Sono complessivamente 761 i Comuni italiani interessati dalle elezioni amministrative di domani, domenica 10 giugno.

Di questi 49 in Calabria per un totale di oltre 162mila elettori chiamati alle urne. Si tratta di Comuni tutti sotto i 15mila abitanti, per cui in nessun caso è previsto il ballottaggio del doppio turno. Il più popoloso, restando sempre al quadro regionale, è Locri in provincia di Reggio Calabria con una popolazione che supera di poco i 12mila abitanti.

In provincia di Vibo Valentia si tornerà al voto in soli 6 centri: Dinami, Filandari, Gerocarne, Mileto, Parghelia e Polia, per un totale di 16.649 elettori chiamati a pronunciarsi sul rinnovo dei rispettivi consigli comunali. Ai blocchi di partenza 15 compagini, tutte liste civiche.

A Mileto i cittadini saranno nuovamente chiamati alle urne a causa dello scioglimento anticipato degli organi elettivi legato alle dimissioni rassegnate dagli ormai ex amministratori locali nel gennaio scorso. Il sindaco Domenico Antonio Crupi, giunto al quarto anno del suo mandato, incassò via via le dimissioni di diversi componenti del proprio schieramento. Defezioni (volontarie e non) che causarono lo scioglimento per l’impossibilità di ricorrere a nuove surroghe e di mantenere di conseguenza la maggioranza in seno all’assise cittadina. Il Comune retto dal commissario straordinario Silvana Merenda si prepara dunque alla sfida tra Rosa “Rosetta” Mazzeo con la lista civica “Siamo Mileto” e Salvatore Fortunato Giordano con “Città Futura”.

A Filandari cittadini chiamati ancora al voto a distanza di 12 mesi esatti a causa del mancato raggiungimento del quorum nell’ultima tornata elettorale, quando si presentò una sola lista, “Con e per la gente”, guidata da Concettina Rita Fuduli. L’affluenza si fermò al solo 29,68% e dopo pochi giorni il Municipio fu affidato alla gestione commissariale di Sergio Raimondo, coadiuvato dal sub commissario straordinario Raffaela Amoroso. A Filandari però si è passato da un estremo all’altro, perché se alle elezioni della primavera 2017 la candidata Fuduli (che ci riproverà domani ancora con la compagine civica “Con e per la gente”) non trovò avversari, questa volta vi sono ulteriori tre liste schierate ai blocchi di partenza: quella di Francesca Saccà, la civica “Orgoglio e Libertà”; quella che invece propone la candidatura a sindaco di Francesco Antonio Artusa, “Insieme per Filandari” e la lista “Il coraggio di cambiare” capitanata invece da Mannina Grasso. Quattro schieramenti quindi per soli 1.270 elettori circa.

In tutti gli altri Comuni si torna alle urne per scadenza naturale delle rispettive consiliature. Come per il caso di Gerocarne dove il sindaco uscente Vitaliano Papilo tenta il bis con la civica “Siamo Gerocarne”. A contendergli la fascia tricolore Paolo Crispo con la lista “Noi per i Gerocarnesi”.

A Dimani il sindaco Maria Ventrice, a conclusione del suo primo mandato amministrativo, ha già da diverso tempo annunciato di non volere tentare la conferma. Al suo posto subentrerà uno dei due aspiranti primo cittadino: l’attuale consigliere di minoranza Gregorio Ciccone candidato con la lista “Le Ali della Libertà” e Antonio Bruni che guida invece la lista civica “Dinami Rialzati”.

Anche a Parghelia due aspiranti sindaci per la successione a Maria Brosio, prima cittadina per due mandati consecutivi. In lizza Antonio Landro con la lista civica “Parghelia Democratica” e Gerardo Pungitore, capogruppo dell’attuale minoranza amministrativa, con “Noi per Parghelia”.

Infine, a Polia sono tre gli schieramenti che tentano la successione al primo cittadino uscente Carmelo Bova, giunto alla fine del suo secondo mandato amministrativo. Mario Teti si propone alla guida della lista “Uniti per Polia”, mentre “Insieme si può” conta sulla candidatura di Domenico Amoroso, alla guida di “Polia 18.0” c’è invece l’aspirante primo cittadino Luca Alessandro.

Al voto dalle 7 alle 23 di domani. Scrutinio e risultati nella notte.