Lunedì, 05 Luglio 2021 13:32

Riaperte le indagini sulla strage che costò la vita ai fratellini Pesce

Scritto da Redazione
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Una vicenda atroce, una strage rimasta impunita in cui persero la vita due bambini innocenti. Antonino e Bartolo Pesce, 10 e 14 anni, furono uccisi dall’esplosione di un ordigno, mentre altre quattro persone rimasero ferite il 24 ottobre del 1982 in quella che passò tristemente alla storia come la “strage di Pizzinni”.

Ora, a distanza di quasi 40 anni, la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha riaperto le indagini su quanto avvenne all’epoca nella frazione di Filandari, nel Vibonese.

Sulle tracce dei responsabili di quel crimine efferato sono attualmente all’opera i militari del Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia. A Pizzinni sono ora in corso, fanno sapere gli inquirenti, sopralluoghi e i rilievi balistici da parte della Sezione investigazioni scientifiche dell’Arma vibonese che mirano a ricostruire mediante l’ausilio di appositi macchinari la dinamica dell’evento.

L’ordigno, secondo quanto è emerso negli anni scorsi, sarebbe dovuto servire a uccidere alcuni componenti del clan Soriano, ma gli elementi investigativi raccolti non hanno mai portato a nulla di concreto. Almeno finora.

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