mini 1538713_10202904595727619_7789417547659384432_nCi abbiamo creduto. Entrambi i soggetti avevamo fortemente voluto questo incontro, dopo mesi di lavoro comune nella distribuzione dei prodotti agricoli della Piana di Gioia Tauro attraverso oltre venti Gas del nostro territorio e con il concorso del Distretto di economia rurale solidale (che ci ha portato in dote da ormai un anno le relazioni con i produttori del Parco agricolo Sud Milano). 

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il fisarmonicistaLa “strina” in Calabria ha origini remote. Una tradizione per molti perduta da tempo. È infatti ormai da diversi anni che non si sentono più, durante l’ultimo giorno dell’anno, i canti e i suoni festosi che annunciavano la gradita visita della “strina”. Un rito ben distante dalla moderna e consumistica mania di scambiarsi i regali durante le feste natalizie e che nella tradizione calabrese era legato alla consuetudine del “musicista” povero e meno abbiente, che in cambio di un robusto bicchiere di vino rosso, di qualche oliva o di una manciata di acciughe salate, faceva spola tra le case di amici, parenti o semplici conoscenti per augurare a loro e alle loro famiglie l’auspicio di un nuovo anno pieno di felicità e piaceri.

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mini lago_Alaco_sponda_sud-ovestBuongiorno. Chissà se qualcuno finalmente si sveglierà. Quello di oggi è un buongiorno al veleno, in verità, per centinaia di migliaia di calabresi, ma è pur sempre un buon giorno se servirà a far capire che le denunce solitarie degli attivisti pro acqua pubblica non erano frutto di “inutili allarmismi” né di visioni catastrofiche alimentate da manie di protagonismo. L’acqua dell’Alaco è avvelenata. La non notizia è arrivata ieri, poco prima delle 16, in decine di comuni collegati al lago di gomma che infanga le pianure della Lacina. Alcuni sindaci magari avranno pure strabuzzato gli occhi una volta letto il fax inviato dalle autorità sanitarie. Immaginate, ad esempio, il candido stupore di un Bruno Rosi o di un Nicola D’Agostino. Per questi sindaci un po’ naif è stato molto semplice, fino a ieri, dire che quell’acqua era potabile. Non avevano alcun peso sulla coscienza. Placidi e mansueti, all’apparenza bonari, proprio come il pantano da cui ci hanno fatto abbeverare per anni. Si fidavano di analisi incomplete, ridicole, mica potevano credere al grido d’allarme di quei quattro scalmanati.

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Venerdì, 11 Gennaio 2013 13:18

Tanto rumore per nulla

 

mini santoro

I bookmakers inglesi si aspettavano la fuga del Cavaliere di gomma, che dopo 5 candidature e 4 legislature da Premier, ci riprova ancora ripartendo, anche stavolta, proprio dal suo mondo. Quello che lo ha reso famoso, vincente e soprattutto ricco. La Tv.
Sono giorni da maratona per Berlusconi che con lo spirito da teenager e le guance di plastica, saltella, una sera si e l’altra pure, da uno studio televisivo all’altro. Ma l’appuntamento di ieri, a Servizio Pubblico è di certo il più atteso fra tutte le ospitate televisive che da qui alla data delle elezioni riempiranno l’agenda del Silvione nazionale. Eppure, contrariamente alle attese, non accade nulla di particolarmente sconvolgente. 
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Martedì, 08 Gennaio 2013 13:23

Serra, torna il sereno tra Censore e Lo Iacono

mini censore-lo_iaconoSERRA SAN BRUNO – Come l’Araba Fenice, l’uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri, cosi anche il centrosinistra locale sembra un po’ essere resuscitato. L’occasione per la resurrezione è stata la competizione delle primarie per i parlamentari del Partito Democratico che, in provincia di Vibo Valentia, ha visto trionfare il consigliere regionale democrat Bruno Censore. A dare una mano di aiuto all’ormai ex, fratello coltello, sarebbe stato l’ex primo cittadino serrese Raffaele Lo Iacono, defenestrato dalla poltrona più importante di palazzo Tucci, proprio dall’ala censoriana.

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mini 1284192302_benedetto-xvi2Avremo davvero tante cose per cui ricordare l’ultimo mese del 2012. Avremo qualcosa da raccontare ai nostri figli quando saranno un po’ più grandi ed avranno la maturità giusta per sapere finalmente la verità . Per conoscere ed emozionarsi per quanto l’umanità intera sta vivendo. E’ un dicembre inquieto quello che ci scorre lentamente fra le mani. Traboccante di nevicate timide ed eventi sensazionali.  Il mese dei fatti storici. Di una “fine del mondo”, ipotizzata dai Maya, che si risolverà con tanta paura, un bicchiere di troppo e la consapevolezza che ancora, per tutti, la vita non finisce qui. Di un Natale, sempre il solito Natale, che ogni anno per forza di cose devi ostinarti a considerare diverso, più bello, migliore. Un’occasione. L’ennesima.

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simbarioSIMBARIO - Non si placano le proteste dei cittadini all’interno del palazzo comunale. Infatti, come segnalato da alcune famiglie, continua a non esserci l’acqua nella zona alta del paese. Principalmente, i luoghi colpiti dal problema sono via Giacomo Matteotti e le abitazioni nei pressi del Calvario. Una storia quella dell’acqua che si ramifica in mille intrecci ai quali i cittadini cercano di far fronte: dalla chiusura sei serbatoi comunali, all’allaccio all’acqua avvelenata dell’invaso dell’Alaco, alle secche estive ecc. Insomma, l’approccio dell’essere umano con prezioso liquido diventa sempre più difficile. E la confusione in merito ai problemi sopra elencati regna sovrana, dato che gli amministratori dei vari Comuni sono sempre di più impegnati nell’infinito balletto di ordinanze che un po’ ne attestano la bontà e un po’ l’impossibilità di utilizzo della stessa per uso umano

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Giovedì, 26 Aprile 2012 17:18

Siamo tutti impiegati

mini storia_di_un_impiegato“Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d’obbedienza, fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza, però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni, da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni”. Lo diceva, o meglio lo cantava negli anni ’70 Fabrizio De Andrè in un concept album, “Storia di un impiegato”, le cui canzoni ruotano intorno ad un unico filo conduttore come fossero i capitoli di un romanzo. Attraverso la storia di un trentenne, impiegato alle poste, il compianto cantautore genovese, ripercorreva la vicenda umana e politica dell’italiano medio, di quell’essere piccolo borghese che, in cambio del rispetto delle regole di chi detiene il potere, ha la possibilità di godere quei pochi “privilegi” (“banca e famiglia danno rendite sicure”) che la “maggioranza” parlamentare gli concede, fino a quando decide di ribellarsi e viene messo in carcere dove acquista la coscienza collettiva di appartenere tutti alla stessa classe di sfruttati. Già, perché io non credo che “il potere logora chi non ce l’ha”, quando vi è la ribellione chi detiene il potere ne esce sconfitto, logorato, un po’ come quel genitore spossato dopo aver atteso per ore che il proprio figlio, minorenne, rientri a casa durante le tarde ore della notte. Il termine stesso “maggioranza” che deriva dal latino majores è assai ambiguo. E’ curioso vedere come le parole spesso mutano significato col tempo, ed oggi questo stesso termine identifica la minoranza che detiene il potere. Lo stesso popolo, cioè la maggioranza, è chiamato in causa esclusivamente nel momento in cui è giunta l’ora di conferire, attraverso il voto, i privilegi a questa minoranza di privilegiati. Oggi, col Governo Monti è nata una nuova minoranza che è giunta in soccorso di quella politica, la minoranza dei tecnici che, sul presupposto di un pareggio di bilancio, sta mettendo in croce la maggioranza dei tanti italiani che non li aveva delegati a governare. Non si tratta certamente di un governo illegittimo perché gode sempre di una maggioranza-minoranza che lo sostiene ma di un governo non rappresentativo, cioè di un governo prestanome che governerà in nome e per conto del potere economico. E oggi siamo un po’ tutti impiegati, con la voglia di ribellarci ma senza alcuna intenzione di perdere quei minimi privilegi che una vita piccolo borghese ci regala.

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mini Locandina_Spettacolo_Pippo_FrancoRiceviamo e pubblichiamo: Arriva un grande mattatore della comicità sul palcoscenico del teatro “Impero”, a Chiaravalle (Cz), nell’ambito della quindicesima stagione dell’Associazione “Tempo Nuovo”. L’appuntamento, infatti, fissato per mercoledì 22 febbraio alle ore 21, è con Pippo Franco, il quale proporrà lo spettacolo “Svalutescion”, di cui è interprete e regista, oltre che autore. Si provvede così a proporre un nuovo coinvolgente appuntamento, in luogo della rappresentazione “Il Burbero benefico” che è stata, in precedenza, annullata a causa delle avverse condizioni atmosferiche. Intanto cresce l’attesa e la curiosità riguardo a ciò che Pippo Franco racconterà, attraverso il suo modo inconfondibile di fare cabaret, all’ampia platea e agli affezionati spettatori di “Tempo nuovo”. Ed ecco qualche anticipazione.

Si stava meglio quando si stava peggio è scritto nella locandina dello spettacolo che col titolo fa intuire il filo conduttore della pièce in cui l’attore romano, uno dei personaggi cult della comicità italiana, affronta argomenti di attualità, soffermandosi soprattutto sulla crisi economica che ha colpito un po’ tutti. Due ore di risate partendo dai tempi di Pitagora fino ad arrivare ai giorni nostri, con un ritratto comico, ma preoccupante della nostra società. Il percorso dello spettacolo, infatti, si articola anche attraverso le analisi del cambiamento che ha portato la società moderna a confrontarsi sempre meno con i valori che hanno contribuito al suo sviluppo. Dalla religione alla filosofia, dalla mancanza di dialogo alle difficoltà che le coppie incontrano quotidianamente fino ad arrivare al degrado culturale che viviamo ogni giorno nei dibattiti dei talk show, dove per essere opinionisti basta alzare la voce o sciorinare il vocabolario dagli epiteti più coloriti. Dove si andrà a finire non ce lo svela il popolare comico romano, ma di sicuro aiuterà gli spettatori a divertirsi molto e a dimenticare, anche solo per un po’, il declino di questa povera società.

Per contatti e informazioni sull’attività di “Tempo nuovo” si può chiamare al numero 0967/92186, consultare il profilo facebook, scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o ancora visitare il sito www.teatrotemponuovo.it.

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