«Combatterò con tutte le mie forze fino a quando mio figlio non avrà giustizia».

Martino Ceravolo, papà di Filippo - il ragazzo di 19 anni ucciso per errore nell’ottobre del 2012 in un agguato di ‘ndrangheta avvenuto sulla strada che collega Soriano a Pizzoni – non ha alcuna intenzione di mollare. Vuole che sia fatta «giustizia» e che gli assassini del figlio «finiscano in carcere».

Per mantenere vivo il ricordo di Filippo, i rappresentanti di Libera, assieme alla famiglia Ceravolo, hanno organizzato un’iniziativa all’Istituto tecnico economico “Galileo Galilei” di Vibo Valentia, nel corso della quale è stato presentato il libro “Filippo, il richiamo dal silenzio”, scritto da Fedele Ceravolo, zio dello sfortunato ragazzo e incentrato sulla storia del 19enne di Soriano Calabro.

«Non ci fermeremo qui – ha detto ancora Martino – perché mio figlio è da quasi sette anni che attende di ricevere giustizia e non è accettabile che in uno Stato di diritto un padre debba essere umiliato in questo modo dopo che si è visto strappare via un figlio all’età di 19 anni». A seguire, Martino Ceravolo ha avuto un incontro con il questore di Vibo Valentia, Andrea Grassi, al quale ha consegnato una copia del libro, ricevendo in cambio un dono della Questura.