mini 438_12_mediumLunedì 24 settembre. Reggio, Palazzo Campanella. Ore 11 del mattino. Attorno alla sede del consiglio regionale è il caos. La ‘testa d’ariete’ dei lavoratori forestali è pronta a sfondare i cordoni della polizia. Contemporaneamente Talarico, presidente del consiglio, partorisce il topolino: ‘Il controllo dei bilanci dei gruppi consiliari sarà affidato ad una società esterna. Lavoreremo per individuare ulteriori risparmi’. Sì, l’ha detto proprio lui. Franco Talarico, che per il 2012, stipendio a parte, gioverà di 185mila euro per spese di rappresentanza. 17 volte il salario di uno di quei padri di famiglia, forestali, a cui la regione dice ‘non ci sono soldi’.

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mini arena_e_scopellitiA quanto pare siamo alla frutta. La gestione del Comune di Reggio Calabria potrebbe essere, già nei prossimi giorni, risolta con l’affidamento dell’ente ad una triade commissariale. Nella giornata di giovedì il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha convocato d’urgenza il Prefetto di Reggio, Vittorio Piscitelli, per approfondire ulteriormente i particolari emersi dalla relazione stilata dalla commissione d’accesso insediatasi nella città dello Stretto nel gennaio scorso. Argomento dell’incontro, la presunta continuità di rapporti fra l’amministrazione reggina e la criminalità organizzata, sia per il periodo della gestione Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria fino al 2010 ed attuale presidente della Regione, sia per il breve mandato dell’attuale sindaco Demetrio Arena.

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mini mostra_rocco_giancottiSERRA SAN BRUNO – Rocco Giancotti non ha ancora compiuto 10 anni. A dispetto della sua giovanissima età, però, è già alla sua seconda mostra di pittura. Dopo il successo della sua prima personale, che ha ospitato centinaia di visitatori a ridosso del Natale scorso, il giovanissimo artista serrese ha riproposto una seconda esposizione che proprio in questi giorni sta riscuotendo notevole interesse. “Illusione, inganno, realtà: il magico mondo dell’arte”, questo il titolo della personale che rimarrà aperta fino a stasera a mezzanotte nei locali di Palazzo Chimirri. Da più di due anni Rocco si diletta con tele e pennelli sotto la guida esperta di Nazzareno Vellone, noto artista serrese che sta forgiando il pittore in erba lasciando ampio spazio alla sua innata creatività. E di creatività Rocco ne ha parecchia: seppure si tratti sempre di un bambino, è evidente, passando in rassegna le sue opere, la sua capacità di assorbire, comprendere ed interpretare la società in cui sta crescendo. Gli innumerevoli stimoli a cui ogni bambino di questo secolo è sottoposto trovano in Rocco una via di fuga che, inevitabilmente, diventa espressione artistica. Così, nelle sue tele dipinte ad olio, si possono scovare segni e simboli che rimandano a suggestioni magari distanti dall’estetica apparente del quadro, si ravvedono attimi di realtà che, nella fantasia di un artista bambino, assumono contorni surreali, a volte eterei. Alcuni dei dipinti che hanno riscosso maggior interesse nella sua prima mostra sono stati riproposti – come il ritratto di Charlie Chaplin, che pare abbia ricevuto anche delle offerte di acquisto importanti – mentre moltissime sono le novità a cui invece Rocco ha lavorato in questi mesi e che ora sono esposte a palazzo Chimirri. Come si era già capito, le sue fonti di ispirazione artistica sono eterogenee e differenti tra loro, e adesso sono arricchite anche dallo studio della storia dell’arte: dai collage alla Rotella, alle nature morte con rimandi vagamente caravaggeschi, alle installazioni postmoderne che non ti aspetteresti da un bambino di questa età. Così al centro della mostra Rocco ha piazzato una sua singolarissima opera: un ritratto di Silvio Berlusconi a cui manca mezza faccia – perché, ci ha spiegato lui stesso, è uno che fa le cose sempre a metà – con un microfono puntato sul quadro – che simboleggia la pervasività e le devianze dei media di massa – e una sorta di altarino da cui spuntano delle scarpe da donna – rimando, quest’ultimo, alla società dell’immagine e dell’apparenza. E c’è anche molto altro nei quadri di Rocco, un piccolo artista tutto da scoprire.      

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mini chimirri_3_3Riceviamo e pubblichiamo: Incuria, inconcludenza, superficialità e pressapochismo. Queste le caratteristiche salienti di un’amministrazione comunale che se non ci fosse nessuno noterebbe la differenza. Basta dare un’occhiata in giro per il paese, per constatare il generale stato di degrado ed abbandono. Una situazione che non sarà sfuggita ai vertici regionali dell’Admo, l’associazione donatori midollo osseo che, sabato, hanno svolto la giornata della donazione nella sala convegni di palazzo Chimirri. Come benvenuto e biglietto da visita, l’amministrazione comunale ha ben pensato di offrire, ai partecipanti all’importante iniziativa, l’ennesima prova della sua proverbiale ignavia. L’ erba alta, le cartacce ed alcuni sacchetti di spazzatura, presenti nel giardino antistante lo storico palazzo hanno dato la dimensione del generale stato d’abbandono cui, il sindaco ed i suoi sodali, hanno condannato l’intera cittadina. Eppure, non sarebbe stato necessario un grande sforzo per presentare il volto migliore; sarebbe stato sufficiente dotare di un semplice decespugliatore uno dei tanti lavoratori in forze al comune, far tagliare l’erba e raccogliere spazzatura e cartacce.

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Venerdì, 17 Febbraio 2012 13:00

Serre nella morsa del gelo

mini ambulanza_via_sette_doloriSERRA SAN BRUNO - Passati i giorni in cui la neve non ha dato tregua alle popolazioni montane, ora le Serre si ritrovano strette nella morsa del gelo. Stamattina lo scenario che si è presentato ai serresi era pressochè uniforme: la neve ormai gelata accumulata ai bordi delle strade che, una volta liberate, sono diventate delle piste di ghiaccio pericolosissime per passanti e automobilisti. Le temperature in nottata hanno toccato quota -7, il che con la neve di questi giorni ha creato non pochi disagi ai cittadini della zona. I pullman che portano a Serra gli alunni delle scuole superiori provenienti da Nardodipace, Fabrizia e Mongiana, oggi non sono partiti proprio a causa del gelo che ha ricoperto le strade di montagna. A Serra stamattina sono crollati diversi pezzi di cornicione di un palazzo sito in via Aldo Moro, che hanno ceduto perchè stanotte si è ghiacciata l'acqua che dalle grondaie, fatiscenti, si riversa sulla facciata esterna del palazzo. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e i Vigili del fuoco che hanno provveduto a rimeuovere la parte di cornicione ancora pericolante. Nel centro storico invece una donna, pensionata del luogo, è caduta provocandosi un trauma al braccio, forse una frattura, ed è stata soccorsa dal personale del 118 (foto).

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mini SIMBARIO_1SIMBARIO - Atti di puro e insensato vandalismo continuano ad alimentare le pagine di cronaca locale. Di seguito allo scempio perpetrato nei confronti della statuetta della madonnina lungo la tangente stradale che costeggia il comune di Simbario, nella serata di martedì scorso, passate le ore 22, ignoti hanno appiccato fuoco all’entrata del palazzo municipale. Dopo aver preparato un composto di spazzatura e altro materiale infiammabile, i malfattori hanno dato alle fiamme il portone del municipio. Fortunatamente, alcuni residenti alla vista delle fiamme, con mezzi di fortuna hanno domato l’incendio che avrebbe potuto provocare ulteriori danni alle abitazioni limitrofe. Per fortuna i danni materiali sono stati esigui.

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mini incendio_serra_3SERRA SAN BRUNO – Un Natale amaro, come può esserlo solamente quando nel volgere di poche ore si perde la propria casa e tutto ciò che ad essa è legato. Un destino che, all'alba di oggi, si abbattuto con cinico furore su alcuni nuclei familiari residenti in piazza tenente Pietro Tedeschi, che hanno visto divorare la propria abitazione dalle fiamme. L’incendio, divampato per cause ancora in corso di accertamento, ha completamente divorato un immobile che ospitava una famiglia di immigrati dell’est Europa, un nucleo familiare serrese, un anziano solo ed uno studio medico. Ad accorgersi delle fiamme che si alzavano dal palazzo che sorge a poca distanza dalla centralissima chiesa dell’Assunta di Terravecchia, un passante, che intorno alle 5 di stamattina, ha lanciato l’allarme evitando che il rogo avesse conseguenze ben più gravi per l’incolumità fisica degli abitanti. Sul posto sono immediatamente accorsi polizia e carabinieri che hanno transennato l’area e messo in sicurezza la zona, agevolando, così, il lavoro dei vigili del fuoco che fino al pomeriggio hanno combattuto una logorante battaglia con la furia delle fiamme che ha distrutto ogni cosa.

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mini logo_provinciaSPRECHI ed inefficienze scaturiscono principalmente da un clientelismo galoppante, da una cattiva gestione delle risorse umane e da un reclutamento del personale che - è evidente, come vedremo tra poco - non ha minimamente  tenuto in considerazione merito, professionalità ed esigenze di ufficio.

L’esito dell’inchiesta del Quotidiano non lascia spazio a dubbi: come se già non bastassero gli oltre 14 milioni di euro che le casse provinciali elargiscono annualmente per il personale, la Provincia di Vibo spende troppo in incarichi esterni: solo nell’ultimo mese da contrada Bitonto hanno emesso determine di liquidazioni a favore di ingegneri, architetti e geometri per un importo di circa 100mila euro. 

Amministratori e dirigenti della Provincia si giustificano, parlando di «carenza di organico idoneo allo svolgimento di alcune funzioni». Sì, avete capito bene. Nonostante l’esercito di impiegati, per alcune funzioni mancherebbero le professionalità. E, quindi, a Palazzo ex Enel sono «costretti» a rivolgersi all’esterno. Un paradosso, no? Sì, un vero e proprio paradosso, un chiaro e lampante esempio di una gestione amministrativa dissennata, fatta di sprechi e di forti inefficienze, se si considera che la Provincia ha oltre 400 dipendenti di ruolo, ai quali vanno aggiunti i 79 dipendenti ex art. 7 per i quali l’ente spende 570mila euro all’anno e i componenti dello staff del presidente e degli assessori che gravano per altri 460mila euro. 

I CONTI. Proprio nei giorni scorsi, in una speciale classifica stilata dal Sole24Ore, l’amministrazione provinciale di Vibo ha conquistato un altro poco lusinghiero risultato. Secondo un’indagine condotta dall’autorevole quotidiano economico, quella di Vibo è la terza Provincia d’Italia per indebitamento (oltre 94milioni di euro), con un impatto pro capite pesantissimo: 564 euro per abitante, tre volte tanto il debito medio che è di 194,7 euro pro capite. Adesso, così come quelle poco virtuose, la Provincia di Vibo dovrà obbligatoriamente tirare la cinghia e ridurre il passivo secondo le nuove norme contenute nella legge di stabilità. Un passo necessario che passerà inevitabilmente dalla notevole riduzione degli incarichi esterni. D’altronde, solo nei mesi scorsi, segnalando «un pesantissimo stock di indebitamento» e «una carenza di liquidità», il collegio dei revisori dei conti uscente, al fine di «contenere la spesa corrente» e di «ristabilire l’equilibrio finanziario» aveva avanzato agli amministratori provinciali alcuni suggerimenti: tra le altre cose, i revisori avevano suggerito «di procedere ad una riorganizzazione complessiva della dotazione organica» e, soprattutto, «di bloccare tutti gli incarichi esterni» che continuano a gravare pesantemente sulle casse dell’ente.

GLI INCARICHI. Lasciamo da parte incarichi legali e vari. E, questa volta, spostiamo l’attenzione soltanto sulle commissioni richieste dal settore VIII - Viabilità, Edilizia scolastica e impiantistica sportiva -. Un settore che alla luce della deliberazione di giunta del 7 aprile 2011, tra figure dirigenziali, funzionari categoria D3, istruttori categoria D1, tecnici e impiegati, vanta una dotazione organica di ben 58 dipendenti. Eppure, nonostante l’alto numero di impiegati, nonostante un grande indebitamento e una situazione finanziaria disastrosa, la Provincia si permette il lusso di elargire ad un geometra esterno ben 6 mila euro per un semplice accatastamento di una struttura sportiva, la palestra di Serra San Bruno e di spendere, tra incarichi a ingegneri, agronomi e geometri circa 20mila euro per la sola progettazione di un campetto di calcio a Sant’Angelo di Drapia.

Da Palazzo ex Enel si giustificano dicendo che c’è una «carenza di organico idoneo allo svolgimento delle funzioni», nonostante i 58 dipendenti che affollano il settore Viabilità, Edilizia scolastica e impiantistica sportiva ma, carte alla mano, il Quotidiano ha calcolato che soltanto nell’ultimo mese, dal 17 ottobre scorso ad oggi, tra incarichi nuovi e vecchi, ossia che risalgono all’amministrazione precedente, la Provincia di Vibo ha emesso determine di liquidazioni per un importo di oltre 90mila euro - 92mila per l’esattezza - per incarichi esterni ad ingegneri, architetti e geometri.

(articolo apparso nella pagine vibonesi de Il Quotidiano della Calabria) 

 


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