mini carabieniri_notteSarebbero tutti ragazzi poco più che maggiorenni di età compresa tra i 20 ed i 25 anni i quattro rapinatori che hanno tentanto di rapinare una gioelleria a Dasà, piccolo centro del Vibonese. In base ad una prima ricostruzione, pare che i malviventi - residenti nella zona della Piana di Gioia Tauro - sarebbero giunti davanti all'esercizio commerciale a bordo di una Toyota di colore grigio e indossavano dei cappellini e degli occhiali da sole. Tre di loro sarebbero entrati nella gioielleria, cercando di mettere a segno il colpo - cosa che, però, poi non è avvenuta - mentre il quarto attendeva gli altri in auto. I carabinieri, alla fine, sono riusciti a rintracciare e ad arrestare gli autori del gesto.

 

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carabinieri ricercheHa fatto rientro alla propria abitazione questa mattina Damiano Ciancio, 32enne di Acquaro. I genitori avevano lanciato l’allarme per la sua scomparsa nel pomeriggio di ieri. La preoccupazione era legata soprattutto al fatto che il giovane, poco prima di sparire, avrebbe annunciato alla madre la ferma intenzione di togliersi la vita. Scelta legata, pare, ai problemi sentimentali con la ex moglie.

Ciancio, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, ha trascorso la notte vagando nelle campagne alla periferia del centro abitato di Acquaro, riuscendo ad eludere le ricerche di familiari, conoscenti e forze dell’ordine. Questa mattina, attorno alle 4.00, ha fatto poi ritorno alla casa dei genitori.

 

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mini Serra_San_Bruno_centro_storicoSERRA SAN BRUNO - Pare che abbiano forzato a calci la porta d'ingresso i ladri che, oggi pomeriggio, sono tornati in azione nella cittadina della Certosa. A finire nel mirino dei malviventi, questa volta, è stata l'abitazione di un orefice del luogo. Ad accorgersi del furto sono stati i vicini di casa dell'uomo, insospettiti del fatto che l'entrata secondaria dell'abitazione fosse aperta. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, i ladri sarebbero riusciti a portare via una pistola legalmente detenuta. Sul luogo del furto, l'ennesimo, sempre nel centro storico, sono intervenuti i Carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone. Pare che l'episodio di oggi sia stato preceduto da altri analoghi verificatisi a Serra nei giorni scorsi.

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SERRA SAN BRUNO - Avmini Serra San Bruno centro storicoeva deciso di trascorre qualche giorno in compagnia per scoprire le bellezze dell’entroterra vibonese. Una volta giunto nella cittadina della Certosa, però, la vacanza di un turista originario del Trentino si è rivelata uno spiacevole inconveniente. Tra sabato e domenica, infatti, alcuni malviventi, approfittando del buio della notte, hanno agito nel centro storico del popoloso centro montano, rubando la moto – una Honda VRF – di proprietà di C.V., approdato a Serra assieme a degli amici romani. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere direttamente dal turista vittima del furto, il fatto sarebbe accaduto intorno alle 00:35 e, presumibilmente, i ladri hanno utilizzato un furgone rubato per mettere a segno il colpo. Nell’intento di rubare la moto, infatti, l’antifurto del camion era attivo.

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mini nicola_rimedioSERRA SAN BRUNO – Agguato mortale sulla ex statale che da Savini (frazione di Sorianello) conduce a Serra San Bruno. La vittima è Nicola Rimedio (foto), 26 anni, di Savini, che a bordo della sua auto – una Volkswagen Golf grigia – stava andando verso la cittadina della certosa quando è stato raggiunto da una raffica di colpi d’arma da fuoco. L’omicidio dovrebbe essersi verificato poco dopo le 19 di stasera, a un paio di chilometri da Serra San Bruno. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, Rimedio è stato trovato morto poco distante dalla sua auto, il che lascia presupporre che la vittima abbia cercato di sfuggire ai sicari, che però non gli hanno lasciato scampo. Pare che la vittima dell’agguato avesse dei precedenti penali per droga.  

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mini pitittoDi seguito il comunicato stampa diffuso dal capitano Stefano Esposito Vangone, comandante della Compagnia carabinieri di Serra San Bruno:

Nella nottata tra venerdì e sabato i Carabinieri del Comando Stazione di Dinami sono riusciti a sorprendere in flagranza di reato, PITITTO Domenico, nato a Vibo Valentia il 16.03.1983, residente a Dinami, pregiudicato per reati contro il patrimonio, mentre lo stesso, in concorso con un soggetto rimasto ignoto, stava asportando gasolio dagli autobus di linea della ditta “G.B.V. – S.R.L.”.

Era da circa un mese che i Carabinieri stavano investigando sul conto degli autori dei ripetuti furti di gasolio che avevano interessato autobus di linea e mezzi del comune di Dinami.

Questa notte la costanza e la perseveranza dei militari è stata premiata. I Carabinieri, che da giorni avevano intuito le modalità di azione dei ladri, hanno predisposto un’imboscata da manuale; appostatisi all’interno degli autobus di linea sono riusciti a sorprendere sul fatto il PITITTO Domenico mentre, unitamente ad un complice, rimasto ignoto perché datosi alla fuga, stava aspirando e riversando in tre taniche da 90 litri il gasolio presente nei serbatoi degli autobus.

I Carabinieri adesso sono già sulle tracce dell’ignoto complice, i cui giorni di impunità si considerano contati.

Il PITITTO è ora sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

Legione Carabinieri “Calabria”

Comando Provinciale di Vibo Valentia

Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno

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mini vigili del fuocoSERRA SAN BRUNO - Criminali ancora in azione nella cittadina bruniana: ieri in tarda serata, nei pressi della centralissima piazza Nicola Calipari, è stato dato alle fiamme un automezzo di un'impresa edile del luogo. Il mezzo, un camion dotato di gru, era parcheggiato all'interno di un cantiere privato in cui, col favore del buio, si sono introdotti gli ignoti malviventi che hanno agito indisturbati forzando la cabina e appiccando il fuoco dall'interno. L'allarme è scattato quando le fiamme sono diventate visibili dall'esterno: c'è stato l'immediato intervento dei Vigili del fuoco del distaccamaento di Serra, al comando del caposquadra Vincenzo Donato, che sono riusciti a domare l'incendio anche se l'automezzo ormai era quasi completamente distrutto. Sul posto sono intervenuti gli uomini dell'Arma dei carabinieri diretti dal capitano Stefano Esposito Vangone che hanno dato il via alle indagini. E' certa, ad ogni modo, la matrice dolosa dell'incendio.

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mini nicola_vardaro_omicidio_miletoNicola Vardaro (foto), 65enne scomparso da MIleto l'11 febbraio e ritrovato morto quattro giorni dopo in fondo ad un dirupo, non è deceduto per cause naturali. L'autopsia effettuata sul suo cadavere, infatti, ha individuato con certezza la causa della morte in due colpi di arma da fuoco esplosi alla testa da distanza ravvicinata. I colpi in un primo momento potevano sembrare delle lesioni dovute alla caduta nel dirupo, ma in realtà l'esame specifico ha chiarito che si tratta di omicidio e che con ogni probabilità proprio l'assassino ha gettato il corpo nel dirupo con lo scopo di occultare ogni traccia dell'omicidio. Il cadavere del 65enne è invece stato ritrovato dagli uomini dell'Arma guidati dal maresciallo Alessandro Demuru che sono riusciti a rintracciare il segnale del telefono cellulare che la vittima aveva con sè. Gli inquirenti, che si sono concentrati su una cerchia ristretta di persone che conoscevano Vardaro, stanno cercando di risalire al movente del delitto e pare abbiano già ricostruito con precisione la dinamica dei fatti.

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mini ccarabinieriRiceviamo e pubblichiamo: Ieri mattina, 12 febbraio 2012, intorno alle ore 11.00 circa, il celere intervento di un equipaggio dei Carabinieri di San Nicola da Crissa ha scongiurato la morte di un minore. Il bambino, I.F. classe 2001, stava giocando sulla neve con i suoi amici, quando ad un tratto, colto da un malore, è rovinato inspiegabilmente al suolo sotto gli occhi increduli e sconvolti del padre e dei compagni di gioco. I Carabinieri, impegnati in un servizio perlustrativo della zona, scorta la scena, hanno subito soccorso il minore; valutata la gravità della situazione, nonché il pericolo di vita del bambino che, privo di conoscenza aveva assunto un colorito cianotico, i carabinieri hanno celermente individuato un medico del posto e con lo stesso, facendo da “apri pista”, soprattutto in quei tratti di strada resa impraticabile e ridotta ad un unico senso di marcia dalla neve e dal gelo, hanno trasportato repentinamente il ragazzino presso l’ospedale di Serra San Bruno.

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mini bonzignuriSERRA SAN BRUNO - Un 65enne residente nel centro storico serrese, F.B., rischia di perdere una gamba a causa di un trombo dovuto all'ipotermia. Il freddo polare di questi giorni, con la neve che ancora giace ammassata in ogni angolo del paese, potrebbe costare caro all'uomo che abita da solo in via San Lorenzo, a pochi passi da piazza mons. Peronaci (foto). Due suoi amici, interrogandosi sulla sua assenza prolungata dal bar che frequenta di solito, stamattina sono andati a trovarlo a casa e si sono subito resi conto che l'uomo era duramente provato dal freddo di questi giorni. Già la sera prima, un vicino di casa aveva cercato di convincere il 65enne ad andare in ospedale, ma invano. Impresa in cui invece sono riusciti i due amici, che dopo molte insistenze stamattina hanno accompagnato l'uomo in ospedale. Qui gli sono stati riscontrati gravissimi problemi alla circolazione

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