mini ingvScossa di terremoto in provincia di Vibo Valentia, registrata questa mattina alle 10.20. L'epicentro del sisma, di magnitudo 2.6 della scala Richter, è stato localizzato in mare a una profondità di 55 chilometri, in una zona molto vicina alla costa e che ha interessato i comuni di Tropea, Ricadi, Nicotera, Spilinga e Zungri. Non si segnalano al momento danni a cose o persone. La scossa è stata rilevata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

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mini 20130318_007Una protesta che andrà avanti “ad oltranza”, fin quando ai precari calabresi non saranno riconosciuti i diritti che rivendicano da anni. La bomba sociale, come anticipato dal Vizzarro.it, è puntualmente scoppiata dopo che la legge regionale che rinviava il termine della stabilizzazione al dicembre 2014 è stata bocciata dalla Corte Costituzionale. In conseguenza di ciò gli “enti utilizzatori” hanno sostanzialmente perso il presupposto giuridico per mantenere in servizio i precari

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mini no_rigassificatoreAlla fine i manifestanti hanno avuto la meglio e la riunione del Comitato Portuale è stata rinviata. Erano centinaia, stamattina, le persone riunite da associazioni e movimenti per dire no al rigassificatore di San Ferdinando. I manifestanti hanno bloccato l’ingresso della sede dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro convocata per esprimersi sulla concessione demaniale alla società che dovrebbe realizzare il rigassificatore. Oltre agli attivisti dei comitati, delle associazioni e dei centri sociali calabresi, ad appoggiare la lotta contro la realizzazione dell’impianto sono stati anche Sel, Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle. Nel corso della manifestazione di stamattina si è registrato qualche momento di tensione

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mini conf_stampa_mirko_30_aprile_2012SERRA SAN BRUNO - Una provocazione, ovvero un’interpellanza sull’interpellanza, con la quale il consigliere di minoranza del movimento “Al lavoro per il cambiamento” Mirko Tassone ha reputato necessario «richiamare il sindaco alle sue responsabilità ed ai suoi doveri, peraltro, imposti dalla legge». Dunque, il sindaco Bruno Rosi non ha risposto alle numerose interpellanze che investono vari problemi della cittadina montana e Mirko Tassone ha presentato una interpellanza per chiedere conto delle mancate risposte alle interpellanze precedenti. Quella in questione è stata inviata per conoscenza anche al Prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari. Nel documento, Mirko Tassone interroga il sindaco per sapere «le ragioni per le quali non è mai stata fornita alcuna risposta in merito alle istanze menzionate in premessa; se la mancata risposta alle interrogazioni ed alle interpellanze debba essere ricondotta ad un atteggiamento sprezzante delle prerogative della minoranza; se le mancate risposte siano riconducibili al desiderio o alla volontà di celare ai consiglieri comunali, appartenenti ai gruppi di minoranza, verità scomode o imbarazzanti; se la mancata risposta alle interrogazioni ed alle interpellanze debba essere interpretata come  un Suo precipuo modus operandi desideroso di gestire la cosa pubblica come fosse un fatto privato o personale; se la mancata risposta alle interrogazioni ed alle interpellanze debba lasciar intendere che la Sua amministrazione abbia qualcosa da nascondere o da temere da una trasparente gestione della cosa pubblica; se, alla luce delle norme legislative, statutarie e regolamentari, vigenti non ritenga necessario ed opportuno assoggettarsi al rispetto dei principi di buona amministrazione e legalità fornendo le necessarie risposte alle istanze di sindacato ispettivo indicate in premessa».

Il consigliere d'opposizione spiega che a decorrere dall’attuale consiliatura, nell’ambito delle prerogative di sindacato ispettivo previste dalle norme legislative, statutarie e regolamentari, ha presentato diverse interrogazioni ed interpellanze: "in data 1 agosto 2011 è stata presentata un’interrogazione a risposta scritta avente ad oggetto lo stato di “Potabilità dell’acqua”; in data 3 agosto 2011, è stata presentata un’interpellanza avente ad oggetto "Ridimensionamento Ospedale San Bruno - delibera N. 940/CS del 28 luglio 2011 della Commissione Straordinaria”; in data 21 marzo 2012 è stata presentata un’interrogazione a risposta scritta avente ad oggetto “Furti in abitazione–ordine pubblico”; in data 26 marzo 2012 è stata presentata un’interpellanza a risposta scritta avente ad oggetto “Presenza cani randagi”; in data 6 agosto 2012 è stata presentata un’interpellanza avente ad oggetto “Affidamento gestione parcheggio comunale Santa Maria del Bosco”; in data 6 agosto 2012 è stata presentata un’interpellanza avente ad oggetto “Potabilità dell’acqua”; in data 5 novembre 2012 è stata presentata un’interrogazione avente ad oggetto “Lavori manutenzione straordinaria viali cimiteriali”.

Nonostante le previsioni normative, statutarie e regolamentari, però, a Tassone non è mai stata fornita alcuna risposta. Una ulteriore provocazione, dunque, la sua, per denunciare il mancato rispetto delle prerogative della minoranza e per mettere a nudo le difficoltà della giunta Rosi, interessata da una Commissione d’accesso agli atti che ha ottenuto ulteriori 45 giorni di proroga prima di redigere la relazione che verrà poi sottoposta al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal Prefetto. 

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mini Soriano_Calabro_generaleBeni per 5 milioni di euro sono stati confiscati a Soriano ai coniugi Giovanni Battista Tassone, 58 anni, e Teresa Mancuso, 45 anni. La confisca, effettuata dai militari della guardia di finanza e dai carabinieri, è arrivata sulla scorta dell'operazione "Business Cars", in cui Tassone è stato arrestato per i reati di usura ed estorsione in seguito alle denunce di un imprenditore serrese finito sotto strozzo. Tra i beni confiscati ci sono un locale commerciale sito nella centrale via Roma, a Soriano, dove era in corso la realizzazione di un pub in cui le forze dell'ordine, all'epoca del sequestro (luglio 2012), avevano rinvenuto un "rifugio bunker" sotterraneo. La confisca è stata disposta dalla sezione misure di sorveglianza del tribunale di Vibo Valentia. Contestualmente i militari hanno notificato a Tassone la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per 4 anni disposta dallo stesso tribunale.

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mini polizia-1Rinaldo Loielo, con precedenti penali, e Filippo Pagano, incensurato, entrambi 23enni, di Soriano Calabro, sono stati arrestati dalla Polizia a Rosarno perchè viaggiavano in auto con a bordo un ordigno. Alla richiesta di documenti per un controllo da parte dei poliziotti, uno dei due giovani ha riferito agli agenti che a bordo della vettura c'era una bomba. Sul posto sono intervenuti gli artificieri che hanno messo in sicurezza l'ordigno, ritenuto ad alta potenzialità. L'auto e' stata sequestrata.

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Domenica, 17 Febbraio 2013 10:22

Caso acqua, Tassone: 'Uno scandalo senza fine'

mini conf_stampa_mirko_30_aprile_2012
Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Uno scandalo cui bisogna porre fine immediatamente. Non è più possibile assistere all’osceno balletto delle ordinanze che, un giorno si e l’altro pure, vietano ai cittadini di accedere ad un bene primario quale l’acqua. E’ necessario fare chiarezza e farla subito. Non si può continuare a cincischiare con la salute dei cittadini. Al di là delle ultime vicende, (vedi allarme benzene) gli utenti non possono continuare ad essere approvvigionati attraverso un invaso posto sotto sequestro. In particolare, i serresi hanno la necessità di ricevere le risposte che l’attuale amministrazione si ostina a non voler cercare. Occorre staccare la spina a Sorical ed all’Alaco. Non c’è più tempo da perdere, bisogna recuperare i pozzi, le sorgenti ed ottimizzare  tutte le risorse idriche comunali. E’ necessario tagliare ogni dipendenza da Sorical, a costo di contingentare le forniture idriche. Una elementare regola di buon senso dovrebbe far capire, infatti, che è meglio erogare acqua buona per mezza giornata, piuttosto che pompare tutto il giorno acqua putrida, insalubre e quindi inservibile. A ciò si aggiunga che, la gran parte dell’acqua proveniente dai serbatoi comunali può essere equiparata tranquillamente ad acqua minerale, mentre quella dell’Alaco, diventa potabile ( quando lo è) solamente in seguito a massicci interventi a base di cloro. Le istituzioni, a partire da quella comunale, hanno, inoltre, il dovere di ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini. Per farlo bisogna uscire dall’ambiguità. Non sono più tollerabili manifestazioni di superficialità o errori marchiani, ai limiti dell’incompetenza, quali quelli commessi con l’ordinanza n. 4, del 1 febbraio u.s., con la quale è stato escluso dal “ divieto all'uso potabile dell'acqua” il rione servito dal serbatoio “ denominato “Guido”, ovvero lo stesso per il quale era stata dichiarata la non potabilità con una precedente ordinanza, la n. 28 del 3 ottobre 2012. Un’ordinanza peraltro, a distanza di oltre quattro mesi, mai ritirata e pertanto, ancora, in vigore. Una situazione paradossale, assurda, come paradossale e assurdo è l’atteggiamento dell’amministrazione comunale che, durante la fase più acuta dell’allarme benzene, per giustificare il ritardo nell’emanazione dell’ordinanza ha affermato che i risultati del prelievo, effettuato il 6 dicembre 2012, erano stati comunicati solamente il 1 febbraio 2013. Una Toppa peggio del buco, dal momento che alcuni esponenti dell’amministrazione cittadina affermano, ad ogni piè sospinto, che le analisi vengono fatte con regolarità. Se così fosse, però, non ci sarebbe stata alcuna necessità che a comunicare la non potabilità fosse un organismo terzo. Mentre l’amministrazione cittadina continua a cullarsi nella sua usuale ignavia, nonostante in questi due anni non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta, continuiamo a porre quesiti ed interrogativi al fine di poter tutelare la salute dei cittadini. Il data 6 febbraio il sottoscritto ha indirizzato l’interpellanza che segue, al sindaco, al presidente del consiglio, al Prefetto ed alla commissione di accesso agli atti.
 
 
INTERPELLANZA A RISPOSTA SCRITTA
 
POTABILITÀ DELL'ACQUA
 
 
OGGETTO: Potabilità dell’acqua
 
 
Il sottoscritto consigliere 
 
Premesso che
 
- da alcuni anni i cittadini residente nel comune di Serra San Bruno sono costretti a subire gravi disagi a causa della non potabilità dell’acqua;
- nel mese di Maggio 2012 è stato posto sotto sequestro l’invaso Alaco che rifornisce la gran parte delle utenze cittadine;
- in data venerdì 1 febbraio 2013, è stata emanata l’ordinanza n. 4 con la quale è stato disposto “il divieto all’uso potabile dell’acqua in tutto il territorio comunale ad esclusione delle località servite dai serbatoi  comunali (Serbatoio denominato “Guido”, serbatoio denominato “Ninfo”, serbatoio denominato “Castagnari”);
- che nell’ordinanza n. 4/2013 il divieto all’uso dell’acqua potabile non veniva esteso alle “località servite dai serbatoi comunali (Serbatoio denominato “Guido”, serbatoio denominato “Ninfo”, serbatoio denominato “Castagnari”)”;
- in data 3 febbraio 2013 con ordinanza n. 5 è stata disposta la revocato dell’ordinanza n. 4/2013;
- da notizie apprese dagli organi di stampa, l’Arpacal avrebbe consegnato al prefetto di Vibo Valentia, dott. Michele di Bari, una relazione dalla quale risulterebbe che sul campione di acqua prelevato “dall’impianto dell’Alaco”, è stata “individuata una serie di componenti che, nella materia delle analisi per le acque potabili, non sono codificati dalla legislazione vigente: sono i cosiddetti “composti aromatici alogenati derivanti dal benzene espressi come benzene”
 
 
Considerato che
 
- da notizie apprese dagli organi di stampa, il prelievo che avrebbe individuato la presenza di Cloriti oltre i limiti previsti dal D. Lgs. 31/01 e s.m.i. risalirebbe al 6 dicembre 2012:
- l'ordinanza di non potabilità, con grave ritardo, è stata pubblicata solamente l'1 febbraio u.s.;
- con ordinanza n. 28 del 3 ottobre 2012 era stato disposto il divieto all’uso dell’acqua potabile per le località servite dal serbatoio denominato “Guido”;
- nel corso degli ultimi anni sono state emanate numerose ordinanze di non potabilità dell’acqua;
- le continue ordinanze hanno generato paura e sfiducia nei cittadini;
- le continue ordinanze oltre ad produrre apprensione danneggiano gravemente l’immagine della cittadina;
 
 
Interpella il Sindaco per conoscere
 
- se e quando è stata revocata l’ordinanza n. 28/2013
- se nel corso di questi mesi, dalla data del suo insediamento, l’attuale Amministrazione abbia effettuato una ricognizione conoscitiva, al fine di individuare le cause dei ripetuti episodi di non potabilità dell’acqua verificatasi negli ultimi anni e negli ultimi mesi;
- quali siano gli agenti inquinanti presenti nell’acqua;
- se oltre alle analisi batteriologiche sono state effettuate, a cura dell’Amministrazione comunale, analisi approfondite al fine di individuare l’eventuali presenza di agenti inquinanti di altra natura;
- con riferimento al menzionato prelievo effettuato dall’Arpacal, in data 6 dicembre 2012, l’arco temporale durante il quale l’acqua erogata nelle abitazioni dei cittadini non è stata potabile;
- quali possono essere i rischi derivanti per la salute dei cittadini a causa del prolungato uso di acqua inquinata da “cloriti” e “composti aromatici alogenati derivanti dal benzene”; 
- le ragioni per le quali i risultati dei prelievi effettuati il 6 dicembre 2012 siano stati comunicati solamente il 1 febbraio u.s.
- quali azioni, anche di carattere legale, codesta Amministrazione abbia intrapreso o stia per intraprendere nei confronti dei responsabili dell’omessa o tardiva comunicazione relativa ai risultati delle analisi del campione prelevato lo scorso 6 dicembre 2012;
- quali azioni, anche di carattere legale, codesta Amministrazione abbia intrapreso o stia per intraprendere nei confronti della società che gestisce l’invaso dell’ Alaco;
- quali siano stati i provvedimenti intrapresi da codesta Amministrazione per risolvere, in maniera definitiva, l’increscioso problema dell’acqua non potabile; 
- quali progetti codesta Amministrazione abbia allo studio al fine di interrompere la dipendenza idrica dalle forniture provenienti dall’Alaco;
- quanti e quali pozzi comunali in disuso siano stati riattivati per alleggerire la dipendenza dalle forniture provenienti dall’invaso dell’Alaco;
 
 
Il consigliere comunale
 
Mirko Tassone
 
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mini serresecampora

SERRA SAN BRUNO - Si sapeva che non sarebbe stata una trasferta facile per la Serrese. E così è stato. I ragazzi di mister Rolando Megna, vengono superati con un netto 3 a 1 dal Filogaso che, dal canto suo, aveva un solo risultato a disposizione per mantenere il passo della capolista Soriano. Le marcature locali sono state firmate da Valotta, Imineo e Muraca, mentre la rete della bandiera ospite è stata di Zaffino. Fatica più del previsto il Soriano che, comunque, supera di misura una Stilese sicuramente non intimorita del fatto di avere di fronte la capolista del torneo. A decidere l'incontro è il solito Nesci che grazie ad una doppietta, si mantiene ben salda in prima posizione. Di Tassone, invece, il gol degli ospiti. Tra sette giorni, insidiosa trasferta per i vibonesi a Fronti, mentre la Stilese riceverà il Pianopoli. Successo tennistico per il BinvogiPazzano contro il Petrizzi (6 a 2 il risultato finale) mentre il Pianopoli supera di misura la Laureanese. Pari e patta tra Marina di Nicotera e Prasar (1 a 1). Stesso risultato tra Campora e Badolato. Non disputate, invece, Raffaele Nicastro - Fronti e Galatro - Real Pianopoli. 
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mini comitato_pro_serre

Nella mattinata di oggi, una delegazione del Comitato civico Pro - Serre, guidata dal presidente Salvatore Albanese, è stata ricevuta in Prefettura dal capo dell' Utg di Vibo, Michele Di Bari, per avere delucidazioni sulla non potabilità dell'acqua e su quali potrebbero essere le misure da attuare da qui a breve per risolvere il problema e, soprattutto, per venire incontro alle esigenze di circa 400mila calabresi, sgomenti e confusi a seguito del susseguirsi di ordinanze da parte delle amministrazioni locali.

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mini schiuma

Ci risiamo. A Serra è andato in scena nuovamente il balletto delle ordinanze. Ieri sera, prima il sindaco Rosi informa la cittadinanza che, a seguito delle  analisi eseguite dall' Asp di Catanzaro in uscita dal potabilizzatore ''Alaco'', è stata riscontrata una non conformità al D.Lgs. n. 31/2001 dovuta alla presenza di Benzene. Giusto 24 ore e l'allarme rientra. Si è trattato di un ''malaugurato errore di trascrizione nella comunicazione del rapporto di prova'', fanno sapere dalla Prefettura. L' acqua, dunque, è potabile.

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