Martedì, 26 Dicembre 2017 13:05

Capodoglio ritrovato senza vita sulla spiaggia di Parghelia

Scritto da Redazione
Letto 2118 volte

Triste Natale per gli amanti del mare e dei suoi abitanti, specialmente se a perdere la vita è uno degli animali più straordinari che popolano le immensità degli abissi.

Un giovane Capodoglio di 6,5 metri di lunghezza è stato infatti rinvenuto ieri pomeriggio in località “Michelino” del comune di Parghelia, con la coda quasi recisa da un cappio di cordame e lembi di rete da pesca. A fornire per primo la segnalazione, il coordinatore  regionale di “WWF Young”, Domenico Aiello, che ha prontamente avvisato la Guardia Costiera di Vibo Valentia e il responsabile del settore conservazione del WWF Vibonese, Pino Paolillo.

Secondo il WWF, sulla base dei primi accertamenti, si tratterebbe di un esemplare di circa due anni e del peso approssimato di 2,5-3 tonnellate : si consideri infatti che già al momento del parto, il neonato misura intorno ai 4 metri e può pesare fino a 800 chilogrammi. La morte dello sfortunato cetaceo dovrebbe risalire a pochi giorni prima dello spiaggiamento.

Già pochi mesi fa il mare vibonese aveva regalato ad alcuni diportisti le immagini straordinarie di alcuni capodogli, e di altri grandi cetacei, dai globicefali alle balenottere comuni, oltre alle evoluzioni acquatiche di branchi di delfini “Stenelle”. Questa volta però un’ulteriore riprova della ricca biodiversità del nostro mare è arrivata purtroppo in modo tragico. Paolillo ha ricordato in particolare diversi spiaggiamenti di Capodogli registrati negli anni passati nel Golfo di Sant’Eufemia e nel vibonese, da Lamezia a Curinga, da Pizzo, a Briatico, fino a Capo Vaticano e Nicotera. In particolare ricorda che lo scheletro di un giovanissimo capodoglio spiaggiatosi in località “Colamaio” di Pizzo il 9 luglio del 1995, è conservato presso il Museo Ittico di Pescara. Sempre per rimanere in campo cetologico, molti a Pizzo ricordano lo spiaggiamento di una giovane Balenottera comune, morta nella baia della “Seggiola” il 20 settembre del 1987 e il cui corpo venne seppellito nei pressi della Foce del Fiume Angitola.

 Diversi anche i salvataggi di individui finiti nelle reti da posta derivanti, già vietate, note come “spadare”, condotti da personale della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Vibo in collaborazione con il WWF, a cominciare da quello “storico” avvenuto la mattina del  5 luglio del 1987 sulla spiaggia di Falerna (CZ), per continuare con quelli eccezionali verificatisi a pochi giorni di distanza nelle acque paolane (CS) del giugno del 1997.

Sulle cause della morte e su molti altri aspetti di tipo genetico, parassitologico e tossicologico indagheranno ora gli esperti degli Istituti di zooprofilassi, mobilitati per l’occasione.

WWF Vibo Valentia

(Foto di Pino De Seta)

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)