni di carcere per Vito Gallè (a sinistra), inflitta in appello il 29 giugno 2009, in quanto ritenuto responsabile del duplice omicidio di Angelo Cravè (a destra), 42 anni, e Giuseppe Campese (al centro), 35, avvenuto a Serra San Bruno la mattina del 18 febbraio 2008. A scatenare l'accaduto furono alcuni dissapori legati ad una servitù di passaggio, tra le due proprietà confinanti. Lo scorso mese di marzo furono anche concessi i domiciliari per il 47enne. La Corte d'Assise d'Appello, però, si è espressa sulla vicenda, condannando Vito Gallè a 19 anni di reclusione.

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mini libro_mirkoSERRA SAN BRUNO – Si terrà questa sera alle 18 a Palazzo Chimirri la presentazione del libro del giornalista Mirko Tassone “Dieci misteri certosini” ed. Falco. Aprirà la serata il presidente dell’associazione culturale Civitas Bruniana Bruno Tozzo, a seguire gli interventi del sindaco di Serra San Bruno Bruno Rosi, di Michele Falco della edizioni Falco. Relazioneranno intorno al libro il saggista Ulderico Nistico e l’autore di “Dieci misteri certosini” Mirko Tassone. Durante la manifestazione è prevista una personale di pittura dell’artista Celestina Fortuna. Interverranno anche la poetessa Bruna Filippone e la pittrice Antonella Di Renzo. Previsti anche intervalli musicali a cura del pianista Vittorio Vono e della cantante Valentina Viola. L’ultimo libro di Mirko Tassone ripercorre le tappe degli episodi più misteriosi e avvincenti legati alla Certosa di Serra San Bruno. L’antico monastero, fondato, da Bruno di Colonia alla fine dell'XI secolo, su un territorio donato dal conte Ruggero il Normanno, sorge nel cuore della Calabria, in provincia di Vibo Valentia. La sua fondazione ha avuto notevoli implicazioni politiche, poiché rappresentò un importante caposaldo per condurre a compimento l’opera di rilatinizzazione della Calabria centro meridionale, all’epoca influenzata dalla presenza greco-bizantina. Il volume si apre con una cronologia dei fatti salienti legati alla Certosa e ripercorre le tante vicende ricostruendone la genesi storica. Mirko Tassone, nato a Milano nel 1974, vive Tra Serra San Bruno e Roma. Collabora con diverse testate giornalistiche ed è corrispondente de Il Quotidiano della Calabria. Nel 2008 ha pubblicato il saggio Neofascismo e R.S.I. Il mito della Repubblica Sociale Italiana nella memorialistica e nella pubblicistica (Edizioni Settimo Sigillo), Nel 2011 si è classificato al secondo posto del concorso letterario  “Avventurosi sogni fantastici” (Roma) con un racconto  dal titolo Trent’anni dopo. 

(articolo publicato su Il Quotidiano della Calabria)

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mini giuseppe_bruno_e_caterina_raimondiUn vuoto di potere dopo omicidi e arresti di boss eccellenti. Un tentativo di espandere il predominio su territori ritenuti scoperti. Il vortice di interessi che sta intorno al business delle pale eoliche. Potrebbe essere questo lo scenario in cui è maturato il duplice omicidio avvenuto l’altro ieri sera a Vallefiorita, piccolo centro dell’entroterra catanzarese. Un delitto brutale: Giuseppe Bruno, 39 anni, e la moglie Caterina Raimondi, 29, investiti da una pioggia di proiettili, almeno 30 colpi di kalashnikov. Stavano uscendo dalla loro villetta di periferia, intorno alle 21, ma non hanno fatto in tempo nemmeno a salire in macchina. Lui è stato colpito all’addome, la giovane donna al volto. I killer – probabilmente uno solo a sparare, certamente affiancato da uno o più complici – hanno lasciato l’arma da guerra appoggiata a terra, vicino ai due cadaveri. Un gesto insolito. Un messaggio. Una sfida.

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mini ccNella notte tra lunedì e martedì i carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia hanno tratto in arresto Domenico Lavecchia, 38 anni, ricercato da otto giorni perchè accusato del tentato omicidio di Salvatore Stambè, pastore 26enne ferito da diversi colpi di pistola dieci giorni fa, mentre pascolava il suo gregge nelle campagne di Dinami. Il presunto responsabile del tentato omicidio è stato scovato nelle campagne di Francica. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, alla base dell'episodio ci sarebbero dei contrasti che durano da tempo tra la famiglia di Stambè e quella di Lavecchia per motivi legati al pascolo abusivo.  Dopo l'ennesimo diverbio, dunque, Lavecchia avrebbe deciso di risolvere la questione con le armi. Determinante, nella ricostruzione dell'episodio, è stata la testimonianza resa da un 30enne rumeno che lavorava per Lavecchia e che ha riconosciuto proprio nel suo datore di lavoro l'autore del tentato omicidio. 

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mini sequestro_alacoQuella di Vibo Valentia è una delle prime procure italiane a contestare il reato di avvelenamento colposo di acque. Il Procuratore Capo Mario Spagnuolo lo ha rilevato stamattina in conferenza stampa, spiegando anche che c'era l'urgenza e l'obbligo giuridico di procedere al sequestro. Al suo fianco c'erano il Pm che ha condotto l'inchiesta, Michele Sirgiovanni, il comandante provinciale del Cfs, Lorenzo Lopez, il comandante del Reparto operativo dell'Arma dei carabinieri di Vibo, Vittorio Carrara, il comandante dei Nas di Catanzaro, Giovanni Trifirò. Il lavoro degli investigatori va avanti da molto tempo

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