Prefetto-ViboSi sono incontrati nella mattina di ieri nella Sala consiliare della Provincia e lo faranno di nuovo fra quattro giorni, il prossimo lunedì. Riprende con un ritmo febbricitante l’operato dei primi cittadini del Vibonese. Al centro della discussione intavolata dalla Conferenza dei sindaci, argomenti pregnanti di difficile risoluzioni, ma riguardo ai quali pare si possa arrivare presto a qualche risvolto positivo. A volere l’incontro è stato il prefetto Giovanni Bruno, che ha presieduto i lavori della Conferenza. All’ordine del giorno i tetti di spesa per le prestazioni ospedaliere e socio sanitarie; la questione relativa ai precari Lsu ed Lpu in dotazione ai diversi enti territoriali e, in conclusione, l’emergenza randagismo.

In apertura, proprio in riferimento al primo argomento in scaletta, è stata sollevata l’esigenza di accrescere la spesa sanitaria per la nostra provincia. Il sollecito di aumento, indirizzato alla Regione, è frutto soprattutto della necessità di imporre una necessaria inversione di tendenza rispetto al fenomeno della cosiddetta migrazione sanitaria. La mobilità sanitaria passiva ha spinto, infatti, soprattutto negli ultimi tempi, un numero sempre più crescente di cittadini del Vibonese a rivolgersi al di fuori delle strutture dell’Azienda sanitaria provinciale per ricevere cure. A tal proposito le parti hanno condiviso l’esigenza di richiedere oltreché l’aumento delle risorse erogate all’Asp, anche e soprattutto il miglioramento dell’offerta della rete sanitaria provinciale.

In merito al secondo punto all’ordine del giorno, afferente all’altrettanto annosa questione che vede interessate le centinaia di Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, si è fatto il punto sugli aspetti burocratici sanciti dalle recenti direttive impartite dal ministero del Lavoro, secondo cui entro il prossimo 2 dicembre i Comuni dovranno inoltrare la documentazione utile per il conseguimento del contributo per la stabilizzazione di alcuni di questi lavoratori, presumibilmente sulla base dell’anzianità anagrafica. Diversi sindaci hanno espresso grosse perplessità a riguardo, rimarcando le precarie condizioni economiche dei rispettivi enti. Una situazione che, secondo molti primi cittadini, non può assolutamente garantire i corrispettivi economici a favore dei lavoratori. A tal proposito, proprio il Prefetto Giovanni Bruno, ha sospeso il punto rimandando la discussione a successivi incontri, dove si potranno acquisire dati precisi in merito alla questione, magari assunti in seguito ad un colloquio diretto tra il capo dell’Utg Vibonese ed il ministro Giuliano Poletti.

Terzo ed ultimo punto quello inerente alla necessità di realizzare un canile sanitario provinciale che possa lenire l’emergenza randagismo, utile a prestare cure e rifugio ai cani. A tal proposito si è già pensato di definire l'edificazione fisica della struttura. Zone individuate per una possibile collocazione del canile sono state quella adiacente all’aeroporto di Vibo, alcuni territori nei pressi di Zungri o, in ultima ipotesi, di Fabrizia. La necessità di agire in tempi brevi è sancita anche dal fatto che la convenzione con il canile privato siglata dall’Asp è scaduta nei giorni scorsi. Nel frattempo i cani accalappiati e da microchippare saranno trattenuti in strutture private a spese dei Comuni. La prossima conferenza dei sindaci si terrà lunedì 24 alle ore 11.

 

 

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Venerdì, 07 Novembre 2014 12:20

Allarme maltempo, vertice in prefettura a Vibo

allagamenti 12Per prevenire ogni potenziale pericolo all'incolumità pubblica e, soprattutto, per porre in essere provvedimenti adeguati rispetto all’ondata di maltempo che da diverse ore sta interessando anche il territorio provinciale, nel primo pomeriggio di ieri, si è tenuto un vertice operativo tra il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, ed alcuni dei sindaci dei comuni del Vibonese.

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Martedì, 07 Ottobre 2014 11:32

La borbonica ex Statale 110 - LE FOTO -

mini fotostradaNon serve sfogliare le pagine di storia calabrese per comprendere che l’ex Statale 110 (ora di competenza della Provincia) sia una via di comunicazione voluta da Ferdinando II nel 1837. Salvo il manto stradale in catrame – completamente rovinato lungo il tratto Angitola-Serra San Bruno, pieno di dislivelli, grosse buche e deviazioni – la strada in questione non è per nulla cambiata rispetto a quella borbonica, anzi, è peggiorata.

Nonostante le esigenze degli abitanti dell’entroterra serrese, che per spostarsi sulla zona tirrenica sono costretti a percorrere l’ex Ss 110, nessuno da anni pare abbia preso a cuore l’idea di porre in essere anche una leggera parvenza di manutenzione stradale. E, in tal senso, non risulterebbe neanche utile rifugiarsi dietro la recente gestione della Provincia da parte del commissario Ciclosi, perché l’ex Statale 110 è sempre stata in condizioni più che pessime.

Durante tutto il periodo estivo di quest’anno, la già stretta carreggiata è notevolmente diminuita a causa delle erbacce, che in alcuni tratti coprono quasi interamente le corsie. Ogni giorno, oltre alle persone che la percorrono con le auto per raggiungere l’autostrada (svincolo di Pizzo), sul manto stradale disastrato sono costretti a passare i mezzi pesanti della grande distribuzione e quelli delle imprese addette ai lavori della celebre e chimerica “Trasversale delle Serre”.

Con la circolazione dei mezzi pesanti – che con la loro mole hanno anche creato quelle che sembrano delle gallerie nella fitta vegetazione – il traffico diventa estremamente lento, e per le auto la possibilità di superare è nulla. Non è nemmeno raro trovare grossi tir, provenienti da direzione opposta, bloccati all’altezza di San Nicola da Crissa o lungo i tornanti a pochi chilometri dal bivio Angitola.

La pericolosità della strada è estremamente evidente. Ma, a suscitare ancor di più lo scandalo è anche il fatto che, con il depotenziamento del sistema sanitario voluto dalla gestione Scopelliti, sia le autoambulanze che i malati, per far fronte alla mancanza dei servizi dell’ospedale “San Bruno” di Serra, sono costretti a raggiungere l’ospedale Jazzolino di Vibo, percorrendo la suddetta strada provinciale, o, in alternativa, il malridotto tratto che dal comune di Serra porta al comune di Sorianello, quasi impercorribile durante la stagione invernale e situato in una zona altamente franosa.

La sistemazione dell’ex Statale 110, che può definirsi di fatto un provvedimento di estrema urgenza, dovrebbe essere uno dei tanti nodi da risolvere da parte del nuovo consiglio provinciale, con a capo il presidente Niglia, eletto il 28 settembre scorso con le elezioni di secondo livello, all’interno della lista “inciucio”, che ha visto il connubio tra i renziani del Pd con esponenti di FI e FdI.

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asp-viboVIBO - Nella Sala della Biblioteca dell’Asp, a Palazzo ex Inam, si è svolta un’assemblea, promossa dalla segreteria provinciale della Cisal, a cui hanno preso parte molti degli ausiliari specializzati in organico all’Azienda sanitaria. Oggetto dell’iniziativa la richiesta di convertire il rapporto occupazionale da part-time in full-time. Da molti anni i lavoratori ausiliari, in servizio presso i presidi di Vibo Valentia, Serra San Bruno, Tropea e Soriano Calabro, portano infatti avanti la vertenza, mai realmente presa in considerazione dai vertici dell’azienda sanitaria. In più interventi, durante la riunione, i lavoratori hanno comunicato di essere pronti a porre in essere azioni eclatanti se nel prossimo futuro non si dovesse iniziare a ricercare soluzioni utili a risolvere il problema.

I lavoratori, impegnati paradossalmente quasi tutti in comparti sottodimensionati, sono infatti continuamente sottoposti a turni straordinari di lavoro e spesso costretti al mancato godimento delle ferie, cosa che, oltre ai notevoli sacrifici, potrebbe determinare anche delle disfunzioni nell’espletamento dei servizi prestati. Criticata è stata anche l’intenzione palesata di recente dai vertici aziendali di arrivare all’assunzione di nuovo personale.

Nell’ambito della discussione i rappresentanti Cisal non hanno mancato di evidenziare come la problematica interessi sia il settore pubblico che privato della sanità provinciale, pertanto l’idea promossa è stata quella del varo di una programmazione triennale che andasse a definire il fabbisogno del personale nelle diverse strutture, senza continuare a rimandare la questione, «diversamente – hanno comunicato i vertici Cisal – utilizzeremo tutti gli strumenti di legge disponibili per inchiodare di fronte alle sue precise responsabilità tutto il management».

Infine, i partecipanti all’iniziativa hanno espresso fiducia nell’operato del nuovo commissario per l’emergenza sanità in Calabria, Luciano Pezzi, che ha assicurato di recente, tra le altre cose, forte attenzione sulla rete dell’emergenza ed in merito allo sblocco del turnover.

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Operai anasLa Strada Provinciale 65, che lungo la Valle Mesima conduce dall’Abitato di Filogaso fino allo svincolo autostradale “Serre”, rimarrà in parte chiusa al traffico fino all’1 dicembre 2015. La chiusura riguarderò esclusivamente il tratto compreso tra il chilometro 2,840 e il chilometro 3,770. Il provvedimento - secondo quando comunicato nella giornata di ieri dall’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade – si rende necessario nell’ambito di lavori di realizzazione della Trasversale delle Serre – adiacente alla Provinciale 65 – per permettere lo scavo e la posa in opera di tombini idraulici e la realizzione della nuova sezione stradale adeguata alla normativa vigente in materia.

L’Anas ha, inoltre, diffuso le informazioni utili alla gestione del traffico veicolare che avrebbe altrimenti riguardato il tratto di strada interessato dall’interruzione. I veicoli provenienti da Vazzano ed in transito verso Sant’Onofrio, potranno imboccare la Strada Provinciale 67, poi le Provinciali 66,64 e 4. Percorso inverso per i veicoli provenienti da Sant’Onofrio e diretti a Vazzano. Il traffico proveniente invece da Vazzano verso Filogaso scorrerà lungo la Strada Comunale “Cardinillo”, le Provinciali 65 e 4. Percorso inverso per il veicoli provenienti da Filogaso diretti a Vazzano. Per chi invece da Vazzano è diretto a Pizzoni dovrà percorrere la Provinciale 67 fino all’innesto con la 66, dove dovrà svoltare a sinistra proseguendo ancora sulla 67. Percorso inverso per i veicoli che da Pizzoni sono diretti verso Vazzano.

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ospedale san bruno23È un quadro intermittente quello offerto oggi su tutto il territorio provinciale dall’Asp di Vibo Valentia a tutela dei pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati. Con note positive che fanno sperare in un pronto miglioramento del servizio prestato, ed altre, invece, profondamente negative, che di contro inducono a pensare che, in alcuni punti della provincia, come per l’ospedale “San Bruno”, le criticità lamentate da anni saranno destinate a restare tali per ancora molto tempo.

Pasquale Scarmozzino, presidente Aned Calabria – l’associazione nazionale dializzati e trapiantati – ha infatti espresso soddisfazione per i buoni passi in avanti programmatici a favore dei centro dialisi dell’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia e di quello di Soriano Calabro, ma allo stesso tempo si è detto preoccupato per le condizioni del presidio serrese.

Una nota di encomio, dunque, a parere di Scarmozzino, per la critica sanità provinciale, almeno per quel che riguarda, in particolare, il servizio offerto a Vibo ai dializzati, in quanto nel progetto per la costruzione del nuovo presidio sanitario sarebbe stata «prevista la costruzione di una rampa per consentire ad ambulanze e autodializzati l’accesso diretto ed il posteggio nell’immediatezza della sala progettata a piano rialzato». Analoga soddisfazione è stata espressa per gli interventi previsti per il centro di Soriano Calabro, mentre, di contro, lo stesso Scarmozzino, ha evidenziato come in realtà sussistano gravi disagi nel reparto dialisi afferente al presidio sanitario di Serra San Bruno, l’unico a favore del quale, neanche a lungo termine, sono previsti adeguamenti ed interventi opportuni vista le numerose criticità rilevate nelle strutture. «La ristrutturazione ed il trasferimento di piano del centro dialisi di Serra San Bruno deve attendere per mancanza di fondi regionali, a causa dell’insensibilità della politica regionale, in cui riveliamo – aggiunge Scarmozzino – la presenza dell’assessore serrese Nazzareno Salerno, con noi sempre silente».

Giudizio di tutt’altro tipo viene espresso invece, sempre dal presidente Aned, per il programma “dialisi vacanza”, deliberato ed organizzato dall’azienda sanitaria provinciale proprio su sollecito della stessa associazione. Infatti, l’Asp Vibonese sarebbe stata, secondo Scarmozzino, l’unica a destinare in bilancio la somma di 50mila euro per permettere, di fatto, l’esecuzione di 500 sedute dialitiche a vantaggio dei dializzati in vacanza nel Vibonese, provenienti da altre regioni d’Italia. Un provvedimento che ha chiaramente portato anche ad un giovamento in termini economici e di immagine per il turismo sul territorio provinciale. Una buona esperienza da ripetere sicuramente per l’estate prossima.

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superiore einaudiL’amministrazione provinciale, già da tempo, ha messo in subbuglio i conti economici delle scuole sparse sul territorio. Adesso ad aggiungersi è un nuovo provvedimento “taglia costi”, che andrà, questa volta, ad interessare direttamente le spese per l’utenza telefonica e per la connessione internet degli istituti d’istruzione superiore del Vibonese. Le spese, fino ad ora sopportate dall’ente provinciale – che annovera fra gli ambiti di competenza quello, appunto, dell’istruzione – andranno a gravare ora direttamente sulle case degli istituti scolastici.

Un provvedimento del tutto in contro tendenza, visti gli sforzi compiuti in queste ultime settimane dal Ministero dell’Istruzione per l’erogazione di ingenti fondi in tutta Italia a favore del riammodernamento e della messa in sicurezza degli edifici e che non mancherà chiaramente di generare ripercussioni notevoli sulle attività scolastiche. A rendere nota la decisione, con una comunicazione indirizzata a tutti i dirigenti delle superiori e al Commissario straordinario della Provincia di Vibo Valentia, Lucia Iannuzzi, è stato il dirigente provinciale Giacomo Consoli: «Viste le condizioni finanziarie dell’ente – scrive il funzionario – non è possibile sostenere le spese relative alle utenze telefoniche e di connessione dati in dotazione a codesti istituti e fino ad oggi intestate all’amministrazione provinciale. Considerato che la Telecom, a causa dell’insolvenza dell’ente Provincia, ha già sospeso alcuni servizi».

La Provincia, dunque, da tempo in grave deficit economico, impossibilitata a ripristinare in tempi brevi la riattivazione dei servizi, tagliati ad alcune scuole, ha pertanto ovviato verso la sforbiciata netta per tutti gli istituti, anche perché, presumibilmente, da qui a poco, si sarebbe giunti alla sospensione delle utenze delle altre scuole. In considerazione di ciò, Consoli, ha invitato i dirigenti scolastici a «voler procedere alla voltura dei contratti delle utenze in questione o comunque ad attivarsi con propri fondi al fine di assicurare i servizi che rivestono carattere essenziale per gli istituti». Diversi dirigenti scolastici, appreso il provvedimento, hanno già annunciato una pronta e dovuta reazione a tutela della posizione delle scuole e degli studenti che andranno a sopportare le conseguenze maggiori di questo ennesimo taglio.

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cinghiale in branco 2In seguito alle numerose segnalazioni e alle proteste sollevate negli ultimi mesi da molti contadini, la Provincia di Vibo Valentia, per ridurre i danni provocati dai nutriti branchi di cinghiali alle colture sparse su gran parte del territorio, ha ordinato l'abbattimento di ben 3mila esemplari. Inizialmente era stato addirittura auspicato l’intervento dell’esercito, ma adesso – accantonata la “suggestiva” ipotesi – ad attuare il piano di abbattimento dei cinghiali saranno 88 “selecontrollori”, formati proprio dall’ente provinciale, e che avranno il compito di effettuare battute di selezione ed interventi di controllo venatorio numerico della specie invadente.

A conclusione di un apposito corso formativo, le 88 “doppiette”, già dalla prossima settimana, saranno dunque chiamate ad eliminare 3mila cinghiali in 60 giorni di tempo. La zona da battere rientra nei limiti territoriali afferenti al Parco regionale delle Serre Calabre e di altri centri del Vibonese.

Proprio la proliferazione eccessiva che, soprattutto negli ultimi anni, ha visto protagonisti i cinghiali stanziati nelle montagne del comprensorio, ha rappresentato una gradita sorpresa per i numerosi amanti dell’attività venatoria, ma allo stesso tempo ha portato corposi danni alle colture. I problemi maggiori si sarebbero riscontrati a danno degli appezzamenti agricoli di Serra San Bruno, Nardodipace, Mongiana, Simbario, Vallelonga, Soriano, Sorianello, Gerocarne, Monterosso, Maierato, Pizzo e Zaccanopoli.

I selecontrollori, attraverso prelievi selettivi mirati, avranno quindi il compito di attuare interventi utili a ridurre il numero spropositato di ungulati selvatici presenti sul territorio, in maniera da arginare tutte quelle problematiche che derivano da una smisurata densità di esemplari, per garantire l’incolumità pubblica e limitare i danni alle colture, in aree spesso soggette ad uso antropico.

È stato il prefetto Giovanni Bruno a canalizzare le numerose proteste dei contadini, che per lungo tempo hanno sopportato grosse perdite connesse alle sempre più ricorrenti invasioni di cinghiali e alla relativa distruzione degli insediamenti agricoli. Un provvedimento che pare ormai irreversibile e che è frutto, in particolare, di una cattiva gestione preventiva, che avrebbe potuto, in tempi dovuti, porre freno alla riproduzione dei cinghiali. La mancanza di adeguate operazioni cautelative sarebbe, tuttavia, connessa anche al fatto che, dal gennaio 2010, la Regione Calabria non avrebbe più corrisposto, agli organismi provinciali competenti, alcun sussidio economico per il controllo demografico delle specie selvagge. Ciò, nonostante, annualmente il censimento effettuato dai tecnici del settore abbia documentato un considerevole incremento del numero di cinghiali, stimati sul territorio provinciale in circa 7mila esemplari.

 

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mini allieviMister Gagliardi, supportato dal suo staff, ha fatto come ogni anno un ottimo lavoro e gli atleti dell’Ancinale possono ritenersi più che soddisfatti dei risultati ottenuti nella passata stagione sportiva.
Partiamo con la categoria Allievi. Il campionato provinciale disputato dai ragazzi di Gagliardi è stato impeccabile, infatti, l’Ancinale ha dominato il proprio girone provinciale collezionando anche il record di imbattibilità, soprattutto grazie al suo capocannoniere Michele Vallelunga.
Nonostante il punteggio pieno però, gli Allievi sono inciampati proprio alla fine, quando, disputando la finale provinciale con la squadra vincente del girone B, – ossia il Real Ionadi di mister Carchidi – hanno visto sfumare la possibilità di partecipare il prossimo anno al campionato regionale, dopo aver subìto un amaro 2-1 sul campo neutro di Vibo Marina.
Mister Gagliardi ha comunque riferito che non tutto è andato perduto, infatti la dirigenza dell’Ancinale stilerà una richiesta di “meriti sportivi” per partecipare al campionato regionale, sperando in un tentativo di ripescaggio nel caso in cui qualche squadra non dovesse partecipare.
Ad ogni modo, le comunicazioni ufficiali della Lega hanno assegnato agli Allievi dell’Ancinale la coppa disciplina, trofeo che i ragazzi conquistano a cadenza annuale.
La categoria Giovanissimi si è invece cimentata nella competizione provinciale di Calcio a 5, dove nel girone unico si è piazzata in seconda posizione, giusto dietro l’imbattibile Vibonese. Per mister Gagliardi però, la gioia più grande è arrivata dalla maturità dei propri calciatori e lo stesso c’ha tenuto fortemente a sottolineare la grandissima prestazione del fuoriclasse Tassone Ruggiero, che tra l’altro è stato capocannoniere del torneo. Anche i Giovanissimi quest’anno sono stati i più corretti del campionato, portando in bacheca la seconda coppa disciplina dopo quella degli Allievi.
La lunga serie di risultati positivi delle categorie superiori non si è però ripetuta per quella degli esordienti, che nel campionato autunnale (Fair Play) si sono posizionati a metà classifica. Gli stessi, stanno per concludere anche il campionato di primavera. Per la categoria esordienti, beata tra i ragazzi e con doti tecniche non indifferenti, importante è stata anche la presenza di Mariangela Gagliardi, che oramai da anni segue le orme del papà e disputa i campionati di categoria con la sua amata squadra.  
La grande presenza di Pulcini nel vivaio Ancinale ha portato lo staff tecnico della squadra alla nascita di due formazioni per i campionati della suddetta categoria. Nella rosa, presente anche la promessa femminile Gallace Laura. I Pulcini A e B si sono classificati rispettivamente al primo e al secondo posto nella fase del torneo autunnale ed hanno collezionato invece un ex equo al torneo primaverile. Tra le piccole promesse di Gagliardi è importante sottolineare la presenza di Vitantonio Tassone, pulcino nelle grazie della Reggina, che quest’anno sicuramente sarà convocato a disputare il campionato nazionale della categoria esordienti con la squadra dello Stretto. Tra gli altri, elementi portanti della categoria pulcini, Manno Bruno, Monteleone Manuel, Callà Angelo, Pasquino Samuele e e il goleador Salvatore La Rizza, sempre a segno nelle competizioni ufficiali.
I Primi Calci, ancora agli inizi della loro attività calcistica, hanno preso parte alla Festa Provinciale dei Piccoli Amici, tradizionale evento durante il quale i piccoli calciatori vengono coinvolti in varie attività tecnico-ludiche.
Come ogni anno, l’avventura dei campioni di mister Gagliardi viene coronata dal viaggio a Verona (16-21 maggio), dove l’Ancinale si reca per incontrare la società gemellata del Chievo. Per l’occasione, tutto il team ha assistito allo stadio alla partita di Serie A Chievo-Inter, a due passi dal grande Luciano (che ancora qualcuno ricorda come Eriberto!) intento a tifare per la propria squadra col resto degli Ultras.
Nel rispetto dei rapporti umani e dello sport in generale, l’Ancinale ha incontrato anche i “nemici” (si fa per dire!) dell’Hellas Verona. Matteo Bianchetti e Ivan Alexis Pillud sono stati disponibilissimi a passare un po’ del loro tempo con le giovani promesse calabresi del Calcio.
 
A breve, l’inizio della prossima attività sportiva, con la scuola calcio Ancinale che ha inaugurato la nuova stagione aderendo di già all’edizione 2014-15 de I Giovani Calciatori, l’album di figurine per scuole calcio più famoso del Sud Italia, firmato FigurOne.  
 
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mini eso mini ancinale_b
mini derby__pulcini mini verona_pulcini
mini Manno_Bruno_e_Samuele_Pasquino
 
 
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mini serra_nel_volleyLunedì scorso, sul campo della Palestra Interscolastica di Via Guardaboschi Mulè a Serra San Bruno, l’Asd Serra nel Volley si è aggiudicata la finale provinciale femminile di categoria Under 14, disputata contro il Filadelfia Cup. Un risultato meritato che permetterà ora alle ragazze di accedere alla finale regionale del prossimo 19 maggio a Reggio Calabria. Un trionfo memorabile per la storia sportiva di Serra, dove la Pallavolo fino ad ora ha sempre rivestito un ruolo marginale, ma che sta salendo alla ribalta in questi ultimi anni proprio per il grande impegno profuso dalle società dilettantistiche sorte nella cittadina della Certosa. Tra queste, dunque, grandi meriti vanno riconosciuti proprio all’Asd Serra nel Volley di mister Fiorindo Lagrotteria, capace  - con non pochi sacrifici - di forgiare, a suon di duri ma proficui allenamenti, un gruppo in grado di conquistare quindi i vertici della pallavolo provinciale. 
 
La prima semifinale si è risolta a favore della squadra serrese, con un perentorio 3 a 0, su una compassata Porto Santo Venere di Vibo Marina. La seconda semifinale ha visto invece impegnate le ragazze di Pizzo contro il Filadelfia Cup. A passare il turno sono state quest’ultime, anche in questo caso, con il risultato di 3 a 0. La finalissima, dunque, ha visto impegnate l’Asd Serra nel Volley contro la compagine di Filadelfia. Alla fine sono state le serresi a meritarsi il titolo, in una gara concitata, che le ha viste trionfare per 3 a 1. Un risultato che rappresenta già di per se un traguardo straordinario e che fa ben sperare per le finali regionali.
 
Le due squadre finaliste sono scese in campo con i seguenti schieramenti:
 
Asd Serra nel Volley: Francesca Callà (Pallegiatrice, Capitano); Francesca De Raffele (Opposto); Brigida Dominelli e Giulia Fulco (Centrali); Alessia Minichini e Assunta Valente (Schiacciatrici).

Filadelfia Cup:  Alessandro A.; Anello S.; Campisano F.; Caruso N. (Miglior giocatrice classe 2002); Galati M.R.; Michienzi A. (Miglior Giovane); Pellegrino A.; Sabatino A.
 
A fine partita il mister Lagrotteria ha dichiarato: «Un grosso e caloroso ringraziamento a tutte le ragazze dell'Under 14. È stata dura, ma lavorando abbiamo risolto tante avversità e conflitti. Un particolare elogio va al capitano Francesca Callà, che voleva questo titolo, ha lottato per esserci e si è presa il meritato traguardo, un giusto premio alla sua tenacia. La finale provinciale vinta è la dimostrazione che il duro lavoro paga. Spero che il risultato sia di stimolo a chiunque voglia intraprendere questo fantastico mondo».
 
Per premiare tutte le giocatrici la società ha deciso di far custodire a turno la coppa a casa di ognuna delle ragazze, a rotazione, per un determinato periodo di tempo. Poi l’ambito premio farà ritorno nella sede societaria. 
 
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