mini a3A causa dei lavori di realizzazione della nuova autostrada ed, in particolare, per consentire il varo delle travi del nuovo viadotto `Mesima 4` in carreggiata sud, l' Anas comunica che  dalle ore 22 di lunedì 18 febbraio alle 6 di martedì 19 febbraio e dalle ore 22 di mercoledì 20 febbraio alle ore 10 di giovedì 21 febbraio 2013, sarà chiuso al traffico il tratto dell`autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Vibo Valentia/Sant`Onofrio (km 348,250) e Rosarno (km 383,000), in direzione sud e tra Gioia Tauro (km 392,000) e Vibo Valentia/Sant`Onofrio in direzione nord. Per effetto della chiusura saranno interdette al traffico la rampa di ingresso in direzione Reggio Calabria dello svincolo di Vibo Valentia/S. Onofrio; le rampe dello svincolo di Serre esclusa quella di ingresso in direzione Salerno; tutte le rampe dello svincolo di Mileto e la rampa di ingresso in direzione Salerno dello svincolo di Rosarno. Nelle ore di chiusura i veicoli diretti a sud potranno uscire allo svincolo di Sant`Onofrio, proseguire lungo la strada statale 18 con rientro in autostrada allo svincolo di Rosarno. I veicoli in direzione nord saranno deviati allo svincolo di Gioia Tauro (km 392,000) e rientro in A3 allo svincolo di Sant`Onofrio.

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mini a3

A partire dalla oggi e fino a martedì 5 febbraio, nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6 del giorno successivo, il tratto dell'autostrada A3 compreso tra gli svincoli di Vibo - Sant' Onofrio e Rosarno sarà chiuso al traffico in entrambe le direzioni  per consentire il varo delle travi del viadotto "Mesima3". 'Il provvedimento - si legge in una nota dell' Anas -, di intesa con le Prefetture di Vibo Valentia e Reggio Calabria e con la Polizia stradale si rende necessario per consentire il varo delle travi del nuovo viadotto "Mesima3" in carreggiata sud, nell'ambito dei lavori di realizzazione della nuova autostrada. Per effetto della chiusura saranno interdette al traffico la rampa di ingresso in direzione Reggio Calabria dello svincolo di Vibo Valentia - Sant'Onofrio; le rampe dello svincolo di Serre esclusa quella di ingresso in direzione Salerno; tutte le rampe dello svincolo di Mileto e la rampa di ingresso in direzione Salerno dello svincolo di Rosarno'. 'Nelle ore di chiusura – conclude l'Anas – i veicoli diretti a sud potranno uscire allo svincolo di Sant'Onofrio, proseguire lungo la strada statale 18 con rientro in autostrada allo svincolo di Rosarno. I veicoli in direzione nord saranno deviati allo svincolo di Gioia Tauro (km 392,000) e rientro in A3 allo svincolo di Sant'Onofrio».
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mini scilipotiAlla fine, dopo che aveva tuonato contro i vari D'Attorre e Bindi catapultati nelle liste calabre dalla segreteria romana del Pd, Peppe Scopelliti ha dovuto ingoiare un boccone molto amaro: Domenico Scilipoti, ex Idv che aveva saltato il fosso per salvare il governo Berlusconi, sarà candidato in Calabria, al sesto posto nella lista per il Senato. Il presidente della Regione e Tonino Gentile pare abbiano provato fino a notte fonda a convincere i vertici del Pdl a desistere, ma non c'è stato nulla da fare: evidentemente Scilipoti doveva passare all'incasso dopo il voto di fiducia che salvò Berlusconi, e la Calabria è stata considerata per l'ennesima volta terra franca da colonizzare per riciclare dinosauri e impresentabili della politica italica. Per il resto poche sorprese, nelle liste del Pdl

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mini esterno_9SERRA SAN BRUNO - Era stato l’argomento politico di punta della scorsa primavera. Uno strumento buono, per molti, a guadagnare consenso fra i cittadini. A dispensare promesse e false illusioni in cambio di X da intascare in previsione della prossima tornata elettorale. Ora l’ospedale “San Bruno”, ex punto di riferimento sanitario per ben 39mila utenti residenti nel comprensorio delle Serre Calabre, sembra sia definitivamente passato di moda. Non se ne parla più. Il tutto mentre ancora riecheggiano nella mente le frasi, più che altro slogan elettorali, che lo dipingevano come un ospedale che avrebbe rivissuto presto gli splendori di un tempo. Il Consigliere regionale, nonché Presidente della commissione Sanità, Nazzareno Salerno, solo nell’aprile scorso, aveva sbandierato come una vittoria tutta sua “un finanziamento di 3,5milioni di euro pronto per la ristrutturazione degli esterni del presidio serrese”, niente a confronto del fantomatico “Ospedale del Futuro” lanciato in pompa magna nell’ottobre 2010.

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Domenica, 06 Gennaio 2013 13:37

Politiche 2013. Salerno nella terra di nessuno

mini Salerno-Nazzareno_2Sono giorni duri, per tutti. Il vento del malcontento soffia forte e non solo fra il popolo. Ora a perdere la bussola sono in tanti, compresi gli ‘intoccabili’. Quelli abituati da decenni al ruolo di ‘uomini che non devono chiedere mai’. O almeno così si illudevano. E oggi, Nazzareno Salerno, Consigliere regionale di maggioranza, colui che fu nel lontano 1990, anche se per solo un anno, il Sindaco più giovane d’Italia,  dopo un lungo peregrinare (dalla Dc al Ccd, poi all’Udc, ad An ed infine al Pdl) rimane in panne, infangato in quella zona franca dove tutto sembra più astratto e macchinoso. Dove i fatti ti inchiodano all’immobilità forzata, tanto che nella corsa per il Parlamento, nelle prossime politiche di primavera, per lui sembra non ci sia spazio né per la Camera né per il Senato. Né nel Pdl né in altre liste collegate.

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mini tribunale-catanzaro002Secondo i pm di Salerno avrebbero rivelato segreti d'ufficio, in alcuni casi con l'intento di agevolare i Mancuso di Limbadi. E' l'ipotesi d'accusa a carico di tre magistrati in servizio a Catanzaro, i pm Giampaolo Boninsegna e Paolo Petrolo e il giudice Giancarlo Bianchi. Ad aprire l'inchiesta è stata la Dda di Salerno, competente per le indagini a carico della magistratura catanzarese. Il Gip ha respinto la richiesta di applicazione della misura interdittiva nei confronti dei tre magistrati, avendo ritenuto prive di fondamento le accuse di rivelazione di segreti d’ufficio, aggravate dal presunto intento di agevolare la cosca di Limbadi

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mini censore-lo_iaconoSERRA SAN BRUNO - Non era proprio un ‘modello Serra’ ma ci andava abbastanza vicino. Una fitta rete di posizioni strategiche nella Vibo che conta e la montagna in pochi mesi si era svegliata padrona della Provincia. Il binomio Censore-Lo Iacono si era originato nel 2002, quando tutto quello che c’era di alternativo al centro destra (leggi Nazzareno Salerno), dovette unirsi se voleva sconfiggere il centro destra (rileggi Nazzareno Salerno). Così fu. Oltre 300 voti in più per l’allora lista “La Serra”: Bruno Censore sindaco e Raffaele Lo Iacono vice. Poi dopo 4 anni, nel 2006, la vittoria fu plebiscitaria: oltre 850 voti di differenza sul centro destra, che permisero a Lo Iacono di vestire la fascia di primo cittadino.

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mini censore-salernoSerra San Bruno è un centro di fermento politico. E’ l’epicentro di una forza capace di mandare due suoi ex sindaci a governare la regione. Due nostri conterranei consegnati con prepotenza agli scanni più alti della Calabria: gli albori di una rinascita attesa da tempo. E visto che bene o male ci abbiamo contribuito quasi tutti, per un momento ci siamo sentiti arrivati. Quasi appagati.

Poi i giorni passano, i gettoni di presenza si accumulano ma le cose stentano a cambiare, anzi peggiorano e ti accorgi che era tutto un bluff. Azzerano un ospedale, smantellano i servizi, affogano le speranze di lavoro e continuano a mandarti a casa acqua avvelenata. E tutti, compresi loro due, rimangono indifferenti. Muti e scabrosi come dei cactus.

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mini salernoIn Consiglio Regionale, nella seduta di ieri, è stata discussa la proposta di Legge sulla nuova “riorganizzazione delle Aziende Sanitarie territoriali ed ospedaliere”, avanzata oltre che dal presidente della III commissione sanità Nazzareno Salerno (Pdl), anche dai consiglieri Chiappetta (Pdl), Serra e Parente (lista Scopelliti). Seppur nelle polemiche la seduta ha partorito un nuovo riassetto sanitario che incorporerebbe all’Asp di Catanzaro, in un’unica “Area Centro”, le Asp di Vibo e Crotone, oltre che gli ospedali “A. Pugliese” di Catanzaro (Hub); di Lamezia Terme, Crotone e Vibo (Spoke); di Soverato e Tropea (Ospedali Generali); Soveria Mannelli e Serra San Bruno (Ospedali di montagna). La proposta dallo stesso Salerno, che mira quindi alla soppressione dell’Asp di Vibo, è stata accolta con profondo dissenso da Pd, Progetto Democratico e soprattutto Udc, attuale partito di maggioranza, che hanno ritenuto l’atto inopportuno ed illegittimo, tanto da abbandonare l’aula anzitempo per determinare la mancanza del numero legale.

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mini anticonsiglio_10SERRA SAN BRUNO - In una Sala Chimirri semi gremita, il 10° Consiglio dell’era Rosi risulta privo dei consiglieri Nazzareno Salerno, Bruno Zaffino e del Segretario Lombardi Satriani. Quindi 3 assenti, di cui solo gli ultimi 2 giustificati: allegheranno certificato medico.

Si inizia proprio con la rissa/non rissa tra il Sindaco ed il Segretario Comunale. Rosi smentisce tutto: “Non ho aggredito nessuno!”. Noi ci crediamo. Ma allora come mai nella stessa giornata, Salerno, capogruppo PdL ha contattato telefonicamente il Segretario “contuso” per esprimergli solidarietà? Mistero buffo.

Punto I: rendiconto finanziario 2011.

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