mini giovani_comunistiRiceviamo e pubblichiamo:
In un periodo di crisi economica come quello attuale, il governo Monti, piuttosto che combattere la recessione incentivando pensioni, salari e stipendi, mette le mani in tasca degli italiani con l’applicazione di una ulteriore imposta che, come di consueto, graverà sulle spalle di milioni e milioni di famiglie, lavoratori e pensionati, la stragrande maggioranza dei quali stenta ad arrivare alla fine del mese. Ebbene, il governo tecnico, sostenuto a spada tratta da Pd, Pdl, Udc, ha introdotto di recente la cosiddetta Imu, che in realtà non fa altro che sostituire la precedente imposta comunale sugli immobili, l’ ICI. L’Imu si pagherà in tre rate: 18 giugno, 17 settembre e 17 dicembre. Anche i serresi, dunque, dovranno sopportare il peso derivante dall’applicazione di questa nuova imposta. Una vera e propria rivoluzione, però, arriva da Polistena, dove il primo cittadino Michele Tripodi, del Partito dei Comunisti italiani, ha stabilito un principio di equità e giustizia sociale: l’assise cittadina del comune reggino, infatti, ha approvato l’applicazione delle nuove aliquote per l’ Imu, stabilendo altresì che la maggior parte dei polistenesi non pagherà, di fatto, l' imposta sulla prima casa. Ciò è stato possibile grazie alla decisione assunta dall’ Amministrazione comunale di Polistena di abbattere l’Imu sulla prima casa allo 0,2%. A questo punto, lanciamo un appello al primo cittadino di Serra San Bruno, Bruno Rosi, affinchè prenda esempio dal collega Tripodi, con l’auspicio che il capo dell’esecutivo si dimostri sensibile alle problematiche dei nostri concittadini. A tal proposito, vorrei ricordare, inoltre, che la Federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, guidata dal nostro segretario, Nicola Arcella, ha già provveduto ad inviare una lettera a tutti i sindaci del Vibonese invitandoli ad adottare per l'Imu la percentuale più bassa prevista dalla legge, prendendo in considerazione, ovviamente, il fatto che, in Calabria, come nel resto del Paese d'altronde, c'è una situazione di estrema difficoltà, con lavoratori che minacciano di suicidarsi perchè non percepiscono lo stipendio; o per le giovani generazioni che non riescono ad avere alcuna prospettiva occupazionale. 
Alessandro De Padova
Coordinatore Provinciale Giovani Comunisti - Prc Vibo Valentia
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mini brognaturo_municipioBROGNATURO – Manca veramente poco, anche se tutto sembra muoversi in sordina. A poco meno di venti giorni dalla scadenza fissata per la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, nel borgo in riva all’Ancinale, la macchina politica sembra ancora alle prese con le piccole manovre di cabotaggio. Tuttavia, stando alle prime indiscrezioni, la prossima campagna elettorale pare destinata ad essere caratterizzata da molte novità e poche conferme. La novità di maggior rilievo dovrebbe essere il passo indietro dell’attuale primo cittadino, Cosmo Tassone, intenzionato a “lasciare”, per “motivi di salute”. Il sindaco di lungo corso, ritornato alla guida del comune cinque anni fa, dopo l’interregno del braccio destro Pupo, dovrebbe lanciare un “volto nuovo” destinato, nelle intenzioni, a raccoglierne il testimone. In attesa di definire chi sarà il designato alla successione, nei giorni scorsi, il raggruppamento, che cinque anni addietro si aggiudicò la tornata elettorale sotto le insegne di “Noi e Voi per Brognaturo”, ha dato luogo ad una partecipata riunione nel corso della quale sarebbero state emanate le linee guida per la formazione della lista. Alla luce di quanto fatto trapelare, durante la riunione sarebbe emersa la volontà di innovare nella continuità. In altri termini, la nuova formazione dovrebbe nascere da un mix di uomini legati al vecchio corso e da nuove leve alla prima esperienza politica. Stando alle indiscrezioni, per conoscere i componenti della lista ispirata da Tassone bisognerà aspettare l’esito di una riunione in programma per il fine settimana. Per quanto riguarda, invece, il fronte degli antagonisti, si potrebbe registrare una clamorosa novità con la discesa in campo di Mimmo Salerno. Il professionista pare sia lavorando, già da qualche tempo, alla composizione di una lista nella quale potrebbe figurare, anche, qualche transfuga di “Noi e Voi per Brognaturo”. Dalle novità alla conferme. Con ogni probabilità a disputarsi la fascia di primo cittadino ci sarà, ancora una volta, Bruno Papa, reduce dalla candidatura di cinque anni or sono, quando vestì i panni dello sfidante sotto le insegne di “Cambiamento e Progresso”. Salvo colpi di scena, quindi, complice la riduzione dei componenti del consiglio comunale e quindi delle liste, la nuova tornata elettorale si dovrebbe caratterizzare per la presenza di tre raggruppamenti politici intenzionati a conquistare la maggioranza dei poco meno di cinquecento votanti che costituiscono il corpo elettorale.

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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mini volleyEsordio amaro per la Genix Volley Serra San Bruno, squadra impegnata nel campionato di prima  Divisione Femminile di Pallavolo. Il team serrese, guidato da coach Salvatore Zaffino, cede in casa al tie-break all'ADMO Volley Vibo Marina. Dopo aver perso il primo set (17-25), la Genix si porta in vantaggio aggiudicandosi il secondo (25-22) ed il terzo (26-24). Nel quarto c'è il ritorno degli avversari (20-25) e si va dunque al quinto set dove gli ospiti si impongono con il punteggio di 15-9. Coach Zaffino commenta così l’andamento della gara: "Di positivo rimane la prestazione delle ragazze ed il primo punto in classifica.  Sono soddisfatto in modo particolare per chi esordiva da titolare per la prima volta in questa competizione come Valentina Rachiele e Caterina Damiani, entrambe classe ’96, che pur entrando dalla panchina hanno dimostrato ottime cose; ma in generale un plauso a tutte le ragazze". Prossimo appuntamento martedi 13 alle ore 15:30 con il campionato under 18.

 

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 mini il sindaco di Serra San Bruno Bruno RosiSERRA SAN BRUNO – Per chiudere le polemiche e sottolineare come "a Serra si è fatto sciacallaggio politico" il sindaco Bruno Rosi ha indetto una conferenza stampa alla quale ha partecipato tutto lo stato maggiore dell’amministrazione comunale targata Pdl. Oggetto dell’incontro con i giornalisti la storica nevicata che ha messo in ginocchio il comprensorio montano e le iniziative intraprese dall’esecutivo cittadino per fronteggiare l’emergenza. Nel mirino del primo cittadino quei "soggetti a causa dei quali la gente si sta disamorando della politica" mentre per quanto riguarda la nevicata record che ha coperto la cittadina della Certosa sotto una coltre bianca di 80 cm "è stato un evento eccezionale che a memoria d’uomo non si ricorda, se pur prevedibile grazie all’allerta meteo, non ci aspettavamo un evento di tale intensità". Per quanto riguarda le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale, su una cosa il sindaco è stato chiaro "abbiamo lavorato tutti, amministratori, dipendenti, protezione civile, Corpo Forestale, Afor, Lpu e Lsu, Enel, Anas, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia, protezione civile, Esercito e Parco delle Serre", e ringraziamenti particolari "al geom. De Francesco che ha coordinato il Com., al comandante dei vigili urbani Mannella e soprattutto al Prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari che ha voluto rendersi conto di persona della situazione". Altrettanto chiaro è stato nel definire alcuni enti come "assenti", un esplicito riferimento all’amministrazione provinciale di Vibo Valentia, rea di aver lasciato impraticabile la strada che da Brognaturo porta all’invaso dell’Alaco dove a causa delle nevicate c’è stata l’interruzione dell’energia elettrica che ha causato, a Serra, lo stop dell’acqua potabile per 24 ore, a proposito del quale, il primo cittadino ha messo a disposizione un camion di bottiglie di acqua potabile che è stata distribuita ai cittadini. Proprio a tal proposito ha detto il primo cittadino "non è pensabile che l’invaso dell’Alaco che serve comuni del vibonese, del catanzarese e del reggino, sia sprovvisto di almeno due generatori per fare fronte alle emergenze". Non sono mancate critiche nei confronti della situazione dell'ospedale: "in 12 ore – ha detto Rosi – siamo intervenuti 5 volte per garantire agli utenti il raggiungimento dell’ospedale. La cosa grave è che il nosocomio di Serra è stato dotato di una sola ambulanza, senza gomme antineve e provvista di catene che si sono spezzate nella notte, per averne delle nuove c’è voluto il pomeriggio del giorno dopo. Abbiamo accompagnato i dializzati di Serra nel tragitto casa ospedale e ritorno, abbiamo garantito il cambio turno del personale medico e paramedico, abbiamo reso libera e disponibile la pista dell’elisoccorso e fornito i ricoverati di pane". Da quanto sarebbe stato fatto per le sorti degli ammalati e per come è stata gestita la situazione del nosocomio cittadino, secondo Bruno Rosi il messaggio è univoco: "L’amministrazione comunale ha a cuore le sorti dell’ospedale". Quello di cui il primo cittadino si è dimostrato certo è che "la macchina amministrativa ha funzionato bene, solo chi non opera non commette errori". Il vicesindaco Gerardo Bertucci, dal canto suo ha stigmatizzato alcuni comportamenti individuali di "minacce d’incatenamento davanti al comune" e le richieste personali di quella parte di cittadini che si sarebbe dimostrata insensibile alle esigenze generali che stavano alla base dell’emergenza di cui si stava occupando l’esecutivo cittadino serrese. Il coordinatore locale della protezione civile Antonio Carnovale ha voluto ringraziare "di cuore tutti i volontari" che sono stati in prima linea durante l’emergenza neve e che si sono "attivati immediatamente sia nelle strade del centro storico di Terravecchia che in quelle di Spinetto per alleviare i disagi di chi non poteva uscire di casa. Abbiamo – ha detto – fatto la spola tra le farmacie e le case".

Sulla stessa linea del sindaco anche il coordinatore cittadino del Pdl, Antonio Gambino, che ha affidato le sue valutazioni ad una nota stampa diffusa nel pomeriggio di ieri. “In tutte le situazioni di emergenza  - si legge nella nota - è necessario mettere da parte le polemiche pretestuose volte ad addossare responsabilità all’avversario politico con l’intento di ricavarne benefici elettorali e prestare la propria collaborazione per affrontare la difficoltà delle circostanze. In queste occasioni è infatti prioritario guardare all’interesse collettivo invece di abbandonarsi ad esternazioni gratuite di dubbio gusto che mal si conciliano con il normale funzionamento della società civile. Tengo a sottolineare che, in questi giorni, l’amministrazione comunale ha operato con prontezza individuando le priorità ed intervenendo con efficacia e determinazione. Va apprezzata la capacità del sindaco Bruno Rosi - aggiunge Gambino - di prendere decisioni in tempi brevi e la disponibilità di assessori e consiglieri che, oltre a fornire un apporto di carattere organizzativo, sono stati sempre presenti e, laddove i problemi apparivano più gravi, non hanno mancato di intervenire materialmente. In un contesto eccezionale, vi è stata prontezza d’azione e, a differenza di altre realtà, non vi è stata titubanza e non è stato perso tempo prezioso. Se nell’arco di una giornata i disagi sono stati ridotti va dato merito anche alla protezione civile, alla prefettura, all’esercito e alle forze dell’ordine che hanno lavorato in sintonia con la direzione del Com.”


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Giovedì, 02 Febbraio 2012 20:21

La Chiesa e l'inganno dell'8 per mille

mini grafico_8xmilleLa primavera sta per arrivare. Le montagne si  rinfrescheranno di verde. Dalle finestre filtreranno timidi raggi di sole, le giornate si allungheranno. Il bosco ci regalerà fragole e mirtilli. Qualcuno inizierà una dieta, qualcun altro s’innamorerà (la maggior esposizione alla luce influenza i livelli ormonali). Ma solo quando il televisore per ore ed ore inizierà a rigurgitarci addosso lo spot dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, tutti finalmente gioiremo per l’avvento della bella stagione. Anche in questa primavera, come in ogni primavera, saremo spettatori passivi di una delle più potenti e costose strategie di marketing al mondo. Registi hollywoodiani, sublime fotografia, musiche di Morricone, trame strazianti e slogan commoventi. Chi non ricorda lo 
spot del 2005 basato sul dramma dello tsunami? Sullo sfondo una baraccopoli tanto fragile da pensare che possa portarla via il primo alito di vento, un pugno di pescatori scalzi sulla spiaggia a scrutare un orizzonte cupo e lontano, una voce fuori campo nuance Vittorio Gassman che sentenzia: "Quel giorno dal mare è arrivata la fine, l'onda ha trasformato tutto in nulla". Poi per fortuna accorriamo noi, i contribuenti, e le nostre donazioni si trasformano in remi, barche e reti “capaci di crescere figli e pescare sorrisi”. La telecamera zumma sulla pesca miracolosa. In campo in primo piano il logo dell’8per1000. Slogan di chiusura: “Con l’otto per mille avete fatto tanto per molti”. In sottofondo una sfarzosa musichetta stile Cavalcata delle Valchirie. Un trionfo, ma di falsità. Dietro questi spot si cela il grosso inganno perpetuato dalla chiesa a sfavore dei cittadini, indotti a versare dei soldi convinti di compiere un atto caritatevole, ma inconsapevoli del fatto che il ricavato in realtà sarà destinato a tutt’altri scopi: per finanziare la campagna pubblicitaria “tsunami” la chiesa sborsò ben 9 milioni di euro e ne donò solo 2,6 alle vittime della tragedia (meno dello 0,3 % della raccolta totale). 

L’8xmille è figlio del governo Craxi. Introdotto nel maggio dell’85 a favore della sola Chiesa Cattolica per il “sostentamento al clero ed integrazione ai redditi ecclesiastici” in seguito, grazie ai radicali, fu riconosciuto anche alle altre confessioni religiose. Si tratta di un meccanismo ingannevole. Una rapina che si consuma di primavera in primavera, all’atto della dichiarazione annuale dei redditi, quando in media il 34% dei contribuenti sceglie di destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica, il 4% allo Stato e l’1% agli altri possibili beneficiari (Valdesi, Ebrei, Luterani, Avventisti, Assemblee di Dio e vari). Il restante 61% degli italiani, però, omette qualsiasi opzione convinto di scegliere di non scegliere. Ma in realtà è come se si decidesse di donare a tutti, perché i soldi di chi non barra alcuna alternativa vengono ripartiti in proporzione alle scelte esplicitamente espresse. Quindi, calcoli alla mano, in definitiva l’88% dei fondi viene automaticamente attribuito alla Chiesa Cattolica, ossia 900 milioni di euro, anche se concretamente solo il 34% dei contribuenti ha espresso volontà in merito. Lo Stato potrebbe destinare il proprio 4% ad interventi culturali o sociali (assistenza ai rifugiati, calamità naturali, ricerca scientifica, tutela dei beni culturali, ecc.), ma, ad esempio, nel ‘99 destinò cento miliardi di lire dell’8xmille all’invio di contingenti militari italiani in Albania e Macedonia. Peggio ancora, dal 2007 la metà dei fondi raccolti viene destinata al restauro di beni culturali ma di esclusiva proprietà cattolica. Chi di voi sapeva che il vostro 8xmille devoluto allo Stato era servito ieri a finanziare le guerre ed oggi a restaurare le cattedrali? 
E la Chiesa? Come detto dalle campagne pubblicitaria emerge un messaggio commovente: i soldi sono destinati ad attività di ausilio ai meno abbienti. In realtà ben il 79% di quanto ricavato dall’8xmille, viene impiegato per esigenze di culto (stipendi dei sacerdoti, costruzione di nuove chiese, tribunali ecclesiastici e catechesi), e solo il 21% viene devoluto per attività caritative (di cui un magro 8% ai paesi più bisognosi). L’unico dato positivo è che negli ultimi anni, forse sulla scia degli scandali di pedofilia clericale, il numero dei contribuenti che ha indicato come beneficiario Ratzinger e soci si è drasticamente ridotto di 95.104 unità. Il fatto è che la chiesa, piuttosto che rubare i risparmi dei cittadini, dovrebbe essere capace di autofinanziarsi e se non ci riesce significa che probabilmente neanche Dio la vuole. 
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mini LoieroWhyIl processo d'appello dell'inchiesta Why Not, ribalta il verdetto di primo grado. I giudici della corte d'appello di Catanzaro hanno accolto la richiesta della Procura Generale, condannando Agazio Loiero, ex governatore della Calabria, ad un anno di reclusione per abuso D'ufficio. Gli avvocati di Loiero, che in primo grado avevano ottenuto l'assoluzione, hanno dichiarato ''Non possiamo non nascondere una certo stupore per la sentenza emessa dai giudici della corte d'appello''. ''Ritenevamo - hanno aggiunto - e riteniamo ancora ora di avere ampia ragione su tutto il fronte accusatorio. Al momento, pero', non possiamo dire nulla se prima non vediamo le motivazioni della sentenza''.

Per l'altro ex presidente calabrese, Giuseppe Chiaravalloti, è stato invece disposto il non doversi procedere per prescrizione.

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mini Giuseppe_MorroneIl Consiglio regionale ha proceduto alla sostituzione temporanea del consigliere Franco Morelli, con il primo dei non eletti del Pdl della circoscrizione di Cosenza Giuseppe Ennio Morrone (foto). Morrone, primo dei non eletti con 6.838 voti, ha partecipato ieri ai lavori del consiglio. Morelli e' stato temporaneamente sostituito perche' arrestato il 30 novembre scorso nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Milano con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Nel corso della seduta di ieri, poi, c'è stata l'approvazione della legge che amplia la platea e i benefici delle vittime della 'ndrangheta, già in parte previsti nella Legge Regionale n. 31 del 16 ottobre 2008. E' stato inoltre approvato, all'unanimità dall'intero Consiglio, un ordine del giorno presentato da Bruno Censore (Pd) che impegna il presidente della Giunta regionale a rivolgersi al ministero della Giustizia per evitare la soppressione in Calabria di molti uffici del Giudice di pace.

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Sabato, 14 Gennaio 2012 16:53

L'Inferno di Dante il Sapiente. Canto primo

mini Danti_lu_sapentidi Dante il Sapiente
Canto primo

Nel mezzo del cammin di nostra vita
ci ritrovammo in culo il pidielle,
ché la "sinistra" via era smarrita. 

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta pena selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura! 

Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar di quello ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ ho scorte. 

Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,
com'arrivai in quello municipio,
che la verace via abbandonai. 

Ma poi ch’i’ fui al piè di San Brun giunto,
là dove terminava quel corso
che m’avea di paura il cor compunto, 

guardai in alto e vidi le mie palle
gonfiate già quanto un pianeta
le palle mie e tutte l'altre palle. 

Allor fu la paura un poco queta,
che nel lago del cor m’era durata
la notte ch’i’ passai con tanta pieta. 

E come quei che con lena affannata,
uscito fuor dell'Alaco a la riva,
si volge a l’acqua perigliosa e inquinata,

così l’animo mio, ch’ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar il bossol
che non lasciò già mai persona viva. 

Poi ch’èi posato un poco il corpo lasso,
chi mi cacai per la piaggia diserta,
sì che ’l piè fermo sempre era ’l più basso. 

Ed ecco, quasi al cominciar de l'erba,
una canna leggera e presta molto,
che di pel russiciedhi era coverta; 

e non mi si partia dinanzi al volto,
anzi ’mpediva tanto il mio cammino,
ch’i’ pimmu mi ripigghjiu stetti molto.

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Martedì, 03 Gennaio 2012 14:29

Bomba a Caulonia. Colpita una cooperativa

mini goelIl Gruppo Cooperativo GOEL, che da anni prova a combattere lo strapotere economico della 'ndrangheta, è stato vittima di un atto intimidatorio. Un ordigno esplosivo è stato lasciato, nella giornata di ieri, davanti all'entrata di un locale che la Cooperativa GOEL aveva preso in affitto con l'intento, quasi riuscito, di realizzarvi un ristorante multi-etnico che iniziasse al lavoro gli ospiti dei progetti di accoglienza. L'esplosione ha gravemente danneggiato l'immobile come spiega il presidente del gruppo cooperativo, Vincenzo Vinarello: "La bomba ha fatto saltare i pavimenti e divelto tutte le porte. È stata fatta esplodere immediatamente davanti l'ingresso principale, probabilmente nella notte del primo dell'anno.  È un atto di stampo chiaramente mafioso, uno dei tanti che hanno colpito la Locride e la Calabria negli ultimi giorni". Subito sono intervenuti sul posto i carabinieri che hanno già avviato le indagini, affidando le analisi alla Scientifica. La cooperativa GOEL, che già in passato era stata fatta oggetto di altri atti intimidatori, nel corso della sua storia, ha portato e porta avanti ancora oggi vari progetti d'accoglienza. Il presidente Lionello ci tiene a puntualizzare che la cooperativa continuerà "le attività di accoglienza degli immigrati per sottrarli al controllo della malavita" ma chiede che "il governo dia un chiaro segnale di rafforzamento della lotta alla 'ndrangheta".

Nella giornata di ieri sul grave episodio si è epresso anche il sindaco di Cauolnia, Ilario Ammendolia, che ha dichiarato: 

"I valori di solidarietà, generosità, accoglienza e uguaglianza tagliano l'erba sotto i piedi alla criminalità che per vivere ha bisogno di contrapposizioni, di odio, di divisioni. La presenza tra noi di tanti ragazze e ragazzi africani, curdi, palestinesi, pakistani e' un seme gettato in favore di una società che poggia su valori alternativi a quelli voluti e praticati dalla mafia. Un seme che germogliando getterà le basi a una società diversa e senza violenza. Ovviamente, saranno le autorità inquirenti a individuare gli esecutori materiali e i mandanti di tale gesto criminale. A noi tocca il compito di valutare la natura criminale di una azione che rappresenta un attacco politico a quanto noi abbiamo realizzato in questi anni. Noi non faremo un solo passo indietro. Non abbandoneremo le nostre posizioni - aggiunge Ammendolia - che coniugano la lotta alla 'ndrangheta a quella per una società più giusta e al rispetto della Costituzione repubblicana".

"Ribadiamo ciò che abbiamo sempre detto: la lotta alla criminalità deve essere condotta senza quartiere ma sempre nel rispetto delle garanzie costituzionali e senza criminalizzare la nostra terra e il nostro popolo. Continueremo senza esitazioni a percorre la nostra strada. Alla violenza - continua - si risponde con il massimo di unità possibile. Questo abbiamo ricercato in passato e questo continueremo a ricercare con la massima determinazione. In questi anni, a Caulonia e in tutta Italia, come sindaco e come esponente del tessuto democratico meridionale, ho cercato di delineare la possibilità di costruire nel Sud una società diversa. L'accoglienza, la solidarietà, l'impegno come parte essenziale di un progetto di rinascita del Sud. Ho avuto modo di farlo ovunque da Lampedusa a Udine, ad Aosta. Lo farò ancora il 13 gennaio a Trieste. Credo che oggi come ieri abbiamo bisogno di uscire fuori dal ristagno culturale e morale e da una politica asfittica e provinciale basata su una conflittualità permanente. La 'ndrangheta si sconfigge rilanciando la politica da non confondere con il mero impegno elettorale. Nelle prossime ore - conclude il primo cittadino di Caulonia - concorderemo una risposta democratica, la più larga possibile alla intimidazione subita. Ovviamente a tale manifestazione inviteremo tutti a intervenire".

 

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mini mongianaMONGIANA – Il Prefetto di Vibo Valentia, Luisa Latella, ha stabilito la proroga di altri tre mesi per la Commissione d’accesso agli atti al comune di Mongiana, al fine di consentire  ulteriori approfondimenti delle indagini che sarebbero di particolare complessità. La Commissione era stata inviata dall’Ufficio Territoriale del Governo nel settembre scorso ed è formata dal Capo di Gabinetto del Prefetto di Vibo Valentia Anna Aurora Colosimo, dal dirigente del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno Domenico Avallone e dal Maggiore dei Carabinieri Vittorio Carrara. Compito dei commissari è quello di passare ulteriormente al setaccio gli atti amministrativi per accertare se esistano le presunte infiltrazioni mafiose ravvisate dalle pregresse attività info-investigative condotte dalle forze dell’ordine, e quindi per accertare eventuali forme di condizionamento che compromettano la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento dell’amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi. L'attuale sindaco, Rosamaria Rullo, che si era subito detta serena e disposta a collaborare pienamente con la terna inviata dalla prefettura, è stata già primo cittadino per due mandati consecutivi. Di provenienza democristiana, attualmente nel Pdl, ha vinto alla testa di una lista di centrodestra le scorse elezioni comunali del 2009 per soli 18 voti di scarto contro l’ex primo cittadino Vito Scopacasa, che si era ricandidato alla guida del paese a capo di una compagine di centrosinistra. Continuano quindi le indagini sui comuni del vibonese: dopo Mileto, la proroga giunge anche per Mongiana, mentre proprio poche settimane fa è stato sciolto il consiglio comunale di Nardodipace, con il contestuale insediamento della Commissione ministeriale che guiderà il comune montano per i prossimi 18 mesi. A Fabrizia invece, comune già commissariato per infiltrazioni mafiose, il mese scorso i cittadini sono tornati alle urne e hanno scelto il nuovo sindaco dopo quasi due anni di commissariamento.

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