Martedì, 26 Giugno 2012 14:46

Il mio regno per un cucchiaio

mini 20120625_pirlo2C’è qualcosa di anomalo in Andrea Pirlo. Uno a cui, a vederlo passeggiare pigro in mezzo al campo, non daresti neanche un euro. Sembra assente, quasi spento. Con le braccia flaccide lungo i fianchi e gli occhi semichiusi come se si fosse appena svegliato. Ma quando il pallone gli rotola addosso Andrea lo raccoglie e si trasforma, sale di livello come Goku Super Sayan. Accarezza la sfera elegante e raffinato, ubriaca gli avversari, illumina il gioco. Squadra magicamente il campo, traccia assist, cross e punizioni al bacio. Un genietto. L’Einstein del calcio col cervello grosso, i piedi di cristallo e le spalle robuste di chi sa di essere il leader anche se non lo dice. L’uomo delle responsabilità.

L’Italia avrebbe meritato già nei tempi regolamentari, se non fosse stato per la sterilità di quel ragazzaccio centravanti che gioca bene ma non segna e del Cassano ballerino, troppo lontano dalla porta inglese. Ma alla fine bravi tutti. Damianti, Bonucci, Nocerino, Abate, Buffon passato in pochi giorni da scommettitore milionario ad eroe annunciato e Danielino De Rossi, un guerriero che in campo ci lascia il cuore ed il nervo sciatico. I ragazzi di Prandelli hanno giocato una signora partita contro un'Inghilterra troppo timorosa per essere vera. Ma se non sei in grado di segnare, una gara già vinta può trasformarsi in un’amarissima delusione: ai rigori, si sa, può succedere di tutto. Sennonché con l'Italia sotto di un rigore, un signore col 21 sulle spalle decide di fare il cucchiaio, atto di estro e follia utile a far girare la partita. Soprattutto a livello mentale. Per gli inglesi si mette male: traversa di Young, errore di Cole anzi parata di Buffon e i Leoni, domenica in versione agnelli, sono domati. Ridotti a maggiordomi da tè delle 5. La ‘patria del calcio’ prende l’aereo e torna all’ombra del Big Ben.

Allora tutti pazzi per Pirlo e per quel cucchiaio, che nel traffico della lotteria dei rigori ha il sapore della follia che non ti aspetti ma ti piace. La freddezza nel momento che conta, che soddisfa ogni sportivo tanto da farti credere che tutto è possibile, perfino vincere. Un rigore al rallentatore. Una parabola lenta e sofferta. Da cardiopalma. Il giusto suggello a 120 minuti colmi di emozioni ma avari di gol.

L’Italia avanza. Che la leadership spettasse di diritto al nostro metronomo lo sapevamo già da tempo. Ora lo sa anche il resto del mondo. Soprattutto l’Inghilterra. La sua qualità fa paura, lo eleva su chiunque altro, compreso Gerrard, tanto per fare un nome, che l’altro ieri sera al confronto sembrava un mediano da oratorio. Lo hanno capito anche i pluridecorati Xavi e Iniesta nella partita d’esordio contro la Spagna o, meglio ancora, l’estremo difensore polacco Pletikosa, bucato sul primo palo da una punizione avvelenata del nostro regista. Speriamo giovedì lo capiscano anche i temibili tedeschi.

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mini Serra_San_Bruno_2040-12-57-03-4870Riceviamo e pubblichiamo:
Esattamente un anno fa tutti gli operatori commerciali di Serra San Bruno venivano chiamati a presentarsi nella sede del comune perché convocati dal sindaco Sig. Bruno Rosi per discutere di un nuovo progetto che la allora nuova giunta comunale voleva proporre: ogni esercizio commerciale avrebbe potuto scegliere liberamente un’area verde tra quelle comunali e prendersene cura a sue spese in cambio di un sconto sul pagamento della tassa sull’ occupazione del suolo pubblico e di una piccola pubblicità sull’area curata. L’idea era buona: mettere in ordine il Paese voleva significare che il NOSTRO è un Paese ordinato, curato, ideale per venire a farci una bella vacanza e soprattutto voleva significare un segno di civiltà.
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chiesa assunta terravecchia

Riceviamo e pubblichiamo

Dal 1694 l'Arciconfraternita di Maria SS. Assunta in Cielo di Terravecchia  "promuove e zela il culto e la devozione per la Vergine Santa". Da allora, ogni domenica e in ogni festa, ci riuniamo per cantare l'Ufficio e celebrare nel canto le meraviglie che il Signore ha operato per mezzo della sua Santissima Madre. La Messa domenicale (meglio nota come "Curunedha") dell'Assunta, così come per gli altri due sodalizi, rappresenta un intenso momento di aggregazione per i confratelli, i quali
si  riuniscono a volte per discutere con passione delle problematiche riguardanti il sodalizio. Il Seggio Priorale per il biennio 2012/2013 ha tuttavia deciso di dedicare attenzione anche a chi alla "Curunedha" non può prendere parte in quanto anziano o ammalato. Pertanto, i membri del Seggio sono lieti di poter trascorrere il "dopo-messa" domenicale  in compagnia di quei confratelli che in loro sentono vicina a essi tutta la congrega. Visitando gli ammalati, non portiamo solo in dono un ricordino o qualcosa da consumare allegramente: vogliamo far sentire che la congrega è vicina, che il canto del nostro Ufficio si eleva anche per i nostri confratelli anziani e ammalati che tanto vorrebbero prendere parte alle nostre funzioni. Il calore delle persone che ci accolgono ogni domenica è qualcosa di indescrivibile, usciamo da ogni casa ricolmi di gioia, consapevoli che non siamo stati noi a dare qualcosa all'ammalato o all'anziano, ma è stato lui a dare molto di più a noi.
Noi abbiamo cominciato a stilare un "elenco delle visite"; tuttavia, qualche confratello potrebbe sfuggire, ma non vogliamo assolutamente che venga dimenticato: pertanto, saremmo ben lieti se ci venisse indicata dalle famiglie la presenza di iscritti al nostro sodalizio, anziani o ammalati ai quali poter dimostrare il nostro affetto e la nostra vicinanza. Ci si può rivolgere a qualsiasi membro del seggio priorale. Vogliamo dare un segno concreto che la nostra congrega non è solo un'agenzia funebre, o un sodalizio litigioso come è potuto apparire dopo le passate elezioni priorali. Vogliamo far respirare nella nostra chiesa dell'Assunta la stessa aria che si respirava nel XII secolo, quando la chiesa era dedicata a San Giovanni Battista ma soprattutto era adibita alla distribuzione del pane ai poveri da parte dei padre Certosini, tanto da essere chiamata "chiesa di la panedha". E a proposito di
San Giovanni Battista, quest'anno saremo ben lieti di cantare l'Ufficio del Santo, essendo la sua festività di domenica. Questa tradizione era venuta meno da circa 50 anni, ma grazie all’interessamento del dott. Primerano, "l'Ufficiu di San Gianni" è stato ripristinato nel 2007 e recentemente inserito nel nuovo "ufficiolo".
L’Arcicongrega dell’Assunta è dotata di sito web www.assuntaterravecchia.org e di gruppo su Facebook per facilitare le comunicazioni anche con i confratelli più distanti. Presso l'ufficio della arciconfraternita è, inoltre, in vendita il volume "Assumpta est" sull'arte, la storia e le tradizioni del nostro sodalizio. A proposito di sito web, sulla home abbiamo pensato di fare un piccolo omaggio a Mastro Bruno Pelaggi nel I Centenario della sua morte; come ben sai, il poeta scalpellino è stato confratello nell'Assunta, per la quale ha ricoperto i ruoli di Segretario e II Consultore. Sulla home del sito, il visitatore potrà pregare con la poesia "Alla Vergini Maria".
Ringrazio a nome mio e di tutto il Seggio Priorale nelle persone del
Priore Antonio Errigo; I Consultore Vincenzo Cunsolo; II Consultore Assunta Iorfida; Tesoriere Francesco Iennarella; Vice Tesoriere Alessandro Bonazza;Segretario Marco Primerano; Vice Segretario Carmina Tassone.

Marco Primerano

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bruno-censore-150x150Riceviamo e pubblichiamo

“Perché i lavori della Trasversale delle Serre vanno a rilento? Quali sono gli ostacoli che impediscono la consegna degli appalti dei nuovi tratti ed il completamento dei lavori?” Questi ed altri interrogativi faranno da sfondo alla conferenza stampa che il Consigliere regionale Bruno Censore (foto) ha indetto per mercoledì 13 giugno 2012, a partire dalle ore 10.30, presso la sala conferenze della Comunità Montana delle Serre. “Quella della Trasversale delle Serre sembra essere una storia infinita – ha detto Censore. Più volte presentata dai vertici dell’Anas come un’opera quasi compiuta,  in realtà è ancora un cantiere aperto, nonostante la mia personale attenzione ed  il pressing dei sindaci e delle popolazioni  locali. Il mio timore è che questa strada diventi l’emblema dell’abbandono in cui viene lasciato il nostro territorio. Per queste ragioni, ho coinvolto in questo incontro con la stampa i sindaci e gli amministratori dei comuni  ricadenti lungo questa direttrice viaria affinché si ridesti l’attenzione dell’Anas SpA che nei confronti del nostro comprensorio deve mantenere fede ad un impegno assunto”. Alla conferenza stampa prenderanno parte il Presidente della Comunità Montana delle Serre, il Vice presidente del consiglio Provinciale di Catanzaro, i sindaci dei comuni di Serra San Bruno, Mongiana, Fabrizia, Brognaturo, Spadola, Simbario, Cardinale, Torre di Ruggiero, Pizzoni, Vazzano, San Nicola da Crissa e Vallelonga.

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mini banda_serraRiceviamo e pubblichiamo:

Nel ringraziamento portato all’Associazione “Amici della Musica” di Serra S. Bruno, quando, su proposta del defunto Presidente Franco Bellissimo, mi fu  conferito il titolo di socio onorario ebbi a dire:

Suona la sveglia al mattino per annunciare una nuova giornata, suona il telefono, il cellulare, il campanile della Chiesa. Tutto suona per richiamare la tua presenza e la tua attenzione........E suona la Nostra Banda per offrirci momenti di gioia e spensieratezza. Sempre presente per sottolineare i momenti più importanti della nostra vita, suona con l'esperienza dei veterani e con l'entusiasmo dei giovani, a cui rivolgo l'invito ad avvicinarsi a questa realtà che, se ci facciamo caso, fa parte della nostra vita in ogni momento.

Suona per annunciare a tutti che l'umanità è nata per l'armonia ed è finalizzata alla fratellanza. È perciò compito di tutti noi - coinvolti a diverso titolo - far sì che essa possa continuare a vivere e a tramandare ai posteri quelle che sono le tradizioni musicali, prima di tutto per una soddisfazione personale dei musicisti e di chi è direttamente coinvolto nella gestione della Banda e in secondo luogo per coloro che fruiranno di tale servizio.

Da qui l'invito di farvi avanti poiché c'è spazio per tutti, giovani e meno giovani, basta avere costanza e impegno e le soddisfazioni non mancheranno. C'è bisogno di gente attiva che desidera dare il meglio di se, per offrire al nostro pubblico momenti di gioia e allegria.

E non potevo non essere conseguente con questa mia convinzione, quando sono stato chiamato, con mio profondo rammarico, a succedere, quale Presidente, al defunto Presidente Franco Bellisimo.

Nella convinzione che fare musica è fare cultura, ho pertanto sentito il bisogno di coinvolgere le bande del nostro comprensorio in un ambizioso progetto di condivisione delle rispettive esperienze per cercare di allargare gli orizzonti culturali, propri della musica, a tutto il territorio delle Serre.

Così si è realizzato,  mercoledì 18 aprile, presso Palazzo Chimirri in Serra S.Bruno, il primo incontro tra le Associazioni culturali “Amici Della Musica”; “Francesco Cilea” ( presidente Mazzara Claudio) e “Giuseppe Verdi” con le rispettive bande presenti nel comuni di Serra S. Bruno, Monterosso e Chiaravalle dirette dai Maestri Giuseppe Salerno, Maurizio Bellissimo e Francesco Gallo, registrando l’assenza delle bande di Capistrano e Pizzoni per diversi motivi inerenti la loro contingente indisponibilità. Da segnalare la presenza di alcuni membri del direttivo dell’Associazione “Amici della Musica”

E’ Convinzione di tutti i partecipanti che le due bande assenti saranno presenti al prossimo incontro ed a queste se ne uniranno anche delle altre che sul territorio fanno cultura attraverso la musica ed la cui missione non è certamente vendere musica bandistica a pochi spiccioli per arrotondare i propri introiti accompagnando nelle varie processioni le effigi sacre dei Santi Protettori.

Associazione "Amici della Musica"

il Presidente

dott. Bruno De Caria

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mini foto_sindaco_e_volontariRiceviamo e pubblichiamo: 

ARENA - «Che dire: l’inaccettabile condizione di degrado e di totale abbandono del cimitero comunale finora è stata sotto gli occhi di tutti. Noi, come amministrazione comunale ma soprattutto, in qualità di cittadini di Arena, non potevamo più permettere che un luogo verso cui va portato concretamente rispetto per la sua  solenne sacralità potesse continuare ad essere preda di erbacce e rifiuti vari. Credo, dunque, che quanto avvenuto quest’oggi (ieri mattina, ndr) rappresenti uno schiaffo all’indifferenza, al menefreghismo e, soprattutto, all’incuria».

Pensieri e parole del giovane vicesindaco di Arena, Adriano Ienco, a margine di un’iniziativa che non ha precedenti nel piccolo e grazioso centro dell’entroterra vibonese. Ma cosa è avvenuto ieri mattina? E’ presto detto. Una ventina di volontari guidati dallo stesso Adriano Ienco, coadiuvati dal dipendente comunale Domenico Carnovale e supportati da un paio di Lavoratori socialmente utili, per oltre cinque ore, sfidando il caldo e il primo sole primaverile, hanno proceduto alla pulizia ed al riassetto ambientale del cimitero comunale.

Gli intrepidi volontari, dunque, armati di decespugliatori, rastrelli, pale e sacchi di plastica si sono dati appuntamento alle 7:00 del mattino per terminare i “lavori” nel primo pomeriggio, dando, così, al Cimitero comunale di Arena nuova luce e decoro.

«In queste prime settimane di amministrazione - ha sottolineato Ienco - molte sono state le lagnanze e le segnalazioni di cittadini stanchi di vedere il luogo dove riposano i propri cari ridotto ad una discarica. Perciò, convinti che il degrado, i rifiuti, la sporcizia e le erbacce che a lungo hanno ornato il nostro cimitero rappresentassero una inaccettabile offesa per gli arenesi viventi e per quelli defunti, come Comune abbiamo deciso di intervenire tempestivamente, coinvolgendo amici e cittadini che hanno risposto positivamente al nostro invito. Perciò, ci tengo a ringraziare tutti coloro che si sono dati da fare con grande entusiasmo per dare lustro e decoro al nostro cimitero», ha infine sottolineato il giovane vicesindaco.  

«Si tratta di piccoli ma grandi, grandissimi gesti che inorgogliscono chi è stato investito dell’onere e dell’onore di rappresentare questa comunità», ha aggiunto, in nome e per conto dell’intera amministrazione comunale, il primo cittadino Antonino Schinella. «Questa iniziativa, cui ne seguiranno tante altre - ha proseguito il sindaco di Arena - ha un duplice scopo: da un lato punta a ripulire le nostre aree e, dall’altro, mira alla socializzazione e alla sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente e degli spazi comuni».

Socializzazione, sensibilizzazione e decoro urbano, insomma. Un mix di intenti che sarà perseguito con nuove e simili iniziative che l’amministrazione comunale di Arena sta già predisponendo, consapevole che la partecipazione in tal senso sia destinata ad aumentare sensibilmente.

Appuntamento alla prossima settimana, dunque, con un’altra “mattinata ecologica”.  

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mini pd logoRiceviamo e pubblichiamo:

Signor Sindaco,

le note vicende di questi giorni che hanno portato al sequestro dell’impianto dell’Alaco ci impongono, quale forza politica responsabile, di rivolgerci a Lei, quale massima autorità territoriale in materia, per avere garanzie e chiarezza sulla qualità dell’acqua che ancora oggi sgorga dai rubinetti delle nostre case e dalle nostre fonti.

E’ passato più di un anno dal Suo insediamento e da quella campagna elettorale che vedeva la lista supportata dal nostro partito mettere al primo punto del proprio programma il necessario distacco da So.ri.cal. e quella da Ella capeggiata seguire a ruota tale idea impegnandosi a ripristinare le vecchie fonti e ricercarne di nuove.

Oggi, alla luce dell’emergenza che il nostro paese sta affrontando, ci chiediamo e Le chiediamo, cosa Lei e la Sua maggioranza stiate facendo per ottemperare all’impegno assunto oltre che  confondere i cittadini con proclami quali “io bevo l’acqua del rubinetto” e lacunose e contraddittorie ordinanze di non potabilità.

Considerato che la qualità dell’acqua erogata da So.ri.cal è, quantomeno, dubbia e che il problema non sarà certo di pronta soluzione, esiste, anche in previsione di una possibile interruzione dei rifornimenti, un programma di interventi volto a renderci autosufficienti o quantomeno a ridurre il ricorso all’acqua dell’Alaco?

O la comunità serrese, pur vivendo in un territorio storicamente noto per la qualità e quantità delle sue acque, accanto alla spesa per l’aumento dei tributi (tassa sui rifiuti aumentata del 43% e nuova IMU sugli immobili) dovrà caricarsi la spesa per l’acquisto di acqua minerale anche per l’igiene quotidiana?

I cittadini serresi non possono accettare questo! E’ una vergogna per la nostra comunità oltre che un grave danno in termini economici anche in prospettiva dell’incipiente stagione turistica che, con l’acqua di dubbia potabilità, non può promettere certo nulla di buono.

Nel difendere, quindi, le istanze dei nostri cittadini e del nostro territorio chiediamo e riteniamo indispensabile che il Comune di Serra San Bruno assuma una posizione autorevole, netta e chiara sulla questione acqua potabile e nei confronti della SORICAL, anche nel rispetto della volontà degli oltre 2.600 cittadini serresi che nella scorsa tornata referendaria hanno deciso di votare per l’acqua quale bene pubblico e comune.

E’ evidente, infatti, come la gestione del privato delle risorse idriche e, nello specifico, la gestione portata avanti dalla SORICAL, abbia dimostrato una paurosa inefficienza. Gli anni di privatizzazione del sistema idrico hanno prodotto solo aumenti delle bollette senza un corrispondente miglioramento del servizio.

La salute dei cittadini serresi non può essere messa nelle mani di chi agisce per interessi privatistici e deve essere tutelata da ogni potenziale pericolo. Noi chiediamo e pretendiamo che questo venga fatto da chi, in questo momento, ha l’onore e l’onere di amministrare.

L’acqua è bene primario e comune. L’acqua non può essere fonte di guadagno. L’acqua non può essere gestita dai privati ma deve essere totalmente ricondotta nell’alveo del controllo pubblico. Deve essere gestita come servizio ai cittadini lontana da ogni speculazione di natura economica.

Crediamo e riteniamo indispensabile che il nostro Comune porti avanti una battaglia di equità e giustizia sociale per tornare al sistema di gestione e fornitura dell’acqua potabile attraverso la rete degli acquedotti comunali anche a costo di subire una riduzione dell’erogazione. Meglio poca acqua ma buona!

Sappiamo che una manutenzione attenta della rete esistente e quindi degli acquedotti comunali potrebbe portare ad un aumento della portata dell’acqua. Sappiamo che il territorio serrese è ricco di sorgenti. E’ necessario potenziare i pozzi già esistenti, realizzare nuovi pozzi di adduzione, realizzare nuovi acquedotti per raggiungere la completa autosufficienza e autonomia e staccarsi definitivamente da SORICAL.

Non vogliamo continuare ad avere rapporti con chi, per anni, ha lucrato su un bene primario mettendo interessi economici al primo posto rispetto alla salute dei nostri cittadini.

Tornare alle nostre risorse idriche si può. Si deve fare per il bene della nostra comunità.

Chiediamo allora:

- chiarezza e garanzie sulla qualità dell’acqua; 

- un’immediata programmazione di interventi volti al distacco da SORICAL con il ritorno ai pozzi ed agli acquedotti comunali per una graduale e completa autonomia idrica;

- la sospensione dell’invio delle bollette per il pagamento del servizio idrico;

- la convocazione di un consiglio comunale aperto sul tema;

- che il Comune di Serra San Bruno intraprenda contro la SORICAL ogni azione necessaria ad  ottenere il risarcimento degli ingenti danni subiti con la cattiva gestione del servizio e l’eventuale restituzione delle somme ingiustamente pagate.

Paolo Reitano (coordinatore Pd Serra San Bruno)

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In merito alle ipotesi sollevate dalla stampa su un possibile accordo Pdl-Pd, il sindaco Bruno Rosi dichiara quanto segue:

“Le allusioni diffuse dalla stampa circa un dialogo fra Pdl e Pd e l’ingresso in giunta di Rosanna Federico sono prive di ogni fondamento e non hanno nessuna attinenza con la realtà. Smentisco categoricamente qualsiasi dialogo fra la maggioranza e parte dell’opposizione volto a creare innaturali legali politici. A dispetto delle altre liste, noi non ci siamo presentati alle elezioni amministrative con un simbolo civico ma abbiamo voluto dare alla nostra compagine una precisa connotazione politica proprio perché siamo orgogliosi dei valori e degli ideali che il nostro partito rappresenta. Io sono un sindaco del Pdl e quella che ho l’onore di guidare è un’amministrazione composta da uomini del Pdl. La nostra linea politica è sempre stata ed è chiara e trasparente così come è sempre stato ed è limpido il nostro rapporto con gli elettori che ci hanno dato fiducia. La nostra proposta politica ed amministrativa non contempla accordi sottotraccia con partiti e movimenti che sono a noi alternativi e con i quali, per effetto della diversità, ci sono stati forti scontri politici. In ogni caso, non accettiamo di essere tirati in ballo senza motivo in questioni che non ci appartengono né possiamo consentire che altri inquinino la verità per danneggiare la nostra immagine o per risolvere i propri problemi interni. È quindi necessario eliminare ogni causa di confusione per i cittadini che hanno, con il loro voto, operato una scelta netta ed evidente. Nutriamo rispetto e stima, come persona e come politico, per Rosanna Federico ma siamo lontani  politicamente e dunque un suo ingresso in giunta è inimmaginabile ancorché impossibile. Diversa è la nostra storia politica, diversa è la nostra cultura politica, diversi sono i nostri riferimenti politici. A noi il popolo di Serra San Bruno ha affidato il compito di amministrare la città, alla Federico e agli altri componenti della minoranza spetta il ruolo di controllare e, perché no, di collaborare su temi dalla particolare rilevanza”. 

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mini serra san brunoRiceviamo e pubblichiamo:

Lettera aperta ai cittadini serresi

Dopo 16 mesi di lungo calvario, dovuto alle vicende e beghe politiche verificatosi in questa cittadina, finalmente la Pro Loco di Serra San Bruno riapre. Questo evento è stato possibile grazie alla disponibilità di uno dei nostri soci più assidui, Vincenzo Vavalà, che ha messo a disposizione ad uso gratuito la propria abitazione. Ricordo ancora quando circa un anno fa, in campagna elettorale, le quattro forze politiche scese in campo promettevano, dai rispettivi palchi, mari e monti per questa associazione ma alla fine della sfida elettorale sono rimasti solo “MONTI”.

La Pro Loco è un’associazione dove i volontari affrontano con coraggio improbi compiti economici ed organizzativi per valorizzare le loro località. Un esercito di gente onesta, appassionata, capace, disinteressata, che crea manifestazioni, iniziative, campagne pubblicitarie, incontri sociali quasi dal nulla e con microscopiche disponibilità finanziarie. Come tutte le associazioni è libera ed indipendente in cui l’unica regola scritta è l’impegno e il volontariato, con gente disposta a lavorare senza pretendere nulla in cambio, orgogliosi del loro passato e con la speranza di meritare la fiducia della gente anche per il futuro.

In questo ambito cerca di operare la Pro Loco di Serra San Bruno con un impegno quotidiano, con l’amore che lega tutti gli associati a questo territorio, cercando di restituire dignità ad un movimento troppo spesso ignorato in un momento in cui il turismo si afferma come asse portante dell’economia.

La tutela dell’ambiente, i boschi, i centri storici, i beni culturali, i servizi devono essere fatti per noi stessi prima che per il turista. La ricomposizione del territorio non significa pulire la casa perché arriva l’ospite; la casa deve essere pulita ogni giorno, per noi.

Il nostro paese deve tornare ad essere vivo tutti i giorni dell’anno non solo d’estate. Tutto deve tornare ad essere vero: la festa sia la nostra festa, la cucina sia la nostra cucina, la piazza sia la nostra piazza. E quando arriverà il nostro amico forestiero non ci sarà bisogno di grandi messinscena, è tutto a posto in qualunque momento, non ci sarà bisogno di nascondere la scopa nel ripostiglio, basterà aprire la porta appena suona il campanello. E saremo orgogliosi di dirgli: “Vieni facciamo una passeggiata”.

Sembra incredibile che ci siano ancora delle preclusioni verso le pro loco. In un momento in cui il turismo si afferma come asse portante dell’economia nazionale, la politica continua ad ignorare l’instancabile opera di queste associazioni.

Naturalmente questa è e deve essere una sede provvisoria e si chiede alla politica di dare il giusto riconoscimento a questa Associazione con l’impegno di trovare una giusta e degna collocazione dove si possa operare per il turista e soprattutto per tutta la comunità serrese.

Il presidente

Francesco Giancotti

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mini il-quarto-stato_pellizza-da-volpedo_primo-maggioLa crisi economica, la recessione sempre più martellante, l’incapacità di iniziative valide a far ripartire l’economia devono costringere il nostro paese a fare una tardiva, ma legittima, riflessione su ciò che siamo in grado di fare, di produrre, di immettere in ingente quantità e qualità nei mercati. Da troppi anni ormai il primario non rientra più nei piani di sviluppo economico locali e nazionali. Ma proprio alla luce del momento poco favorevole, l’agricoltura dovrebbe essere considerata un settore di base da cui ripartire. L’ultimo vero comparto, almeno in questo territorio, dell’economia reale.

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