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Martedì, 24 Gennaio 2012 21:35

Bloccati gli svincoli vibonesi della A3

Scritto da Bruno Vellone
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mini foto_tirSORIANO CALABRO  - Continua la protesta partita dalla Sicilia, più di una settimana fa, e che ora interessa gran parte dell'Italia. Gli svincoli vibonesi della A3, Serre, Sant’Onofrio e Pizzo Calabro sono stati bloccati da diversi mezzi provenienti sia dalle grosse aziende come la Derenzo, Tassone, Simonetta, Carnovale e Prestanicola, che da “padroncini”, vale a dire autotrasportatori autonomi titolari di un tir. Nonostante la protesta sia grossa al tal punto da mettere in ginocchio la Calabria, gli scioperanti garantiscono l’accesso in autostrada agli autoveicoli, agli autobus di linea del trasporto pubblico e ai mezzi che distribuiscono derrate alimentari di prima necessità e farmaci.

Le richieste degli autotrasportatori aderenti allo sciopero sono molteplici: si va dagli sgravi sui carburanti ed in particolare sul gasolio, alla pari dignità assicurativa rispetto al nord, dove le assicurazioni costano il 30% in meno, passando per le nuove procedure per le attestazioni e i pagamenti delle multe e la rettifica delle sanzioni che non dovrebbero superare le 990 euro, per finire con la diminuzione del costo del bollo. Queste loro esigenze le affidano a giornali e televisioni e di una cosa sono certi «continueremo lo sciopero ad oltranza fino alla mezzanotte di venerdì in attesa che il governo accolga le nostre richieste».

Venerdì quindi sarà il termine ultimo entro il quale gli scioperanti sono disposti ad attendere l’accoglimento delle loro rivendicazioni e qualora le loro aspettative venissero disattese, due sono le strade che potrebbero intraprendere. La prima: continuare la protesta lasciando gli automezzi esattamente nel posto in cui si trovano e continuare a bloccare gli svincoli autostradali; la seconda: aderire alla protesta dei colleghi siciliani del “movimento dei forconi” e partire tutti insieme alla volta della capitale per protestare massicciamente contro il governo. Intanto nella serata di ieri anche gli agricoltori della zona vibonese si sarebbero resi disponibili a protestare insieme agli autotrasportatori, una protesta quindi che rischia di espandersi a macchia d’olio anche in settori che non sono propriamente quelli degli autotrasporti. Le carovane di mezzi pesanti ferme agli svincoli autostradali caselli per organizzare il  continuano il blocco parziale della circolazione anche se il peggio deve ancora arrivare: in queste ultime ore, infatti, il numero degli assembramenti di mezzi pesanti continua ad aumentare, con i camionisti che continuano spontaneamente ad aderire alle proteste. I distributori nei quali è ancora possibile fare rifornimento di carburante sono ormai pochi e vengono presi d’assalto dagli automobilisti che temono di rimanere a secco. A questa situazione di eccessivo allarmismo non vengono meno cittadini che temendo di rimanere senza derrate alimentari hanno preso di mira i supermercati della zona.


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