Uno sciopero che si protrarrà per tutta la giornata e che è stato indetto dallo Slai Cobas per via del grave ritardo accumulato nel pagamento delle retribuzioni mensili. I lavoratori infatti ormai da troppo tempo non percepiscono gli stipendi e «questa situazione – scrive il sindacato – non accenna a mutare nonostante la disponibilità dei lavoratori stessi che, consapevoli delle lamentate difficoltà paventate dalla direzione aziendale, che nel corso di numerosi incontri aveva chiesto ai propri dipendenti di pazientare confidando nella soluzione della crisi che l’azienda stava attraversando, hanno continuato ugualmente a effettuare la propria prestazione lavorativa». L’azienda verte comunque da mesi in una profonda condizione di difficoltà, tanto che già alla fine della settimana scorsa la produzione si era comunque fermata, in tal caso per carenza di materia prima. L’attesa però si sarebbe dimostrata vana, tanto che i dipendenti ormai stanchi, hanno concordato con il sindacato l’astensione dal lavoro. Una decisione sofferta, quindi, ma ormai inevitabile quella di fermarsi per un intero giorno con la speranza, magari, che la forma di protesta possa dimostrarsi utile a sbloccare una condizione che sta creando forti disagi economici ai dipendenti e alle rispettive famiglie. Il sindacato ha infine inteso lanciare un segnale alle istituzioni, invitandole a costituire e convocare un tavolo tecnico ad hoc sulla vertenza. Un appello rivolto in particolare ai rappresentanti politici che, nel recente passato, si erano inizialmente mobilitati per tentare di porre rimedio alla vicenda, ma senza, nel concreto, riuscire ad apportare alcun beneficio all’azienda e, di conseguenza, ai lavoratori.