mini Rocco_GiancottiSERRA SAN BRUNO – Ha solo nove anni, Rocco Giancotti, eppure si muove tra i suoi quadri esposti a palazzo Chimirri come se fosse un artista navigato. Serio, appassionato, geniale, timido solo all’apparenza, il piccolo artista serrese sta suscitando grande impressione nelle tantissime persone che in questi giorni stanno visitando la sua prima mostra di pittura, dal titolo eloquente, “L’arte non ha età…inseguendo un sogno”. La personale di Rocco Giancotti rimarrà aperta al pubblico fino alla sera del 25 dicembre, ma da quando è stata inaugurata, giovedì scorso, in paese non si parla d’altro che di quel bambino che dipinge come un artista maturo. In effetti, a sorprendere al primo sguardo è la naturalezza con cui il giovane pittore si accosta alla tela, una sensazione che però, assicurano, è niente in confronto al vederlo dipingere mentre i suoi lavori prendono forma. Nella sua prima personale c’è di tutto, dalle nature morte agli “esercizi” pittorici di anatomia, dai ritratti di personaggi celebri a composizioni suggestive frutto della sua innata fantasia. “Ha un’immaginazione meravigliosa – afferma il suo maestro, l’artista Nazzareno Vellone – e la disinvoltura con cui traspone la sua fantasia sulla tela è veramente impressionante, specie per la sua età. Ovviamente ha ancora molto da lavorare e da studiare, ma le sue potenzialità sono veramente enormi”.

Sotto lo sguardo discreto, amorevole e orgoglioso del padre e del nonno, Rocco si muove tra i cavalletti piazzati nella sala Chimirri con la sapienza di un anfitrione adulto: accoglie i visitatori, li introduce alla mostra, li accompagna spiegando il significato e l’ispirazione che sta dietro ad ogni singolo quadro, li invita a lasciare una firma nel registro delle presenze. Un registro, quest’ultimo, tutto da leggere, poiché stracolmo di nomi ma soprattutto di dediche (sincere) e di complimenti (meritati) all’indirizzo del piccolo artista. “Disegna da quando era piccolissimo – spiega il padre Luigi – e mi ha lasciato di stucco tante di quelle volte, con i suoi disegni, che ormai neanche me le ricordo tutte. Grazie a Nazzareno Vellone da circa un anno si è messo a studiare seriamente la pittura su tela, e i frutti dei suoi insegnamenti cominciano a vedersi chiaramente”. Vellone sta cercando di creare una piccola scuola di pittura per bambini che altrimenti crescerebbero tra televisione e strada, e i suoi piccoli allievi non finiscono di stupire. Alcuni lavoro del piccolo Rocco, ad esempio, lasciano senza fiato: c’è un volto di Charlie Chaplin con una smorfia fortemente caratterizzante; c’è la chitarra dipinta su uno sfondo astratto che, come ci ha spiegato lui stesso, è stata pensata e realizzata come omaggio a Rino Gaetano; ci sono le nature morte, semplici e bellissime; c’è il fiore delicato dipinto per la madre; c’è la composizione, premiata dalla sua scuola, incentrata sulla Shoah e sugli orrori dei campi di concentramento. “All’inizio – prosegue Vellone – ha fatto per diversi mesi solo disegni, non ha toccato colore. Ma poi, quando ha cominciato con l’olio su tela e con le tecniche miste, i risultati dello studio e ovviamente del suo grande talento sono venuti fuori in maniera prorompente. E c’è da considerare – aggiunge l’artista – che in realtà quelle esposte più che opere sono delle esercitazioni, ma il risultato è sotto gli occhi di tutti”. Vellone, che ha già forgiato altri piccoli artisti che pian piano si stanno facendo le ossa a suon di pennelli e tavolozze, è un pittore ben noto nella zona e ha già portato la sua arte oltre i confini della Calabria. In programma ha una mostra tutta da scoprire che sarà allestita, a Serra e non solo, durante l’estate. Per adesso, però, il suo impegno e la sua dedizione sono appannaggio esclusivo dei suoi allievi, piccoli di età ma già grandi nelle soddisfazioni che regalano al loro maestro.

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mini py9ufx1u-news_5_aulaSOVERATO - Un'ottantina di alunni di una scuola elementare sono stati costretti a fare lezione in aule che stamane facevano registrare un temperatura di poco superiore allo zero, appena 4 gradi. Il motivo dell'interruzione della fornitura di gas sarebbe il mancato pagamento della bolletta da parte dell'amministrazione comunale soveratese. A denunciarlo sono stati i genitori degli stessi bambini che, preso atto dell'immobilismo delle autorità competenti, hanno deciso di occupare i locali della scuola dichiarando: ''Abbiamo cercato la direttrice, il sindaco, i vigili urbani ed anche i carabinieri - ha spiegato Massimo Ranieri, uno dei genitori - ma al momento non si e' visto o sentito nessuno.  Non intendiamo andare avanti così. Per tutto l'inverno i riscaldamenti non sono mai stati accesi. Adesso basta. O si trova una soluzione o ritiriamo i nostri figli dalla scuola''.

La protesta ha indotto il sindaco di Soverato, Leonardo Taverniti, ad emanere un'ordinanza di chiusura dell'edificio, anticipando di fatto le ferie natalizie, con la speranza di riuscire a trovare una soluzione al problema nel più breve tempo possibile.

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