Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo:
Sono passati, ormai, sedici mesi da quando il Pdl serrese festeggiava l’elezione del sindaco Rosi, che assieme al consigliere regionale Salerno, avrebbero dovuto proiettare Serra in un futuro roseo. Ebbene a distanza di quasi due anni dall’insediamento dell’amministrazione Rosi/Salerno,di cose positive e di passi in avanti se ne sono visti veramente pochi anzi stiamo assistendo, nostro mal grado, ad un netto ritorno al passato.
I problemi da denunciare , che purtroppo attanagliano la nostra cittadina, sarebbero veramente tanti , ma riteniamo che uno di quelli che sta diventando una vera e propria emergenza è quello legato alla gestione dei rifiuti.
Da tempo, infatti, non solo è stata, anziché migliorata, cancellata quasi totalmente la raccolta differenziata porta a porta, con la successiva reintroduzione dei vecchi cassonetti, ma addirittura non si riesce a gestire nemmeno la raccolta indifferenziata ed il paese somiglia , sempre più, ad una discarica a cielo aperto. Tutto questo mentre, in questi giorni, i cittadini serresi si vedono recapitare la salitissima bolletta per la riscossione della TARSU con l’aumento del 43%.
Ora ci chiediamo perché, nel momento in cui tutti i comuni si concentrano sulla differenziata, prevista tra l’altro dalla legge, a Serra si è deciso di compiere questo passo indietro. Forse, gli esponenti di palazzo Tucci, non sanno che il comune potrebbe incombere in pesanti sanzioni se non si raggiunge il 60% di raccolta differenziata.
Non sarebbe stato più opportuno proseguire con un progetto di raccolta differenziata efficiente, che avrebbe avuto una duplice funzione cioè quella di tutelare l’ambiente e riuscire, magari, ad abbassare la tariffa della TARSU, anziché mantenere l’aumento?
E poi, che fine ha fatto l’impegno-promessa, assunto in consiglio comunale da Rosi e Salerno di avviare un serio progetto di raccolta differenziata e di ridurre l’aumento deliberato lo scorso anno? Sui cittadini serresi non grava, forse, il peso di questa pesante crisi economica?
Per utilizzare uno spot caro alla maggioranza targata Pdl, riteniamo che sarebbe un “dovere morale” cambiare rotta sulla gestione dei rifiuti, e non solo, e ridurre pure l’aumento della TARSU che pensiamo sia veramente esagerato e che, purtroppo, va ad intaccare il già esiguo bilancio familiare dei serresi, che non sanno più come arrivare a fine mese.
Luigi Tassone
Vincenzo Damiani
Partito Democratico Serra San Bruno
Serra. La mattina del 5 ottobre, ai piedi del cancello dell’istituto d’istruzione superiore ‘L. Einaudi’, vengono ritrovati 3 bossoli ad attendere l’ingresso dei ragazzi nella scuola. Il fatto provoca sgomento. Il preside denuncia il ritrovamento, la scuola chiude e gli studenti tornano a casa. Allora, dopo un lungo letargo, che si è protratto anche nelle ultime poco tranquille settimane, il vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, Bruno Censore, seriamente preoccupato per l’accaduto, impugna carta e penna e scrive una nota di solidarietà a tutta la scuola, perché “si tratta di una scuola che da sempre è riconosciuta come baluardo di legalità e di diffusione del sapere”, ed inoltre - secondo lo stesso Censore - il misfatto sarebbe “indicativo del livello di criminalità che ormai serpeggia nel territorio delle Serre Vibonesi”.
Il Prisma (rubrica fotografica settimanale a cura di Filippo Rachiele).
La copertina della rubrica si intitola "Pianoforte".
"C'è a chi piace suonare, a chi cantare e a chi scrivere libri a me piace scattare foto..."
Il giornalista Bruno Vespa, per una volta tanto si decide a fare il giornalista. Indossa i panni del finto tonto e chiede imperterrito al suo ospite, il governatore Scopelliti: “Il consiglio regionale della Calabria lavora solo 14 giorni all’anno?” Lo studio di ‘Porta a Porta’, pochi minuti dopo la mezzanotte, sprofonda in un gelido silenzio. 3 secondi di scena muta. Poi Peppe Scopelliti, visibilmente in difficoltà, stringe le spalle e, da buon ‘sottoprodotto’ degli anni d’oro del Berlusconismo che fu, attacca con i soliti proseliti: “Se non possiamo finanziare le leggi, è inutile riunire il Consiglio regionale. Tuttavia, stiamo avviando una stagione di grandi riforme che ci permetterà di abbattere molti sprechi”, eccetera, eccetera. Bruno Vespa, volpone del tubo catodico, interrompe bruscamente il tortuoso giro di parole del politico reggino e non appagato affonda ancora il coltello nella piaga
Quella di domani sarà l'occasione per "elencare, senza timore di essere smentiti, tutta una serie di attività amministrative dei precedenti sindaci Salerno e Censore che con i loro espedienti, chi indebitando il Comune per mascherare la propria incapacità politica ad ottenere finanziamenti pubblici, chi contraendo prodotti finanziari per ottenere un po' di liquidità necessaria alla propria visibilità, hanno fortemente ingessato il bilancio dell'Ente". Ad intervenire sulla delibera della Corte dei Conti, dalla quale emergono presunte irregolarità nella gestione del bilancio, è l'ex primo cittadino Raffaele Lo Iacono il quale, per la mattinata di domani, alle ore 11, presso la sala giunta del Comune, ha organizzato una conferenza stampa unitamente al collega dell' Udc Giuseppe Raffele ed a Maria Abronzino, Francesco Bonazza, Antonio Procopio e Biagio Vavalà, già assessori della precedente amministrazione."I sottoscrittori - affermano gli esponenti politici - intendono chiarire in merito a quanto nei giorni scorsi è stato impropriamente addebitato alla precedente amministrazione sulla situazione finanziaria del Comune di Serra San Bruno e stigmatizzare l'inconcludente quanto dubbio, sotto ogni profilo, operato della maggioranza pidiellina".
C’è una lunga linea sottile che trancia da est ad ovest il globo terrestre. Appianata come una livella. Dritta e costante sull’Atlantico. Un filo continuo che collega due mondi, due realtà solo apparentemente distanti. Gemelle per la geografia. Sorelle nella spiritualità. Dall’Europa agli Stati Uniti. Serra San Bruno e San Bruno: un destino inciso nel nome.
Nella stagione della tintarella, il serrese ‘rapace’ sbarca sulle ioniche spiagge per esporre ai benefici della brezza marina il fisico impunemente scolpito da capicolli e braciole. L’estate è una stagione a sé, in cui si riscrivono le geografie, le abitudini, i vezzi. In cui anche la gente di montagna può ritrovarsi al mare, immersa nel sole rovente dei lidi affollati, intenta a consumare le ferie fra il morbido abbraccio di una sdraio reclinabile. Ma in passato al mare ci si andava controvoglia. Per via di quei viaggi al limite di una crisi di nervi, che costringevano a trascorrere più tempo in auto che sulla spiaggia. Interminabili mezz’ore prigionieri di strade costellate di tornanti ciechi, buche irritanti e con l’asfalto a gruviera. Oggi invece l’esodo verso le spiagge si è fatto più semplice. Meno snervante. Perché quello sviluppo di cui si parla da decenni, precisamente dal 1966, finalmente è arrivato. O quasi.
La figura del brigante, indomito e tragico eroe "negativo" della storia calabrese, ha acquisito una sua riconosciuta dignità letteraria soprattutto nella letteratura regionale del XIX secolo. Si pensi agli esempi, notissimi, del Brigante di Biagio Miraglia, di Antonello capobrigante calabrese di Vincenzo Padula o del Giosafatte Tallarico di Nicola Misasi, del quale non è superfluo ricordare il suo ripetuto attingere alla fonte d'ispirazione del brigantaggio, com'è testimoniato, tra l'altro, anche dal romanzo Briganteide. Siamo dalle parti, in questi autori, di un "romanticismo naturale" che del brigante sottolinea la marginalità della collocazione sociale, l'irruenza delle passioni, il ribellismo violento e "primitivo". Così il brigante diventa una figura dai tratti quasi stereotipi, connotata antropologicamente dallo stigma indelebile della "calabresità" e contrassegnata, come ha ben evidenziato Pasquale Tuscano, dai caratteri dell'astuzia, del coraggio, della ferocia, della rozza cultura, inevitabile conseguenza del suo appartenere non alla "civiltà", ma alla natura.
Riceviamo e pubblichiamo il testo dell'interrogazione presentata dal consigliere comunale serrese Rosanna Federico:
Al Presidente del Consiglio Comunale di Serra San Bruno
INTERROGAZIONE SULLA PUBBLICA SICUREZZA
Premesso che
per sapere
Serra San Bruno, 21.06.2012
Rosanna Federico
Consigliere Comunale del Partito Democratico
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