mini puntodonna«Intervenire sulla riqualificazione del ruolo della donna da un punto di vista culturale, sociale, economico». E' questo in sintesi l'obiettivo che si prefigge di raggiungere il progetto “Punto Donna”, costituito da un ciclo di seminari sulla creazione e gestione d'impresa, che prenderà il via lunedì prossimo, presso la sede della Comunità Montana a Serra San Bruno. Si tratta di un'iniziativa che nasce da un'approfondita analisi della situazione sociale, culturale ed economica del nostro territorio, nel quale la donna, troppo spesso, viene relegata ad attività marginali che, alla fine, vanno a svantaggio non solo nei confronti della donna stessa, ma anche della famiglia e della società.

Le lezioni saranno tenute da professionisti del settore e saranno concentrate sulla creazione di un'impresa, nonché sulla sua gestione. Lo scopo è anche quello di stimolare i giovani ad essere non solo soggetti in cerca di un impiego, ma artefici anche di opportunità lavorative. Durante i corsi, si alterneranno anche nozioni di comunicazione pubblicitaria multimediale ed esperienze dirette di imprenditori locali.

Il ciclo, quindi, prenderà il via lunedì 1 dicembre, per poi concludersi martedì 9. Sarà riservato principalmente ai paesi che fanno parte della Comunità montana - vale a dire Brognaturo, Capistrano, Fabrizia, Filadelfia, Mongiana, Monterosso Calabro, Nardodipace, Polia, San Nicola da Crissa, Serra San Bruno, Simbario, Spadola e Vallelonga – ma, ovviamente, potranno partecipare anche coloro i quali risiedono in un altro comune. Il corso è gratuito e, per potersi iscrivere, basta collegarsi sul sito internet www.puntodonnaserre.it. Prevista la presenza del prof. Jacques Guenot, già ordinario di Geometria all'Università della Calabria, e del prof. Yaroslav Sergeyev, matematico russo e professore ordinario di Analisi Numerica presso il Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica dell’Università della Calabria.

 

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dongerardoletiziaOn the news di domani, sabato 13 settembre, a partire dalle ore 10.00, sulle frequenze di Radio Serra 98, è speciale: “Don Gerardo, quarant’anni di servizio”. Dopo circa quaranta anni di attività pastorale, sociale e culturale, Don Gerardo Letizia raggiunge la sua meritata pensione. Un intenso lavoro svolto con tenacia e instancabile costanza, sempre a servizio della comunità, capace di interagire con il complesso e variegato tessuto sociale di Serra San Bruno, sempre capace di idee innovative.

Ospite in studio Don Vincenzo Schiavello, insieme alle tante testimonianze di chi è cresciuto ed ha vissuto questo lungo periodo a fianco di quello che potremmo definire un vero e proprio faro spirituale per la nostra comunità.

Segui il programma anche in streaming all’indirizzo: http://tunein.com/radio/Radio-Serra-RS-980-s3103/
Per i vostri interventi tramite sms o whatsapp al 324 8331898 o in diretta telefonica allo 0963.71669
On the News Reloaded (per ascoltare le puntate precedenti): http://www.mixcloud.com/OnTheNewsReloaded/

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mini teatro_impero“Me soggira si voli fari zita” sarà la prossima rappresentazione che verrà allestita al teatro Impero di Chiaravalle per il prosieguo della stagione teatrale. Domani, alle ore 21, il gruppo di attori dell’Associazione Culturale “Luna Gialla” di Pellaro (RC) interpreterà la suddetta commedia brillante diretta da Bruno Latella. Tra gli interpreti Santo Nicito, Maria Latella, Emanuela Borrello, Caterina Bani, Angelo Latella, Sofia Marasco e Stefano Morabito.
 
Uno dei temi centrali della rappresentazione, come si può spesso notare nelle commedie, sarà una curiosa diatriba familiare tra Marianna Pasqua – vedova arzilla e piena di vita – e la figlia Patrizia, sposata con Filippo Scolaro, che assume nei confronti della madre un atteggiamento pregiudiziale ma, più che altro, teme che la sua eredità possa finire in mano altrui, magari in un potenziale e nuovo compagno dell’estroversa madre.
 
Come ogni rappresentazione teatrale che si rispetti, il messaggio principe della stessa è di matrice prettamente sociale, soprattutto se le scelte bizzarre di una “anziana” signora vengono ponderate in contesti familiari abbastanza “bigotti”.
Può dunque una vedova ricominciare da zero, scegliere di innamorarsi e non restare legata a stereotipi sociali che le impediscono di vivere la propria vita?
Buona visione!!
 
Si ricorda che la stagione teatrale 2014 è curata dall’ente Comune di Chiaravalle (Assessorato alla Cultura), di concerto con l’Associazione Culturale “Tempo Nuovo”, l’Associazione Culturale “Dinamicamente” e il “Gruppo Folcloristico musico-teatrale Città di Chiaravalle”.
 
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uiciLo scorso venerdì 21 febbraio è stato celebrato il settimo anniversario della “Giornata nazionale del Braille”. A Serra San Bruno, per l’occasione, l’Unione provinciale ciechi e ipovedenti ha incontrato gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi”. Il Dirigente scolastico Antonio Ceravolo ha raccolto quindi con prontezza ed entusiasmo l’invito dell’Uici, per l’organizzazione di un incontro atto a favorire la promozione sociale e culturale, oltreché la diffusione informativa, su questo fondamentale sistema di lettura per non vedenti. Un’iniziativa quindi per richiamare l'attenzione sull'importanza che il Braille riveste nella vita delle persone non vedenti e di tutti gli altri soggetti coinvolti direttamente o indirettamente nella loro quotidianità, al fine di sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati che allarghino le possibilità di reale inclusione sociale e di accesso alla cultura e all'informazione per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive.

Il presidente della Upci, Giovanni Barberio, ha aperto l’evento portando all’attenzione degli studenti nozioni, appunto, sul sistema di lettura e scrittura Braille e più in particolare sull’importanza della comunicazione e dei mezzi che ne consentono l’accesso ai ciechi ed agli ipovedenti. Inizialmente, lo stesso Barberio, si è quindi soffermato su alcuni cenni storici e sul percorso di integrazione sociale che negli ultimi anni ha interessato l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. A tal proposito sono stati proiettati due diversi filmati: il primo, un documentario sintetico ed incisivo su Luis Braille, ha quindi illustrato nozioni riguardanti proprio l’ideatore del sistema di lettura; il secondo filmato ha invece riguardato un’illustrazione analitica.

Nel corso dell’incontro è stata rievocata anche la figura di Augusto Romagnoli, iniziatore della tiflopedagogia italiana, personalità fulcro per l’avvio dell’ostico processo di emancipazione che ha visto protagonisti i disabili in Italia e più in particolarmente i ciechi e gli ipovedenti. Un percorso, che nel tempo ha centrato grossi passi in avanti, posto in essere – nella prima metà del Novecento - soprattutto per l’introduzione degli studenti non vedenti nel contesto scolastico, anche se ancora la figura del tiflopedagogista non è stata riconosciuta come obbligatoria negli istituti italiani.

Particolare è stata la seconda parte dell’iniziativa, durante la quale si è permesso agli studenti dell’Einaudi di maturare un’esperienza diretta con il sistema di lettura Braille, grazie all’ausilio di una tavoletta, di un foglio di carta ed un punteruolo. In seguito si è passati all’altrettanto interessante sperimentazione di alcuni sistemi e pratiche utilizzate in genere dai soggetti affetti da disabilità visiva.

 

 

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Venerdì, 27 Settembre 2013 18:08

Tra le carte di Jerocades

mini 481px-Antonio_JerocadesÈ un ritrovamento quasi casuale ma di grande importanza storica. Una scoperta che restituisce l'immagine di una piccola comunità di mercanti e pescatori nota ai vistatori stranieri, già negli ultimi decenni del 1700, per il suo grado di civiltà e per l'evoluzione dei costumi e delle conoscenze dei suoi componenti. Si tratta di Parghelia, piccolo centro costiero poco distante dalla più nota Tropea, che già dal 1600 era uno snodo nevralgico di rapporti commerciali con il resto del mondo. 

LA SCOPERTA

Nei mesi scorsi qualcuno nota uno scatolone contenente vecchie carte appoggiato vicino a un cassonetto dell'immondizia, nel centro storico di Parghelia. Lì vicino c'era la casa dei Collaci, fratello e sorella, ultimi discendenti – per parte di madre – della famiglia Jerocades. Tra queste vecchie “cianfrusaglie” c'è però qualcosa che non può finire nella spazzatura, e per fortuna qualcuno se ne accorge in tempo. Così saltano fuori le “carte di Jerocades”, circa un centinaio di lettere e documenti risalenti al decennio tra il 1770 e il 1780. 
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Domenica, 15 Settembre 2013 13:22

Costruire la bellezza. A Pizzo i muri parlano

mini 1003033_394120327355371_1029586863_n-1Se i muri di Pizzo potessero parlare, racconterebbero di come, dopo anni di abbandono, qualcuno ha cominciato a prendersi cura di loro. Potrebbero rivelare come hanno fatto a rinascere. Direbbero a tutti perché, all'improvviso, quella gente che prima passava indifferente, schiacciata dalla quotidianità e disinteressata alla realtà circostante, adesso ha cambiato sguardo. Spiegherebbero come mai quella massa di individui anestetizzati, apparentemente insensibili alle proprie radici, tutto a un tratto ha iniziato ad accorgersi di loro e a capire che, forse, è meglio provare a costruire la bellezza piuttosto che inseguire il nulla preconfezionato che la società postmoderna propaganda come futuro.

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mini prostituzioneLa prostituzione adolescenziale spontanea, un fenomeno in preoccupante ascesa anche nei nostri territori. Una “scelta di vita” inquieta. Figlia del bisogno, del malessere o di disturbi comportamentali trascurati. Un dramma crudo che si modella lentamente e cresce, tra l’indifferenza ed il silenzio generale. Storie che tutti guardano, pesano e giudicano, ma senza agire. Senza trovare il coraggio di denunciare. Una ferita aperta che, sulle vittime, a lungo termine, causerà danni irrimediabili.  
 
La prostituzione adolescenziale sembra stia prendendo purtroppo piede anche nella “tranquilla” Serra San Bruno, così come in altri centri del comprensorio, perché una volta scomparsi i valori morali - nella piena decadenza culturale - non è affatto difficile ritrovarsi a vivere in città socialmente morte.
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Sharo Gambino non aveva neanche trent'anni quando affrontò per la prima volta le colline che dalla pianura di Sibari salgono verso la Sila greca. Quella Calabria proprio non la conosceva. Un altro mondo. Perfino i castagneti, che si affacciavano sulla parte meridionale del golfo di Taranto, non sembravano gli stessi delle montagne delle Serre, dov'era cresciuto. Già scriveva per il Messaggero e per Momento Sera, faceva il cronista di provincia e girava a piedi tra paesini e campagne in cerca di storie da raccontare. Era curioso e testardo, ma ancora non immaginava che quei luoghi gli avrebbero ispirato qualcosa di raro. 
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Giovedì, 30 Maggio 2013 17:59

Donne, ma anche uomini: la Calabria vale

mini foto_di_Andrea_CannizzaroLa tragedia mediatica successiva alla cronaca che riporta l’ennesimo caso di violenza in Italia mi ha profondamente colpito. Quando ho letto del clamore post assassinio di Fabiana Luzzi il mio corpo si è contratto perché non si è mai abituati ad un certo tipo di sorprese. Sono calabrese, esattamente di Bagnara Calabra. E so meglio di molti altri quanto vale agli occhi dell’italiano nell’era di SB la mia regione: zero.

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mini sede_associazione_Il_BriganteSERRA SAN BRUNO - Ieri sera l’Associazione Culturale Il Brigante ha subito una raccapricciante intimidazione: una testa mozzata di pecora è stata ritrovata, pochi minuti dopo le ore 22:30, ai piedi della porta d’ingresso della sede storica de Il Brigante, in pieno centro a Serra San Bruno. La macabra scoperta l’hanno fatta alcuni attivisti che si trovavano in quel momento all’interno dei locali dell’associazione e che hanno prontamente denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Un segno di matrice inequivocabilmente ‘ndranghetista: un’inquietante minaccia di morte, rappresentata con il classico rito del “macabro” cimelio della testa di animale decapitata e adagiata, col sangue ancora caldo, sull’atrio di ingresso. Un atto gravissimo che ha colpito un luogo di aggregazione sociale e di lotta politica

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