Mercoledì, 26 Maggio 2021 11:04

Dopo la campagna del Wwf il Comune di San Calogero "ordina" la bonifica della "Fornace dei veleni"

Scritto da Redazione
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Il sindaco di San Calogero Giuseppe Maruca, sulla scia di una delibera di indirizzo emanata dalla giunta precedente nel maggio 2019, ha adottato un provvedimento con il quale ordina a Enel, ai proprietari dei terreni e ai titolari della società che gestiva la “Fornace Tranquilla” la bonifica dell’area contaminata. Si tratta della fabbrica di laterizi salita agli onori della cronaca per l’uccisione, avvenuta il 2 giugno 2018, di Soumaila Sacko, il sindacalista e bracciante maliano freddato con dei colpi di fucile alla testa. In merito a quel tragico evento, la Corte d’Assise di Catanzaro ha condannato alla pena di 22 anni di reclusione Antonio Pontoriero il quale, secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, avrebbe «sparato ad altezza d'uomo e poi non ha perso tempo nel far sparire l'arma del delitto». Il movente sarebbe stata «l'incapacità di sopportare l'ennesima irruzione nell'area dell’ex Fornace Tranquilla che i Pontoriero consideravano "cosa loro"».

Il provvedimento con cui il primo cittadino ha ordinato la bonifica è stato notificato nelle scorse ore a tutti i destinatari, nonché a Prefettura, Procura, Polizia locale, Stazione dei carabinieri, Provincia, Regione, Ministero dell'Ambiente, Commissario nazionale per la bonifica delle discariche abusive, Wwf e Arpacal.

Tra il 2000 e il 2007 nell’area in questione arrivavano tonnellate di rifiuti al giorno, prodotti per lo più dalla centrale termoelettrica a carbone Enel di Brindisi. Precisamente, sono stati stoccati 135mila tonnellate di rifiuti che, solo sulla carta, dovevano essere trattati e reimpiegati nel ciclo produttivo della “Fornace Tranquilla”, ma in realtà erano molto pericolosi.

L'area è tuttora sotto sequestro e il Comune ha preso atto che permane un «grave rischio per la salute pubblica e per la tutela dell'ambiente». I destinatari del provvedimento adottato dal primo cittadino dovranno presentare, entro 150 giorni, un piano di rimozione e smaltimento dei rifiuti. La bonifica dovrà avvenire, previo dissequestro temporaneo del sito da parte della Procura di Vibo Valentia, entro 180 giorni dal nulla osta del Comune con parere favorevole dell'Arpacal.

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