mini municipio_serraRiceviamo e pubblichiamo:

A S.E. Signor Prefetto, Vibo Valentia

e p.c. Sindaco Serra San Bruno

Come si suol dire, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Così, presso il Comune di Serra San Bruno abbiamo idea che alcune persone non vogliano sentire o non vogliano capire che i lavoratori non sono oggetti di cui disporre liberamente, senza regole e senza averne alcun riguardo o, ancora peggio, in base alle proprie antipatie o simpatie personali. 

Nel caso particolare, ancora una volta, i lavoratori LSU/LPU di quell’ente, hanno ricevuto l’ennesimo ordine di servizio che ne rivede l’utilizzo e ne modifica le mansioni. Ancora una volta, queste scelte dell’amministrazione avvengono senza alcun criterio e senza aver preventivamente convocato i Sindacati con i quali è necessario sottoscrive un apposito accordo.

Difatti, recita in premessa il Disciplinare Regionale che possono essere modificate le mansioni del lavoratore avendo riguardo ai progetti iniziali con cui sono stati avviati e dei requisiti professionali richiesti o acquisiti e previo accordo con le OO.SS. e che detto accordo “deve essere sottoscritto anche dalla O.S. a cui il lavoratore ha dato mandato, nel caso di modifica delle mansioni del singolo lavoratore”.

L’ordine di servizio datato 23/11/2012 ha, quindi, la grave pecca di non essere stato oggetto di discussione con le Segreterie Confederali dei sindacati, cui la materia è demandata, ma è anche viziato da altre irregolarità tra cui, la più grave, la mancata osservanza delle prescrizioni mediche circa l’utilizzo di una delle lavoratrici in questione, che aveva già depositato presso il Comune apposita certificazione.

La lavoratrice interessata è una nostra associata e, visti i trascorsi non sempre pacifici nelle relazioni tra la scrivente O.S. e l’amministrazione, non possiamo non avanzare il dubbio che questa sia l’ennesima ritorsione, venendo essa adibita a mansioni di pulizia interna ed esterna dopo essere stata assegnata per lungo tempo ai servizi sociali.

Il Sindaco Rosi ha, come d’altra parte moltissimi politici nostrani, l’abitudine di propinare belle parole ad ogni occasione, specialmente riguardo ai servizi che la sua amministrazione offre ai cittadini, in particolar modo ai più deboli di essi. Non dice, però, che molti LSU/LPU assegnati a quei servizi sono attualmente confinati in una sede staccata del Comune, senza nessun incarico o mansione operativa, senza mezzi per comunicare con l’esterno quali fax o computer o telefoni, abbandonati a loro stessi e privati della loro dignità di lavoratori.

Non dice, il Sindaco, che una lavoratrice LSU, da anni avente mansione amministrativa nell’ufficio protocollo, per mesi è stata relegata in un corridoio avendo come unico compito quello di rimanere seduta e che ora ha ordine di distribuire le buste per la raccolta differenziata. Ci chiediamo se fattori sindacali o politici hanno suggerito questo provvedimento, essendo anche questa associata alla scrivente organizzazione.

Anche al di là di questo caso particolare, l’estemporaneità delle decisioni dell’amministrazione serrese sono così palesemente campate in aria che, da voci che ci giungono, tutti i lavoratori interessati da questo ultimo ordine di servizio vi si stanno opponendo ed il loro malcontento è tangibile.

Nel complesso, la gestione degli LSU/LPU a Serra San Bruno è, per quanto ne sappiamo, una tra le meno sensibili alle necessità dei lavoratori che mai si sia registrata in un comune della Provincia e forse della Regione: talora segue modalità raffazzonate alla meno peggio, talora è dettata da piccole vendette personali.

Su questa materia già in passato abbiamo chiesto una convocazione in Prefettura del Sindaco Rosi e del Segretario Comunale, responsabile ultimo nella gestione del personale. Il primo ha sempre garantito maggiore attenzione e riguardo rispetto a questi lavoratori, salvo nei giorni seguenti riprendere i consueti toni arroganti; il secondo non è mai comparso ed ora, non firma più nemmeno un ordine di servizio.

Siamo dunque a richiederVi un ulteriore incontro da tenere con il Sindaco ed il Segretario Comunale con l’intento di far revocare l’ordine di servizio del 23/11/2012 e con la speranza che stavolta si possa trovare una soluzione il più possibile definitiva che possa far ritrovare un giusto clima di serenità tra i lavoratori.

Luciano Prestia
Segretario Provinciale Uil

                                                                                        

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Martedì, 20 Novembre 2012 12:57

Serra, si è insediata la Commissione d'accesso

mini comm._accesso_serraSERRA SAN BRUNO - Si è insediata nella mattinata di oggi la commissione d'accesso composta da Emanuela Greco (Viceprefetto in servizio presso la Prefettura di Vibo Valentia), Giovanni Gigliotti (Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, in servizio presso la Questura di Vibo Valentia) e dal capitano Stefano Esposito Vangone (Comandante della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno). I membri della commissione d'indagine inviata dal Prefetto al comune di Serra sono arrivati in municipio intorno alle 11 e 30; a riceverli c'erano il sindaco Bruno Rosi e il vicesindaco Gerardo Bertucci. Dopo l'arresto del consigliere comunale ed ex assessore Bruno Zaffino nell'operazione 'Saggezza' - condotta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Reggio Calabria - il prefetto Michele Di Bari ha deciso di vederci chiaro sull'operato dell'amministrazione targata Pdl

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mini municipio_serraSERRA SAN BRUNO - Come previsto nei giorni scorsi, dopo l'arresto dell'ex assessore Bruno Zaffino nell'ambito della operazione "Saggezza" condotta dalla Dda di Reggio, il prefetto di Vibo Michele Di Bari ha disposto l'accesso antimafia al comune di Serra. Il massimo rappresentante del governo sul territorio ha ufficialmente nominato, ai sensi dell’art. 143 del Tuel, la commissione d'indagine che dovrà passare al setaccio gli atti prodotti dall'amministrazione comunale, che sarà composta dalla dott.ssa Emanuela Greco (Viceprefetto in servizio presso la Prefettura di Vibo Valentia), dal dott. Giovanni Gigliotti (Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, in servizio presso la Questura di Vibo Valentia), dal Capitano Stefano Esposito Vangone (Comandante della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno).

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mini 546822_515654525112103_739852088_nSERRA SAN BRUNO - Esordirà il prossimo 5 novembre il progetto “differenziAmo Serra San Bruno” che introdurrà, partendo dal centro storico per arrivare successivamente fino alle contrade ed ai quartieri periferici, la nuova raccolta differenziata con il sistema del porta a porta. L’innovazione più saliente è rappresentata dalla presenza dei circa 2.700 codici a barre corrispondenti ognuno ad un nucleo familiare serrese. Grazie al sistema dei codici a barre personalizzati da incollare alle buste dei rifiuti, il Comune potrà conoscere, mediante la scansione effettuata con un lettore ottico, quanto e cosa riciclano le famiglie serresi. In funzione di questi dati si dovrebbe di conseguenza apportare oltre che un miglioramento al servizio stesso, anche una precisa valutazione dell’operato dei cittadini e di conseguenza provvedere ad eventuali azioni di premialità

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mini autobus-ferrovie-della-calabria-300x225Ennesimo fallimento per la Regione Calabria. Alla malconcia Sanità e al problema di gestione delle risorse idriche, si accoda l’annullamento dei mezzi pubblici. Due assiomi garanti della vita ridotti al lumicino: Salute e Trasporti. E il paradosso si ingrandisce quando ci si rende conto che per raggiungere le strutture sanitarie oramai dilapidate d’organico e strumentazione, in moltissimi comuni bisogna usufruire del servizio di trasporto pubblico. Intorno a Serra San Bruno, ad esempio, sono tanti i cittadini dei comuni limitrofi impossibilitati a spostarsi. Tra questi gli abitanti di Simbario, Spadola, Brognaturo, Mongiana, Fabrizia, Nardodipace e frazioni, la maggior parte lavoratori e studenti. Senza contare chi ogni mattina deve raggiungere Serra San Bruno per recarsi in ospedale o presso gli uffici pubblici quali l’Asp, il Centro per l’Impiego, la Posta, l’Inps ecc.

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mini conf_stampa_mirko_30_aprile_2012Riceviamo e pubblichiamo:

Nel segno della continuità. Avrebbe dovuto essere questo lo slogan elettorale dell’attuale amministrazione. Uno slogan sicuramente più pertinente di quel  “dovere morale” di cui allo stato non c’è traccia. Una continuità, ovviamente, con la passata gestione, quella tanto criticata, ma, altrettanto, emulata. Continuità ed emulazione più che evidenti, fin dal primo atto, allorquando, la maggioranza procedette alla nomina del presidente del consiglio, ovvero di quella figura introdotta nella passata consiliatura ed all’epoca giudicata, da chi oggi siede sui banchi della maggioranza, come un inutile spreco di denaro pubblico. Un episodio tutt’altro che isolato, come dimostrato recentemente, anche, dalla gestione dei parcheggi di Santa Maria affidata, nonostante le quasi cento unità lavorative che prestano servizio presso il comune,  ad una cooperativa di Mileto. Il tutto, dopo aver criticato l’amministrazione precedente per un analogo provvedimento. A scanso di  equivoci, i conservatori nostrani, hanno voluto mummificare il paese, lasciando tutto immutato (vedi, acqua non potabile, randagismo, paese sporco ed abbandonato, mancato contrasto alla chiusura dell’ospedale, etc.). In alcuni contesti, poi, sono riusciti a compiere un’impresa davvero unica: fare peggio dei loro predecessori. Un caso, sotto gli occhi di tutti, è quello che riguarda la raccolta (in) differenziata dei rifiuti, cancellata con un tratto di supponenza per reintrodurre i cassonetti. Un settore, quello della raccolta differenziata, sul quale a nulla sono valse le promesse pronunciate in consiglio comunale nel novembre del 2011, allorquando, l’assessore al ramo, nel suo, peraltro, unico e stringato intervento, assicurò che il servizio sarebbe stato attivato a partire dall’1 gennaio 2012. A distanza di dieci mesi, nell’ultimo consiglio comunale, è stato assicurato che è, ormai, questione di qualche settimana. Rimaniamo in fiduciosa attesa, con il rammarico di chi ha la consapevolezza che lo smantellamento del servizio di raccolta differenziata ha causato, fino ad oggi, per le casse comunali, la perdita di decine di migliaia di euro provenienti, sia dai mancati introiti derivanti dalla vendita dei materiali differenziati,  sia dai costi sostenuti per il conferimento in discarica della spazzatura indifferenziata. Per non far sentire ai serresi la mancanza del passato, poi, l’attuale maggioranza non ha voluto trascurare nulla. Si è iniziato, così, contrariamente a quanto promesso in campagna elettorale, a far svolgere il consiglio comunale di mattina. Una pratica anti democratica, contraria a qualunque principio di trasparenza e partecipazione, che contribuisce, ulteriormente, a scavare un ulteriore solco tra classe politica ed i cittadini. In un periodo si forte diffidenza nelle istituzioni politiche e nelle rappresentanze elettive, in un periodo in cui la politica è stata commissariata a favore dai tecnici, anziché  cercare di creare, almeno a livello locale, un nuovo patto di fiducia tra cittadini e politica, l’amministrazione comunale sta facendo esattamente i contrario. Il consiglio comunale di mattina, fatto con lo scopo preciso di impedire la partecipazione democratica dei cittadini, ingenera negli elettori l’immagine di una politica autoreferenziale, chiusa in se stessa che, avendo interessi nascosti da preservare, preferisce discutere lontana da orecchie indiscrete. Il motivo, probabilmente, è più banale. La scelta operata dall’attuale maggioranza, con ogni probabilità, risiede in quella che, i vecchi cronisti di pugilato, definivano “inferiorità tecnica”. Non passa consiglio comunale, infatti, in cui la maggioranza non sia costretta a modificare l’ordine del giorno o a ritirare gli atti, in seguito agli interventi della minoranza. L’ultima vicenda, in ordine di tempo, è quanto mai significativa. Nell’ultima seduta di consiglio, si è assistito alla precipitosa fuga della maggioranza che non riuscendo a reggere il confronto sul riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio ha abbandonato l’aula facendo venir meno il numero legale. Una situazione paradossale, poiché in nessuna assemblea elettiva della terra si era mai assistito ad una vicenda del genere. Solitamente, infatti, è la minoranza ad abbandonare la seduta, non certo la maggioranza che convoca la seduta, prepara l’ordine del giorno e conduce i lavori. Alla luce di quanto sta accadendo, mutuando una celebre battuta di Ennio Flaiano, viene da pensare che a Serra “la situazione politica è grave ma non è seria”.  

Mirko Tassone (consigliere comunale di "Al lavoro per il cambiamento")

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Riceviamo e pubblichiamo
 
 
INTERROGAZIONE CONSILIARE
Oggetto: Nuovo Bando Servizio Civile.(Art. 43, comma 1, D.Lgs. 267/2000. Art. 14, comma 1, Statuto Comunale), N. 01/2012
Visto il DPCM del 4 Novembre 2009
Vista la Delibera n. 46 del 10/02/2011 della Giunta Regionale della Calabria;
 
 
CONSIDERATO IN FATTO
Il nostro Paese sta attraversando, oramai da qualche anno a questa parte, una grave fase di recessione economica dovuta alla netta battuta d’arresto della congiuntura internazionale che ha fatto precipitare gran parte dei paesi europei in una delle peggiori crisi economico-sociali dalla fondazione della moneta unica. Ovviamente i riflessi negativi di questa crisi internazionale hanno fatto e stanno facendo sentire tutto il loro peso concretamente nella nostra vita quotidiana, determinando un disagio economico e sociale che oramai si respira sempre più drammaticamente e si manifesta di fatto nel continuo ritardo del pagamento dei salari, nel rallentamento della circolazione dei beni, nel rifiorire nei vari negozi di forme di credito anacronistiche e soprattutto nella grande incertezza che si avverte per il futuro e che colpisce in modo particolare il settore giovanile dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto dimensioni stellari e lo sconforto regna oramai sovrano.
 
RITENUTO IN DIRITTO
Sulla base di tale considerazioni è ovvio che il carico di responsabilità che grava sulle spalle di ogni pubblico amministratore non può non appesantirsi ancora di più. Chi ha carpito la fiducia dei cittadini per assicurarsi più “laute prebende” in cambio di promesse e rassicurazioni, oggi più che mai non può esimersi dal compiere il proprio dovere e fare del proprio meglio per rinvenire e sfruttare ogni strumento che lo Stato o qualsiasi altro organismo mette a disposizione per alleviare gli affanni e i disagi dei cittadini, con maggiore attenzione, ovviamente, per le fasce più deboli. Se prima era già di per se deprecabile, oggi più che mai la negligenza e la superficialità da chi detiene le redini della gestione politica ed amministrativa del paese, non è più consentita. Non si può più giocare con il destino e la vita degli elettori, occorre realizzare finalmente quel principio fondante “do ut des” che rappresenta il fulcro contrattuale e la ragion d’essere di ogni mandato politico, che viene stipulato in un paese democratico. L’ordinaria amministrazione non è più sufficiente in un momento in cui il disaggio sociale ed il dramma quotidiano, sempre più crescente, di intere famiglie, che non riescono più a garantire il proprio sostentamento, sta spingendo il paese verso il baratro della disobbedienza civile o altre forme ancora più estreme di contestazione sociale.
 
CONSIDERATO
Gli enti di servizio civile iscritti all’Albo Nazionale e agli Albi Regionali possono presentare progetti di Servizio Civile Nazionale da realizzarsi in Italia ed all’estero.
Ebbene anche per il 2013 sono stati aperti i bandi per consentire a tutti gli enti che ne abbiano la volontà e la capacità di presentare i propri elaborati che saranno poi visionati in sede di approvazione. Come Lei ben sa, Signor Sindaco, o comunque dovrebbe sapere, gli enti iscritti all’Albo della Regione Calabria, devono far pervenire i propri progetti, da realizzarsi in Calabria, a partire dal 1 settembre 2012 e fino alle ore 14,00 del 31 ottobre 2012. La Regione Calabria terrà conto esclusivamente della data di arrivo del formato cartaceo e di quello elettronico. Non farà fede quindi la data di spedizione e non potrà essere questo, pertanto, un pretesto di discolpa.
 
RITENUTO
Il Servizio Civile non costituisce più una mera scappatoia per eludere gli obblighi di leva, tant’è vero che è aperto anche a coloro che hanno già prestato servizio militare, ma rappresenta, più verosimilmente, una grande occasione per aiutare le persone sfortunate e vivere, così, un intensa ed emozionante esperienza di solidarietà che consentirà ai giovani partecipanti di crescere umanamente e acquisire nuove competenze. Certamente oltre ai risvolti dal profilo umano, il servizio civile, nel contesto della grave crisi economica che stiamo attraversando, rappresenta una piccola ma preziosa valvola di sfogo che può consentire di tamponare ed alleviare, grazie al, per quanto modesto, rimborso spese previsto, i disagi di qualche giovane per l’arco di un intero anno. Se si pensa, poi, che i progetti si possono rinnovare di anno in anno, coinvolgendo, a rotazione, diversi giovani, si può facilmente realizzare quanto sarebbe grave, per un amministratore, perdere una simile occasione.
 
 
ALLA LUCE DI QUANTO PREMESSO, L’INTERROGANTE CHIEDE DI SAPERE PER ISCRITTO ED IN MODO SAPERE, DEBITAMENTE DOCUMENTATO, ENTRO I TERMINI PREVISTI PER LEGGE:
• Quali misure, nell’ambito delle proprie competenze politico amministrative, il Signor Sindaco ha  adottato fino ad oggi ovvero ha inteso intraprendere in ambito locale per alleviare le fasce più deboli della propria cittadinanza dagli effetti della grave crisi che sta attanagliando l’intero Paese.
• Se è a conoscenza dell’apertura dei bandi per la presentazione dei progetti di Servizio Civile per  l’anno 2013.
• Se, essendone a conoscenza, ha intenzione di partecipare, considerando l’evento degno di attenzione, ovvero ha già predisposto un progetto da presentare.
• Se, dando la giusta importanza al Servizio Civile, ha inteso coinvolgere altri enti ed associazioni, per l’elaborazione di progetti di più ampio respiro.
In attesa di ricevere esaustive risposte sull’interrogazione formulata, si prega la S.V. di voler allegare tutte le eventuali pezze documentali relative, onde consentire al
sottoscritto la possibilità di svolgere appieno la propria funzione ispettiva e di controllo di Consigliere Comunale, nel rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative in
materia.
 
Il Consigliere Comunale
Antonio Franzè
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mini ospedale_chiaravalle_c.leIl decreto regionale n.162 del 13 settembre approva lo studio di fattibilità per la riconversione dell’ex P.O. di Chiaravalle C.le (CZ) in Casa della Salute. Continua quindi la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale operata dal Presidente della Giunta Regionale, Scopelliti, in qualità di Commissario ad Acta. Oltre a quella di Chiaravalle, saranno 7 le Case della Salute istituite in tutto il territorio regionale di cui 4 nel cosentino (Praia a Mare, Trebisacce, San Marco Argentano e Cariati), una nel crotonese (Mesoraca), 2 nella provincia di Reggio (Scilla e Siderno) e nessuna in quella di Vibo.

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mini ospedale_serraSERRA SAN BRUNO – E’ forse il reparto che più di tutti dà risposte sul territorio del comprensorio montano. Quella del servizio dialisi dell’ospedale di Serra San Bruno, è una storia di efficienza, dedizione, competenza e sacrificio. Diretto egregiamente da Raffaele Regio con la collaborazione del collega Galati, ha tutti i posti sempre occupati, a fronte di una domanda sempre maggiore che obbliga molti dializzati del comprensorio a spostarsi verso i nosocomi di Chiaravalle o di Soriano. Per questo, per dare ulteriore risposte a quanti ne hanno bisogno, il servizio dialisi serrese, necessita dell’attivazione di un nuovo turno, dove possano trovare posto quei dializzati che rimangono fuori dalla turnazione ordinaria e che sono costretti, quasi ogni giorno, a sollecitare il proprio corpo, già insultato dalla malattia, in un viaggio di andata e ritorno verso un nosocomio esterno al territorio, dove potersi sottoporre al trattamento sanitario. Degli attuali cinque infermieri, ne rimangono in servizio quattro, un sanitario infatti non presta attualmente servizio per motivi personali, mentre i medici che garantiscono le operazioni del servizio sanitario che per molte persone è vitale, sono soltanto due e compiono il loro lavoro con l’esperienza necessaria che possedere chi è destinato a questo servizio. Senza contare che gli attuali locali dov’è ospitato il servizio dialisi sono attigui all’astanteria del pronto soccorso, con la conseguenza che la porta di entrata del servizio e sempre occupata da parenti o persone che aspettano i degenti del servizio di urgenza e che non permettono il sereno e riservato svolgimento del trattamento sanitario dialitico. Ecco, allora, che oltre al necessario aumento di turnazione, sarebbe necessario reperire dei nuovi locali che possano ospitare il servizio dialisi. E di nuovi locali il presidio ospedaliero serrese ne ha a iosa, basti pensare che ben due piani della struttura attualmente risultano quasi vuoti e ben potrebbero ospitare questo importante servizio, garantendo maggiore riservatezza e mettendo in condizione il personale di svolgere il proprio compito senza un ulteriore aggravio di responsabilità. Bisogna ricordare che la dialisi è un processo che consiste nel purificare il sangue almeno tre volte alla settimana attraverso un apposito macchinario: il rene artificiale. Questo trattamento viene fatto in pazienti con insufficienza renale, in attesa di trapianto e molti sono i pazienti trapiantati e quelli in attesa che vengono seguiti dal servizio serrese, con una complessa rete di comunicazione con i maggiori centri di trapianto nazionali e internazionali.

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mini brognaturo_municipio
 
Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Egr. Sig.
SINDACO
del Comune di
BROGNATURO
 
 
 
Oggetto: interrogazione ex art. 39 Statuto Comunale.
 
I sottoscritti Papa Bruno nato il 17.09.1970 a Thompson (CANADA) e residente a Brognaturo, Piazza del Popolo, n. 23 e Mangiardi Maria Carmela, nata a Catanzaro il 20.10.1980 e residente a Montepaone Lido, via delle Regioni, n. 41, in qualità di consiglieri comunali, eletti nella competizione elettorale del 6-7 maggio 2012, nella lista n. 2 “Rinnovamento e Crescita”,
premesso 
nell’anno 2008 gli undici operatori tra lpu ed lsu venivano stabilizzati par-time per 18 ore settimanali. Essi erano collocati nella cat. A 1, e quindi dovrebbero svolgere le mansioni proprie del profilo professionale attribuito, meglio specificate nelle declaratorie di cui all’allegato A del CCNL sull’ordinamento professionale stipulato il 31-03-1999, fatto salvo comunque quanto previsto dal D. Lg .vo 165/2001.
Il loro orario di lavoro era articolato su cinque giorni settimanali – sabato escluso.
Il tutto avveniva sempre previa concertazione sindacale.
Tale stato di cose, per alcuni, muta all’indomani delle recenti consultazioni elettorali del 6-7 maggio 2012.
Infatti, con un nuovo ordine di servizio, temporaneo ma che viene prorogato oramai da tre mesi e si è certi per molti altri ancora, per poi divenire definitivo, il Sindaco p.t. stabilisce che a decorrere dal 15.06.2012:
tre unità (a cui poi se ne aggiunge una quarta) debbano prestare la propria attività lavorativa anche il sabato;
due unità di personale vengono impiegate rispettivamente una all’interno dell’area contabile ed una all’interno dell’area Amministrativa (protocollo dell’Ente).   
Le quattro unità che prestano servizio il sabato non godono di due giorni consecutivi di riposo, al contrario, tutti gli altri operatori ex lpu-lsu godono di questo privilegio. 
Ora, al di là delle appartenenze politiche (solo per puro caso le quattro unità impiegate anche di sabato non hanno sostenuto la sua campagna elettorale, Sindaco – e sono apertamente schierate con il gruppo di minoranza) e delle appartenenze familiari (solo per pura casualità le due unità di personale impiegate nelle Aree Amministrativa e Contabile sono affini e parenti di un consigliere comunale), appare singolare il comportamento del ns. primo cittadino e gli ordini si servizio emessi immotivati ed illegittimi.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti, al fine di evitare disparità di trattamento tra i vari operatori
CHIEDONO
di sapere se vi è stata concertazione sindacale prima dell’emanazione dell’ordine di servizio relativamente alla modifica dell’articolazione della prestazione lavorativa;
di conoscere i criteri che hanno portato al trasferimento di due unità lavorative all’interno delle aree contabile ed amministrativa;
di conoscere quali compiti lavorativi sono stati assegnati a dette due unità e con quale eventuale criterio (dalle declaratorie si evince che appartengono ad esempio a questa categoria i profili  di Bidello - Custode); 
di sapere se è stata prevista una rotazione tra tutte le unità di ex lpu ed lsu;
di conoscere se tale trasferimento vuole creare i presupposti per una eventuale e legittima richiesta di mansioni superiori, con progressione verticale nella categoria B;
di sapere se vi è, eventualmente, copertura finanziaria e disponibilità nella pianta organica del Comune di Brognaturo per la collocazione delle due unità lavorative nella relativa fascia.
Sollecitando una più approfondita discussione - anche in sede consiliare - e nell'attesa di Sua benevola risposta, porgiamo 
 
Distinti saluti.
 
Brognaturo, 20.08.2012.
 
Bruno Papa                                                                                                
Maria Carmela Mangiardi

 

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