mini lndUn 2-2 che vale come una vittoria per la Serrese di mister Amoroso che, in trasferta, ha disputato un'ottima gara, imponendo la propria superiorità sui dirimpettai in classifica del Marina di Gioiosa, a soli due punti di distanza. I biancoblu, dopo il poker di domenica scorsa rifilato al Rizziconi, si presentano in casa del Marina di Gioiosa a pancia in dentro e petto in fuori, dimostrando un'ulteriore prova di forza. Nonostante al 32' i padroni di casa siano andati in vantaggio grazie a un calcio di rigore, la squadra del presidente Albano si rimpossessa presto del pareggio un minuto più tardi con Ruga. Nella seconda frazione di gioco, il risultato di sblocca al 79' con il centrocampista Bottiglieri, che riporta in vantaggio i padroni di casa. A rimettere le cose a posto, all'83', ci pensa il giovane e sempre efficace Zaffino, ancora una volta trascinatore dei suoi. Un punto importante conquistato fuori casa, che permette alla Serrese di rimanere salda a metà classifica, lontano da posizioni scomode in odor di retrocessione.

Il Soriano di mister Baroni si aggiudica la supersfida della dodicesima giornata, battendo in casa la capolista Cittanova, agguantando dunque Deliese e Villese al secondo posto in classifica. In un match ricco di emozioni sia da una parte che dall'altra, la squadra del presidente Enzo Mangiardi, priva dello squalificato Macrillò, batte meritatamente la corazzata reggina, con i gol di Greco ed il capolavoro su punizione di Franzè, con la palla che si infila all'incrocio dei pali, dove il portiere non può arrivarci. Un incontro, quindi, entusiasmante quello tra Soriano e Cittanovese che, anche questa volta, hanno dimostrato tutte le proprie potenzialità e, soprattutto, la possibilità di ambire a ben altre categorie. Settimana prossima, impegno delicato per i rossoblu contro la Villese.

Nell'altra partita che si è disputata questo pomeriggio, quella tra Rizziconi e Aurora Reggio, ha visto i padroni di casa imporsi con un tennistico 4-3. Un risultato, questo, che sorride anche alla Serrese, visto che i biancoblu, pareggiando contro il Marina di Gioiosa, hanno agguantato appunto l'Aurora a 16 punti.

Negli anticipi di ieri, infine, si sono registrati due pareggi (quello tra Bagnarese-Deliese e San Giuseppe-Locri) e tre vittorie, di cui due in trasferta (quella del Caulonia contro il Gioiosa e quello della Villese contro il Bianco, fanalino di coda del campionato). Successo anche per ReggioMediterranea in casa contro il Polistena.

Questi i risultati completi della dodicesima giornata e la classifica

 

Bianco-Villese  1-3 (giocata ieri)
Bagnarese-Deliese 1-1 (giocata ieri)
ReggioMed-Polistena 2-0 (giocata ieri)
Gioiosa Jonica-Caulonia 0-1 (giocata ieri)
San Giuseppe-Locri 0-0 (giocata ieri)
Soriano-Cittanovese 2-1
Marina di Gioiosa-Serrese 2-2
Rizziconi-Aurora Reggio 4-3

 

Classifica

 

Cittanovese 30
Villese 23
Deliese 23
Soriano 23
ReggioMed 22
San Giuseppe 22
Locri 21
Bagnarese 18
Serrese 16
Aurora Reggio 16
Caulonia 16
Marina di Gioiosa 14
Rizziconi 8
Polistena 7
Gioiosa Jonica 4
Bianco

-2

 

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mini manifestazione1Sono scesi in piazza contro quella che loro stessi definiscono una “situazione intollerabile” gli studenti delle scuole superiori di Serra San Bruno. Nella mattinata di oggi, infatti, un centinaio di ragazzi dell' Istituto tecnico commerciale, l'Istituto per Geometri e quello dell'Alberghiero, hanno organizzato una manifestazione durante la quale gli studenti hanno espresso tutto il proprio disappunto contro i “tagli che la Regione Calabria e la Provincia di Vibo” avrebbero attuato nei confronti della scuola. Il corteo – al quale non hanno aderito gli studenti del Liceo Scientifico - è partito intorno alle 8.30 dall'istituto “Einaudi” per poi dirigersi in piazza Municipio dove il rappresentante d'istituto e organizzatore della manifestazione, Emanuele Gallè, ha fatto il suo breve intervento: “Siamo nell'abbandono più totale. Le istituzioni, ormai, non si preoccupano più dei nostri istituti e fanno finta di nulla. Siamo stati in silenzio per molto tempo, ma adesso è giunto il momento di dire basta”.

Gallè, poi, si è concentrato nello specifico sulle problematiche che riguarderebbero i singoli stabili: “Abbiamo un istituto alberghiero non degno di ospitare esseri umani, che si presenta addirittura con aule prive di porte e finestre. E' da, ormai, parecchio tempo che abbiamo rinunciato a svolgere qualunque forma di attività fisica (nostro grande diritto) e ogni qualvolta che ne facciamo richiesta ci viene data sempre la solita risposta, ossia che la colpa è sempre degli altri, vale a dire Comune, Provincia e Regione. Noi studenti che viviamo in un piccolo comune come quello di Serra non abbiamo mai portato avanti una forma di protesta seria contro le istituzioni, gli unici colpevoli di questo abbandono. Cosa che invece avviene in tanti altri istituti Italiani”.

Questi i punti sui quali gli studenti hanno concentrato la protesta: tagli da parte della Regione e della Provincia nei confronti della scuola; la drammatica situazione in cui versa l'istituto Alberghiero; la totale assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici; il diritto a svolgere adeguatamente una degna attività fisica e le nuove riforme sulla scuola.

“Questa – ha concluso Gallè – sarò soltanto una prima di una lunga serie di manifestazioni che faremo nel caso in cui la situazione non dovesse cambiare. Il nostro vuole essere un messaggio chiaro alle istituzioni e, soprattutto, al preside dell'istituto, affinchè convochi quanto prima un tavolo, dove vengano fuori le proposte utili per porre fine a questa situazione”.

 

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povertLa Cenerentola d’Italia è ancora la Calabria. La nostra regione si conferma la più povera dell’intera nazione con un Pil pro capite che nel 2013 si è fermato a soli 15.989 euro, meno della metà delle regioni più ricche della penisola: Valle d’Aosta (34.442 euro), Trentino Alto Adige (34.170 euro) e Lombardia (33.055). E’ questo quanto emerso dal rapporto Svimez 2014 presentato ieri a Roma. I dati dipingono un trend in calo per tutto il Mezzogiorno, che nel 2013 è sceso al 56,6% rispetto al valore del Centro-Nord. Un passo indietro di ben dieci anni, capace di riportare il Sud Italia ai livelli del 2003, con un Pil pro capite di 16.888 euro, mentre quello del Centro-Nord si è mantenuto a quasi il doppio: 29.837 euro pro capite. Un Sud, quindi, poverissimo, discriminato e senza lavoro, con alti tassi di povertà, emigrazione e disoccupazione e soprattutto con un progressivo invecchiamento della popolazione residente.

Dati che confermano la crisi amara in cui è caduto il Mezzogiorno, una delle zone d’Europa ormai a maggiore rischio desertificazione, dove i flussi di emigrazione sono ripartiti con la stessa intensità della metà del novecento, tanto che solo nel 2013 si sono contati ben 116mila abitanti che hanno fatto le valigie per spostarsi dal Meridione verso altre zone d'Italia e d'Europa. Anche il saldo tra natalità e decessi si è chiuso in largo passivo. Fenomeni determinati, anche e soprattutto, da un impoverimento continuo (il tasso delle famiglie meno abbienti è aumentato del 40% nell’ultimo anno) e dalla cronica mancanza di occasioni occupazionali (perso l’80% dei posti di lavoro nazionali tra il primo trimestre del 2013 e del 2014).

Il settore che più di tutti sembra aver accusato il colpo è quello industriale, che ha fatto registrare un calo del 53% degli investimenti dal 2007 al 2013, con un conseguente -20% degli operatori impegnati nel settore. Crollano anche i consumi delle famiglie (-13% in cinque anni) e la soglia dei soggetti occupati ha raggiunto i 5,8milioni, eguagliando il valore minimo registratosi dal 1977 ad oggi. Non va meglio per il settore turistico in preda ad una condizione di piena decadenza economica: fino all’agosto 2014 le imprese turistiche fallite o comunque sparite dal settore commerciale, hanno determinato un saldo negativo di 2.417 occupati.

Nell’ambito della presentazione del rapporto Svimez 2014, si è provato, in conclusione, anche a proporre soluzioni utili a determinare una giusta inversione di tendenza. Tra le idee di “policy” emerse, la fiscalità di compensazione, il rilancio degli investimenti, una politica industriale nazionale specifica per il Meridione. Strategie – afferma lo Svimez – che si pongono dentro una visione di sviluppo nazionale centrata sul riscatto del Mezzogiorno, basata su quattro direttive principali: rigenerazione urbana, rilancio delle aree interne, creazione di una rete logistica in un’ottica mediterranea, valorizzazione del patrimonio culturale.

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mini xfilippoSORIANO CALABRO - Volti squarciati dal dolore. Quello di un padre e di una madre, che non rivedranno mai più il proprio figlio. Quello di due sorelle, che non avranno più un fratello con il quale condividere i momenti più belli. Ma soprattutto quello di un'intera comunità che, per un errore, uno sbaglio, una tragica fatalità, da due anni ha perso un figlio. Si, perchè Filippo era un po' così con tutti. Un ragazzo tranquillo, che non ha mai avuto problemi con la giustizia. Lavorava sodo, andando in giro con il padre Martino nei mercati della zona. Un adolescente come tanti altri, che aveva ancora una vita davanti a sé. In casa Ceravolo, però, è come se l'orologio si fosse fermato a quella maledetta sera del 25 ottobre 2012. Filippo, infatti, aveva deciso di recarsi a Pizzoni per trovare la fidanzata. A separare i due paesini poche, decine di chilometri. Arrivata una certa ora, il 18enne ha pensato fosse il momento di rincasare e, nel fare ritorno a Soriano, evidentemente Filippo non si sarebbe mai aspettato di rimanere vittima in un agguato di mafia. La sua colpa, quella di chiedere un passaggio a Domenico Tassone. Quella sera, infatti, a morire doveva essere proprio Tassone ma chi ha sparato non avrebbe mai immaginato che in quella macchina ci fosse anche Filippo.

A due anni di distanza dalla scomparsa, il movimento Ammazzateci Tutti, in collaborazione con l'associazione ConDivisa e la Consulta sicurezza dei sindacati autonomi delle forze dell'ordine, hanno organizzato una giornata in sua memoria. Dopo la Santa Messa celebrata da don Pino De Masi i presenti hanno tenuto una fiaccolata che ha percorso le vie del paese per poi arrivare in piazza dove ci sono stati tutta una serie di interventi. All'iniziativa c'erano numerose autorità civili e militari, rappresentanti delle forze politiche, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi ed i familiari di Pasquale Andreacchi, giovane come Filippo ucciso brutalmente nel 2009.

 

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aulascolasticaL’Istituto scolastico di Vallelonga usufruirà dei finanziamenti per la realizzazione di interventi di edilizia. Il plesso era stato inserito nell’ambito del progetto “Scuole sicure” varato dal governo Renzi, assieme ad altre 209 strutture calabresi.Come comunicato il 6 agosto scorso dall’assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri, «a causa dei ritardi per la realizzazione di interventi di ristrutturazione e ammodernamento la Regione Calabria ha deciso di ritirare finanziamenti per oltre 5 milioni destinati a 14 plessi scolastici», tra i quali , appunto, quello di Vallelonga.

Il primo cittadino Abdon Servello, attraverso una nota stampa diffusa nella mattinata odierna, ha comunicato che, grazie ai solleciti dell’amministrazione comunale, il provvedimento di sospensione del finanziamento è stato revocato dal Ministero dell’Istruzione in data 26 settembre. Per i lavori di edilizia scolastica, il Comune potrà usufruire dunque di una cifra pari a 186mila euro, dei circa 360mila destinati all’Istituto comprensivo, nel quale rientra anche il comune di Spadola.

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mini villadeigeraniLa manifestazione tenuta giovedì mattina scorso, con tanto di corteo allestito dai dipendenti della clinica privata Villa dei Gerani, per le strade di Vibo Valentia, pare possa sortire i seguiti sperati soltanto nel corso della prossima settimana. I professionisti in dotazione alla struttura sanitaria, accompagnati dai vertici sindacali, avevano, per via del taglio del budget annuale, improvvisato un corteo spontaneo giunto fino alla sede dell’Utg Vibonese. I dipendenti erano stati, a conclusione dell’iniziativa, ricevuti dal prefetto Giovanni Bruno in un colloquio tenuto anche alla presenza dei direttori dell’Asp Cupo e Trusciello. Lo stesso Bruno, preventivamente all’incontro, aveva fatto sapere di aver interpellato telefonicamente il neo commissario regionale alla sanità, l’ex generale della Finanza, Luciano Pezzi, pronto a spendersi in tempi brevi per la vicenda. Ma la presenza di Luciano Pezzi a Vibo dovrebbe registrarsi non prima della metà della prossima settimana. Si tratterebbe di un ritorno, visto che già un mese fa, nei primi giorni di settembre - all’epoca in veste di sub commissario - Pezzi aveva fatto visita al’Asp Vibonese pronunciandosi sull’iniqua distribuzione delle risorse sanitarie da parte della Regione.

Nell’ambito dell’incontro di giovedì tenuto, dunque, in prefettura dure sono state le prese di posizione sia da parte della proprietà della struttura Villa dei Gerani, sia dei sindacalisti che dei lavoratori, uniti in un coro unanime volto a scandire tutte le problematiche annesse alla paventata chiusura della struttura. Sul tavolo della discussione, oltreché il futuro della stessa clinica, anche e soprattutto quello occupazione di decine di dipendenti e la rivendicazione del diritto alle cure sanitarie dei cittadini vibonesi, ciò considerato che la struttura privata è l’unica nel suo genere accreditata in tutta la provincia.

Nel mirino della Cupo e di Trusciello è finito ancora una volta il Piano di rientro per il debito sanitario voluto, ormai quattro anni fa, dall’ex governatore Giuseppe Scopelliti, strumento attraverso il quale, tra le altre cose, si era arrivato al taglio indiscriminato di risorse che aveva colpito in particolare le strutture sanitarie dei territori più marginali, come, appunto, quello della nostra provincia. Indicazioni decise, quindi, indirizzate direttamente al neo commissario Pezzi. Dal canto loro, i dirigenti di Villa dei Gerani, hanno richiesto alla dirigenza dell’Azienda sanitaria provinciale, il reperimento in bilancio delle risorse da destinare ai servizi della continuità assistenziale assicurati nella clinica, specializzata nel trattamento delle post acuzie. Analogo provvedimento era stato realizzato in passato, a favore della struttura, dall’ex commissario aziendale Maria Pompea Bernardi.

In ultimo le considerazioni del prefetto Giovanni Bruno, che ha evidenziato come in realtà, a priori, sarebbe risultato utile un incontro tra Asp e Villa dei Gerani per stabilire come, quest’ultima, possa concorrere con la propria offerta di servizi in supporto delle prestazioni sanitarie della prima, cosa che permetterebbe di destinare in maniera più appropriata il budget disposto a favore della struttura privata. «Se non lo si fa – ha dichiarato Bruno – mi potrebbe venire voglia di vederci più chiaro, di andare a fondo, magari mandando all’Asp la Finanza o commissariandola di nuovo». L’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia era stata infatti già commissariata alle fine del 2010, ma in quel caso per infiltrazioni mafiose.

 

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criacoDal nord Europa alla Milano metropolitana, fino al meraviglioso e selvaggio paesaggio della Calabria, quando passando per la Limina e i territori aspromontani sembra di entrare in un’altra dimensione, in uno scenario classico, intriso di misticismo e magia. “Anime Nere” di Francesco Munzi, tratto dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco, è quasi interamente girato in Calabria, all’interno della naturale scenografia protourbana di Africo (Rc).

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mini pasquale_2Nei miei occhi chiusi Pasquale è il frastuono degli zoccoli di un cavallo nero e bianco. Un cavallo che passa veloce come il vento. Passa tra gli alberi, sulla strada, entra nelle case, nelle stanze, nelle ossa. Ma anche il tempo passa veloce. Scorre inesorabilmente, vola via portando con se il ricordo di ogni cosa. Rischiando di cancellare quello che non meriterebbe di essere cancellato.

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finanzaVIBO - Come riportato da Agi ed Ansa, vogliono vederci chiaro gli uomini della Guardia di Finanza del Nucleo di polizia tributaria di Vibo Valentia, che questa mattina hanno varcato la soglia del palazzo municipale per acquisire, presso l’ufficio tecnico e la ragioneria, tutti i documenti inerenti ai contratti che l’ente ha siglato con Eurocoop e Progettambiente.

Sotto la lente di ingrandimento, dunque, le operazioni inerenti al passaggio di consegne tra le due società operanti nel campo della raccolta dei rifiuti nel territorio comunale, con la secondo subentrata alla prima da poche settimane. Le operazioni di acquisizione della documentazione riguardante le fasi di avvicendamento fra le due ditte, sono state disposte dal Procuratore di Vibo, Mario Spagnuolo, è sono state effettuate dagli uomini del locale nucleo della Guardia di Finanza, agli ordini del maggiore Mario Celso e del tenente Oscar Olivieri.

Nuovo nubi si addensano quindi anche sugli aspetti amministrativo-burocratici connessi ad un comparto, quello della raccolta dei rifiuti, che ha già creato non pochi disagi alla cittadinanza, che per lungo tempo ha vissuto una condizione di grave emergenza igienico-sanitaria in cui si è trovata la città proprio nel periodo tra la fine del servizio di raccolta effettuato dall'Eurocoop e l'avvio di quello della Progettambiente.

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bustoferdinando"Com'e' noto, la storia viene scritta dai vincitori. E senza alcuna forma di nostalgia, va registrato che esiste una storia sconosciuta, a volte negata, altre ancora proibita. Appunto per questo il recupero dell'identità diventa un dovere civile per comprendere quello che e' stato per costruire con consapevolezza il futuro". Con queste parole l'Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri è intervenuto nei giorni scorsi a Locri al Palazzo di Città dove c'è stata la cerimonia di consegna del busto bronzeo di Ferdinando II di Borbone da parte del sindaco di Locri Giovanni Calabrese al sindaco di Mongiana Bruno Iorfida. Realizzata nelle fabbriche siderurgiche di Mongiana nella prima metà dell'Ottocento, l'opera, rinveniente da Gerace, è stata casualmente ritrovata nel 2005 presso i magazzini del Comune di Locri e poi, dopo essere stata restaurata, è stata collocata nel Palazzo Municipale. Oggi, il busto verrà esposto per sei mesi presso il Museo delle Reali ferriere borboniche di Mongiana, inaugurato nell'ottobre scorso dopo 38 anni di lavori. Il sindaco Giovanni Calabrese ha dichiarato che "le amministrazioni locali calabresi collaborano nel segno della cultura, condividendo e valorizzando il comune patrimonio storico e civile", mentre il Sindaco Bruno Iorfida ha fatto presente che negli ultimi mesi è crescente il numero dei visitatori del Museo di Mongiana. L'assessore Caligiuri nei mesi scorsi ha invitato le scuole calabresi a effettuare viaggi di istruzione nella regione, cominciando col proporre l'itinerario produttivo della filiera del ferro nelle Serre, dove, oltre a Mongiana, ci sono le testimonianze di Stilo, Pazzano e Bivongi, oltre alla presenza di musei significativi (come quello dei marmi di Soriano e quello della Certosa di Serra San Bruno) e di beni culturali di valore (tra i tanti, la Cattolica di Stilo e San Giovanni Theristis a Bivongi).

Queste, invece, le parole del primo cittadino di Mongiana, Bruno Iorfida: "E' stato un giorno importantissimo per la nostra comunità, visto che un altro pezzo di storia torna a Mongiana dopo più di un secolo e mezzo, e questo è il frutto della collaborazione fattiva tra il comune di Locri e quello di Mongiana, due realtà diverse, ma unite dall'amore per la cultura e la promozione di quanto di buono c'è in Calabria, dimostrando che la cultura non ha limiti territoriali. Sono sicuro che con questo reperto attiri tanti visitatori".  

 

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