rifiuti vibo12VIBO VALENTIA - Arriva perentorio l'ennesimo diktat del prefetto Giovanni Bruno nei confronti del primo cittadino Nicola D'Agostino: «La città – ha detto il capo dell'ufficio territoriale del governo – entro domenica dev'essere pulita. Altrimenti si passa alla commissione d'accesso». Queste le parole del prefetto rivolte al primo cittadino del capoluogo di provincia.

Bruno punta l'indice anche contro altri due ulteriori incresciosi fatti che hanno riguardato la città di Vibo: il primo riguarda il mancato funzionamento della macchina amministrativa, dato il provvedimento della dirigente Teti, che nel pomeriggio di ieri ha decretato la chiusura degli uffici «per motivi di ordine pubblico legati all'emergenza rifiuti». Il secondo riguarda i sindacati, coinvolti nei giorni scorsi a trovare una soluzione condivisa sull'emergenza.

Gli ultimatum da parte del prefetto arrivano in un momento delicatissimo anche per gli ex dipendenti Eurocoop, che ancora aspettano di essere reintegrati al lavoro nella Progettambiente, nuova società chiamata a gestire la raccolta dei rifiuti.

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non ti pagoAl culmine di un ricco calendario di eventi, promosso per i festeggiamenti in onore del patrono San Rocco, sabato prossimo, a partire dalle ore 21.00, ritorna in Piazza Vittorio Veneto, a Simbario, il consueto appuntamento estivo con i ragazzi del Laboratorio Teatrale della parrocchia T.N.S.G.C., impegnati, questa volta, nella rappresentazione di “Non ti pago”, commedia brillante in tre atti, liberamente ispirata all’omonimo capolavoro di Eduardo De Filippo, ma riadattata in vernacolo simbariano.

Protagonisti dell’avvincente trama Ferdinando Quagliuolo (interpretato da Nicola Ciconte) – proprietario di un banco lotto – ed il suo dipendente, Mario Bertolini (Basilio Roti). Punto nodale dell’intreccio la dipendenza patologica di entrambi per il gioco del lotto e la relazione amorosa tra lo stesso Bertolini e Stella (Valentina Ierace), figlia di Quagliuolo. Rapporto affettivo tenuto chiaramente all’insaputa di quest’ultimo. A turbare le vite dei protagonisti una cospicua e contesa vincita al lotto, che finirà per creare non poco scompiglio fra i personaggi di una commedia impegnativa, ma allo stesso tempo dal ritmo coinvolgente ed entusiasmante, capace di mantenere alta l’attenzione del pubblico per tutta la durata dei tre atti.

Il Laboratorio Teatrale della Parrocchia T. N. S. G. C., anche per quest’anno, mantiene, dunque, lo zoccolo duro del team che ha portato in scena le commedie delle estati precedenti. Oltre agli attori già citati, si avvicenderanno sul palco Gina Tassone, alle prese col personaggio di cummari Francisca; Giovanni Parise nelle vesti di Micuzzeriu; Monica Fraietta che interpreterà Margherita; Paolo Timpano nel ruolo di Lorenzo Strumillo; Raffaele Timpano in Don Raffaele Console; Chiara Roti nei panni di Donna Carmela; Vincenzo Battaglia nei panni di Luigi Frungillo ed Enza Figliuzzi in Vittoria Frungillo. Ma la vera novità di quest’anno è che anche la regista Pina Tassone esibirà al pubblico le sue doti da attrice, interpretando il ruolo di cummari Cuncetta. Prezioso anche il lavoro svolto dietro le quinte dall’aiuto regista Angela Casini, mentre si farà di certo sentire l’assenza di Jole Corsaro, distante quest’anno dalla scena, ma comunque sempre vicina all’affiatato gruppo.

Confidando nella clemenza delle condizioni climatiche, l’appuntamento è, quindi, fissato per sabato 9 agosto dalle 21.00, in Piazza Vittorio Veneto a Simbario. L’evento è compreso in un fitto calendario di spettacoli ed attività di intrattenimento, che avrà inizio giovedì 7, a partire dalle ore 21.30 con il “Simbario’s Talents”, esibizione musicale di giovani talenti simbariani; mentre venerdì 8 agosto dalle ore 21.30 sarà la volta della “Sagra paesana” con piatti tipici a base di patate; per chiudere domenica 10 con i “Parafonè” in concerto.

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santoro1-640Servizio Pubblico, il programma in onda su La7, diretto da Michele Santoro, ha lanciato la terza edizione del premio per videoreporter emergenti, Generazione Reporter.

L'obiettivo, come per le precedenti edizioni, è quello di promuovere e valorizzare talenti emergenti nell'ambito del giornalismo di inchiesta. In palio quest'anno un contratto di lavoro della durata di 6 mesi con la redazione di Servizio Pubblico e la pubblicazione del video sui siti serviziopubblico.it e ilfattoquotidiano.it., nonché la messa in onda durante una puntata della trasmissione Anno Uno, ideata da Santoro e condotta da Giulia Innocenti proprio su La7.

Nella prima fase, i candidati - di età compresa tra i 18 e i 30 anni - hanno inviato alla redazione di Servizio Pubblico un reportage realizzato esclusivamente da loro, della durata massima di 7 minuti, che raccontasse un aspetto della realtà che fosse di pubblico interesse. Poi, una commissione formata da Carlo Freccero, Giulia Innocenzi, Peter Gomez, Sandro Ruotolo, Alessandro Renna, Stefano Maria Bianchi, Mauro Ricci, Maddalena Oliva e Giuseppe Vitale ha selezionato i tre finalisti tra le decine di video pervenuti.

Tra i concorrenti in gara Angelo De Luca, 30enne di Vibo Marina, che ha superato la selezione preliminare ed ora è stato scelto tra i tre finalisti. Approdato quindi alla fase finale, come gli altri due concorrenti in gara, ha avuto la possibilità di realizzare un ulteriore reportage girato e montato, però, questa volta, con mezzi tecnici e personale messi a disposizione proprio dalla redazione di Servizio Pubblico

De Luca ha deciso quindi di puntare alla prima posizione con un reportage titolato “L’abbicci”, della durata di sette minuti incentrato sul caso Alaco e sulla lotta No Alaco che trova il suo cuore pulsante nell’Associazione Culturale “Il Brigante” di Serra San Bruno e negli attivisti del “Comitato Civico pro Serre”. Il reportage, girato proprio fra la gente ed i luoghi delle Serre, in pochi minuti, è capace di far emergere una spaccato - fedele ai tempi giornalistici, asciutto e diretto - in grado di evidenziare tutto il dissenso e la rabbia nutrito da un territorio che quotidianamente viene vessato e avvelenato da multinazionali e dirigenti politici capaci di lucrare sulla salute di centinaia e centinaia di calabresi. Le speranze di quella stessa gente sono ora affidate al lavoro svolto dalla magistratura nell’ambito del Processo “Acqua Sporca” che dovrebbe aprirsi nelle prossime settimane e che vede tra gli imputati 36 soggetti, alcuni dei quali inquisiti per avvelenamento colposo delle acque.
I tre reportage prodotti, tra i quali, dunque, "L’abbicci” di Angelo De Luca verranno giudicati attraverso una votazione on-line. Ad esprimersi sarà una giuria popolare - composta dalla "Rete dei Donatori di Servizio Pubblico" e dagli "Abbonati de Il Fatto Quotidiano" - che decreterà il vincitore.

Si può prendere visione de “L’abbicci” al seguente link
http://www.serviziopubblico.it/2014/05/labbici-di-angelo-de-luca-2/

 

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priore danteSERRA SAN BRUNO - Si sono tenute nel pomeriggio di oggi le elezioni per il rinnovo del seggio priorale dell’Arciconfraternita Maria SS. Assunta in Cielo di Spinetto. Numerosi gli iscritti, ben 135, a partecipare al voto. A spuntarla, nella seconda terna proposta, per il ruolo di Priore, è stato Dante Vallelunga, eletto con 72 voti favorevoli, mentre a meritarsi il ruolo di primo e secondo Consultore sono stati rispettivamente Mario Dominelli (90 voti favorevoli) e Francesco Zaffino (123 voti).

La nuova terna succede quindi a quella in carica dal 26 dicembre 2011, guidata dall’ormai ex Priore Rosa Vellone, che chiude in bellezza con l’inaugurazione del nuovo museo, allestito proprio nei locali della Chiesa di Maria SS. Assunta in Cielo di Spinetto, presentato al pubblico di recente.

Lo scorso 2 marzo Enzo Vavalà era stato invece nominato alla guida dell'Arciconfraternita di Maria SS dei Sette Dolori. Unica Confraternita, quindi, che rimane in attesa del rinnovo dei vertici del seggio priorale, quella di Maria SS. Assunta in Cielo di Spinetto di Terravecchia, dove per il momento resta in carica il Priore Tonino Errigo.

 

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scopellitiREGGIO CALABRIA - Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, è stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione. A suo discapito è arrivata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la condanna al pagamento di una provvisionale di 120mila euro, mentre l'ammontare del risarcimento dovuto al Comune sarà quantificato in altro giudizio. Questa la sentenza pronunciata pochi minuti fa dal Tribunale presieduto da Olga Tarzia, a conclusione del “processo Fallara” che vedeva imputato proprio il governatore calabrese, congiuntamente a tre revisori dei conti del Comune di Reggio Calabria, implicati nell'inchiesta sul bilancio dell’ente.

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ideaErano gremiti, alle 16.00 di questo pomeriggio, i locali del nuovo centro estetico IDEA, inaugurato ed aperto al pubblico proprio oggi a Serra San Bruno. Letteralmente presi d’assalto da innumerevoli curiosi visitatori che hanno così potuto toccare con mano i luoghi e le strutture all’interno delle quali potranno, da oggi in poi, ricevere le migliori attenzioni nel campo dell’estetica e delle acconciature. Il centro è da considerarsi a tutti gli effetti un vero e proprio punto di eccellenza, destinato inequivocabilmente a diventare il riferimento per tutti quei clienti smaniosi di ricevere le migliori cure ed i migliori trattamenti estetici. Un luogo all’insegna del relax, per dedicare del tempo solo a sé stessi. La giusta meritata pausa dallo stressante tran tran quotidiano.

Nasce quindi a Serra San Bruno, in via Milite Ignoto, l’Istituto di Estetica ed Acconciatura IDEA. Un progetto del gruppo Esisud, capace di riservare alla clientela i migliori trattamenti per il viso, il corpo, i capelli, le mani ed il trucco, grazie soprattutto ad un’equipe di professionisti d’eccezione, che ha fatto della propria passione il punto di forza di questo nuovo ed accogliente centro estetico. Proprio nel pomeriggio di oggi, alla presenza di un corposo pubblico, si è assistito quindi al varo tanto atteso di una struttura più unica che rara nella provincia di Vibo Valentia, la più importante nel suo genere in tutto il comprensorio delle Serre calabre.

Una struttura che acquisisce una forte valenza non solo in pertinenza alla specificità del servizio prestato, ma anche come centro occupazionale, tanto che al momento IDEA conta in organico una decina di dipendenti – personale destinato col tempo, si spera, a crescere ulteriormente – pronti a mettere a disposizione della clientela le migliori cure estetiche, previa la ricerca – con un meticoloso studio – delle soluzioni di trattamento estetico più indicate ed in funzione, quindi, delle più svariate e disparate esigenze del cliente. Uno staff capace, insomma, di pianificare, caso per caso, programmi benessere esclusivi, piacevoli percorsi sensoriali, nonché gli interventi estetici più adatti ad ogni singola tipologia di cliente, in stretta relazione alle caratteristiche distintive del corpo, della pelle, dei capelli e del viso. Trattamenti specifici, posti in essere grazie soprattutto a tecniche e laboratori all’avanguardia, all’impiego di macchinari d’alta tecnologia e a prodotti di qualità, tra i quali spiccano quelli della Comfortzone e della Davidness, aziende leader nel settore con le quali il centro IDEA vanta una consolidata partnership, rispettivamente per i prodotti della linea Benessere ed Acconciatura.

Proprio nell’ambito dell’iniziativa odierna si è quindi assistito al varo della struttura, inaugurata ed aperta ufficialmente al pubblico in seguito alla benedizione effettuata dal Parroco don Biagio Cutullè.

Idea nasce per soddisfare le necessità di tutte quelle persone desiderose di «essere coccolate con professionalità, in un ambiente accogliente e rilassante» dedito, di conseguenza, non soltanto alla cura del corpo, ma anche della mente.

 

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mini reali_ferriereÈ stato - per produttività ed estensione - il maggiore complesso siderurgico del Regno delle Due Sicilie. Fondato nella seconda metà del ‘700 dalla dinastia dei Borbone di Napoli, le Reali ferriere ed Officine di Mongiana, sono state parte integrante del complesso industriale e militare del Regno. Un vero e proprio Villaggio Siderurgico, impianto di base per la produzione di materiali e semilavorati ferrosi poi rifiniti in loco o in altri stabilimenti. Arrivò alla fine dell’800 a contare fra le proprie file ben 1.500 operai. Fu poi il processo di unificazione politica della penisola – con l’avvento del governo sabaudo – a porlo in secondo piano fino ad indurlo verso un rapido ed irreversibile declino, che lo portò alle soglie del ‘900 a cessare la propria attività. 
 
Il polo siderurgico, ormai inattivo quindi da oltre 100 anni, diventa oggi un museo: Il Museo delle Reali Ferriere Borboniche, che verrà inaugurato domani a Mongiana alla presenza del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. La presentazione ufficiale inizierà alle ore 10, con un convegno pubblico introdotto dal presidente della Commissione straordinaria del Comune di Mongiana, Carolina Ippolito, seguita dagli interventi del progettista Arch. Gennaro Matacena, del presidente della Fondazione “Napoli Novantanove” Mirella Barocco, del direttore della Sovrintendenza dei Beni Culturali della Calabria Francesco Prosperetti e dall’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri. Il programma della manifestazione prevede anche le testimonianze scientifiche dei professori Vittorio Daniele e Nicola Ruggieri, rispettivamente delle Università MagnaGræcia di Catanzaro e dell’Università della Calabria.
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Riceviamo e pubblichiamo:

mini Cleto_Festival_2013Sarà la coscienza, considerata in ogni suo aspetto, il tema dell’edizione 2013 del Cleto Festival – in programma dal 19 al 21 agosto – che si terrà, anche quest’anno, nel centro storico di Cleto (CS). L’evento, ideato e organizzato dall’associazione La Piazza e realizzato con la collaborazione di Emergency e Libera, con il sostegno di Sitel impianti srl e Imprecoges, si pone l’obiettivo di valorizzare le peculiarità storiche, artistiche e agroalimentari di questo caratteristico borgo. L’evento si segnala come uno spazio di incontro e contaminazione tra idee e saperi da un lato, mentre dall’altro mette il borgo al centro dei circuiti di “produzione” della cultura , avviando nello stesso tempo fin dalla prima edizione un lavoro di marketing territoriale che ha portato a Cleto un pubblico nutrito. Restando fuori dai circuiti dei finanziamenti pubblici, il Cleto Festival non di preclude obiettivi di crescita. Per questa edizione è stata, infatti, avviata una collaborazione importante con docenti e studenti della facoltà di Comunicazione dell’Università dell'Insubria di Varese,che che seguiranno i lavori del festival. Un apposito percorso artistico, culturale e gastronomico è stato creato per rendere piacevole il passaggio dei visitatori nelle stradine e piazze del piccolo centro medievale. L'evento, grazie al successo registrato nelle passate edizioni, conferma la validità del progetto che si fonda sul connubio tra l'arte la cultura e gastronomia. Si parte lunedì 19 agosto con la performance teatrale di Elisa Ianni Palarchio, incentrata sulla figura dell’amazzone Cleta, personaggio della mitologia a cui Cleto deve le sue orgini. Successivamente, nello spazio suggestivo della “Porta a Forgia”, il pubblico potrà assistere a un dibattito animato dal presidente de La Piazza, Gianluca Provenzano, dal professor Franz Foti dell’Università dell'Insubria di Varese, di Giuseppe Villarusso di Emergency e di Pablo Petrasso, giornalista del Corriere della Calabria. Seguiranno rappresentazioni artistiche e spettacoli musicali. Per gli amanti della musica popolare vi sarà lo spettacolo dello storico Collettivo Dedalus, da sempre impegnato nella promozione della musica tradizionale calabrese. Martedì 20 agosto in prima serata gli organizzatori del progetto “Musica contro le mafie” , insieme a Umberto Ferrari di Libera Crotone, presenteranno l’iniziativa, che sta facendo il giro dell’Italia. Seguirà lo spettacolo di Federico Cimini, artista emergente calabrese che sta riscuotendo un notevole successo. Sarà poi la volta degli Spasulati, affermata band che da anni cavalca i palcoscenici della Penisola che con suoni che vanno dal reggae allo ska, passando per il dub, Tutto miscelato in una esplosiva patchanka balcanica. Sarà poi la volta dell’incontro-confronto “Voci dalla Calabria”, basato sui temi dell’impegno sociale attivo, moderato da Alfonso Bombini, giornalista di Calabria Ora, che vedrà la presenza di Gianfranco Posa, attivista ed ambientalista, premio Agende Rosse 2011 e presidente del Comitato civico Natale De Grazia di Amantea, di Pippo Callipo, imprenditore calabrese impegnato da anni nel settore della trasformazione e conservazione di prodotti alimentari, da sempre attivo nel sociale e punto di riferimento per la “Calabria che resta”, e di Antonello Caporale, giornalista del Fatto Quotidiano e attento osservatore delle vicende politiche e sociali della Calabria. Mercoledì 21 agosto, tra le performance teatrali e musicali si svolgerà l’incontro-testimonianza “Coscienza pulita”, moderato dal giornalista del Quotidiano della Calabria Rino Muoio, cui parteciperanno amministratori locali in prima fila nella lotta alla 'ndrangheta, che potranno portare la testimonianza del loro impegno. Se ne parlerà con Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, Michele Tripodi, primo cittadino di Polistena e Maria Carmela Lanzetta, già sindaco di Monasterace. Il concerto degli Accostorta aprirà l’ultima serata musicale del festival con un ricco repertorio di musiche popolari riarrangiate e canzoni inedite. La serata continuerà con la performance teatrale di amalia Ruocco, dal titolo “Pierrot e la luna”, spettacolo che intreccia elementi di danza acrobatica, giocoleria infuocata e danza alla corda aerea. Per gli irriducibili nottambuli le serate del Cleto Festival si protrarranno fino a notte fonda con i dj set programmati. Durante i giorni del festival sarà possibile visitare una mostra fotografica su Peppino Impastato dal titolo “9 Maggio ’78: il depistaggio” di Paolo Chirco, dell’Associazione Peppino Impastato. L'esposizione che ripercorre la vita e le attività della vittima della mafia, per tenere viva la sua esemplare storia di impegno. Nei giorni della manifestazione sarà possibile effettuare visite guidate nel centro storico di Cleto, ammirare mostre d’arte e degustare un mix di prodotti del territorio a km zero e di alimenti provenienti dalle coltivazioni che Libera Terra realizza sui terreni confiscati alle mafie. Giorno 19 Agosto non poteva mancare anche quest’anno la “cialetta”, pane gustosissimo condito con olio delle colline cletesi, aglio e origano selvatico, preparato dalle scrupolosissime mani delle donne del luogo che si tramandano la ricetta da generazioni .Il pane è ottenuto impastando la farina prodotta su terreni confiscati alla 'ndrangheta e ora gestiti dalla cooperativa “Libera” di Isola Capo Rizzuto (Crotone).

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mini 3_1C’è anche l'architetto Raimondo De Raffele nel gruppo di progettisti che si sono distinti nell’ambito dell’iniziativa urbanistico-architettonica lanciata dal Comune di Catanzaro alcuni mesi fa. Il concorso d’idee, bandito dall’amministrazione Abramo per la riqualificazione del centro storico catanzarese con la realizzazione di un’isola pedonale da Piazza Grimaldi sino a Piazza Santa Caterina, ha richiamato l’attenzione di ben 31 team di architetti ed altrettanti elaborati (due dei quali non sono stati ammessi alla selezione perché pervenuti fuori tempo massimo).

La commissione esaminatrice dei progetti – composta dagli architetti Carolina Ritrovato (presidente), Teresa Gualtieri, Raffaele Battaglia, Anna Russo e Giovanni Laganà – ha individuato le tre idee meritevoli di encomio, dalle quali il Comune attingerà concretamente per la riorganizzazione ed il rinnovo del centro storico della città di Catanzaro. Sul secondo gradino del podio l' U.P.lab: un’equipe di giovani architetti calabresi, composta dal serrese Raimondo De Raffele che con i colleghi Andrea Lonetti, Federica Silipo, Chiara Saraceno, Alfonso Sanfile, Giuseppe Anania e Massimo Scalzo ha presentato una proposta progettuale denominata INS3CT.

L’idea seconda classificata prende spunto da un approccio sperimentato in tutto il resto d’Europa: la partecipazione del cittadino. Un percorso metodologico basato quindi sul concetto di cittadinanza attiva, ma che in Italia – ed in particolar modo nel Meridione – stenta ancora a decollare. Pensieri, bisogni, desideri ed aspettative dei catanzaresi sono emersi da un questionario che il gruppo di architetti ha somministrato ad un campione di catanzaresi, composto da cittadini appartenenti a tutte le fasce d’età e genere, oltreché a diverse categorie sociali, compilabile sia in versione cartacea che digitale.

“Lo scopo – si legge nella relazione del progetto che si è aggiudicata il secondo posto del concorso – è quello di ascoltare il territorio per poter valutare al meglio i bisogni e le aspettative condivise dalla popolazione in modo da accelerare il processo di appropriazione di un nuovo spazio rispondendo a necessità immediate e reali. Il fine ultimo è quello di rendere i cittadini partecipi alla formazione di un nuovo concetto di spazio pubblico come risultato estetico di un programma funzionale partecipato in cui i futuri fruitori sono la vera committenza.” Di conseguenza, integrando le prescrizioni già sancite dal bando con le proposte espresse dalla popolazione attraverso il sondaggio “si sono individuati gli obiettivi strategici e le relative modalità per perseguirli”. Ne è emersa soprattutto la necessità di interpretare Corso Mazzini come “un’infrastruttura di relazione sociale, che entri in sinergia con attività presenti e future”. Ai progettisti del gruppo U.P.lab è parso fondamentale “intervenire sull'assetto globale del trasporto pubblico, privilegiando l'istituzione di una zona a traffico limitato, percorribile dai soli mezzi pubblici; creare spazi di aggregazione e sosta di qualità in prossimità di punti sensibili; recuperare la memoria storica del vecchio tram; semplificare l'arredo urbano aumentando la superficie libera; collocare il verde su un piano elevato rispetto a quello stradale con uso di pergole e giardini pensili; individuare porzioni di percorsi protetti dalle intemperie”. Si è pertanto riuscito, allo stesso tempo, a salvaguardare funzionalmente l’esigenza di espandere lo spazio urbano, rendendolo vivo e fruibile, mediante la creazione di luoghi di incontro, sosta e socializzazione. Creando quindi, come definito dagli stessi architetti: “Non più uno spazio anonimo, ma un luogo vivente che abbia una sua identità e che possa contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente urbano e, di conseguenza, la qualità della vita del cittadino.” Fulcro della proposta progettuale dell'U.P.lab, è stata quindi l’abilità nel combinare le disposizioni del bando (elementi coprenti, attraversamento carrabile, ecc.) con i “desideri” dei cittadini (spazi adibiti al verde pubblico, percorsi protetti, sedute, trasporto pubblico, ecc.).

Se ne è ottenuto una struttura esile ma compatta, alta 5 metri dal piano stradale, costituita in cor-ten (acciaio con elevata resistenza meccanica e senza costi di manutenzione futura), di basso impatto visivo e abbellita da verde pensile, scomponibile in base alle necessità, capace di individuare due zone a diversa tipologia di mobilità (una pedonale-lenta e una destinata ai mezzi pubblici e di emergenza) e che, soprattutto, permette la copertura completa del manto stradale con superficie di appoggio minima. Una soluzione strutturale che rievoca una forma già nota in natura: quella del bacillus rossius, comunemente noto come Insetto Stecco ( da cui deriva il nome dell’idea progettuale stessa).

L’illuminazione degli stessi “insetti” è composta da un sistema a Led che garantisce un bassissimo consumo energetico, una lunga durata ed una resa architettonica notevole. Inoltre, lo stesso progetto, prevede l’installazione di totem informativi con schermi a Led - su cui prendere visione delle notizie e delle informazioni che interessano la città capoluogo calabrese – e la copertura internet wi-fi di tutta l’area interessata. Altro punto forte e la rievocazione dell’antica tranvia catanzarese, i quali binari sono ancora presenti in alcuni punti di Corso Mazzini. Un elemento, quindi, rievocativo della memoria storica della città, pronto a rinascere nella proposta progettuale siglata U.P.lab, grazie alla riproposizione di binari (proprio nei punti nei quali erano originariamente situati) con l’inserimento di un sistema di due sedute simmetriche e scorrevoli su un intervallo di 10 metri. L’idea prevede inoltre soluzioni progettuali anche per altri punti dislocati sul centro storico catanzarese come Piazzetta delle Libertà, Salita Mazzini e Piazza Grimaldi.

 

 

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mini vigiliurbaniIl Comune di Serra San Bruno ha reso pubblico l’avviso di assunzione a tempo parziale e determinato di 12 agenti di polizia municipale. La selezione avverrà tramite colloquio pubblico e i 12 agenti scelti opereranno per le vie del Comune di Serra da ausiliari del traffico, prestando servizio nel periodo estivo per 18 ore settimanali.
 
Requisiti per l’ammissione al Concorso il possesso della cittadinanza italiana, un’età non inferiore ai 18 anni, l’idoneità fisica, la regolarità negli obblighi di leva (solo per i candidati di sesso maschile), il possesso del diploma quinquennale di scuola secondaria superiore e la patente di guida di categoria B - o superiore - in corso di validità. I partecipanti al bando dovranno, inoltre, non aver riportato alcuna condanna penale e non essere interdetti o sottoposti a misure che escludono la nomina ai pubblici impieghi. 
 
I requisiti sopra indicati dovranno essere posseduti al momento di presentazione della domanda di ammissione di selezione. La richiesta dovrà essere indirizzata al Sindaco del Comune di Serra San Bruno - entro e non oltre 3 luglio prossimo - e presentata direttamente all’ufficio protocollo del Comune. 
 
Alla domanda, il cui modulo è scaricabile dall’Albo Pretorio on line del Comune di Serra San Bruno (www.comune.serrasanbruno.vv.it), dovranno essere allegati l’originale del titolo di studio o una copia conforme autenticata, la ricevuta del versamento della tassa di selezione di euro 10,00 e una copia del documento di identità personale in corso di validità. 
 
La selezione avverrà tramite un colloquio pubblico atto ad accertare il possesso del grado di professionalità necessaria, effettuato da una Commissione Giudicatrice nominata direttamente dalla Giunta Comunale e verterà su argomenti di elementi di Diritto Costituzionale, Amministrativo, Penale e Procedura Penale; Ordinamento degli Enti Locali; normativa del Codice della Strada e di Pubblica Sicurezza; Ordinamento della Polizia municipale; principi di Urbanistica, Commercio e Procedimento Sanzionatorio.  
 
La prova di selezione si terrà il 10 luglio, alle ore 9,30 presso la sala di Palazzo Chimirri, mentre l’elenco dei candidati ammessi al colloquio verrà pubblicato sul sito web del Comune due giorni prima.
 
BANDO
 
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