Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Sul caso della centrale idroelettrica che dovrebbe sorgere a Serra San Bruno, nel cuore del bosco di Santa Maria, a poche centinaia di metri dall’omonimo santuario e dalla Certosa di San Bruno da Colonia, a pronunciarsi sul fatto è stato Pino Paolillo, responsabile del Wwf Calabria.
Proseguono le iniziative nel paese della Certosa per la ricorrenza del quinto centeneraio della canonizzazione di San Bruno. Sabato 19 luglio, alle ore 10.30, nel piazzale antistante il monastero certosino, è in programma una celebrazione eucaristica presieduta dal priore della Certosa, Dom Jacques Dupont. È la prima volta che il priore avrà modo di presiedere una Messa solenne al di fuori delle mura certosine.
Il 1514 è un anno particolare, non solo per la proclamazione della santità di Bruno di Colonia, ma anche per il ritorno dei certosini nel monastero dopo il periodo in cui questi luoghi appartenevano ai cistercensi.
Il 2014 è l’anno, si potrebbe dire, giubilare per San Bruno e la sua città che lo ha sempre amato e venerato, Serra San Bruno custode gelosa della Certosa che accoglie le sacre reliquie del Santo. Infatti, in questo anno di grazia, ricorrono i cinquecento anni della beatificazione del Santo Patriarca ed o cinque secoli del ritorno dei frati certosini nel sacro convento serrese dopo un’assenza di ben quasi quattro secoli.
Anche quest’anno, come ogni 3 febbraio, Serra San Bruno commemora San Biagio Vescovo e Martire, vissuto tra il III ed il IV secolo, è venerato oggi sia dalla chiesa Cattolica, che da quella Ortodossa.
Il Museo della Certosa - nato nel ‘94 su impulso della comunità certosina di Serra San Bruno, con lo scopo di rappresentare un importante legame tra la vita monastica ed il resto del mondo – è pronto a ripartite dopo il forte nubifragio che, nel novembre scorso, ha messo a dura prova tutto il comprensorio delle Serre. Infatti, anche i locali del Museo erano stati letteralmente allagati dall’abbondante pioggia caduta circa un mese e mezzo fa.
Riceviamo e pubblichiamo
Dopo la notizia delle dimissione del Santo Padre, la mobilitazione è stata immediata. La Comunità Capi, del gruppo scout Serra San Bruno 1, ha subito proposto al gruppo, alla comunità parrocchiale San Biagio e alla comunità serrese , di presenziare all’ultimo Angelus del 24 c.m., coinvolgendo all’evento anche la zona AGESCI di appartenenza quella dei “Normanni”. L’Assistente Ecclesiastico del gruppo, nonché parroco della predetta parrocchia, Don Gerardo Letizia, ha condiviso questa scelta e l’ha sostenuta fin da subito “…saremo protagonisti della storia della chiesa e non solo..”. Quindi i preparativi, gli avvisi i manifesti, le iscrizioni, e così fino alla partenza fissata il 23 febbraio alle ore 22,00. Insieme a noi una rappresentanza della comunità spadolese, e del Gruppo scout Maierato 1. Grande entusiasmo tra i partecipanti, uniti nel viaggio dalla preghiera e dalle meditazioni per Sua Santità. Ed eccoci a Roma alle 6,30, viaggio perfetto, tanti occhietti assonnati, ma pronti a condividere una giornata irripetibile. La città vuota e silenziosa, veniva destata dal calpestio frettoloso dei nostri scarponi per raggiungere Piazza San Pietro. Sbucati da un vicolo ci appare alla vista il colonnato. La Piazza deserta, per dare spazio alle riflessioni.., qualcuno borbotta ridendo “abbiamo forse sbagliato giorno!!”. Presto passiamo i controlli e ci apprestiamo a salire la gradinata e poi dentro la Basilica. Per molti e non solo per i lupetti e lupette ,si è aperto uno spettacolo incredibile: l’altare del Bernini, San Pietro, S. Francesco di Paola per fermarsi sotto la solenne statua marmorea di San Bruno...abbiamo deciso allora di immortalare il momento con un flash, una foto di gruppo. Immancabile la visita alle spoglie del Santo Padre Giovanni Paolo II e poi via verso il centro della Piazza dove, presa la postazione, abbiamo atteso almeno quattro ore per poter condividere insieme al mondo intero quell’Angelus" tanto sofferto." Il freddo pungente non ci ha scoraggiati, alta saliva la preghiera fatta di canti che nello stesso tempo ha allietato la Piazza che man mano diveniva sempre più gremita. Tanti, molti gli stranieri, si sono fermati vicini al nostro cerchio per cantare con noi, per chiedere da dove arrivavamo, e del perché eravamo lì. Lo sguardo di continuo rivolto a quella finestra, la seconda da destra, ora chiusa, poi aperta, poi col drappo steso, poi ancora il legio, ma ecco che d’un tratto una piccola figura bianca si affaccia e saluta, il SANTO Padre; dalla folla, pur se composta, un grido di ode. Il mondo è presente, tante le lingue ma unico il messaggio di sostegno e d’affetto per il Papa. Spicca la voce degli scout del Serra San Bruno 1 che intonano il nome di “Benedetto”, per dirGli “Siamo con Te”.Siamo con Te, perchè la sofferenza è dell'uomo, per noi cristiani, è quella croce da portare in silenzio...e quella salita al monte Tabor Ti aspetta con grande, silenziosa,discreta umanità...Grazie Papa Benedetto, per quell'Angelus, che ci accompagnerà nelle nostre "umane ed irte ascese al monte Tabor... Il gruppo scout Serra San Bruno 1, accogliendo l'esortazione dell'AGESCI, il 28 febbraio, dalle ore 19,30 alle20,30, si riunirà in preghiera "per Benedetto XVI e la Chiesa di Cristo", idealmente assieme a tutti i fratelli scout e le sorelle guide del mondo, per chiedere allo Spirito Santo di far sorgere tra noi un pastore che ci aiuti con il suo sostegno a portare avanti i valori del movimento scout, che sono i valori evangelici di pace e di giustizia, di fratellanza universale e di comunione tra i popoli.
Riceviamo e pubblichiamo:
Domenica 21 ottobre si sono svolti nel rione Terravecchia i solenni festeggiamenti in onore di San Girolamo, che chiudono il ciclo delle feste liturgiche della nostra comunità serrese. I festeggiamenti, che si sono tenuti nel quartiere più antico di Serra (la chiesa di san Girolamo sorge, infatti, nei pressi della scomparsa chiesa di San Lorenzo, la più antica di Serra insieme a quella di San Giovanni Battista), hanno visto una cospicua partecipazione di bambini già dalle prime ore del pomeriggio, quando si sono svolti i giochi popolari. Pignate, sacchi e "nucidhi" si svolgevano mentre la piazza riecheggiava le allegre note della "pipita" e della zampogna del maestro Leonardo Tassone e del suo allievo. Dopo i giochi, tutti si sono riversati nella piazza antistante la chiesa Matrice per prendere parte alla processione del Santo, anche quest'anno seguita da molti fedeli. Questa processione si distingue dalle altre perchè, oltre ad essere accompagnata dal gioioso suono "di li ceramidhari", percorre tutte le stradine e i vichi più stretti del rione di San Giluormu: è una sensazione unica vedere questo rione in festa. In tutte le case si accendono le luci e si spalancano le porte per l'unico Santo che attraversa quelle viuzze. Dopo il panegirico tenutosi nella chiesa Matrice, il Santo è stato riaccompagnato nella sua chiesetta. Il suo rientro è stato preceduto dal canto delle Litanie e dalla solenne benedizione impartita dal parroco don Gerardo Letizia, che ha invitato i numerosi presenti a ricordare il quartiere tutto nelle preghiere di ognuno. La serata è andata avanti con la tradizionale gara della "spaghettata" alla quale hanno preso parte anche i nostri amici studenti egiziani. Insieme alla TFR Band, questi hanno trasformato la festa di San Girolamo in un intenso momento di aggregazione. Dopo la riffa, la festa si è conclusa con il ballo del "ciuccio" e i fuochi artificiali.
LA COMMISSIONE DI SAN GIROLAMO
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