mini loielo«Una richiesta che rappresenta per noi l’ulteriore possibilità di chiarire in maniera completa e definitiva la nostra posizione e che, comunque, ha finalmente il sapore della serenità». A dirlo è stato il sindaco di Nardodipace, Romano Loielo, che interviene su quella che lui stesso definisce come «la richiesta di rinvio a giudizio, emessa il 24 settembre dal Gup del Tribunale di Vibo Valentia, in merito all’affidamento del servizio di trasporto urbano che lo vede coinvolto in prima persona insieme a quattro assessori della precedente amministrazione Comunale». In realtà, non si tratta di una richiesta, in quanto il primo cittadino e dirigente di Fratelli d'Italia è stato già rinviato a giudizio.

«Il procedimento – si legge nella nota – che va avanti ormai dal 2009, scaturisce da un bando di gara emesso dal Comune di Nardodipace, su sollecitazione della Regione Calabria, per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico urbano e che vede vincitrice, dopo il primo esperimento andato deserto, la ditta “Viaggi Gullì” di Chiaravalle Centrale, che si sostituisce così alla cooperativa “L’Aurora”, di Nardodipace. La Cooperativa – ha continuato Loielo – rappresentata dal presidente Luigi Franzè, decide quindi di presentare ricorso al Tar e poi appello al Consiglio di Stato, ritenendo fossero stati perpetrati degli abusi nell’assegnazione del servizio, ma entrambi gli organi di giudizio danno piena ragione al Comune di Nardodipace, attestando l’assoluta correttezza della gestione e quindi dell’esecuzione del bando di gara da parte del Comune».

Il primo cittadino aggiunge: «La questione, ritenuta da tutti i coinvolti felicemente conclusa, si riapre dopo più di tre anni con un avviso di conclusioni d’indagine da parte della Procura di Vibo Valentia. Qualche tempo dopo infatti, ma questo si è scoperto solo in seguito, in concomitanza con la conclusione del procedimento innanzi al giudice amministrativo del Tar e del Consiglio di Stato, la cooperativa “L’Aurora”, non ancora soddisfatta dalle sentenze, produce denuncia penale contro il Comune di Nardodipace, continuando a ritenere impropria la gestione della gara».

«È solo attraverso l’avviso di conclusione indagini che siamo venuti a conoscenza di questo procedimento penale che ci vedeva coinvolti – rincara Romano Loielo – portato avanti fin dall’inizio in maniera quantomeno irrituale e che, unito a un altro elemento, rende la vicenda anomala e sgradevole. La pubblicazione della notizia della richiesta di rinvio a giudizio da parte del Pm infatti viene riportata dai giornali ben 17 giorni prima della notifica della prescritta comunicazione agli interessati. In ogni caso la certezza che un tribunale collegiale esaminerà con attenzione l’intera vicenda è per noi fonte di garanzia e rappresenta l’occasione per approfondire adeguatamente tutti gli aspetti della questione, fra cui le supposte competenza della Stazione unica appaltante, erroneamente ritenuta dalla Procura ente competente allo svolgimento della procedura di gara. «In realtà – conclude – l’assegnazione del trasporto urbano è un tipo di servizio che, in quanto non rivolto esclusivamente verso l’ente ma anche in favore di terzi e sottoposto comunque al fattore rischio economico, non deve obbligatoriamente espletarsi attraverso la stazione unica appaltante, esattamente come previsto proprio dal protocollo d’intesa istitutivo della Sua».

 

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scorie-nucleariCi sono voluti oltre vent’anni per rendere ufficiale una verità in realtà già conosciuta da tempo. Nelle Serre calabre, sotto ai nostri piedi, negli scavi per i metanodotti, nelle caverne, nei terreni argillosi, la ‘ndrangheta o chi per lei, già dagli anni ’90, sversava centinaia e centinaia di fusti contenenti scorie radioattive, rifiuti tossici. Oggi, solo oggi, proprio mentre emerge la verità, si iniziano a pagare le conseguenze di quella che presto, per numero di decessi, si dimostrerà una vera e propria strage italiana.

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mini matteo_renzi_pollice_thumb400x275Il Pd ha “trionfato” alle elezioni europee trascinato dal suo giovane (ma solo anagraficamente!) segretario. D’altra parte, quando a competere contro di te ti ritrovi la vecchia Forza Italia, il gruppo di “rivoluzionari” del Nuovo Centro Destra e un Movimento 5 Stelle che non può reggere sui ritmi di una sola persona, ciò che si definisce “epopea” è in realtà un gioco da ragazzi. Già la Storia ricorda il poveretto Bersani che alle ultime governative faceva la parte del Milan nella finale di Champions League del 2007 contro il Liverpool… ma mentre in quel contesto lo “psico-nano” veniva recuperato e sconfitto, nel secondo recuperava e quasi sconfiggeva.
 
Mentre tutto ciò accadeva, Renzi, l’accademico oratore, rottamatore e aspirante Sindaco d’Italia, studiava la propria scalata, tant’è che, sulla scia di un tecnico (Monti) e di una marionetta (Letta) conquista la segreteria del Pd e, per gentile concessione del Presidente della Repubblica diviene Presidente del Consiglio, con il popolo italiano costretto ancora una volta ad assistere alla staffetta del potere… nel proprio “democratico” Paese.
 
Il rottamatore studia e talmente tanto da rendersi conto che, per andare avanti deve comportarsi come tutti coloro che vorrebbe rottamare.
 
Il sistema dello psico-nano è infallibile, perché non adottarlo? Vi direte, l’uomo del Pd, che vuole cambiare le cose non potrebbe mai essere come l’uomo di Forza Italia nelle sue scelte di governo. Sì, è infatti un paradosso, quasi come se un democristiano durante un suo comizio dicesse ai convenuti che quando qualcuno nomina Berlinguer deve prima sciacquarsi la bocca… Una barzelletta!
 
Arriva dunque il Decreto Legge n. 66/2014 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 aprile 2014… in pieno fermento per le elezioni europee, ci voleva proprio la soluzione “populista” per andare contro l’ancora retorico reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle. Una tantum, in un periodo in cui gli italiani soffrono e credono “80 euro al mese almeno Renzi ce li dà…”. Un pensierino non lungi dalla famosa Social Card, come il “maestro” insegna. E immagino già i lupi di quartiere dove il Pd è radicato, a differenza del Movimento 5 Stelle, lì a dire, “Votateci e vi daremo 80 euro al mese per sempre!!” senza specificare che gli ipotetici 80 euro sono solo per l’anno 2014 e a partire dal mese di maggio.
 
Ma poi, chi avrà i famosi 80 euro? Secondo quanto previsto dal decreto e come spiega l’Agenzia delle Entrate, il bonus Renzi è in realtà un credito «riservato a chi guadagna dagli 8mila ai 26mila euro» e riscuotibile «in tutti i casi in cui l’imposta lorda dell’anno è superiore alle detrazioni per lavoro dipendente». E per i redditi dai 24 ai 26mila euro diminuirà proporzionalmente.
 
O tramite autocertificazione al datore di lavoro o in sede di dichiarazione dei redditi, 4 gatti – e forse nemmeno! – potranno usufruire del grande bonus. I più, la gente che ha veramente bisogno, rimarrà delusa quando scoprirà che in realtà l’elemosina renziana non gli spetta…
Il fumo negli occhi è comunque arrivato e il 40% degli elettori ne è rimasto come folgorato. In fin dei conti, oggi non esistono sconfitte in politica… purtroppo a perdere è sempre e comunque il Popolo.
 
Se questa non è compravendita di voti, allora come si chiama?!
 
 
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mini 1538713_10202904595727619_7789417547659384432_nCi abbiamo creduto. Entrambi i soggetti avevamo fortemente voluto questo incontro, dopo mesi di lavoro comune nella distribuzione dei prodotti agricoli della Piana di Gioia Tauro attraverso oltre venti Gas del nostro territorio e con il concorso del Distretto di economia rurale solidale (che ci ha portato in dote da ormai un anno le relazioni con i produttori del Parco agricolo Sud Milano). 

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mini Carabinieri-sorianelloRiceviamo e pubblichiamo

In qualità di difensore di fiducia del Sig. D.E. ed in relazione all'articolo di giornale pubblicato sulla testata online 'Il Vizzarro' in data 8 novembre c.m., realtivo ad una presunta truffa operata dal mio assistito nei confronti di alcuni anziani residenti nel comune di Nardodipace, Vi comunico quanto segue:

Il Sig. D.E. non è stato mai arrestato dalla stazione carabinieri di Serra San Bruno. Il mio assistito è venuto a conoscenza di essere indagato dalle principali testate giornalistiche calabresi, le quali hanno riportato notizie assai contestabili. Lo stesso 'Vizzarro', fa riferimento a fatti estremamente gravi e definitivi, come se il Sig. D.E. sia già stato soggetto ad una condanna definitiva, in aperta violazione con l'articolo 27 della Costituzione italiana. 

In realtà il procedimento penale (di cui il mio assistito non conosce la reale esistenza) si trova nelle primissime fasi delle indagini preliminari. Ad ogni modo, già in questa fase, riusciremo a dimostrare l'assoluta estraneità dello stesso ai fatti contestati. 

Vi invito pertanto a voler rettificare le notizie riportate dall'articolo di giornale in oggetto sulla base di quanto sopra indicato.


Avv. Tommaso Scerbo

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mini assedio_bimbi10xvizzarroI numeri e la qualità della partecipazione alla giornata di mobilitazione del 19 ottobre mostrano, senza ombra di dubbio, che le strategie di panico messe in atto dai mass media nei giorni precedenti non hanno funzionato. Il messaggio del terrore non ha tenuto la gente a casa. “Roma blindata, zona rossa per i cortei della paura”; “I black block invadono Roma”. Questo è quanto si leggeva su alcune prime pagine di giornali nazionali. Un giorno prima addirittura l'arresto di 5 “professionisti del terrore”. In realtà le strade di Roma sono state invase da un multiculturalismo mai visto prima. C'erano anche tanti cittadini di etnia rom, con tanto di famiglia al seguito.

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mini homeVIBO VALENTIA - L'hanno chiamata “Trasparenza acqua”. Un'operazione di chiarezza, mirata a rassicurare i cittadini allertati dai soliti ambientalisti «allarmisti» che erano scesi in piazza, a Vibo Valentia, a manifestare contro il “sistema Alaco” e la gestione delle risorse idriche calabrese. Insomma, doveva essere un modo per mettere definitivamente fine – attraverso lo strumento comunicativo più democratico e accessibile che esiste oggi, il web – a voci e sospetti sulla salubrità del liquido che fuoriesce dai rubinetti di decine di migliaia di cittadini vibonesi.

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Venerdì, 27 Settembre 2013 18:08

Tra le carte di Jerocades

mini 481px-Antonio_JerocadesÈ un ritrovamento quasi casuale ma di grande importanza storica. Una scoperta che restituisce l'immagine di una piccola comunità di mercanti e pescatori nota ai vistatori stranieri, già negli ultimi decenni del 1700, per il suo grado di civiltà e per l'evoluzione dei costumi e delle conoscenze dei suoi componenti. Si tratta di Parghelia, piccolo centro costiero poco distante dalla più nota Tropea, che già dal 1600 era uno snodo nevralgico di rapporti commerciali con il resto del mondo. 

LA SCOPERTA

Nei mesi scorsi qualcuno nota uno scatolone contenente vecchie carte appoggiato vicino a un cassonetto dell'immondizia, nel centro storico di Parghelia. Lì vicino c'era la casa dei Collaci, fratello e sorella, ultimi discendenti – per parte di madre – della famiglia Jerocades. Tra queste vecchie “cianfrusaglie” c'è però qualcosa che non può finire nella spazzatura, e per fortuna qualcuno se ne accorge in tempo. Così saltano fuori le “carte di Jerocades”, circa un centinaio di lettere e documenti risalenti al decennio tra il 1770 e il 1780. 
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mini prostituzioneLa prostituzione adolescenziale spontanea, un fenomeno in preoccupante ascesa anche nei nostri territori. Una “scelta di vita” inquieta. Figlia del bisogno, del malessere o di disturbi comportamentali trascurati. Un dramma crudo che si modella lentamente e cresce, tra l’indifferenza ed il silenzio generale. Storie che tutti guardano, pesano e giudicano, ma senza agire. Senza trovare il coraggio di denunciare. Una ferita aperta che, sulle vittime, a lungo termine, causerà danni irrimediabili.  
 
La prostituzione adolescenziale sembra stia prendendo purtroppo piede anche nella “tranquilla” Serra San Bruno, così come in altri centri del comprensorio, perché una volta scomparsi i valori morali - nella piena decadenza culturale - non è affatto difficile ritrovarsi a vivere in città socialmente morte.
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mini a522a6005d1cb428ea34ef1769cd7452_XLI frutti della nuova civiltà contadina stanno maturando nella Calabria tirrenica, tra il litorale di Nicotera e i paesi interni della Piana di Gioia Tauro. Sono frutti che crescono tra le maglie di una rete tessuta da tante piccole realtà, sono il risultato di una collaborazione che risulterà anacronistica solo a chi è assuefatto agli standard dell'agricoltura intensiva e della grande distribuzione. E il concime, la linfa che ha dato vita a questa “rinascita” della terra, ha un unico ingrediente: la partecipazione attiva e più condivisa possibile. 
Non si tratta certo della consumata retorica buonista da salotto radical-chic, tutt'altro. “Sos Rosarno” è un'associazione costituita da tanti piccoli produttori, tutti accomunati dalla volontà di sottrarsi alla corsa al ribasso imposta dal mercato e dalla voglia di ritornare alla genuinità della terra. La cooperazione, poi, è il fondamento su cui viene costruita l'intera filiera delle coltivazioni biologiche certificate. 
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