Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
MONGIANA – In occasione della settimana nazionale sulla sclerosi multipla, una delle malattie più diffuse, non sono in Italia ma anche nel resto del Mondo che colpisce il sistema nervoso centrale, la Pro Loco di Mongiana ha organizzato nei giorni scorsi un seminario illustrativo dal titolo: “Oltre la sclerosi multipla”. Nel corso dell’incontro, è stato tracciato un breve bilancio sull’ attività svolta dall’ Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) in questi anni e sui traguardi raggiunti dalla ricerca scientifica. In particolare, dopo il saluto di Francesco Aloi, presidente della Pro Loco, che si è soffermato sull’importanza del seminario quale "strumento di diffusione e di informazione sullo stato della malattia e dei malati", il dottor Bruno Iorfida ha illustrato e raccontato la storia di Mongiana e delle Reali Ferriere, sottolineando altresì che "queste iniziative di carattere culturale servono ulteriormente a diffondere la conoscenza e creare un punto di riferimento per le persone affette da sclerosi multipla". Presente anche Salvatore Lico, presidente della sezione provinciale dell’ Aism di Vibo Valentia che, dal canto suo, ha descritto il lavoro svolto in questi anni dall’associazione. Successivamente, la vicepresidente provinciale Francesca Martorana, con l’ausilio di alcune slide, ha fatto leva sulla storia della sezione vibonese dell’ Aism. Nel concludere i lavori, Angela Martino, referente dei volontari e presidente Fish (Federazione italiana superamento handicap), proiettando filmati e documentari, si è soffermata sull’importanza della lotta alla sclerosi multipla mediante la ricerca e sul coinvolgimento di tutte le persone affette da questa grave malattia in un ambizioso progetto di cooperazione. Il seminario, dunque, sembra avere gettato le basi per un ulteriore collaborazione tra la Pro Loco di Mongiana e l’ Aism vibonese, nonché tra i tanti cittadini che hanno preso parte alla manifestazione, consapevoli che la sclerosi multipla si può e si deve sconfiggere.
SERRA SAN BRUNO - Sono ore concitate. Il week-end del sindaco Rosi è turbato dal trillo del cellulare. Dall’altro capo del telefono EsiLab, un laboratorio privato che allarma: dai prelievi del 21 maggio, eseguiti in 4 punti diversi del paese, emerge qualcosa di anomalo. Prontamente il sindaco emana l’ordinanza di non potabilità. Fra l’altro proprio la EsiLab l’8, il 20 ed il 28 marzo scorso, contraddittoriamente a quanto accade oggi, aveva sancito che l’acqua SoRiCal fosse potabile, bevibile e cristallina (come tutt’ora riportato nella sezione “Analisi delle Acque” nel portale online del comune). Un’ordinanza che arriva in maniera tardiva ma allo stesso tempo frettolosa. Senza attendere un riscontro cartaceo
Riceviamo e pubblichiamo: "Le generazioni future non siano vittima della politica attuale. Una politica quella attuale che per accaparrarsi qualche poltrona, rischia di perdere l'ideologia di un tempo che distingueva, ad esempio, un democristiano da un comunista, che cerca disperatamente il potere per essere qualcuno o che è disposta a tutto per acquistare potere, anche a prostituirsi politicamente. Si rimpiange cosi la politica di una volta che utilizzava il partito politico come una vera e propria associazione di persone accomunate da una comune visione sulle questioni fondamentali della gestione delle Stato e della società o anche solo su temi specifici e particolari, mentre, oggi, specie nella concezione di molti individui, appartenere ad un partito politico significa identificarsi in un gruppo di persone che fa riferimento ad un “capo”. Si assiste cosi ad una mutazione della politica. Niente di più sbagliato, venendosi molto spesso a confondere la politica con il personalismo che racchiude molto spesso sentimenti negativi come l'odio, il tradimento, la malvagità, la malafede, che nulla hanno a che fare con la politica. Il personalismo rischia di condizionare gli accoliti ed offre un cattivo esempio alle generazioni future che intendono fare una politica basata sulla comunanza di idee e valori, su un progetto di tutela, salvaguardia e rilancio del territorio. In tale contesto, in un clima di bene per Serra San Bruno, in un momento dove la politica deve dimostrare di essere pilastro di democrazia, difesa del territorio, il dialogo con altre coalizioni politiche è davvero possibile, eliminando non l'albero e la mela marcia, ma solo la mela marcia. Al bando dunque inciuci o trasversalismi ed apertura ad intese che poggiano sulla ideologia politica. Sono convinto che chi vuol far politica, debba essere fermamente contrario ai personalismi i quali trasformano l'avversario nel nemico che, trasformano i dialoghi politici, in scontri personali e costituiscono una cattiva educazione per i giovani che vogliono avvicinarsi alla politica con pienezza di speranza e di entusiasmo".
Vincenzo Albanese Coordinatore Comprensorio delle Serre MPA-AD
Mentre camminavo tra le ceneri del C.s.o.a. “Cartella” di Reggio, ieri, l’odore delle travi bruciate, delle cucine andate in fumo e della cenere e di tutto il resto, mi dava la nausea. Non era solo un fatto fisico, l’ho capito appena mi sono allontanato: ragionando sull’accaduto con i compagni del Brigante ho subito sentito un grande sconforto. E una nostalgia fortissima e irrazionale per Ciccio Svelo. L’assemblea pomeridiana, partecipata e incoraggiante, mi ha un po’ risollevato, ma l’amaro in bocca, andando via da quel cumulo di macerie, è rimasto eccome. Ed è tornato a diventare nausea quando ho letto i comunicati di solidarietà che inondano la rete.
Più che la retorica sulla funzione sociale (che tutti scoprono solo oggi) di uno spazio come il “Cartella”, dovrebbe interessare la matrice di quest’azione. Le svastiche disegnate con la bomboletta rossa, per esempio, sono insolite per chi vorrebbe rivendicare politicamente un atto violento di matrice anticomunista. L’incendio, questo è palese, è stato appiccato da mani “esperte”, che dovevano avere la sicurezza del controllo del territorio.
Reggio è una città difficile. Dall’inizio degli anni ’70, dalla rivolta dei “boia chi molla” di Ciccio Franco, progenitore politico di Scopelliti, nella città sono costantemente presenti apparati di potere occulti che troppo spesso hanno goduto della collaborazione – è storia – tra la borghesia ‘ndranghetista, l’eversione nera e i servizi segreti deviati. Apparati sempre presenti, redivivi. Che forse vacillano e quindi reagiscono. Qui quello che conta è il territorio. Il controllo capillare dell’economia e del consenso.
Il territorio è l’obiettivo dei ragazzi del Cartella, come di molte altre realtà sociali che in Calabria stanno per la prima volta facendo rete. Hanno occupato spazi che erano stati pagati con soldi pubblici, dei cittadini, ben presto finiti nel degrado, in mano ai caporioni delle ‘ndrine di Gallico, dei Iannò e dei Suraci e di molte altre “famiglie”. Hanno combattuto lo spaccio di eroina, che in quella piazza, prima che arrivassero loro, era prospero. Hanno fatto teatro, hanno organizzato servizi per gli immigrati, hanno creato forme di microeconomia sostenibile. Sono stati avvertiti tante volte, minacciati, che quando sarebbe stata l’ora, da lì avrebbero dovuto andarsene. L’ora a quanto pare è arrivata. Ma non se ne vanno, e provano a convincerli con le fiamme.
Quello spazio è strategico, appetibile per molti. Con i lavori del lungomare e lo svincolo A3 a pochi metri, l’area ha un potenziale commerciale su cui qualcuno vuole mettere il cappello, anzi la coppola. Poi i ragazzi parlano, scrivono, fanno un sacco di iniziative, cercano di riprendersi la periferia. Ovvio che danno fastidio. Non deve sorprendere, quindi, se in questo surrogato di democrazia che è l’Italia, la prima preoccupazione del ministro Cancellieri è il popolo No Tav - e non, ad esempio, lo strapotere della ‘ndrangheta o il voto kazako di Catanzaro - se il potenziale leader del centrotrattinosinistra dice che bisogna negare l’ambulanza a chi non paga le tasse, se nessuna istituzione (Comune, Provincia, Regione) sente il dovere di schierarsi incondizionatamente al fianco dei ragazzi del Cartella. La discussione, oggi, non è sul loro operato, né sulla loro ideologia politica. La gravità e la violenza dell’atto che hanno subìto impongono una riflessione a livello superiore. In Calabria, ma non solo, ci sono persone che impegnano il proprio tempo a lavorare per sottrarre spazi e persone al degrado, alla malavita, all’abbandono. Quello che fanno può anche non piacere, è discutibile come ogni cosa, ma di fronte ad un’aggressione del genere, non si può cedere a timidezze o a personalismi. Bisogna stare con loro e aiutarli a ricostruire, con i fatti. Perché è chiaro da che parte stanno, non c’è ambiguità. Quello che non è chiaro, purtroppo, è da che parte sta lo Stato.
Riceviamo e pubblichiamo: Il fantasioso articolo apparso domenica è stato sicuramente utile a ridestare un po’ il chiacchiericcio politico domenicale ma ha paventato scenari che appartengono più alla fantapolitica che alla politica reale. Se è pur vero che la politica ci ha abituati a continui cambiamenti, un accordo tra PD e PDL, in un momento in cui l’Europa intera sta andando a sinistra e i risultati delle ultime amministrative hanno evidenziato una voglia di certezze ideologiche e di bipartitismo, sarebbe, oltre che inverosimile, alquanto antistorico e sicuramente poco opportuno. Della simpatica e curiosa ricostruzione fatta dal giornalista - che ha giustamente utilizzato un condizionale rafforzato - né io, né il Consigliere regionale Censore, né il partito - né, ritengo, il Sindaco – siamo, pertanto, reali attori. Nelle scorse competizioni elettorali la mia candidatura ha voluto rappresentare un’idea di rinnovamento, ma un rinnovamento non solo nei nomi o nelle facce, bensì nel modo di fare politica. Proprio in quest’ottica, il mio agire è e sarà sempre chiaro, limpido, lineare ed ossequioso del mandato popolare che oltre mille cittadini serresi mi hanno consegnato nel votarmi.
Come ho fatto sinora continuerò a portare avanti un’opposizione civile, democratica e a viso aperto, senza personalismi, senza faziosità e solo con gli strumenti istituzionali che la legge mette a disposizione. Un’opposizione che parta, non dallo spirito di rivalsa o di vendetta, ma dai bisogni reali della comunità che in questo particolare momento storico, politico e sociale, chiede alla classe politica di mettere da parte beghe ed interessi personali e di lavorare per alleviare gli effetti di una crisi economica che sta seriamente minando il tessuto sociale. E, finora, pur seguendo questa linea, non ho fatto sconti all’amministrazione su quelli che,ritengo, siano i temi più importanti da affrontare.
Assieme al partito abbiamo promosso azioni volte alla tutela dell’ospedale - presidio non solo di salute, ma di civiltà - e criticato duramente qualunque aumento della pressione fiscale sui cittadini protestando contro l’innalzamento della tassa sui rifiuti e chiedendo la determinazione al minimo delle aliquote IMU. Da consigliere ho presentato interrogazioni al Sindaco sul problema dell’acqua chiedendo lumi sulla qualità di un bene fondamentale e sollecitando continui controlli; sullo stato della raccolta differenziata che, ormai, sembra un lontano ricordo; sulla salubrità della “isola ecologica” di Fillò che potrebbe ripercuotersi sulla salute dell’ambiente circostante e dei cittadini; sulla sospensione dell’attività della piscina comunale, che per oltre sei mesi è rimasta inspiegabilmente chiusa privando i serresi di un servizio di grande rilievo. Ho presentato al Sindaco una mozione chiedendo, in considerazione della crisi economica che gli italiani ed ancor più i serresi stanno vivendo, la determinazione al minimo dell’aliquota IMU e l’innalzamento al massimo delle detrazioni per la prima casa. E, nell’ultima conferenza stampa, indetta presso il circolo del PD, abbiamo evidenziato gli argomenti sui quali, accanto a quelli già menzionati, continueremo a pressare l’Amministrazione Rosi (ambiente; rilancio turistico ed economico del paese; rilancio dell’edilizia con l’approvazione del PSC; tutela dei diritti dei lavoratori LPU ed LSU; decoro urbano…).
Su questi grandi temi continueremo a lottare sia in seno al Consiglio Comunale, sia dal di fuori perché l’obiettivo del PD serrese non è certo quello di “correre in soccorso del vincitore” ma svolgere degnamente il proprio ruolo, vigilando sull’operato di chi amministra e lavorando per il bene della comunità in modo da potersi proporre come valida forza alternativa di governo.
Rosanna Federico (consigliere comunale Pd)
È Franco Leone (foto), della lista “Per Catanzaro” in forza alla coalizione di centro-destra targata Sergio Abramo, il candidato indagato dalla Procura di Catanzaro con l’accusa di compravendita di voti. Assieme a Leone, che sulla base dei voti computati risulterebbe eletto, sono finiti nel registro degli indagati altri due cittadini del capoluogo calabrese, colti in flagranza ad elezioni in corso dagli agenti della Digos mentre si rendevano autori di movimenti sospetti nelle strette vicinanze dei seggi elettorali di Santa Maria e Siano. I due sono stati sorpresi in possesso di materiale propagandistico-elettorale e di un’ingente somma di danaro. Oltre ai tre indagati la Procura ha convocato ed ascoltato i componenti delle commissioni di seggio, i rappresentanti di lista ed altri soggetti ritenuti a conoscenza dei fatti. Da quanto emerso nei primi interrogatori pare che sia di 50 euro il compenso elargito per ogni singolo voto. Per una straordinaria coincidenza proprio nel solo seggio di Santa Maria il candidato Leone ha ricevuto ben 576 preferenze.
SERRA SAN BRUNO - La vicenda, singolare ed emblematica, è stata raccontata da Francesca Onda sulla Gazzetta del Sud di oggi. Una comitiva di turisti inglesi, in visita nei giorni scorsi nella cittadina bruniana, è rimasta "intrappolata" nel fango lungo il sentiero "Frassati", un percorso naturalistico che attraversa le Serre e che collega, in un suo tratto, la millenaria certosa con il santuario di Santa Maria del Bosco. "Il fatto è accaduto nella giornata di venerdì. Alcuni curiosi - si legge nell'articolo di Francesca Onda sulla Gazzetta - si sono recati sul posto, notando una trentina di persone in età matura che arrancavano maldestramente tra i ciottoli del sentiero, cercando di superare un tratto di strada trasformato in autentico lago di fango.
Alessandro Lefons non ha retto ai morsi della crisi. Giovane salentino di soli 32 anni, una tiepida mattina d’aprile è uscito da casa a bordo della sua Ford Fiesta. Nel cruscotto una pistola a tamburo. Giunto fuori paese, in aperta campagna, si è sparato in testa. Un altro costruttore edile del meridione suicida. L’ennesima vittima di questa maledetta recessione che si ostina a voltare le spalle ai sogni e agli investimenti di molti giovani imprenditori. Una crisi profonda che ha messo in ginocchio un settore trainante per l’intera economia e che a Serra San Bruno, nell’entroterra calabrese, si protrae ormai dal 2005. Una flessione che negli ultimi 7 anni ha fatto registrare un calo del volume d’affari pari al 37,49%.
SERRA SAN BRUNO – Bruna Maiolo è la nuova presidente regionale dell’ Admo, l’associazione che si propone di combattere la leucemia, i linfomi, il mieloma, la talassemia e le altre malattie del sangue attraverso la donazione ed il trapianto di midollo osseo. L’ufficialità è arrivata sabato scorso nel corso di una manifestazione tenutasi a palazzo Chimirri, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dell’ Aics, Avis, del gruppo scout “Agesci 2” e del corpo forestale dello Stato con il quale l’ Admo ha siglato un protocollo d’intesa. Francesco De Caria, presidente dell’ Associazione italiana cultura e sport “Polisportiva delle Serre” si è soffermato sulla necessità di “mettersi a disposizione degli altri”, diffondendo “sani principi” attraverso lo sport ed il volontariato. In rappresentanza dell’ Avis comunale era presente l’ingegnere Salvatore Albano, il quale ha sottolineato l'importanza dell'operato dell’ Avis che, così come l’ Admo, “ ha come unico scopo quello di dare una speranza di vita in più in caso di malattia. Ogni giorno in italia – ha proseguito Albano - servono più di ottomila unità di sangue e dato l'avvicinarsi della stagione estiva è ancora più importante che quante più persone donino il sangue, dato che l'estate è tristemente famosa per essere il periodo durante il quale si verificano la maggior parte degli incidenti stradali”. Giuseppe De Raffele, presidente del Consiglio comunale,ha rimarcato l’attenzione sulla necessità di “dare una mano a chi ne ha veramente bisogno”; anche il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore, ha avvertito il bisogno di “sostenere l’associazione”. Al termine della manifestazione, i componenti del gruppo Scout hanno dato il proprio contributo con una rappresentazione che ha trasmesso in pizzico di entusiasmo tra i presenti. Nel corso del convegno, inoltre, è stato ufficializzato il nuovo direttivo regionale Admo così composto: Vito Nusdeo (vicepresidente), Bruna Maiolo (presidente) e Salvatore Albano (tesoriere).
(foto Filippo Rachiele)
BROGNATURO - « Non chiedere al tuo Paese cosa può fare per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese». Si apre con la celebre frase di John Fitzgerald Kennedy il programma della lista elettorale “Rinnovamento e crescita” guidata da Maria Carmela Mangiardi. Sotto il simbolo di «sette stelle che sovrastano tre cime montuose con sotto due mani che si stringono», la candidata, che contenderà a Pino Iennarella lo scettro di primo cittadino, si propone di conquistare le chiavi dell’amministrazione cittadina per mettere in cantiere uno strumento programmatico che, in virtù della «fase storica poco brillante», si basa «principalmente sui principi del buonsenso e della responsabilità». Per tale ragione, si punta sulla promozione di « forme di democrazia partecipativa» destinate a diventare la «regola permanente di governo, al fine di gestire la spesa individuando le priorità di intervento sulla base delle reali esigenze». Più che un programma, quello redatto dai componenti di “Rinnovamento e crescita”, si propone di essere un «progetto aperto» che non « non rappresenti, l'ennesimo e scontato "libro dei sogni"». Alla luce della limitatezza delle risorse finanziare disponibili, il raggruppamento di Mangiardi intende seguire «un disegno progettuale che distingue e, tuttavia, tiene assieme, due dimensioni dell'azione di governo: da una parte quella impegnata sul versante del quotidiano, del futuro immediato, della manutenzione, della messa in sicurezza, della valorizzazione delle risorse esistenti; dall'altra quello dello sguardo ambizioso sul futuro più lontano, della progettazione che inaugura nuovi scenari, dell'agire strategico». Un percorso ambizioso, quindi, che mira ad ottenere risultati immediati, anche, attraverso l’individuazione delle risorse disponibile. Si punta, quindi, alla «produzione di energia da fonti rinnovabili (biomasse, acqua e impianti fotovoltaici). Si cercherà di operare, naturalmente, scelte strategiche che comprendono principalmente l'uso delle biomasse per la produzione di energia termica con ricadute sulla occupazione locale». Ruolo centrale viene assegnato, poi, alla valorizzazione del patrimonio boschivo attraverso «una nuova gestione che ne sappia esaltare le multifunzionalità, rilanciare una selvicoltura moderna e al passo delle mutate condizioni di mercato, dell'esigenza della collettività nella previsione del miglioramento del bosco esistente e del suo incremento» anche attraverso «l’assunzione di manodopera specializzata nel settore». Al fine di offrire sbocchi occupazionali, attraverso un uso sostenibile delle risorse ambientali, la squadra di Mangiardi «si occuperà anche della ricerca, sviluppo e controllo di risorse idriche per lo sfruttamento di acque minerali e produzioni di energie pulite». Per raggiungere «nuovi obiettivi» si punta, inoltre, all’«ottimizzazione del personale comunale», anche, attraverso la valorizzazione « dei lavoratori di Lpu ed Lsu, escludendo categoricamente qualsivoglia forma di mobilità, di trasferimento o di indebolimento di queste figure necessarie allo sviluppo del sistema organizzativo comunale». L’istituzione di «un ufficio per gli obiettivi strategici» sarà, invece, funzionale «all'individuazione di misure e linee di finanziamento nell'ottica dei quadri strategici comunitari, nazionali e regionali». Nei quindici punti enunciati in calce al programma si evidenzia, inoltre, la necessità di «diminuire le tasse»; incrementare «la raccolta differenziata dei rifiuti»; « approvare un nuovo regolamento cimiteriale ed avviare i lavori per la realizzazione del cimitero comunale»; redigere « il Piano strutturale comunale con la costruzione e d il completamento di nuove strade»; completare ed avviare « la casa albergo per anziani con l'immediato inserimento di unità lavorative e professionalità locali»; redigere « un progetto per la riqualificazione dell'abitato e la realizzazione del paese albergo»; creare «un ufficio relazioni con il pubblico che curi i rapporti e la comunicazione istituzionale a livello nazionale ed internazionale». Nel campo della cultura e dello spettacolo, in caso di successo, «l’amministrazione si preoccuperà – infine - di sottoporre la pianificazione degli eventi culturali presso la Regione Calabria e la Provincia».
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