Martedì, 14 Marzo 2017 13:09

Martino Ceravolo a Fabrizia: 'Carcere a vita per chi ha ucciso il mio Filippo'

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FABRIZIA - L'obiettivo è semplice: conoscere, attraverso le storie di vita di tante persone, «l'impegno nei confronti della giustizia e contro il prevalere della cultura mafiosa».

A tal proposito, l'Istituto comprensivo di Fabrizia, guidato dal dirigente Renato Daniele, ha deciso di adottare una vittima di mafia nell'ambito del progetto promosso dall'associazione “Libera” finalizzato a «coinvolgere i ragazzi delle scuole secondarie (di primo e secondo grado) in un percorso di ricerca per mezzo del quale si arriverà a conoscere la storia delle vittime di mafia, il loro esempio di cittadini attivi e responsabili e le motivazioni che hanno alla fine determinato la loro morte».

A Fabrizia la scelta è ricaduta su Filippo Ceravolo, il giovane di Soriano ucciso per errore in un agguato di mafia nell'ottobre del 2012 sulla strada che porta a Pizzoni. Proprio di Filippo si è parlato stamattina nel corso di un incontro che si è svolto nell'aula magna dell'Istituto, alla presenza del dirigente scolastico, delle insegnanti e di Martino Ceravolo, papà del 19enne strappato troppo presto all'affetto dei suoi cari. «Nel corso di tutti questi anni – ha spiegato Martino – abbiamo portato avanti tantissime battaglie per ricordare e mantenere vivo il ricordo di mio figlio, il cui unico errore è stato quello di chiedere un passaggio alla persona sbagliata, vale a dire Domenico Tassone, componente del clan Emanuele. Sconfiggere la mafia, purtroppo, è difficile. Noi però tra mille difficoltà siamo andati avanti. A voi ragazzi l'invito a crescere nella legalità e nel rispetto delle regole, perché solo in questo modo la Calabria ha qualche possibilità di rinascita. Sono trascorsi quasi cinque anni da quel maledetto ottobre del 2012 e ancora attendo di avere giustizia. Voglio conoscere gli assassini di mio figlio e chi ha sbagliato spero tanto che prima o poi paghi con il carcere a vita».

Rivolgendosi sempre ai tanti giovani presenti in sala, il dirigente dell'Istituto Renato Daniele ha invitato loro a «scegliere da che parte stare e, soprattutto, capire perchè bisogna stare dalla parte giusta: quella dell'osservanza delle regole. Una comunità funziona e va avanti soltanto se le regole vengono osservate e rispettate da tutti, altrimenti ciò non potrà mai avvenire».

Il 21 marzo prossimo, infine, anche gli alunni di Fabrizia saranno presenti a Locri, dove si svolgerà la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

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