Mercoledì, 10 Marzo 2021 18:53

Vaccini da Vibo a Reggio, sit-in di protesta dei sindaci davanti all'Asp

Scritto da Redazione
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I sindaci della provincia di Vibo Valentia hanno accolto l’invito del primo cittadino della città capoluogo, nonché presidente della Conferenza dei sindaci, Maria Limardo e hanno partecipato oggi a un apposito sit-in per protestare contro la decisione di dirottare verso altri territori migliaia di vaccini anti-Covid già assegnati all’Azienda sanitaria provinciale di Vibo. I primi cittadini si sono ritrovati inizialmente davanti alla sede dell’Asp in via Dante Alighieri, dove hanno avuto un confronto con il commissario straordinario Maria Pompea Bernardi, dopodiché si sono diretti all’ospedale “Jazzolino”, dove sono riusciti a bloccare il corriere che avrebbe dovuto ritirare le dosi. 

«Nel corso della precedente Conferenza dei sindaci - ha detto Maria Limardo rivolgendosi al commissario dell’Asp - ci ha detto che ha dato 1070 dosi a Reggio Calabria perché ha dovuto adempiere a un ordine ben preciso a livello regionale. Oggi ho saputo che dalla struttura commissariale sarebbe partita un’altra pec in direzione dell’Asp di Vibo Valentia, con la quale si chiede di consegnare 2 vasche, pari a 2140 dosi vaccinali che si vanno ad aggiungere alle 1070 dosi che già abbiamo consegnato. Ciò sulla base di un presunto stivaggio di queste dosi che non sarebbero presuntamente utilizzate, quando noi stiamo lavorando con lei sui territori. Tutti i paesi della provincia di Vibo Valentia hanno pari dignità rispetto alla città metropolitana di Reggio Calabria, che noi stimiamo, ma non ci fermeremo perché i nostri cittadini hanno il diritto di essere tutelati e noi sindaci abbiamo il dovere di essere a tutela della loro salute».

Il commissario Bernardi, dal canto suo, ha detto di «aver utilizzato dei vaccini come prima dose, poi c’è stato un invito a livello ministeriale che mi imponeva a mettere da parte almeno il 30% delle dosi e io ritengo sia corretto, perché questa percentuale va somministrata dopo 21 giorni. È evidente che io ho messo da parte la quota di vaccino idonea a garantire la popolazione, però mi è stato riferito oggi che ho sbagliato perché le dosi vanno utilizzate tutte. Oggi manderò una lettera al soggetto attuatore al quale chiederò come mi dovrò comportare. Se mi dirà di utilizzare tutte le dosi, farò un programma vaccinale per consumare tutte le dosi nel giro di 15 giorni. Qualcuno, però, mi dovrà garantire che trascorso questo tempo avrò la seconda dose. Se così non dovesse essere, qualcuno ne risponderà».

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