carabinieriAttraverso un subdolo escamotage una sedicente dottoressa avrebbe sottratto a Pizzoni, piccolo centro del Vibonese, ben 600 euro in contanti ad un'anziana del luogo. Quest’ultima, 75enne, sarebbe stata tratta in inganno, dunque, da una sconosciuta che spacciandosi per dottoressa sarebbe riuscita ad entrare nella sua abitazione e a derubare la pensionata.

Una volta varcata la porta dell’appartamento, infatti, la falsa professionista avrebbe distratto l’anziana, impossessandosi del denaro per poi dileguarsi fra le vie del centro cittadino e facendo perdere, nel giro di pochi istanti, le proprie tracce.

Per fare luce sul caso sono già partite le indagini condotte dagli uomini della Stazione dei carabinieri di Vazzano.

 

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mini municipio_serraSERRA SAN BRUNO – Il primo cittadino Bruno Rosi, non sarebbe più intenzionato a rinnovare i progetti per i lavoratori Lpu-Lsu in scadenza il prossimo 31 dicembre. A questa determinazione sarebbe pervenuto negli ultimi giorni dopo le “resistenze” di alcuni lavoratori che non avrebbero ottemperato alle nuove mansioni previste dalla rimodulazione dei progetti in atto. Il sindaco, avrebbe quindi constatato come a fronte di 58 lavoratori, i risultati dell’organizzazione dei lavoro sarebbero piuttosto scarsi, e tutto ciò avrebbe fatto ingenerare nel capo dell’esecutivo cittadino, l’intenzione di non rinnovare i progetti. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, lo stesso primo cittadino avrebbe anche “suggerito” l’opportunità che i lavoratori prendano in considerazione l’idea di chiedere il trasferimento presso altra sede, proprio per non perdere il diritto al rinnovo dei progetti e ad una sempre vana stabilizzazione. 
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Riceviamo e pubblichiamo

 

“Entro trenta giorni dal nostro insediamento asfalteremo tutte le strade!”. Questa, la promessa scandita, negli ultimi giorni di campagna elettorale, dai componenti l’attuale maggioranza in consiglio comunale. Come sia finito il proclama enunciato con toni solenni, è sotto gli occhi di tutti. Così come in tanti altri casi, a partire dai cento posti di lavoro al Parco regionale delle Serre, per finire alla creazione del “secondo ospedale”, dopo aver chiuso il primo, l’impegno è rimasto lettera morta. A distanza di quasi due anni dall’inizio della consiliatura, non c’è angolo della cittadina in cui il manto stradale non risulti pericolosamente dissestato. Da San Rocco, a Santa Maria, per gli automobilisti è una continua gincana. E’ sufficiente fare un semplice giro per il paese per constatare le innumerevoli voragini presenti sul manto stradale. Tuttavia, il paradigma dell’ennesima promessa non mantenuta, è rappresentato da via San Brunone di Colonia, dove gli automobilisti sono costretti a veri e propri slalom per evitare le innumerevoli buche. Quella che dovrebbe essere un’arteria di decongestionamento appare come una pericolosissima mulattiera da terzo mondo, puntellata da pericolose transenne non segnalate che, nelle intenzioni di chi le ha collocate, dovrebbero evidenziare le voragini più rischiose. Lo stato di degrado in cui versa la strada rappresenta un autentico attentato all’incolumità di quanti sono costretti a percorrerla. Lo sforzo compiuto dagli automobilisti per evitare i crateri presenti sull’asfalto causa, infatti, continue invasioni di carreggiata con il conseguente rischio di incorrere in incidenti. A ciò si aggiunga il fattore pioggia, a Serra, tutt’altro che raro. Con le precipitazioni, infatti, le tante buche si riempiono d’acqua divenendo invisibili agli ignari conducenti che corrono il rischio di finirvi rovinosamente dentro con le loro autovetture. Ai tanti pericoli corsi dagli automobilisti si aggiunge, quello per le casse comunali, sempre più, oberate di debiti a causa dei continui risarcimenti avanzati per i danni subiti sull’intera rete cittadina. Quanto la situazione sia insostenibile, lo dimostrano, infatti, le continue richieste di indennizzo e le innumerevoli sentenze con le quali il comune viene condannato a pagare i danni subiti dai cittadini. Eppure, mentre tutto ciò si abbatte sulle spalle dei serresi, l’amministrazione comunale, tanto per non perdere l’abitudine, continua ad esercitarsi in un dormiveglia che sta conducendo Serra alla rovina. Non si può perdere altro tempo nell’ignavia, è necessario adoperarsi tempestivamente per scongiurare ulteriori danni ai cittadini ed alle casse comunali. Serve un intervento risolutore, per farlo è sufficiente asfaltare le strade dissestate, così come è stato fatto per una delle poche arterie cittadine rimesse a nuovo, quella che passa davanti casa del sindaco.

 

Mirko Tassone

Consigliere comunale gruppo 'Al lavoro per il cambiamento'

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mini 602632_414953511880346_500554742_n«Qui la ‘ndrangheta non entra» recita retorica la targa della Commissione Regionale Antimafia. Proposta dalla minoranza nel dicembre scorso, dopo un viaggio sofferto quanto una gravidanza, finalmente è arrivata. Ora campeggia sprezzante ed orgogliosa sull’uscio del municipio. Ma i serresi, a dire il vero, non se sono ancora accorti. Forse perché nessuno li ha informati della cerimonia di affissione. O meglio, forse perché la cerimonia non c’è mai stata.

Serra non è chiaramente il primo paese a ricevere la targa, ma è l’unico in tutta la Calabria che prima l’ha richiesta e poi l’ha snobbata. Ad esempio a Villapiana, nel cosentino, venne affissa con tanto di benedizione sacerdotale in presenza delle autorità militari. Dalla Capitaneria di Porto alla Compagnia dei Carabinieri. Dal Prefetto all’Ispettore di Polizia.

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 mini neve2012 ridSERRA SAN BRUNO – Stanno lievemente migliorando le condizioni di F.B., 65enne residente nel centro storico serrese che, a causa del freddo polare di questi giorni, rischia di perdere una gamba. L’uomo, trasportato presso il policlinico universitario di Germaneto, è stato sottoposto ad intervento chirurgico nella notte di giovedì a causa dei gravissimi problemi alla circolazione che i sanitari del nosocomio serrese gli avevano riscontrato ad una gamba. L’intervento, durato circa 7 ore viste le complicazioni del caso, sembra essere andato bene, ma ancora purtroppo non è stato scongiurato definitivamente il rischio

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mini bonzignuriSERRA SAN BRUNO - Un 65enne residente nel centro storico serrese, F.B., rischia di perdere una gamba a causa di un trombo dovuto all'ipotermia. Il freddo polare di questi giorni, con la neve che ancora giace ammassata in ogni angolo del paese, potrebbe costare caro all'uomo che abita da solo in via San Lorenzo, a pochi passi da piazza mons. Peronaci (foto). Due suoi amici, interrogandosi sulla sua assenza prolungata dal bar che frequenta di solito, stamattina sono andati a trovarlo a casa e si sono subito resi conto che l'uomo era duramente provato dal freddo di questi giorni. Già la sera prima, un vicino di casa aveva cercato di convincere il 65enne ad andare in ospedale, ma invano. Impresa in cui invece sono riusciti i due amici, che dopo molte insistenze stamattina hanno accompagnato l'uomo in ospedale. Qui gli sono stati riscontrati gravissimi problemi alla circolazione

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