mini rs98On the news di sabato 12 luglio, dalle ore 10.00 sulle frequenze di RS98 è speciale: “Amore e desiderio”. Esiste un metodo semplice ed attendibile per misurare la passione? L'amore può essere indotto da qualche sostanza? In che modo il desiderio sessuale contribuisce alla durata del rapporto di coppia? In studio sarà presente lo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Iennarella.

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mini festabriganteIl metodo è sempre lo stesso, quello tradizionale. E una tradizione che per Il Brigante si ripete è la festa di chiusura della stagione estiva, dove a farla da padrone sarà un ospite d'onore che suo malgrado con la tradizione (quella musicale e non solo) c'ha avuto a che fare per via della sua abilità a dar voce alla zampogna: la capra appunto!
 
Per gli attivisti dell'associazione culturale si rinnovano anche due riti sacrificali (che gli animalisti non ce ne vogliano!): il primo, già officiato, è stato quello che ha visto protagonista l'ovino che stasera riempirà i tavolini della piazzetta antistante l'associazione; il secondo, ancora da officiare, sarà presente tra i partecipanti vivo e vegeto, cioè l'ovino che il fortunato vincitore stasera si porterà a casa consultando i risultati della riffa... per poi dargli (ahimè!) onorata sepoltura nell'apparato digerente.
 
Ma ad una festa non potrà mancare certo la musica. Quest'anno, al tintinnio delle posate, si affiancherà la grande musica dei Manouche Jazz Trio. La formazione, composta da Paolo Viscardi e Pierluigi Abate alle chitarre e Christian Beraldi al contrabbasso, offrirà al pubblico presente delle straordinarie performance strumentali uniche nel loro genere, quelle del Jazz Manouche appunto. Uno stile musicale unico che fonda il sound tzigano col il Jazz.
 
I tre virtuosi, ispiratisi al capostipite di questo interessantissimo genere musicale, Django Reinhardt appunto, a partire dalle ore 22:00 si esibiranno facendo ascoltare ai presenti brani tipici del Jazz Manouche ma anche tanti pezzi classici riadattati.
E se da parte degli attivisti del Brigante è stato fatto un rito sacrificale per la madre Terra con l'esecuzione della capra, da parte dei Manouche Jazz Trio ce ne vorrà uno propiziatorio per scongiurare il mal tempo. Nuages di Django Reinhardt per cominciare, potrebbe essere la formula giusta!
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mini istruzione
Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Avevo visto tempo fa un servizio alle iene sui contributi scolastici per gli esami di maturità che diventavano obbligatori con la minaccia di non essere ammessi fisicamente agli esami e avevo pensato, essendomi iscritto per prendere un altro diploma, che a Vibo non potesse succedere. Mai pensiero più errato.
Istituto Alberghiero di Vibo Valentia; questa era stata la mia scelta, avevo già il diploma di "ricevimento", preso nel 2000, e per avere altri sbocchi lavorativi e altri punti nella"classifica" per l'insegnamento volevo puntare a quello "ristorativo".
Tutto comincia a febbraio quando ricevo la lettera della scuola con i documenti da consegnare e con un punto finale con la scritta generica versamenti. Mi reco in segreteria e spiego che la documentazione relativa al mio precedente diploma era già in loro possesso, ho dovuto spiegare questa cosa in segreteria almeno 5 volte perché ogni volta lo dimenticavano, e consegno nel tempo: certificato medico, certificato lavorativo, certificato di Laurea e chiedo i programmi per le materie da portare al pre-esame, queste ultime dovrò andare a prenderle con le mie mani da professore a professore per poi consegnare un semplice foglio con su scritto che mi rifacevo ai programmi ministeriali.
Tutto a posto? Nemmeno per sogno. Da fine aprile in poi cominceranno i problemi.
Ricevo, una mattina, una telefonata dalla segreteria perché mancano dei documenti, il diploma, e un versamento da 150 euro pena esclusione dai pre-esami. Con mia sorpresa mi reco a scuola e spiego che hanno tutto già nella cartella compresa la fotocopia dell’unico versamento obbligatorio.
Passa qualche altro giorno e finalmente il consiglio di classe si riunisce per assegnarmi la sezione con cui fare l'esame, siamo a maggio e queste cose si dovrebbero fissare almeno due mesi prima, e decidono le materie da sostenere al pre-esame.
Quali materie hanno deciso? In barba a qualsiasi legge hanno optato per tutte le materie degli ultimi 3 anni nonostante avessi già sostenuto la maggior parte delle materie comuni e che per legge non andavano sostenute nuovamente. Saputo ciò mi reco in segreteria e faccio presente il loro errore ma dicendomi che non potevano fare nulla, e che la legge era chiara, mi mandano dal preside, Carlo Pugliese, a cui cerco di spiegare le mie motivazioni, a voce non avendo con me il decreto ministeriale, ma niente da fare e sento rivolgermi che "la legge non ammette ignoranza" e che in più la documentazione relativa alla formazione lavorativa non andava bene dato che si trattava di un auto-dichiarazione personale, la legge consente di presentare questa dichiarazione ma a quanto pare all'alberghiero hanno leggi di altri paesi, e che per lui non aveva valore dandomi un altro foglio da far compilare e timbrare dall'azienda.
Torno a casa, rileggo nuovamente il decreto e il giorno successivo mi presento di nuovo in segreteria, quel giorno era presente un'addetta gentilissima nell'ufficio, facendo presente decreto, articolo e comma a cui fare riferimento. Capito l'errore mi accompagnano dal Preside che imperterrito continua a non voler sentire ragioni e riportandogli la sua frase "la legge non ammette ignoranza" si altera in maniera non dignitosa, volgare e ineducata per un Dirigente Scolastico, forse non conoscendo l'etimologia di ignorare, che urlando mi dice "ora te l'insegno io il diritto", sono laureato in Scienza Politiche, e cominciando a leggere il decreto cambia colorito e diventa un agnellino ammettendo lo sbaglio ed eliminando tutte le materie che non dovevo fare. Subito dopo il Preside comincia a parlare di titoli di studio, di ragazzi che frequentano per 5 anni e di privatisti a cui sembra facile venire da fuori e prendersi un diploma e che in passato in quella scuola, è capitato (parole sue), i diplomi sono stati anche regalati ma ora non più. Forse questa è l’offesa più grave che potesse rivolgere, non a me, a tutta la scuola dato che quasi tutti i docenti di Sala,Cucina e Ricevimento si sono diplomati in questo istituto.
Ma ancora non è finita perché ricevo nei giorni successivi un'altra telefonata per ricordarmi che manca ancora il versamento da 150 euro e che senza di quello non potrò essere ammesso all'esame. Ritorno nuovamente e chiedo una circolare in cui è riportata questa deliberazione e mi rispondono di guardare sul sito della scuola. Mi collego cerco e trovo l'unica circolare dove giustamente sono riportati i documenti e i versamenti obbligatori e non quelli VOLONTARI. Faccio leggere al Preside che comincia ad arrampicarsi sugli specchi e dice che non potevano scriverlo perché il consiglio d'istituto lo ha deliberato successivamente. Chiedo, a voce, un qualcosa di scritto dove mi si indichi l'obbligatorietà di questo versamento ma nessuna risposta non potendo darla.
Stranamente riesco a fare i pre-esami e non ricevo più nessuna telefonata fino al giorno precedente la prima prova di maturità: se non pago non faccio l'esame mi dicono.
Nuovamente chiedo qualcosa di scritto in cui si parli dell'obbligatorietà di questo contributo e faccio presente che so benissimo che non possono farne dato che anche dalla circolare del ministero, del 7 marzo 2013, si parla di richieste illegittime se rese obbligatorie ma per tutta risposta ho solamente un ultimatum: o paghi o non farai l'esame.
Mi presento la mattina della prima prova senza aver pagato questo contributo e per tutta risposta mi si impedisce di fare l'esame. Non viene messo nulla a verbale. Non mi viene data nessuna comunicazione scritta. Mi si dice che se voglio sapere il perché di questo versamento devo fare assolutamente una richiesta scritta, per avere un atto pubblico che dovrebbe essere affisso in bacheca per legge, al Preside. Vengo richiamato dalla commissione che mi dice di rientrare solo assicurandogli che qualcuno nella mattinata o al massimo il mattino seguente avrebbe pagato questo versamento ma al mio diniego vengo messo alla porta non prima di aver sentito l'ennesima idiozia: il contributo è facoltativo perché viene data possibilità alla scuola di decidere se farlo o no (!!!!!).
Rendendomi conto di trovarmi di fronte a un muro vado via e mi reco al provveditorato dove incontro il massimo dirigente provinciale che dice di non sapere nulla per quanto riguarda versamenti e chiama il Preside; non conosco la conversazione ma subito dopo quella chiamata il Provveditore praticamente stringe le spalle.
Ho insegnato e mi hanno insegnato, a scuola e in famiglia, che bisogna seguire la strada della legalità, e stranamente me lo insegnò parte di quella commissione d'esame che mi ha impedito un diritto, e far sempre presente a chi di dovere le cose che non vanno. Avrei potuto pagare il versamento e fare l'esame come hanno fatto tutti ma non credo che adeguarmi alle ingiustizie faccia parte del vivere civile. Ebbene l'istituto alberghiero ha qualche serio problema di comunicazione, di applicazione dei decreti, del riuscire a capire ciò che si legge e ciò che gli si viene spiegato.
Qualcuno potrà chiedermi qualche prova?
Essendo, l'alberghiero, video sorvegliato, e la mattina della prima prova il tutto è accaduto sotto l'occhio vigile del grande fratello, la prova di parte di ciò che dico è sicuramente registrata nel server; escludendo naturalmente i testimoni.
Questa è la scuola del futuro? Dirigenti Scolastici di questo tipo dovrebbero essere la guida di istituti del genere? Certa gente è guida solo sulla carta.
Una scuola che una volta insegnava a non farsi sfruttare e a pretendere ciò che spetta. Era un'altra scuola ed era un altro Preside.
 
A voi la risposta.
 
Naturalmente questa lettera è stata inviata alle relative caselle di posta certificata a:

USR Calabria
Provveditore agli studi di Vibo Valentia
Ministro della Pubblica Istruzione
Comando Regionale della Guardia di Finanza
Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia
Preside de l' I.P.S.S.A.R.A. di Vibo Valentia

Nicola Iozzo
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Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Il Giro d'Italia è un evento unico. Un avvenimento non solo sportivo ma anche culturale, didattico e turistico. Un appuntamento storico che appassiona grandi e bambini, uomini e donne. In tutta la penisola la “giornata rosa” è vissuta come una grande festa e chiunque si riversa entusiasta ai bordi della strada per aspettare con trepidazione il passaggio della carovana. Perché il ciclismo è l’unico sport che va dalla gente, ti passa sotto casa riempiendo di emozioni le strade e i paesi, portando fascino ed allegria ovunque. Ma il ciclismo non è solo quello che si vede in tv: il Giro d'Italia, il Tour de France o la Vuelta. Il ciclismo è anche quello amatoriale, fatto del sudore e della passione di amanti delle due ruote che tutti i giorni, con il sole o con la neve, ed entusiasti si preparano alle uscite. Amatori che fanno fulcro sulla loro passione per promuovere tra mille ostacoli ed in ogni modo - con incontri, dibattiti, gare e manifestazioni - il territorio che vivono e che amano. Questo è quello che il gruppo amatoriale "ASD Amici Del Ciclo" fa dal 2009. Unica realtà ciclistica presente a Serra e provincia, regolarmente tesserata e ufficialmente riconosciuta dalla FCI e che vanta nelle proprie fila i due giovani Campioni Regionali 2011 e 2012 nella categoria JMT, sia su strada che a crono. 
Una realtà capace nel tempo di tessere relazioni importanti con associazioni attente alle questioni sociali quali l'AVIS e l'ADMO e di collaborare con altri sodalizi impegnati nel campo della cultura o con enti pubblici ed amministrazioni di varie cittadine del comprensorio. 
In particolare, in cinque anni di attività amatoriale, l’ASD Amici Del Ciclo si è resa promotrice di numerosi eventi, tra i quali ben due edizioni de “Il Giro delle Tre Province", un'edizione di "Onda d'Urto", un'edizione della "Due Giorni delle Serre" con relativi Campionati Regionali e nel novembre 2012 della "Tre Giorni con Pozzovivo", corridore professionista impegnato per l’occasione oltre che in sella sulle strade che il successivo 7 maggio avrebbero condotto il Giro d' Italia a Serra San Bruno, anche e soprattutto nelle scuole cittadine, dove ha potuto parlare a centinaia di studenti di sport e di promozione del territorio. In quest’ultimo caso la tre giorni è stata organizzata insieme al Recidence Lacina e con il patrocinio del Parco Naturale delle Serre, della Regione Calabria e del Comune di Serra San Bruno. L’unico scopo era quello, di instaurare un rapporto di collaborazione, in previsione della venuta del Giro, con questi ed altri enti invitati ufficialmente all’evento con Domenico Pozzovivo. Nell’occasione, in particolar modo, l’amministrazione serrese partecipò con ben due esponenti che si dissero pronti a dare inizio ad una forte cooperazione tra l’ASD Amici del Ciclo ed il Comune di Serra San Bruno, per preparare al meglio i giorni che avrebbero preceduto il Giro. Ma nonostante la piena e ripetuta disponibilità, l'associazione non è stata presa minimamente in considerazione per la promozione e lo svolgimento dell’evento, né tantomeno è stato consegnato alcun pass alla stessa associazione per poter accedere alla zona riservata, come invece è stato fatto a favore di molti soggetti senza alcun titolo o merito socio-sportivo. 
Se l'unica associazione ciclistica presente sul territorio viene esclusa da un importante evento ciclistico, vuol dire che non si dispone di una chiave di lettura adeguata a valutare quali siano le reali risorse umane, sociali, sportive e culturali che operano con solerzia e contro mille difficoltà ogni giorno sul territorio e di conseguenza non si può che constatare una scarsa conoscenza dello stesso territorio. Dispiace che una realtà come la nostra - costituita da cittadini prima ancora che da atleti appassionati di ciclismo 365 giorni all’anno - sia stata posta ai margini, anzi sia stata esclusa dalla promozione di un evento importante come il Giro d’Italia. Dispiace anche e soprattutto che per l' ennesima volta un'amministrazione, evidentemente cieca e sorda, abbia mantenuto questo atteggiamento reticente nei confronti di una realtà fortemente presente da ormai cinque anni nello sport e sul territorio.
 
ASD AMICI DEL CICLO
 
(foto di Filippo Rachiele)

 

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mini loiero_e_lombardoRiceviamo e pubblichiamo:

L'accordo politico raggiunto dall'MPA di Raffaele Lombardo con il PDL di Silvio Berlusconi, che in previsione delle prossime elezioni porta il movimento all’interno della coalizione di centro-destra, mi trova ideologicamente in disaccordo. Quale democristiano che guarda a sinistra, mi sento come un pesce fuor d'acqua, in una profonda contraddizione tra cosa sono politicamente e cosa è diventato l'Mpa alleandosi con il PDL.

La mia permanenza in questo “mostro” è terminata. Pertanto mi dimetto da Coordinatore dell'Mpa, rimanendo militante del Movimento politico Autonomia e Diritti del Presidente Agazio Loiero, a cui chiedo, per reagire a queste “alleanze prostitutive”, tramite comunicazione della presente alla Coordinatrice Regionale Bianca Rende, di convocare urgentemente un’assemblea programmatica delle imminenti elezioni politiche per le quali il Vibonese vuol fornire ancora una volta il proprio contributo a difesa dei suoi territori e, più in generale a difesa del Sud.

 

Vincenzo Albanese

(militante Autonomia e Diritti)

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mini autosaloneRiceviamo e pubblichiamo:

In merito al comunicato diffuso dalla Polizia Stradale in data 7.12.2012 agli organi di stampa, i sottoscritti Avvocati Paolo Naso e Raffaella Zaccaro, in qualità di difensori di fiducia del Sig. Ottavio Mantello nato a Cardinale (CZ) il 22.11.1955 ed ivi residente al Viale Sant’Agnese, 14 precisano che:

1) Il loro assistito è incensurato ed alla data odierna non è stato raggiunto da qualsivoglia avviso di garanzia;

2) In merito alla vicenda di cui al comunicato è parte lesa

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arenaARENA - E' un segnale molto concreto e niente affatto simbolico quello mandato dalla giunta comunale arenese guidata da Antonino Schinella. Il giovane sindaco ha voluto farsi promotore di un atto che finora non ha molti precedenti nei piccoli comuni delle Serre. L'amministrazione comunale si costituirà parte civile nel processo "Luce nei boschi", scaturito dall'operazione, condotta dalla Dda di Catanzaro, che ha fatto luce su anni di traffici illeciti, di faide e di delitti riconducibili alla cosca di 'ndrangheta che aveva la sua roccaforte ad Ariola, frazione di Gerocarne, ed era attiva nel territorio dell'Alto Mesima e delle Preserre.

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mini pasquale_3SERRA SAN BRUNO - Tre anni. Tanto è trascorso dall'omicidio di Pasquale Andreacchi. Tre anni di sofferenze, speranze e ricordi. Pasquale, però, non c'è più. È morto. Trucidato brutalmente alla tenera età di diciotto anni. Un dolore atroce per i familiari, che si sono visti strappare un figlio appena maggiorenne. Amava i cavalli. E pare sia stata proprio la compravendita di un cavallo non pagato da un pregiudicato della zona che gli avrebbe portato a fare questa fine. Da allora, però, Salvatore e Maria Rosa hanno fatto il possibile per chiedere verità e giustizia. Si sono rivolti più volte alle testate giornalistiche locali. Hanno contattato anche programmi televisivi di spessore quali 'Quarto grado', 'Pomeriggio Cinque', 'La via in diretta' e 'Blu notte'. Ma nessuno ha risposto. È vero, sì. Fa più rumore un omicidio compiuto in pieno centro a Milano o a Roma che nella nostra provincia. Terra dimenticata dai media nazionali, ma non solo. Anche la classe politica ha fatto la sua parte.

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Lunedì, 03 Settembre 2012 14:12

Asd Nuova Serrese, si parte!

asd nuova_serreseSERRA SAN BRUNO – È partita ufficialmente venerdì scorso l'avventura dell' Asd Nuova Serrese, la neonata realtà sportiva locale che prenderà parte al prossimo campionato di Terza categoria. Con la dirigenza al gran completo, nei locali di palazzo Chimirri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell'organigramma societario. Presente il numero uno del club, Bruno Masciari, che nel corso del suo intervento ha sottolineato come la scelta del nome “Asd Nuova Serrese” sia stata “dettata dalla voglia di dar vita ad una squadra di calcio composta da ragazzi di Serra”. Presente anche il consigliere del gruppo, Raffaele Masciari, secondo il quale “bisogna credere nei ragazzi serresi”, che meritano di essere “coninvolti nel progetto” e “valorizzati”. Da sottolineare anche l'intervento del tecnico Massimo Battaglia, pronto a cercare nei suoi uomini “rispetto verso i compagni e l’avversario prima delle capacità calcistiche” definendosi “fiducioso verso i programmi della società che saprà metterci in condizione di svolgere un’ottima stagione sportiva strizzando, perché no, un occhio ad un possibile salto di categoria”. Questo l'intero organigramma: Masciari Bruno sarà il presidente, il suo vice identificato nella figura di Tassone Giuseppe e le funzioni di segretario saranno affidate a Giuseppe Dominelli. I consiglieri saranno Carmine Franzè, Angelo Carrera, Giuseppe Iervasi e Raffaele Masciari. Strutturata anche l’area tecnica con gente preparata e competente nel campo sportivo quali Claudio De Francesco, laureato in scienze motorie e specializzato in scienza e tecnica dello sport che fungerà da preparatore atletico, Francesco De Caria, anch' egli laureato in scienze motorie dirigente provinciale AICS Catanzaro che fungerà da direttore generale, e mister Massimo Battaglia che sarà coadiuvato dall’istruttore sportivo giovanile Bruno De Caria. Per fine mese, invece, è prevista la presentazione della rosa che scenderà in campo appena verranno stilati i calendari, con una festa in piazza che coinvolgerà l’intera cittadina. 

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mini carabinieriI carabinieri della compagnia di Vibo Valentia, coadiuvati dai colleghi del nucleo Elicotteri e dello Squadrone Eliportato Cacciatori, hanno scoperto una piantagione di cannabis nelle campagne di Filandari, piccolo centro del Vibonese. I militari, in particolare, durante un sopralluogo, hanno notato delle strane piante messe a dimora su un terreno demaniale ubicato in località Spana. Una volta giunti sul posto, i carabinieri hanno rinvenuto 300 piante di cannabis, irrigate da un sistema che attingeva acqua direttamente da un piccolo ruscello presente nell'area. Gli uomini dell'Arma, in oltre 3 ore di lavoro, hanno rimosso tutta la piantagione, in cui alcuni esemplari erano gia' arrivati alla ragguardevole altezza di 2 metri. Tutta la coltivazione, d'intesa con la Procura della Repubblica del capoluogo, e' stata quindi immediatamente distrutta  dopo gli accertamenti del caso.

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